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Autore: giulia971    12/06/2012    1 recensioni
Beh, le mie amiche sono pazze e io con quei 5 ragazzi non ci voglio avere niente a che fare.. beh tranne che con uno.. :3
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non volevo lasciarli andare, ma sapevo che il giorno dopo sarei dovuta andare a lezione, ed ero molto stanca, quindi dovevamo salutarli.
Zayn si alzò da tavola e “ Ragazzi, le ragazze domani devono andare a lezione e noi abbiamo un meet and greet, quindi salutate, e andiamo” e così dicendo si abbassò a baciare Penny, che lo accompagnò alla porta.
Io e le altre salutammo i ragazzi con un bacio sulla guancia, e Harry si complimentò con me, per la mia splendida maglietta. Lo so lo so, anche a me Freddy fa questo effetto.
I ragazzi uscirono, e ci lasciarono sole a casa.
Sparecchiammo e mettemmo i piatti nella lavastoviglie. E solo dopo salimmo in camera per andare a dormire.
Mi struccai, mi lavai i denti, e mi infilai sotto le lenzuola. MORTA.
                                                                    
                                                                          ************
 
I giorni passarono, ed era già arrivato venerdì, tra un giorno sarei uscita con Louis.
L’ansia, l’agitazione ma anche l’estasi, si faceva sentire ogni giorno di più.
Stavo andando all’università, quando mi ritrovai a sorridere come un ebete, al solo pensiero che domani sarei finalmente uscita con Louis.
Sorrisi ancora di più per la reazione che mi aveva causato.
Continuai a camminare, e quando fui finalmente arrivata, in orario, strano ma vero, mi accomodai affianco a Helen, che era anche lei appena arrivata.
Tirai fuori il mio squadernino, una penna, e poi mi girai a parlottare con Helen.
Un ragazzo, entrò in aula, e Helen gli fece la mano, lui appena se ne accorse, gli sorrise e si avvicinò a noi.
Salì le scale fino alla nostra “postazione” e saluto Helen.
“oh scusate, che maleducata, Luke Giulia, Giulia Luke” ci presentò lei.
“piacere” mi disse Luke con una voce intensa e molto bassa, altamente sexy.
“il piacere e tutto mio” dissi stringendogli la mano che mi aveva teso, sorridendogli.
“siediti Lu” lo intimò Hel.
E lui si sedette al mio fianco.
“Lui, è Irlandese, e si vede.” Scherzò Hel, sul fatto che fosse biondino, e avesse gli occhi azzurri, ma mai più belli di quelli del Mio Louis.
Beh, oltre gli scherzi, era un bel ragazzo alto, muscoloso, e ben dotato di intelletto.
Gli sorrisi, e io gli dissi:
 “ io sono italiana, e si sente, quindi non ti preoccupare” gli sorrisi, per alleviare la tensione.
“oohh adesso sono più tranquillo allora. E sorridendo, prese anche lui squadernino e penna per prendere appunti. Continuammo a chiacchierare del più e del meno, ma quando entrò il docente, ci zittimmo all’istante.
Seguimmo, e poi alla fine delle lezioni, pranzammo assieme.
Scoprì molte cose di lui, era irlandese, ed era venuto qui solo per la scuola.
Anche lui era qui con una borsa di studio, proprio come me, e aveva lasciato tutto a casa, per seguire il suo sogno, proprio come me.
Insomma vivevamo le stesse situazioni.
Nel corso del pranzo, ci conoscemmo meglio, e scoprì anche come facevano a conoscersi lui e Hel.
Praticamente, era dovuto mancare una settimana dalle lezioni, perché sua zia stava molto male, e lui è dovuto tornare in Irlanda, per accudirla, e quando era tornato, aveva chiesto Hel se gli poteva passare i suoi appunti, e Hel, dato che è la persona più gentile del mondo, aveva accettato, e da lì in poi erano diventati amici.
E brava Helen, se li sceglie proprio bene gli amici.
Era ormai arrivata l’ora delle lezioni serali, e dovevamo rientrare in aula.
Ci avviamo, entrammo, e seguimmo la lezione.
Al termine della lezione, uscimmo dall’aula assieme, e Helen ebbe una magnifica idea.
“Ragazzi, perché non usciamo assieme sabato sera, ci facciamo un aperitivo, e poi andiamo a ballare, eh!? Che ne dite” ci disse tutta entusiasta della sua magnifica idea.
“oh Hel, non posso, sono già occupata..” gli dissi io mortificata, mi sarebbe piaciuto molto, ma dovevo uscire con il mio Louis.
