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Autore: ThreeRavensBlondie    12/06/2012    3 recensioni
Sonic è sempre stato il mio cartone e videogioco preferito sin da quando ero piccola. Ora, per dare il benvenuto all'estate, ho creato questa nuova FF. Spero vi piaccia!
Sonic e Tails si incontrano al mare, sulla bellissima Emerald Coast e dopo una chiaccherata decidono di andare in vacanza lì con i loro amici in Casa della Quercia, ovvero la casa del mare di Tails. Sarà un'estate di completo relax? Il pericolo o, peggio ancora, i sentimenti, incomberanno anche in un luogo pacifico come quello?
Scopritelo leggendo questa nuovissima avventura! Mi farebbe un gran piacere se lasciaste una piccola RECENSIONE, grazie!
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Amy Rose, Knuckles the Echidna, Sonic the Hedgehog, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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"Che cosa?"
"Hai sentito. Sto con Amy, Sonic." Ripeté Knuckles.
Quello fu un duro colpo per il riccio. Si sentì il mondo crollargli addosso, sentì le braccia cascargli, un mattone gli comprimeva lo stomaco.
Com'era possibile?
Knuckles con Amy? No, non potevano essersi messi insieme, a Knuckles non piaceva Amy!
E perché proprio adesso?!
"Knuckles, io.. non so cosa dire." disse Sonic.
"Volevo dirtelo, sai, da amico a amico. Tanto sono certo che a te non darà fastidio, no? A te Amy non è mai piaciuta.." commentò l'echidna.
Come non detto! Quelli non erano discorsi che Knuckles avrebbe fatto, mai e poi mai.
"Hai.. hai fatto bene a dirmelo, sì.." balbettò il riccio.
Sentiva di doverlo annientare. Doveva uccidere quell'echidna! Come si era permesso, lui.
Aveva sempre avuto una ragazza che dipendeva dalle sue labbra, che lo amava anche quando lui la disprezzava. Poi è arrivato uno dei suoi amici e gliel'ha portata via.
Senza una parola, Sonic si voltò ed entrò in casa.
Che diamine stava succedendo? Che fine aveva fatto l'atmosfera tranquilla iniziale?
Senza neanche una parola, Sonic prese il suo bagaglio, si infilò nel letto e si tirò le coperte fin sotto la gola.
Chiuse gli occhi, cercando di allontanarsi da tutto quello che stava succedendo.
Fece un sogno stranissimo.
Si trovava nel giardino, precisamente nel campetto da calcio.
Stava litigando con Knuckles: l’echidna continuava a dire “Sei un idiota, Sonic!
Un completo idiota! Per fino Cream è più intelligente di te! Cream! Ti rendi conto?! Non saresti sveglio neanche con un Chao che ti sta sempre attaccato al culo!”
E poi arrivava Amy urlando:
“Knuckino ha ragione! Lui è perfetto: così macho, forte, e autonomo! Tu invece hai bisogno sempre che qualcuno venga dietro e faccia le cose per te! Non dureresti due giorni da solo con quegli stecchi che tu chiami gambe! Fai schifo!”
E poi Shadow parlava con una voce non sua, una voce molto profonda e metallica:
“E’ troppo tardi..” continuava a ripetere.
Poi, il buio. Tutto si dissolse.
Sonic si svegliò, stordito e sudato. Non capì cosa significava quel sogno. Quel ‘è troppo tardi’ gli rimase come un eco nella testa per molto, molto tempo.
 
L'indomani raccontò il tutto a Tails:
"Coooosa?! Knuckles ed Amy stanno insieme? Ma è impossibile, impossibile! E poi, Sonic, diciamocelo, non è che sei un tantino geloso?"
"Che? Geloso io? Puah! Ma fammi il favore! Piuttosto, secondo te il sogno cosa potrebbe significare?" chiese Sonic, le guance rosate.
"Non ne ho la più pallida idea. E va bé, forza, tutti al mare!" prese un telone da spiaggia e si avviò voltando le spalle a Sonic e sorridendo. Inutile discutere, il riccio era in preda a un attacco di gelosia.
 
