Anime & Manga > Mermaid Melody Pichi Pichi Pitch
Segui la storia  |       
Autore: bestcloud    10/06/2012    1 recensioni
L'ultimo giorno di scuola, Nikora avverte le ragazze che devono tornare nei loro regni. Dopo una serata all'insegna delle lacrime, il mattino seguente partono per tornare a casa, ma vengono fermate da una forza misteriosa che...
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Mimi, Nuovo personaggio, Seira
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 1: Notte di lacrime

 

 

Era tardi. Molto tardi. A quell’ora gli ingenui ma puri bambini erano già andati a letto, mentre gli adulti erano già immersi nel loro mondo fatto di divertimento selvaggio e perversione. Anche al Pure Pearl le luci erano ancora accese, ma non per far baldoria o roba del genere. Tre ragazze, un pinguino e due donne erano sedute intorno ad un tavolo. L’umore non era certo dei migliori e il picchiettio della pioggia che batteva sulle ampie vetrate della stanza non lo migliorava di certo.

“Allora è deciso. Domani mattina partiremo per tornare nei nostri regni” disse Nikora tenendo le braccia incrociate. Nessuna delle tre ragazze disse niente. Hanon e Lucia avevano le facce cupe, ingrigite da quella tanto terribile quanto inaspettata notizia. Rina, la più matura delle tre, invece, se ne stava in silenzio. La sua espressione rispecchiava perfettamente il suo carattere: forte, decisa e sicura di se. Dopo vari secondi di quel effimero silenzio spezzato solo dal tintinnio della pioggia, un rumore lo ruppe completamente. Rina si alzò. “Io vado” disse semplicemente andando in direzione dell’ingresso. “Dove stai andando?” gli domandò il pinguino con la sua vocina acuta che ricordava vagamente quella di un bambino. “Vado a casa a preparare i bagagli. Domani partiamo, no?” gli rispose la ragazza dai lunghi capelli verdi. Nikora annuì e poi disse “Saggia decisione. Anche voi due dovreste andare in camera vostra a prepararvi”. “Ma... ecco... è una decisione troppo improvvisa... Insomma, dobbiamo avvertire i nostri ragazzi e i nostri amici. La scuola è finita solo oggi” disse impacciatamente Lucia cercando di far cambiare idea alle due donne. “Questo è vero. La decisione di tornarcene a casa è stata molto improvvisa, e sicuramente sarebbe giusto avvertire i vostri amici della vostra partenza. Ma prova un attimo a rifletterci. Kaito sa che sei una sirena, quindi non ci sono problemi... ma come pensi che la prenderanno gl’altri quando sapranno che dovrete partire per un viaggio improvviso e che forse non vi rivedrete mai più?” gli domandò la vecchia e saggia Takie. Lucia ammutolì. Aveva ragione. Avevano ragione. Per Rina e Hanon un addio sarebbe stato troppo doloroso da sopportare. Rina l’aveva capito ed era già mentalmente pronta per un addio. Ma Hanon...

La bionda si voltò verso l’amica. Sembrava che non avesse ancora compreso appieno il significato di quelle parole. Fissava il tavolo con occhi vuoti. “Ha-Hanon...” disse Lucia incerta su cosa dire. Poi vide Hanon muovere le labbra, ma dalla sua bocca si sentivano uscire solo dei debolissimi suoni. “...parto”. Questa volta dalla sua bocca uscirono delle parole più comprensibili, ma ancora troppo deboli perché qualcuno riuscisse a capirle. “Non parto”. Adesso Lucia era riuscita a comprendere quelle effimere parole. Hippo si avvicinò goffamente alla ragazza e ingenuamente gli chiese “Cos’hai detto scusa? Non ho sentito”. Alla fine si alzò di scatto dalla sedia, per poi scoppiare definitivamente con “HO DETTO CHE NON PARTO!!!!”. La potenza di quell’urlo fece sobbalzare tutti i presenti e cadere all’indietro il povero Hippo. Mentre erano ancora tutti un po’ frastornati, la principessa sirena dalla perla blu fece uno scatto improvviso in direzione della porta. Lucia fu la prima a riprendersi. “Hanon fermati!” esclamò Lucia voltandosi verso l’amica.

La fuga di Hanon venne però interrotta da Rina che l’aveva prontamente presa per un braccio. “Dove pensi di andare?” disse freddamente Rina. “Lasciami andare!!” urlò Hanon cercando con tutte le sue forze di liberarsi dalla stretta dell’amica. “Ti ho chiesto dove pensi di andare” ripeté la principessa verde. “Da Shirai che domande!!” “E’ meglio che non ci vai. Ora come ora faresti del male sia a lui che a te stessa” “E tu che ne sai!! Cosa ne sai di noi due!! Cosa ne sai di cosa prova Shirai per me!!! Cosa ne sai di cosa provo IO per lui!!!” gli rispose con voga la ragazza dai capelli blu evidenziando molto l’ultima frase. Rina mollò la presa. All’improvviso un forte rumore sovrastò quello della voce disperata e capricciosa di Hanon, fermandola del tutto. Era il suono di uno schiaffo, e anche bello forte. Nikora e Madame Takie si erano alzate di scatto, preoccupate che quel gesto potesse essere l’inizio di una furiosa lite.