“oh, va bene.” Il suo sorriso si spense per un istante, ma si riaccese subito “ beh tu Luke, sei occupato?” chiese lei ancora sorridente.
“ io no verrò molto volentieri” disse lui acconsentendo all’uscita.
“bene, ti farò sapere dove ci incontreremmo.” Disse tutta eccitata.
“va bene” disse Luke sorridendo “ scusate ragazze ma ora devo scappare, il lavoro mi aspetta” e così dicendo svanì dietro l’angolo.
Ero confusa, non aveva detto di essere qui grazie a una borsa di studio!?? Decisi di chiedere a Helen.
“scusa Hel, ma non aveva detto di essere qui  con una borsa di studio!? Cosa se ne fa del lavoro?” chiesi confusa.
“oh beh vedi la borsa di studio ricopre le sue spese qui a Londra, ma la famiglia, non riesce a sbarcare il lunario, e quindi lavora in un bar, per spedire i soldi ai genitori. Non sono esattamente ricchi, ecco.” Disse lei molto dispiaciuta della situazione.
Mi rattristai anche io, si vedeva che era una persona umile, e non un pomposo. Anche se lui con il corpo che si ritrovava poteva permetterselo.
“oh mi dispiace per lui.:” ne fui veramente rattristata.
“va beh, Giu allora ci vediamo il prossimo Lunedì, o prima..” e facendomi l’occhiolino mi saluto con la mano e si diresse per la sua strada.
Io tornai a casa.
Aprì la porta, e trovai davanti a me la valigia di Betta.
Confusa la chiamai “ Bettaaa… Bettaaa!!” ma nessuno mi rispondeva, guardai l’orologio, e notai che era presto, le ragazze erano ancora all’università, e Betta non rispondeva.
Era una bella giornata, un po’ nuvolosa, ma piacevole.
Decisi di uscire in quel piccolo giardino che avevamo in casa.
Feci scorrere la porta, e misi un piede nell’erba fresca.
Era piacevole, mi distesi nell’amaca che avevamo comprato assieme allo svuota tasche dall’Ikea, e mi rilassai.
Era davvero bello distendersi 2 minuti, e rilassarsi, senza qualcuno in casa che urla.
Mi rilassai, forse un po’ troppo, e mi addormentai.
Passarono delle ore, e io ero ancora addormentata, avevo il sonno un tantino pesante, infatti non mi accorsi delle prime gocce di pioggia che mi arrivavano addosso.
Niente, dormivo beatamente, e a poco a poco mi stavo bagnando tutta.
Non mi svegliai finché la pioggia non si fece più fitta e un tuono squarciò il cielo, allora caddi dall’amaca per lo spavento, e atterrai su terreno molto fangoso.
Cazzo, adesso ero sporca di fango fino al collo.
Decisi di entrare in casa per darmi una sciacquata, e per ripararmi dalla pioggia.
Andai ad aprire la porta, ed era chiusa a chiave.
No NO NO !! non era possibile.
Cercai di forzarla, ma niente, la porta non sia apriva.
Cazzo. Ok rimaneva solo una cosa da fare, chiamarle.
Cercai il cellulare nella tasca dei pantaloni, ma niente, l’avevo lasciato in borsa.
Decisi di andare a cercare aiuto a casa dei ragazzi, gli unici che conoscessi così vicini a casa mia.
Scavalcai la staccionata, e uscì nel marciapiede, correndo arrivai davanti a quella casa, citofonai, ma nessuno rispose. Ero alla frutta, incominciavo a sentire freddo, ero sporca di fango nel culo, e si stava facendo buio.
Mi ero arresa.
Mi sedetti nel marciapiede.
Aspettai dei minuti poi sentì un cancello aprirsi.
Mi girai di scatto e notai che qualcuno con un ombrello, che camminava verso di me.
Mi alzai, e gli corsi incontro.
Era Liam. Dio grazie.
“Giu, ma che ci fai qui sotto la pioggia?? E sei tutta sporca.!!” Forza vieni sotto l’ombrello!” mi intimò Liam.
Non ci pensai due volte e mi misi sotto l’ombrello, e ci avviamo verso l’interno della casa.
“ adesso ti asciughi, bevi qualcosa di caldo, e poi mi spieghi cosa è successo” mi disse Liam, preoccupato.
Entrammo in casa, e mi sentì subito meglio, era calda, ma continuavo a tremare.
La casa era deserta.
“allora, io vado a riempirti la vasca di acqua calda, e adesso ti porto degli asciugamani, così ti puoi asciugare” disse Liam correndo da una parte all’altra della casa per raccattare tutto l’occorrente.
