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Autore: Drake_o    08/06/2012    3 recensioni
Harry avvertì uno strano calore appena notò la mano di Draco, i suoi occhi umidi e la matita nera che colava in righe verticali sul suo viso. Si morse un labbro, trattenendo un sorriso.
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La notte di Halloween succede qualcosa che forza i due ragazzi ad una estrema intimità. Ma non è così facile cambiare le cose da un giorno all'altro. Dopo quella notte Harry comincia ad approfondire il suo sguardo su Draco e scopre molti segreti. Harry trascina anche i suoi amici in questa sua impresa, ma non senza conseguenze.
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La storia inizia il 31 Ottobre del terzo anno di Hogwarts. I Protagonisti hanno 13/14 anni.
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(Sul mio profilo c'è una nota esplicativa sul tema di questa storia.
L' Omorashi)
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Autore: Drake_o
Beta: Boann
Genere: Avventura, Erotico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
Capitoli:
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Note del capitolo:
 
TRAD TITOLO: non c'è una vera traduzione. Si riferisce allo spostamento to shift = sopstarsi, spostare.
Io qui lo attribuisco al tempo. time shifters potrebbe voler dire coloro che spostano (mutano) il tempo.
grazie dell'attenzione e di tutti i vostri splendidi commenti. 
D. 
 


 
 
 
 
 
 
Capitolo sedici

The Shifters

 
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Il suono è un'onda come le onde dell'oceano
la luna suona le onde  come un violino, spingendo e tirando da riva a riva, 
la più grande melodia che tu abbia mai sentito.
E se io fossi il cielo della notte? 
Se io fossi il cielo della notte, questa sarebbe la ninna nanna che ti lascerei.
 
 
Sound is a wave like a wave on the ocean
Moon plays the wave like a violin, pushing and pulling
From shore to shore, biggest melody you never heard before, no

What if i were the night sky? if I were the night sky

It's my lullaby to leave by

(Andrew Bird: Shifters)
 
 
             
 
 
 
Quattro giorni prima, erano arrivati alle dieci del mattino a Firenze. Secondo le regole del Passatempo, spiegate da Hermione, l'ora di ritorno sarebbe coincisa più o meno con l'ora di partenza, ovvero mezzanotte. Non con quella fissata sull'artefatto a forma di orologio da taschino.
A mezzanotte e mezza ancora niente era successo. Rimasero seduti in silenzio, Harry e Hermione sul divano, Ron e Draco sulle due poltrone della stanza d'albergo.
Draco alzò lo sguardo e vide che Hermione lo stava fissando dolcemente con un sorriso triste.
Lui pensò a cosa le aveva detto sul balcone e ripeté a se stesso che doveva andare così. Abbassò lo sguardo e sentì l'ombelico pizzicare.
"Lo sentite anche voi?" chiese Hermione "l'ombelico "
Gli altri annuirono.
 "Mettete una mano sopra la mia " disse alzandosi e allungando il braccio in mezzo alla stanza.

Ron si precipitò quasi inciampando per essere il primo a mettere la mano su quella di Hermione.
Poi arrivò Harry, e poi Draco mise la sua su quella di Harry.
Un flash blu illuminò la stanza. Chiusero gli occhi.
Fu un breve attimo ma sospeso come in un sogno. Draco vide il viso di sua madre che sorrideva e i suoi occhi grigi che lo guardavano con un'intensità così reale...
Improvvisamente aprì gli occhi ed era buio pesto.
La prima cosa che provò fu un gran freddo e si rese conto di avere le mani nella neve.
"Dove siamo?" disse Harry.
"Non vedo un accidente!" Ron agitava le braccia di fronte a sé
"Ahi cretino!" Draco si massaggiò un occhio.
"Lumos" disse Hermione per prima poi le altre bacchette si accesero.
"E' la foresta proibita!" disse Harry, cercando di vedere oltre la densa nebbia e le cime degli altissimi alberi la fioca luce del cielo notturno.
"Guardate, il passatempo!" gridò Ron puntando la bacchetta a terra. L'orologio era gettato sulla neve vicino ad un tronco.
"Come ci siamo finiti qui?" disse Hermione.

