Si alzò di scatto dal letto dove eravamo poggiati. Improvvisamente, spense la sua voce e il colorito del suo viso. Diventò bianco, bianco come un cadavere. Aspettava quella telefonata, sapeva che prima o poi sarebbe arrivata, ma, non era pronto comunque. Fece squillare il cellulare per 5-6 volte e poi trovò il coraggio di rispondere. Mise il vivavoce. Continuai a guardare impassibile, cercando di dargli la forza di cui aveva bisogno.

- Si - rispose impaurito
- Finalmente ci sentiamo - rispose una voce che faceva molta paura
- Cosa vuoi? - 
- Non so. Stai bene? -
- Certo - rispose guardandomi
Arrossii leggermente.
- A se stai bene tu... -
- Cosa intendi dire... -
- Lo sai anche tu, dai. -
- ... -
- Hai qualcosa da dirmi, per caso?
Il suo viso ritornò al suo colore naturale. Sembrava avesse trovato il coraggio che gli serviva.
- Si. Voglio stare con lei, punto. Non puoi impedirmelo. -
- Calmati, ragazzo. Qui decido io. -

Rimasi di ghiaccio. Avevano così poca importanza i suoi sentimenti. Era così poco importante lui.

- Senti decido io, invece. Posso anche mandare tutto a puttane. Sai? O almeno mandare a fanculo te.
- Modera i termini, ragazzo...
- Mi chiamo Drew - interruppe
- Non ha alcuna importanza! -
Mi scese una lacrima. Me la asciugò.
- Come non ha alcuna importanza. Vero a te importano solo i soldi... -
- A me importa il tuo futuro... -
- Non avrò futuro senza lei. -
Lo guardai. Aveva detto la frase più bella che qualcuno mi avesse mai dedicato.
- Va bene. Per ora cercate di non mostrarvi pubblicamente. Poi, vedremo... -
- Ok, ciao. - riattaccò prima che potesse rispondere.

Rimanemmo così a guardarci. Sorpresi, schifati ma innamorati.

- Drew, forse dovremmo finirla qui… ne va del tuo futuro. -
- Non hai sentito prima? Io non ho futuro senza te. -
Prese la mia mano e la mise sul suo cuore. Poi, mi guardò. -
- Ricordi quel giorno? Il mio cuore continua a battere per te e non smetterà. Mai. -
- Anche il mio, ma.. -

Mise l’indice della sua mano davanti alla mia bocca. Sentivo il dolce profumo della sua mano.

- A volte, parli troppo. -

Scostò i miei capelli dal mio viso e mi guardò con uno sguardo dolcissimo.

- Ora ci siamo solo noi due… nient’altro conta. –
…

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Dopo un po' di tempo ho pubblicato un altro capitolo, anche se non lo seguono in tanti. Magari, potreste diffondere questa storia un po' in giro?
La vostra scrittrice.
Chià