“ Grazie Liam” gli dissi io, con voce flebile.
“figurati Pulcino” gli sorrisi e lui fece altrettanto, sempre correndo da una parte all’altra della casa.”
“Ok principessa, eccoti gli asciugamani, l’acqua è calda nella vasca, e vatti a fare una doccia, o ti ammalerai.
Io ti procuro dei vestiti per cambiarti e la biancheria ti dovrei accontentare dei boxer di qualcuno, mi dispiace” disse Liam in tono di scuse.
“grazie mille Liam, di tutto” e di risposta starnutì.
“corri” mi disse lui sorridendo.
“vado” e afferrai gli asciugamani che mi stava porgendo.
Salì le scale, e mi ritrovai in un corridoio, aprì la porta da dove usciva il suono familiare dell’acqua corrente.
Appoggiai gli asciugamani, incominciai a spogliarmi, e mi infilai nella vasca.
Il calore invase il mio corpo, e mi rilassai. Smisi di tremare, e mi godetti quel calore.
Mi insaponai, e poi mi sciacquai.
Erano passati 10 minuti ormai, e allora decisi di asciugarmi, vestirmi e scendere.
Infatti mi asciugai, e Liam, mi aveva lasciato i vestiti su uno sgabello fuori dalla porta.
Mi feci una coda di cavallo, e guardai i vestiti che mi aveva portato.
C’erano un pio di boxer larghi, che però mi sarebbero stati grazie all’elastico stretto, una maglietta a righe  e da quel dettaglio avevo capito che erano di Louis) e un paio di pantaloni a mezza gamba.
Mi misi i boxer, che per fortuna reggevano, ma mi stavano enormi, la maglietta, e poi passai ai pantaloni, che pur essendo elasticizzati, non mi stavano. Optai per mollare i pantaloni e rimanere in boxer.
Mi misi delle ciabattine di Louis, e scesi, sembravo un fenomeno da baraccone.
I boxer, erano di un blu scuro a fantasia, e la maglietta era l’unica cosa di decente, perché le scarpe mi stavano grandi.
“Liammmmm” lo chiamai, e lui apparse dal piano di sotto.
Quando mi vide scoppio a ridere, e io con lui.
“scendi” riuscì a dire a stento, stava soffocando le risate.
“eh dai, sono così male, non mi dona lo stile carota!??” dissi io scherzando assumendo una posizione da modella.
“oh si non sai quanto” mi disse lui scoppiando in una nuova risata.
Scesi al piano di giù e stavo per inciampare, se non fosse stato per Liam che mi afferrò per un braccio.
“Grazie ancora di tutto Liam, sei il miglior papà del mondo” e gli stampai un bacio sulla guancia, lui arrossì, e mi porse la cioccolata calda che mi aveva preparato.
“Wow, che gentile” e gli sorrisi afferrando la tazza di cioccolata calda fumante “ non dirmi che hai anche i Marshmallow” dissi io scherzando, ma lui diventò tutto serio e mi disse
“Oh no quelli sono di Niall” me lo disse con tono grave.
“Oh ok” gli dissi io ridendo.
“bene pulcino, se ti vuoi accomodare nel divano, i ragazzi arriveranno tra poco, erano andati a prendere le pizze per stasera” mi informò.
“Oh, allora tolgo il disturbo, provo a vedere se ci sono le ragazze a casa” lo informai io alzandomi dal divano, ma lui mi prese per un braccio, e mi fece risedere.
“dove vuoi andare, ho già chiamato Rosa, e ha detto che loro non ci sono a casa, e stanno tornando, e tra 10 minuti saranno qui” mi sorrise, e io lo ringraziai per l’ennesima volta.
“Beh papà, come mai hai chiamato rosa?” gli domandai io centrando il punto. Lui arrossì, prese fiato e mi rispose.
“Ho solo il suo numero” mi disse lui cercando una scusa.
“non è vero, hai anche quello delle altre, compreso il mio” dissi io con aria grave “dai, a me puoi dirlo, prometto che non dico niente a nessuno” gli dissi facendo finta di chiudermi la bocca con la chiave.
“Promesso.?”
“Promesso..”
“ok allora te lo dico, ma giuro che se glielo dici ti stacco la testa a morsi” mi disse, minacciandomi.
“si si convincitene..” dissi io scherzando
“beh si Rosa, potrebbe piacermi…” e diventò rosso come un peperone, e di sicura non era per la cioccolata calda.
“Potrebbe??” gli dissi io incredula “ ma se ogni volta che si avvicina a te, diventi paonazzo?” gli dissi io prendendolo in giro.