"Penso che tu ci possa arrivare da sola...o mi sbaglio?" disse una voce e da dietro un grosso tronco Lucius Malfoy uscì accendendo la sua bacchetta.
I ragazzi trasalirono e si raggrupparono con le bacchette puntate contro di lui.
Lucius si avvicinò. "Non siate sciocchi" disse e afferrò Draco per un braccio "Tornatevene a scuola."
Hermione afferrò l'altro braccio di Draco e puntò la bacchetta contro Lucius. "Lui torna con noi!"
"Ragazzina, non ti mettere contro di me" sibilò Lucius.

"Vattene!" gridò Draco a Hermione. Harry e Ron puntarono le loro bacchette contro il mago ma prima che dicessero qualcosa Lucius li disarmò tutti e quattro. Le luci si spensero.

Dal niente, un grosso cane nero assalì Lucius gettandolo a terra e  Draco venne spinto contro un albero. Con la bacchetta di Lucius, anche l'ultima luce si era spenta, il buio denso li avvolse di nuovo.
Hermione urlò. Harry e Ron la presero per mano e la trascinarono via
"Ci sono i lupi!!" gridò Ron scappando alla cieca, inciampò e urtò la testa contro una radice perdendo i sensi e il contatto con gli altri. Si udirono guaiti e latrati.

Anche Hermione inciampò, cadde nella neve, si voltò e vide le sagome dei lupi che correvano verso di lei  e i loro occhi che brillavano nel buio. Si sentì afferrare per i vestiti dalla bocca di uno di loro. Strillò e si dimenò ma venne trascinata via.

Harry correva e chiamava i suoi amici, si sentì balzare un lupo sulla schiena e cadde a terra.
 
 
-*-
 
Quando riaprì gli occhi Hermione vide una flebile luce di torcia. Un muso bianco e un naso nero, si sentì leccare la guancia. Quando mise a fuoco vide un guizzo bianco tra i cespugli poi si voltò e vide Harry a terra con sopra un lupo o un cane nero che sembrava molto...
"Il Gramo!!" gridò la ragazza.
Il cane scappò via. Harry aprì gli occhi e si tirò su. "Che è successo?" disse rabbrividendo nei vestiti fradici e gelati. Ron accanto a lui si alzava con gli occhi semichiusi.
Si trovavano davanti al portone di Hogwarts ai loro piedi c'erano delle strisciate sulla neve come se qualcuno li avesse trascinati fin là.
"Le nostre bacchette!" notò Harry guardando a terra, e le raccolse. "E Draco dov'è?" si guardò intorno.
Improvvisamente Hermione ricadde a terra.
I ragazzi la soccorsero. Vedendo che non si risvegliava si allarmarono "Presto portiamola in infermeria!"  disse Ron.
 Quando entrarono nel portone videro Silente lì davanti.  Si guardarono sconcertati.
"Andiamo" disse Silente sollevando Hermione "Venite con me".

