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Autore: alexlovejonas    12/06/2012    1 recensioni
E' il grande sogno che si realizza♥!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Joe Jonas, Kevin Jonas, Nick Jonas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Erano passate ben sette ore, con Rose e Nelly il tempo passava così in fretta tanto da non accorgercene!
Loro per me erano le persone più importanti che avessi mai avuto e avverare il mio sogno con loro era qualcosa di incredibile, ed ancora non riuscivo a crederci!
Le hostess erano molto simpatiche, parlavano molto più con noi che con quelle della 1° classe, dicevano che erano antipatici e super ricchi,
nemmeno a loro andavano giù queste persone. Le facemmo sedere accanto a noi, una alta e bionda, occhi verdi di nome Sam, e l’altra alta e bruna,
occhi celesti di nome Ellie. Ci offrirono da mangiare senza nemmeno pagare e a dir la verità mi ci stavo quasi affezionando!
Così passò un’altra mezz’ora, dalla finestrella a cerchio iniziavo a vedere da lontano quegli enormi grattacieli, poi per strada vidi tanti pallini gialli,
pensai subito ai taxi, subito dopo vidi Time Square con tutte le luci accese, era come un paradiso terrestre, era il nostro destino! Rose e Nelly, guardavano
con me dalla finestrella, avevano gli occhi lucidi quasi piangevano, non aprivano bocca per la troppa emozione. Questo stupendo momento fini con le parole
di Sam che ci disse di scendere, eravamo arrivate; prendemmo le nostre borse, le valige e scendemmo. Appena toccammo con i piedi l’asfalto di
New York iniziammo a piangere e non la smettemmo più. Rose chiamò un taxi, arrivò dopo 5-10 minuti. Ci porto a nel cuore di di Midtown West NYC / Manhattan,
1 o 2 isolati più avanti c’era Time Square e Rockefeller Center, mentre era una decina di minuti a piedi per Central Park.
Finalmente arrivammo, ci precipitammo alla porta dell’appartamento, mentre io e Rose ammiravamo quel maestoso quartiere, Nelly cercava
le chiavi della casa nella borsa; tutte e tre mettemmo le mani sulla chiave e la girammo insieme, aprimmo la porta e…
Rose corse in cucina, in camera da letto e in bagno; Nelly e io ci stravaccammo sul divano, era davvero molto comodo.
-Ma allora, belle svegliatevi siamo a New York e tutto quello che sapete fare è stravaccarvi sul divano?!-disse Rose.
-Dai Roose! Accendiamo un attimo la tv e dopo usciamo subito.-le rispose Nelly.
-No Nelly dai alziamoci dobbiamo vivere il nostro sogno come si deve!-le dissi io.
Ci alzammo, andammo in camera da letto e iniziammo ad aprire le valige per cambiarci e uscire subito. La prima cosa che presi era
un vestitino a righi blu, Rose prese una gonnellina rosa a fiori e un top bianco mentre Nelly un pantaloncino di jeans con una camicina a quadrettini.
Uscimmo di corsa prendemmo un taxi e arrivammo a Time Square. Io non riuscivo a realizzare di essere seriamente lì! Ci guardavamo intorno
con tutte le luci che illuminavano i nostri visi. Mentre camminavamo ci fermammo davanti una vetrina dov’erano esposti tre abiti uno più bello dell’altro; ce
n’era uno lilla, corto con degli strass in vita e dietro scollato fino al sedere, un altro verde, corto con una scollatura che arrivava fino all’ombelico e con alla fine
delle fantasie in giallo e blu, infine l’ultimo, una abito lungo rosso con uno spacco che prendeva tutta la gamba e con una scollatura a v. Rimanemmo incantate
da quegli abiti stupendi, però erano costosissimi e quindi non dovevamo pensarci troppo. Dopo ci fermammo in un pub, il nostro tavolo era al centro della sala,
e visto che era molto piccola eravamo tutti attaccati.
Dietro di noi c’era un tavolo con tre ragazzi, uno dei quali infastidiva continuamente Nelly mentre mangiava, tanto da farle cadere la coca cola di mano.
-Senti bello, finiscila di muoverti con questa sedia ok?-disse con un area di sfida Rose.
-Scusami tanto, di certo non volevo farlo.-il ragazzo si stava girando per scusarsi con Nelly e Rose.
Rose lo guardò negli occhi e non capì più nulla, era rimasta abbagliata dalla bellezza di quel ragazzo.
-Ohi Rose, ti sta chiedendo scusa.- le dissi per farla svegliare.
-Oh certo…scuse accettate.-rispose con un’area gelida, riuscendo almeno per quel poco a mascherare i suoi sentimenti.
-Comunque, piacere, io sono Joseph però tutti mi chiamano Joe.
-Io sono Alex.
-Piacere Nelly.
Diedi una gomitata a Rose per farla parlare.
-..Rose-rispose in modo acido.
Ci risedemmo al tavolo, finimmo di mangiare e andammo via.
 
