Eravamo tutte riunite lì: io, Amber, June, Mary Anne, Abigail, Kailey, Laureen, Bridgette, Sophie, Olivia, Paige, Rachel, Brittany, Candice, Genesis, Haley, Valerie, Zoey.
 
Era il 14 Aprile 2007 quando ci vennero a prendere a casa. Ci strapparono dalla nostra famiglia, e l’unica cosa che ci dissero per tranquillizzarci fu “tranquilla, li rivedrai presto”. Nel giro di due ore mi ritrovai lì, insieme a 18 bambine che non avevo mai visto prima, in un posto a me sconosciuto. Ci spiegarono che eravamo state scelte perché eravamo speciali, che saremo rimaste lì per un po’ e che non dovevamo preoccuparci. Avevamo 10 anni, e quella fu l’ultima volta che vedemmo la nostra famiglia.
 
Eravamo sedute per terra, in cerchio, a parlare di cosa ci aspettavamo di vedere domani. Io stavo zitta ad ascoltare, pronta ad intervenire.
“io sarò sposata e con figli” dice June
“io invece vivrò in America con la mia famiglia” ribatte Genesis
“io lavorerò nel mondo dello spettacolo” urla Brittany
“io sarò una ballerina professionista” dice volteggiando Rachel
“io, a differenza di tutte voi, girerò il mondo con il mio cane”
“hahahahahaha ma per favore Zoey!”
 
“smettetela ragazze…non accadrà nessuna di queste cose”
 
“perché dici così May?”
“perché è la verità! Pensate davvero che tra 20 anni saremo uscite da qui? Io non penso proprio… sapete il signor Candice, il nostro insegnante da quanto è qua? Da quasi 40 anni. Anche lui venne portato qua con altri 5 ragazzi, e sapete che fine hanno fatto? Sono tutti i nostri insegnanti. Loro lavorano qua da quando avevano 10 anni, non sono mai usciti, non si sono sposati, non hanno una famiglia, una casa, una vita normale. E questa sarà la nostra fine ragazze, quindi non montatevi la testa… tanto è tutto inutile…”
 
Le ragazze si erano accorte che avevo ragione e ora stavano in silenzio con la testa bassa, a riflettere, quando Haley disse:
“e se noi cambiassimo il nostro futuro?”
 
Le ragazze alzarono la testa curiose:
 
“in che senso scusa?” dice Sophie
“nel senso che domani vedremo quale sarà il nostro futuro, giusto? E se noi lo cambiassimo a posta? Mi spiego meglio: se domani Bridgette vedrà che tra 20 anni avrà il braccio rotto perché tra un anno cadrà dalle scale, di conseguenza farà attenzione a non cadere. Non so se mi spiego”
“si, ti sei spiegata perfettamente” dice Genesis con aria seria
 
“ragazze, quello non sarà il nostro futuro. NOI decideremo cosa saremo, dove vivremo, ma soprattutto con chi saremo tra 20 anni. Quella macchina non può costringerci a fare quello che dice lei!”
 
“Haley smettila, lo sai benissimo che cambiare il corso degli eventi può avere effetti disastrosi sul futuro…”
“May ha ragione, non possiamo davvero…” mi segue Candice
Dopo alcuni minuti di silenzio Valerie dice
“ ragazze, io non voglio rimanere qui… noi non vediamo la nostra famiglia da 4 anni, vi ricordate cosa ci hanno detto quando ci hanno portato via? Che li avremmo rivisti presto… non è stato così. Noi viviamo qui da quando avevamo 10 anni, non usciamo, non abbiamo amici, non abbiamo un’istruzione, una vita normale. Sappiamo di essere super dotate, ma davvero ragazze, qualcuno ci ha mai chiesto cosa volevamo noi? Quando ci hanno strappato dalla nostra famiglia ci hanno chiesto se era quello che volevamo? No. Ed è ora di ribellarsi”
 
Uno sguardo bastò a far capire a tutte che quella era la cosa giusta fare.