 
 -*-
 

All'alba Draco aprì gli occhi dolorante e si trovò davanti un folto pelo nero.
Come si mosse, il pelo si sollevò e vide il lupo che si avvicinava a lui con il muso.
Si tirò su a sedere e scalciando a terra si allontanò finché non fu con le spalle contro un albero.
Con sua sorpresa il lupo si mise a leccargli la faccia. Notò che somigliava più a un cane che a un lupo. 
Draco trovò la sua bacchetta accanto a sé, si alzò tremando dal freddo e con un forte mal di testa, ma con la sensazione di essere stato fino a quel momento sotto una calda coperta.  
Il cane si incamminò guardandolo come se volesse essere seguito. Draco camminò dietro di lui, non aveva nemmeno l'energia di fare un incantesimo per asciugarsi i vestiti, e la neve alta comunque avrebbe vanificato l'incantesimo.
Il cane lo portò all'uscita della foresta davanti al castello. Draco si voltò per ringraziarlo ma era già sparito.
Harry era stato tutta la notte al capezzale di Hermione insieme a Ron che dormiva arrotolato su una poltrona di legno dell'infermeria. Guardò il polso della ragazza e notò che aveva un nastro legato attorno con attaccata una piccola chiave.
Chiuse la mappa del malandrino, che aveva controllato compulsivamente tutta la notte, quando vide Draco davanti alle porte di Hogwarts.
Corse fuori dal'infermeria e scese all'ingresso, lo trovò che entrava nel castello vistosamente stremato, con il viso graffiato, i vestiti bagnati e sporchi di fango.
"Draco" disse avvicinandosi "Come stai?"
Il biondo lo guardò "Devastato" disse con un filo di voce. Si sentiva come se avesse corso per la foresta tutta la notte.
"Che ti è successo? Dov'è tuo padre?"
"Non lo so Potter, l'unica cosa che mi ricordo è che mi sono svegliato sotto un grosso cane nero..." rispose confuso. "Dove sono Granger e Weasley?"
Harry lo guardò preoccupato. Potevano essere veramente attendibili le foglie di tè della Cooman? Anche Hermione aveva urlato al Gramo e Harry aprendo gli occhi aveva intravisto un cane nero fuggire via.
"Potter?"
"Eh?...In infermeria ma stanno bene... " rispose Harry riemergendo dai suoi pensieri. "Ero preoccupato per te" aggiunse abbassando la voce.
"Torna da loro" rispose Draco, incamminandosi verso i sotterranei.
Harry rimase lì a guardarlo mentre si allontanava. Era chiaro che quel momento in cui si era sentito così felice, non si sarebbe ripetuto molto presto.
Il biondo era freddo e scostante un'altra volta. O meglio come sempre...
Non voleva essere respinto, non voleva che si preoccupasse per lui. Eppure aveva capito quanto Draco tenesse a lui. Questo ignoto legame, percettibile solo a loro due, era sempre più forte. Un filo che Draco ogni volta recideva con tutte le sue forze e distruggeva con tutto l'odio possibile ma che suo malgrado si ricongiungeva, rinasceva dalle proprie ceneri come una Fenice e brillava con la purezza di un Unicorno.
 
In tarda mattinata Hermione si era ripresa perfettamente dopo le cure di Madama Chips, e Silente le disse di stare più attenta a non stressarsi con il troppo studio.
Aver vissuto quattro giorni in uno era stato stremante. Hermione già viveva il doppio ogni giornata per stare dietro alle lezioni con la Clessidra Giratempo. La ragazza attribuì a quello il suo malore della notte precedente.
I tre non capivano come mai il Preside non si fosse arrabbiato con loro vedendoli tornare nella notte dalla foresta.
Li aveva aiutati e non aveva pronunciato una sola parola di rimprovero.
 
-*- 
 
Una settimana passò in fretta. Il Natale era alle porte e la Sala Grande, all'ora di colazione, iniziava a profumare di zenzero. Harry guardava il tavolo dei Serpeverde ogni mattina, una sola volta, e quella volta incrociava puntualmente gli occhi grigi che guardavano verso di lui. Non sapeva che anche Draco guardava una sola volta verso il suo tavolo e sempre nello stesso momento. Ognuno pensava che l'altro lo osservasse tutto il tempo. Nonostante questo, Harry si era arreso alla freddezza di Draco e aveva smesso di cercare di parlare con lui. Per un po' rimasero distanti e recuperarono il loro ruoli, tutto tornò come prima del viaggio col Passatempo. Almeno all'apparenza.
Hermione e Ron invece, avevano ricominciato a parlarsi normalmente. Crosta era tornato e Grattastinchi era stato scagionato.
 
Sabato mattina Harry si svegliò sognando di nuovo le due mani che si tenevano per i polsi e il sangue che colava tra di esse. Ma il sogno si prolungò stavolta e vide le due mani lascarsi e allontanarsi.  Sul polso di una di esse, sotto la macchia lasciata dal sangue, vide un tatuaggio che diceva :
Sempre 
Nel pomeriggio Harry fu accompagnato personalmente da Hagrid e Silente al caveau della Banca Gringott per prelevare dei soldi. Poi al negozio di Accessori per il Quidditch dove comprò una scopa e una divisa nuove, dato che le sue erano state distrutte durante l'ultima partita.
Silente gli ordinò di portare il mantello dell'invisibilità e coprire bene la cicatrice. Le precauzioni per la possibile presenza di Black non erano mai troppe.
Harry entrò nella stanza blindata da solo. Non amava andare là dentro. Ogni volta si riprometteva di tornare con calma e mettere in ordine tutte le cose che Silente e Hagrid avevano accatastato là dentro. Ma non era facile. Quelli erano gli oggetti che avevano tolto dalla casa dei suoi genitori. Un po' di cose che avevano pensato di conservare per lui.
Harry sospirò e cominciò a mettere i galeoni nel sacchetto che aveva in mano.
Quando ebbe finito dette un'ultima occhiata alla stanza. Lo colpì una cornice che sbucava da dietro altre cose.
Si avvicinò e sfilò il quadro guardandolo con stupore. Arrotolò la tela in un vecchio straccio e lo portò con sé.
 