-Rose dai dillo, ti sei innamorata di quel tipo, come si chiama?! Ah Joe!- dissi io.
-Non è vero.-rispose di scatto Rose.
-Allora perché quando l’hai visto sei rimasta a bocca aperta?-le chiese Nelly.
-…-Rose non rispose, sapeva di mentire.
-D’accordo, ve lo confesso, era stupendo, aveva gli occhi color nocciola e gli brillavano, le labbra a cuoricino, dei capelli perfetti e un fisico magnifico!
-Ok, Alex, l’abbiamo persa!-mi disse Nelly.
Nelly e Rose si addormentarono subito, mentre io non riuscivo a dormire.
Erano le 4:00 e non riuscivo ancora chiudere occhio, all’improvviso sentii una melodia provenire dalla casa affianco alla nostra, era una villetta molto più
grande e maestosa del nostro piccolo appartamento. Uscii fuori la porta e mi incamminai fino all’entrata della villetta. Senza nemmeno saperlo, la mia
cagnolina Daisy mi seguì, sperando che non abbaiasse entrammo nella villetta. Trovai un ragazzo, alto, moro dai capelli ricci che stava suonando
la chitarra. Era davvero stupendo il modo in cui la suonava, riusciva a farm capire il significato della melodia anche senza testo, lui era speciale.
Si voltò all’improvviso, io cercai di nascondermi sperando ci riuscirci.
-Guarda che ti ho vista!-disse lui.
-Oh, scusami tanto, non dovevo entrare qui, spero solo che tu ora non chiamerai la polizia!-ero davvero agitatissima.
-No, ma che dici! Io non sono quel tipo di ragazzo!-disse con un mezzo sorriso.
-E che non riuscivo a dormire… e sentendo la tua musica mi sono incuriosita.
-Ah capisco, nemmeno io sono riuscito a farlo.
-Bhè io ora vado, tolgo il disturbo.-mi incamminai verso l’uscita.
Lui mi seguì e prima che aprissi la porta mi prese il braccio, subito mi voltai e lo guardai dritto negli occhi; aveva degli occhi verdi stupendi,
sembrava che tutta la natura si fosse rifugiata lì.
-Non ti ho ancora detto come mi chiamo! Piacere Kevin.
-Alex, piacere mio!
-Vuoi restare un altro po’ qui con me?-mi disse con un sorrisone a trentadue denti.
-No, grazie infinite, ora devo tornare a casa mia, o le mie amiche mi daranno per dispersa!-e dopo una piccola risata tornai a casa pù contenta che mai,
avevo capito cosa aveva provato Rose nel momento in cui vide Joe, io lo avevo provato con lui, Kevin. Mi rimisi a letto e felicemente mi addormentai.
 
-Nelly vai a svegliare Alex che tra poco dobbiamo uscire.
-Ok vado. Tu ne frattempo mi prepari le uova strapazzate col bacon?
-D’accordo.-
Nelly venne nella stanza da letto a gattoni per non farsi sentire e al’improvviso mi saltò addosso, mi svegliai  vidi Nelly che faceva le smorfie per farmi ridere,
vide che ero ancora stordita dal sonno e iniziò a farmi il solletico, io lo soffrivo da morire. Cademmo a terra, anche Nelly soffriva il solletico allora iniziai a farlo anche a lei!
Andammo in cucina, ci sedemmo a tavola e iniziammo a chiacchierare delle solite cose, quando all’improvviso bussano alla porta, Nelly corse ad aprire
e vide un ragazzo dai capelli ricci, occhi color cioccolato e labbra a cuoricino.
-Buon giorno, sono il vostro vicino di casa, mi è arrivato questo pacco a nome di Nelly Jonson, sei tu?
-…ehm si sono io.- Nelly aveva avuto la nostra stessa reazione, ma era troppo timida per articolare un discorso e far coincidere bene le parole.
-Bene! Piacere io sono Nicholas, ma chiamami Nick!
-D’accordo..Nick.
-Allora ci vediamo, ciao!-e Nick andò via.
Nelly rimase alla porta mentre o vedeva andar via, non gli staccava gli occhi di dosso.
-OOH NELLY! CHI E’?- dissi io.
Lei tornò al tavolo con gli occhi che le brillavano tanto da non vederci quasi più.
-Allora? Si può sapere chi era?- le chiese Rose.
-No, nessuno, un tizio.-rispose Nelly
-Vabbè, allora, andiamo a prepararci.- dissi io.
Ci vestimmo e uscimmo, era una mattinata splendida c’era un sole che spaccava le pietre.
Facemmo una passeggiata e arrivammo a Central Park, un posto magnifico per stare all’aria aperta e fare un bel pik-nik tutte e tre insieme.  
Ci sedemmo su una panchina tutta verde, Rose portò con se il libro e iniziò a leggerlo, Nelly invece porto un cestino con roba da mangiare
dentro e iniziammo a metter sotto bocca qualcosa.
Dun tratto un bicchiere di sprite finisce sul libro di Rose, lei si volta e…
-Ma allora, è modo questo di fare?-lei era nera dalla rabbia.
-Dai è capitato, comunque scusami.
-Ah ma sei tu?...
-Aspetta io ti ho già vista…
-Sono Rose, quella che ti ha urlato in faccia al pub ieri sera..
-Aaah ora mi ricordo, bel vestitino! Ci vediamo Rose.
Era di una sfacciataggine unica quel ragazzo, ma a quanto pare il suo modo di fare a Rose non dava per nulla fastidio.


Grazie a tutti quelli che hanno letto questi due capitoli!
sono molto contenta che a molti di voi è piaciuto!
Bacioni, Alex.

  
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