Ancora incredule, Hanon si portò una mano sulla guancia diventata rossa per il colpo ricevuto. “E tu cosa ne sai di Shirai?” disse Rina “Pensi davvero che basti andare da lui per risolvere il problema?”. Hanon ammutolì e abbassò lo sguardo. “Noi siamo delle principesse sirene e abbiamo dei doveri. Il nostro tempo sulla terra è scaduto. Innamorarci è stato il nostro più grande errore”. Sentire quelle parole fece ribollire il sangue ad Hanon. Alzò di scatto lo sguardo per rispondergli, ma appena i suoi occhi si incrociarono con quelli della principessa verde vide qualcosa che non si sarebbe mai aspettata: Rina che piangeva. In quel momento si rese conto che non era la sola che avrebbe detto per sempre addio alla sua dolce metà. Anche se non lo dava a vedere soffriva, e parecchio. La vista di una delle sue migliori amiche mentre piangeva lacrime d’amore fece scattare qualcosa in lei.

Lentamente si avvicinò a Rina. Arrivata davanti a lei, con grande sorpresa di tutti, la abbracciò. Con voce quasi materna disse “Su, non piangere. Dov’è finita la Rina forte e sempre sicura di se?”.

Quel gesto inaspettato fece rimanere tutti senza parole, in particolare Rina. Nessuno si sarebbe mai aspettato un gesto del genere da una ragazzina capricciosa ed egoista come lei. Alla fine, rassegnata, la principessa dalla perla verde rispose a quell’abbraccio con un altro abbraccio. Fece un sorrisetto e poi disse “Cos’è, ora sei diventata una maestra di vita?” “No. Sono solo una tua amica” rispose anche lei in lacrime. Piansero l’una sulla spalla dell’altra come delle vere amiche.

Tutti guardarono quella scena con commozione. Madame Takie si voltò verso la finestra e guardò verso il mare in tempesta con un sorrisetto sulle labbra. “Stanno proprio crescendo” pensò tra se e se.

 

 

Ormai il sole era sorto, e con lui anche la partenza delle sirene. Si erano ritrovate tutte davanti al Pure Pearl alle 6:00 del mattino, come prestabilito la notte prima. “Eccomi!! Scusate il ritardo!!” disse Lucia uscendo di corsa dall’albergo. “Era ora, finalmente! Stavo proprio per venirti a prendere per le orecchie” disse Hanon visibilmente contrariata. “Scusami. Non ho sentito la sveglia e così mi sono svegliata tardi” spiegò la bionda congiungendo le mani per scusarsi. “Fa lo stesso. L’importante è che adesso possiamo partire” disse Nikora avvicinandosi alle due. Tutti si voltarono verso il Pure Pearl guardandolo con nostalgia. Le tre ragazze in particolare si erano perse nei loro ricordi. Le loro avventure, le loro amicizie, i loro amori...

“Su ragazze, è ora di andare” disse il piccolo Hippo interrompendo il loro sguazzare nei ricordi.

 

 

Erano passati una ventina di minuti da quando si erano tuffati in mare ed erano partite per tornare a casa. Nessuna aveva detto niente. Ogni tanto Lucia e Hanon si voltavano indietro ripensando alla loro vita sulla terra, ma Rina, con un colpo di tosse, le riportava alla dura realtà.

Ad un tratto Madame Takie si fermò e voltò il suo sguardo verso l’alto. Rina si accorse di ciò e chiese “Che succede Madame Takie? Qualcosa non va?”. Tutti si fermarono e si girarono a guardare l’anziana veggente. “Sta arrivando qualcuno. Qualcuno di molto potente” rispose. “Che cosa? E chi scusa?” domandò Nikora preoccupata nel vedere la vecchia fata tremare come una foglia. Non fece nemmeno in tempo a rispondergli che una luce abbagliante avvolse completamente il gruppo. Appena riaprirono gl’occhi si ritrovarono tutti stesi sul fondale marino. “Ma cosa...?” disse Hanon guardandosi attorno. Erano circondati da un alto muro d’acqua. Quella luce abbagliante aveva creato un enorme voragine nel mare, e loro erano al centro esatto di questa voragine. Le quattro sirene ritornarono tutte nella loro forma umana.


“Sembra che io sia riuscita a prendere tre principessine”

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Mermaid Melody Pichi Pichi Pitch / Vai alla pagina dell'autore: bestcloud