-*-
 
"E' questo vero?" chiese, dopo aver tirato fuori il quadro da sotto il letto e aver tolto lo straccio.
Hermione spalancò gli occhi. Il quadro ritraeva un Unicorno che intingeva il suo corno in una fontana. "E' proprio lui! Dove lo hai trovato?"
"Era tra le cose tolte dalla casa dei miei." rispose Harry.
Hermione aveva voltato il quadro e lesse "Nel bene e nel male, Sempre. Lady Aloisir Veckbalnas. Conosci qualcuno che si chiama così?"
Harry scosse la testa."Non so davvero chi possa essere."



 
-*-   
 
La voce del professore di storia della magia rimbombava nell'aula mentre Harry con il viso poggiato su una mano disegnava Unicorni sulla pergamena.

"...Si dice che il grande mago Merlino avesse usato l'Incantesimo del Poi per vedere il futuro e così evitare la guerra che avrebbe decimato un'intera generazione di maghi...."

Harry alzò gli occhi verso Draco. Accidenti a te Principe di Ghiaccio! Cosa pensava che Harry si sarebbe fatto ammazzare da suo padre? Perché non si lasciava un po' andare? Probabilmente qualsiasi cosa stesse provando, rimaneva imprigionate dietro quelle sue sbarre interiori prima di arrivare al suo sguardo, prima che potesse incurvare le sue labbra o aprire le sue braccia.

Harry avrebbe voluto alzarsi in quel momento e andare lì a scuoterlo urlandogli in faccia.

"Secondo antichi scritti sulla magia," continuava l'insegnante  "Sono quattro le condizioni per compiere il viaggio nel futuro con l'Incantesimo Del Poi. La prima riguarda il tempo: si può vedere uno stralcio di futuro ma solo per pochi minuti e una sola volta nella vita. La seconda riguarda la carne: si deve abbandonare il proprio corpo ed entrare ospite del corpo di qualcun'altro. La terza riguarda la ragione: non si può incontrare sé stessi perché si rischierebbe la follia, né si può rivelare la propria identità agli altri. La quarta riguarda lo spazio: si può interagire con lo spazio ma se si lascia qualcosa si deve portare via qualcos'altro."

Draco guardava fisso il libro, perso nella lettera maiuscola iniziale del capitolo, una grossa D  sulla quale si arrotolava un lupo bianco.  Ripensò a quello che era successo con Harry per la prima volta volontariamente e si sentì smarrito. Perdere il controllo non era mai stato così bello e così giusto.
Harry distolse lo sguardo dal biondo e tornò ai suoi unicorni d'inchiostro,
Draco si voltò un momento verso di lui e lo osservò disegnare mentre Hermione ascoltava con interesse la lezione e Ron guardava Hermione.

"E' un incantesimo molto complesso e pericoloso in cui la Magia incontra lo Sciamanesimo. Se usata in modo sbagliato l'interazione con il futuro o anche solo la conoscenza di una parte di esso può avere dei risultati catastrofici nella vita di una o più persone. Fortunatamente questo non è un incantesimo che tutti possono compiere, la purezza d'animo è necessaria per intraprendere questo viaggio."
 
-*-

Harry chiuse il libro sospirando.

"Hai ascoltato qualcosa di tutta la lezione?" gli chiese Hermione alzando un sopracciglio.

"Qualcosa" rispose lui vago. Ma, Unicorni, arcobaleni, cristalli e Draco. Erano tutto ciò che gli passava per la testa in quel momento.
 
 
h+d
 
 
 

 
Note conclusive:
 
enjoy 
MUSIC: http://www.youtube.com/watch?v=HOEINejnJVw
  
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