“AAAAH! Finalmente posso nuotare in santa pace” ruggì Vector, togliendosi le cuffiette e tuffandosi, provocando una sorta di mini-tsunami che bagnò il povero Espio.
“Charmy, mi aiuti a scavare una buca con Cheese?” chiese gentilmente Cream sbattendo le ciglia con fare mieloso.
“Oh, SUBITO!” rispose immediatamente lui e si mise all’opera, facendo vedere alla coniglietta quanto fosse forte. Lei si limitò a ridacchiare e guardarlo.
“Oh, che carini.” Commentò Rouge, guardando i piccoli “Perfino i marmocchi ottengono quello che vogliono!” urlò l’ultima frase apposta per farsi sentire da un Knuckles che stava arrivando con Amy.
La cosa non sfuggì a Sonic, e neanche a Shadow.
‘Stupido, idiota di un echidna.’ Pensò Shadow, che se ne stava appollaiato su una piccola sedia sotto l’ombrellone in un cupo e solitario silenzio. Non faceva altro, però che fissare il bikini di Rouge con interesse, senza mai distaccare gli occhi.
Sonic non riuscì a non notare Amy, alla sinistra di Knuckles: indossava un bikini blu che gli metteva in risalto le forme non più da bambina. I capelli erano sempre sciolti, ma il cerchietto che portava era abbinato al costume. Il cervello del riccio andò in tilt, non riusciva a connettere niente, se non quanto Amy fosse carina.
Come aveva fatto a non accorgersene dopo tutto questo tempo?
Tutti quegli anni che lei gli era corsa dietro, e lui che la trattava alla stregua di una scocciatrice. E ora? Aveva scelto Knuckles. E Knuckles aveva scelto lei.
‘E’ troppo tardi..’ gli risuonò ancora nella testa.
Poi i suoi pensieri tornarono alla realtà quando Tails fece un tuffo e l’acqua gli arrivò dritta dritta in faccia. Rouge lo guardò e rise.
“Che ridi, tu?” gli chiese lui, con una vena di isterismo.
“Ahah! Oh, niente. Niente.” Rispose Rouge, e ritornò a leggere la rivista che teneva in mano ‘Sexy Hunters’.
Knuckles si alzò dal lettino nella quale stava prendendo il sole, si tolse gli occhiali da sole che gli davano un non so che da divo, e disse:
“Io vado al bar!”
Sentendo quella frase, Rouge si alzò immediatamente e urlò:
“Anche io!”
Amy, quindi, si aggrappò al braccio dell’echidna dicendo:
“Ti seguo anche io.”
E di conseguenza, Sonic si alzò e disse:
“Ma perché no, anche io verrò! Shadow, vieni anche tu?”
Shadow rispose con un chiaro e netto ‘non mi rompere’, ma poi, quando vide che Rouge si stava avviando, si alzò e disse:
“Non mi rompere, vado al bar solo per andare in bagno.”
E così, gira e rigira, tutti quanti si avviarono al bar.
Il riccio prese e si sedette al tavolo vicino al televisore acceso, dove c’erano anche Vector, Shadow e Rouge.
Cream e Charmy stavano cercando di vincere un giocattolo al distributore, ma non riuscendoci, continuavano a chiedere monetine al povero Tails.
Knuckles e Amy guardarono verso il tavolo dove Sonic era seduto e  si sedettero in un tavolino dal lato opposto. Sonic guardava sempre da quella parte con la coda dell’occhio e, a quanto pare, anche la pipistrella.
Arrivò il cameriere a prendere gli ordini:
“Cosa volete ordinare?”
E con grande sorpresa, tutti lo guardarono e urlarono:
“BIG!”
Big The Cat, il grosso gatto viola, vestiva con la divisa da cameriere e aveva in mano un blocchetto in cuoio mentre su una spalla teneva l’inseparabile Froggy.
“Oh, salve ragazzi! Che ci fate, tutti al mare?”
“Siamo qui in vacanza, tu, piuttosto, che ci fai qui? Da quando fai il cameriere?” disse Vector.
“Ecco, la verità è che la mia canna da pesca e le mie attrezzature si sono rotte, dopo che inciampando ci sono caduto sopra.” Rabbrividì e disse “Non dimenticherò mai lo scricchiolio della canna rotta. Comunque, sono qui per guadagnare soldi e ricomprare tutto.” Raccontò il gatto.
“Ah! Bé, se qualche volta ne hai voglia, passa pure a trovarci. In Casa della Quercia!” ribatté Vector.
“Oh, ne sarei molto felice! E adesso, cosa volete ordinare?” chiese Big, tirando fuori una penna -prendi -appunti.
Sonic guardò di nuovo verso il tavolo di Amy, e vide che lei e Knuckles lo guardavano. Dopodiché lei sussurrò qualcosa all’orecchio dell’echidna e, tenendosi per mano, incominciarono a baciarsi.
Al riccio sembrò che il tempo si stava fermando, fermando a quell’orribile momento. Una scarica di rabbia lo travolse e lo fece alzare in piedi. Anche qualcun altro nel suo tavolo si alzò in piedi,non per la rabbia, ma per scappare. Sonic si voltò e vide Rouge fuggire attraverso la porta. Shadow la fissava, sembrava stesse decidendo se seguirla o rimanere lì. Quindi Sonic fece quello che gli suggerì l’istinto, uscì fuori e andò a cercarla.
La trovò lì fuori, seduta su una panchina, in lacrime.
“Rouge.. ma che cosa..?”
“Vattene, Sonic.”
Ma lui non l’ascoltò e si sedette vicino a lei. Gli stava antipatica, doveva ammetterlo; ma in quel momento l’antipatia non la sentiva, provava invece una forte comprensione nei suoi confronti.
“Perché piangi?”chiese il riccio.
“E tu perché sei geloso di Amy?” ribatté lei, pronta.
Non se lo aspettava. Lei aveva capito tutto.
“Sono stata una cretina, ho aspettato tutto questo tempo che avevo a disposizione per dirgli che mi piaceva. Non l’ho fatto. Ho sempre pensato a cercare di rubargli il Master Emerald e gli Smeraldi, e ora ho perso l’unico tesoro che realmente volevo.” Spiegò lei, singhiozzando ancora più forte.
Quanto la capiva. Aveva fatto il suo stesso identico errore.
“E’ troppo tardi..” disse Sonic. Le tre parole del sogno gli uscirono di bocca senza accorgersene e le stesse tre continuarono a ronzargli nella testa.
Rouge lo guardò e disse:
“Cosa farai ora? Amy.. che cosa provi per lei?”
“Quello che lei provava per me” concluse il riccio.
Knuckles e Amy uscirono dal bar e li videro: Sonic aveva le mani strette a pugno e il volto contorto dalla gelosia, Rouge il volto rigato dalle lacrime.
Poi, si avviarono verso Casa della Quercia mano nella mano.
Shadow si avvicinò a Rouge e sussurrò: “Andiamo a casa?”
Lei annui e lo prese a braccetto.
Uno stanco, ma raggiante Tails disse a Sonic: “Bella giornata, vero?”
“No. A dirla tutta, mi sembra che dell’estate non si veda neanche l’ombra” rispose con tono freddo il riccio, prendendo il suo asciugamano e tornando verso la Casa lontano da tutti.
  
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