Film > The Avengers
Ricorda la storia  |      
Autore: Lykill_Hole    09/06/2012    1 recensioni
« “Stark, sei lì dentro da giorni. Dovresti riposare un po’.”
Uno sbuffo. Che razza di risposta era?!
“Dico sul serio.”
“Anche io dico sul serio, Capitano. Ossia: non è di tuo interesse.” »
Paring: Steve Rogers X Tony Stark
Veloce, leggera, senza pretese.
Giusto un piccolo evento ambientato durante la permanenza sulla 'nave'.
Genere: Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Steve Rogers/Captain America, Tony Stark/Iron Man
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La porta, come al solito, era chiusa.
Quella dannata soglia pareva sempre un ostacolo materiale ai suoi occhi, che pur con tutti i suoi tentativi di superarlo non riusciva a prevaricare.
 
Da quanto tempo era là dentro?
 
Steve sospirò con una stizza ben poco consona a lui, mentre assonnato tornava a guardare quella superficie lignea con aria torva.
Avrebbe voluto almeno essere a conoscenza di cosa stesse facendo lì dentro da ore quell’uomo.
Tony Stark era troppo preso dalla sua riparazione dell’armatura, per poter andare a dormire. O mangiare. O fare altro.
Se non ci fosse stato Bruce, a portargli qualcosa di tanto in tanto, lo avrebbero trovato a terra privo di sensi.
 
Tamburellò le dita sul tavolo vicino a sé, attendendo l’unica cosa che sembrava far uscire lo scienziato dal suo laboratorio.
Il caffè.
L’amara bevanda lo teneva sveglio, e senza non avrebbe potuto più continuare.
Lo aveva osservato, da quando si era rintanato là dentro (saranno già passati dei giorni?) ed aveva preso nota di come poco a poco il suo bisogno di caffeina si faceva ciclico.
 
All’inizio si era trattenuto dal dirgli qualcosa.
Insomma, chiunque sul quella strana macchina volante ed invisibile (e che ancora lo affascinava) aveva potuto osservare i loro continui battibecchi, e che vedevano continuamente il suo moralismo contro il sarcasmo e materialismo.
E se all’inizio non poteva che annoiarlo, cominciavano a piacergli; ecco uno dei vari motivi per cui in quel momento era lì ad attenderlo.
Un altro era la sua preoccupazione a riguardo della sua salute.
 
Il rumore di una serratura che si sblocca.
Ah, eccolo.
 
Quasi totalmente coperto dal muro su cui era appoggiato, lo segue con lo sguardo fino ad una delle macchinette del caffè in dotazione; il volto pallido e le enormi borse sotto gli occhi lo preoccuparono , facendogli aggrottare pensieroso la fronte.
“… Stark.”
L’interpellato fece un balzo, guardandosi intorno sorpreso di essere stato chiamato, per poi finire col posare lo sguardo sul biondo; un sopracciglio si alzò, perplesso, ma pure quel gesto pareva affaticarlo.
“… Capitano. Poche parole, sono impegnato.”
Già lo stava liquidando, così, su due piedi?
Steve si trattenne dal rispondergli male, e ricordando il motivo per cui in primo luogo si trovava lì. Quindi gli si avvicinò, e a proprio ‘rischio e pericolo’ sbarrò al milionario la strada verso la macchinetta del caffè.
Quest’ultimo lo fissò. L’americano a stento rimase al suo posto.
Sembrava quasi Thor quando gli si chiedeva il martello.
“… Quale parte di ‘sono impegnato’ non ti è chiara? O il cervello è ancora da scongelare?”
Voleva aiutarlo. Ma un pugno non avrebbe fatto poi tanto male, no?
Si massaggiò una tempia, fissando torvo lo scienziato, e decidendo di prendere subito in mano l’argomento.
“Stark, sei lì dentro da giorni. Dovresti riposare un po’.”
Uno sbuffo. Che razza di risposta era?!
“Dico sul serio.”
“Anche io dico sul serio, Capitano. Ossia: non è di tuo interesse.”
Fece per sorpassarlo, e per raggiungere la sua amata caffeina, quando gli posò una mano sulla spalla, impedendogli di procedere oltre.
Cercò di raggelarlo con lo sguardo, ma fu sorpreso di trovare due occhi cerulei a fissarlo con… rabbia?
“Non del mio interesse-?” cominciò, stizzito più di quanto voleva ammettere “lo è invece! Mio, così come di tutti gli altri. Se ci attaccassero, e tu fossi in queste condizioni, non saresti di alcun aiuto. Capisci?”
Intendeva davvero quelle parole. Anche se era solo una parte della verità.
Era soprattutto in pensiero per lui. Ci teneva, sebbene non lo avrebbe mai ammesso.
Tony sembrava, incredibilmente, senza parole per qualche momento. Lo fissava a mo’ di pesce rosso.
“Ma… ho quasi finito di ripararla…”
“Proprio per questo puoi prenderti qualche ora…” si corresse non appena vide lo sguardo di sdegno dell’altro “… almeno un’ora di riposo. Continuerai dopo.”
Pensava di averlo convinto, invece si ritrovò ad ascoltare dei borbottii incongruenti dettati dalla stanchezza e dalla pressione.
Decise di zittirlo nell’unico modo che gli venne in quel momento: senza pensarci oltre posò le proprie labbra sulle sue, ottenendo silenzio e una faccia sconvolta da parte dell’altro.
Non appena si staccò, le gote si dipinsero di un lieve colore roseo.
“… Va a dormire, Tony.”
“… Solo un’ora, Steve.”
 
 
 
 
๑۩ﺴ Author
E’ la prima storia che pubblico, e l’ho scritta di getto.
E’ molto leggera, e senza alcuna pretesa. Giusto uno dei piccoli momenti che questa coppia potrebbe aver passato nel film - magari, COFF -.
Quindi, uhm… Giusto per riprendere mano, credo. Sebbene siano bellissimi assieme.
Spero di non aver rovinato il paring.
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > The Avengers / Vai alla pagina dell'autore: Lykill_Hole