Fanfic su artisti musicali > Beatles
Segui la storia  |       
Autore: Harisontour    11/06/2012    0 recensioni
Amburgo, ottobre 1960.
Astrid Kirchherr, fotografa tedesca, incontra in un night-club i volti che ha sempre voluto fotografare. Fra essi, quello che le cambierà la vita.
Genere: Generale, Introspettivo, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Quasi tutti, Stuart Sutcliffe
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie '1960'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


Image and video hosting by TinyPic



1960 I SAW HER STANDING THERE I saw her standing there

-Oh scusa, non ti avevo riconosciuta... voglio dire, non ti avevo notata!-.
Bravo, John, bravo, pensi sbeffeggiando il tuo amico, decisamente un'ottima frase di approccio con una ragazza così carina, che ancora non conosci: "Non ti avevo notata".
Poi continui a guardarle gli occhi chiari, il sorriso candido che tradisce il riso represso:-Oh, non preoccuparti, John, l'avevo già notato che non ci vedi!- esclama lei, con il fine deliberato di metterlo in imbarazzo, ma senza sapere quanto lui potrebbe irritarsi per un commento del genere. Lui la guarda inarcando le sopracciglia:-Sono una fotografa, sono abituata a dare un'occhiata alla gente, prima di avvicinarmi- aggiunge strizzando un occhio. Bene, ti dici, ora è il momento di cambiare discorso, se non vuoi che John faccia il matto fin da subito.
-Così tu sei una fotografa- dici con calma, gentilmente, con quel tono sommesso che ti caratterizza. Non ti è mai alzare la voce: urlare è qualcosa che lasci fare volentieri a John, specie quando si tratta di cantare canzoni come Twist and Shout, che, l'ha ammesso, è una tortura anche per le sue allenate corde vocali. Forse è per questo che non ti sono mai piaciute le ragazze del Bambi e del Kaiserkeller, che sembrano poter passare ore a strillare e a dimenarsi. Eppure lei, Astrid, ha detto di chiamarsi, è diversa. John potrà non essersene accorto, ma sono sere che viene ad ascoltarvi nel locale fino a tarda notte, e stranamente si è sempre, sempre limitata a fare solo quello e ad applaudire educatamente dopo ogni canzone. Strana ragazza: non partecipa al tumulto generale, non balla, non grida, non sgomita per avvicinarsi sotto il palco. E' come se assistesse ad una proiezione al cinema, oppure, meglio, ad un concerto di musica classica. Non sei nemmeno sicuro che la vostra musica le piaccia, dopotutto. Ma probabilmente sì, ti dici, se è tornata ed è addirittura venuta a cercarvi con il suo ragazzo, che fa da interprete quando non riuscite a capirvi.
-Io sono Stuart- aggiungi cordialmente, ricordandoti di presentarti e di togliere gli immancabili occhiali da sole. Lei si limita ad annuire con grazia, senza parole superflue, come farebbe George, il ragazzino del gruppo. A proposito, eccolo che arriva.
-Oh, ciao. Sei la ragazza di Klaus?- le tende la mano lui, con quel tono casuale, rialssato, che ha quasi sempre, mentre lei ricambia la stretta continuando ad annuire, per poi tornare a guardarti.
Nonostante la tua malcelata timidezza, che ti spinge a suonare con gli occhiali da sole addosso anche nella penombra dei night-club di Amburgo, girato, quasi di spalle rispetto al pubblico, il suo sguardo che ti scandaglia non ti infastidisce troppo. Anzi, ti accorgi, ti fa quasi piacere, e se non altro, ti dà una certa sicurezza nel ricambiare con occhiate fugaci ma attente, che diventano mano a mano uno studio attento dei tratti del suo viso. Occhi chiarissimi, capelli corti che danno, per la sua maniera di muoversi, l'idea di essere appena stati tagliati, come se fosse abituata a nascondersi dietro a un sipario biondo, qualche volta. Vestita interamente di nero, movimenti decisi ma leggiadri, porta una pesante, invidiabile giacca di pelle nera, col freddo che fa. Rabbrividisci al vento di Amburgo e ti stringi nella tua, mentre ancora la osservi, nel complesso, poi nei dettagli, a lungo, come solo i pittori sanno fare.
Ah, già, la pittura. Quello è un perfetto pretesto per parlarle, più tardi: sei circondato da gente che studia arte, anche Klaus, che addirittura ha disegnato la copertina di un disco. Ma sei ancora troppo perso nei tuoi pensieri per spiccicare parola ed attaccare discorso con quella giovane donna. Dopo alcuni minuti, ti rendi conto di avere del tutto perso il filo della conversazione, ma non t' importa, e prendi la parola come se non avessi mai interrotto il discorso:-Io sono un pittore, invece...-.
-Pittore?- scherza John, con il solito tono canzonatorio e un sorriso strafottente stampato in faccia -Non eri un bassista, mi pareva, una volta?-.
-Io?- replichi fra il serio e il faceto, cercando di malavoglia di stare al gioco -Mai stato-.
Ti accorgi che Paul distoglie lo sguardo, costringendosi a non commentare, lo mandi fuori di testa ad ogni accordo sbagliato, se non è già troppo scocciato per come stai immobile sul palco.
John si fa invece serio per un attimo, ti scruta, cercando di strapparti un po' di verità, una volta tanto. Ha sempre dubitato, e a buon diritto, della tua volontà di far parte del gruppo. Tu studi la sua espressione fugace, le sue sopracciglia aggrottate. Ma è solo un momento, prima che si distendano e che lui si unisca al coro di risate.
-Stu?- ti chiama di nuovo John, vedendoti distratto. Tutti ridono per un motivo che non conoscerai mai e tu li guardi sorridendo a tua volta attraverso le lenti degli occhiali -Che c'è da guardare?-.
-Voi- rispondi con mascherata sincerità -E' bello guardarvi-.
Naturalmente lui deve intrepretarla a modo suo, immancabilmente:-Specialmente la signorina Kirchherr, non è vero?-.
Ridi continuando a stare allo scherzo, e parli in tono di sfida:-Sì- dici -Specialmente lei-.
E forse, in effetti, non è solo la risposta pungente che intendevi dare.


Ed eccoci, in tempo da record, al primo capitolo. Spero vi piaccia, e spero anche che recensiate numerosi. Se trovate incongruenze con la vera storia, vi prego di segnalarle, ma non dovrebbero essercene.
Non c'è ancora molto di me nel capitolo, saranno i seguenti a rivelare la mia essenza più in profondità, ma mi sembrava gradevole curare attentamente un "primo incontro" poi così fondamentale negli sviluppi. Grazie per alver letto e... alla prossima! n.n
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Beatles / Vai alla pagina dell'autore: Harisontour