“non è vero……. Forse è vero ma..” era esitante
“ma Liam??” lo incoraggiai io
“ ma ho paura di chiedergli di uscire, e se poi mi dice di no?” ammise Liam.
“dicesse di no? Stai scherzando spero. Rosa ha una cotta per te ancora prima di conoscerti, e tu hai paura di chiedergli di uscire??” ohhh Ragazzi, tutti uguali.
“Davvero?” mi chiese lui sgranando gli  occhi.
“davvero, non ti sei accorto che ogni volta che vi scambiate due parole fra un po’ non sbava?”
“ehm, se devo essere sincero no..” disse in imbarazzo.
“Oh dio..!” esclamai e mi portai una mano sulla faccia.
“ok, non fa niente, tu chiedile di uscire e basta. Il successo è assicurato!!” dissi con molto entusiasmo, alzandomi dal divano.
La porta si aprì, e mi venne un capogiro, e ricaddi sul divano.
Woh, che sballata. Mi era scomparso il pavimento da sotto i piedi.
“Bene, vedo che non stai molto bene” mi disse Louis, entrando con uno dei cartoni della pizza che avevano comprato per la cena.
“No, no no no, sto benissimo, e solo che..” cercai una scusa “ e solo che… che..che ero in piedi, e ho sentito aprire la porta, e mi sono giarata, e ho perso l’equilibrio” dissi di fretta.
“Si si certo come no” intervenne Niall dalla porta, e detto questo si avvicinò a me dandomi un bacino sulla fronte, per controllarmi la febbre.
“Mhh Giù, tu hai la febbre” mi disse Niall, mettendomi una mano sempre sulla fronte.
“Ehy, sono io quella ce studia medicina QUI.” Dissi io un po’ arrabbiata.
“ e io dico che non ho niente, e che posso tornare a casa” e così dicendo mi alzai, ma un altro capogiro mi colse all’improvviso, e crollai sul divano.
“Ok, ok, magari ho giusto due linee di febbre, ma abito dietro l’angolo ( non proprio), e c’è la faccio a tornare a casa” e per l’ennesima volta tentai di alzarmi, questa volta più lentamente.
Ok ero in piedi, e non ero ancora crollata.
“visto, riesco a reggermi in piedi” dissi a loro, che ormai avevano lasciato le pizze in cucina, ed erano venuti a vedere come stavo.
“ ma se sei bianca con un fantasma!” mi disse Zayn, che aveva appena mandato un messaggio a Penny per chiedergli  il perché di tutto quel ritardo.
“no, e Londra che è piovosa, e quindi niente sole niente abbronzatura.” Dissi io, ma una strana sensazione mi colpì lo stomaco. Come un pugno si riverso, sempre più su.
“ oh mio dio no…” dissi tra me e me, incominciando a correre verso il bagno.
Appena entrai in bagno chiusi la porta, mi misi davanti al water, e poi vomitai tutto.
(scusate per la visione cruda della situazione).
Mi facevo schifo da sola, avevo sempre odiato avere quella sensazione.
Mi alzai con le poche forze che mi erano rimaste nel corpo, e andai al lavandino.
 Non riuscivo a reggermi in piedi, e così mi appoggiai al lavandino, e a fatica, mi lavai i denti, alla moda rudimentale, cioè con un dito e un po’ di dentifricio, e mi sciacquai la faccia.
Ero davvero bianca come un lenzuolo. E io che studiavo medicina sapevo benissimo che avevo la febbre, e il freddo mi aveva congelato lo stomaco. Una bella congestione, EVIVA!!
Scesi di sotto, e nel mentre erano arrivate anche le ragazze.
Come mi videro, si spaventarono, sembravo davvero un fantasma.
 E poi oltre che la mia faccia ci si mettevano anche i vestiti. Sembravo una deficiente.
“ohh giù..” mi disse Rosa venendomi incontro, e toccandomi la fronte come aveva fatto Niall.
Mi stavano cedendo le gambe e mi aggrappai al braccio di Rosa.
Dopo un po’ sentì un braccio che mi cingeva per la vita, e mi sorreggeva.
Era Louis, che era accorso in mio aiuto.
Un “grazie” flebile uscì dalla mia bocca. E lui si limitò a sorridermi.
Avanzammo verso il divano, e mi fece sdraiare.
“Non avete un termometro ragazzi?” chiese Sofy.
“ si certo vado a prenderlo” disse Liam.
“aspetta” dissi io a Liam fermandolo.
“di sicuro ho una congestione, e mi servirebbe una borsa di acqua calda, e una tisana” dissi io finendo le energie e abbandonandomi al divano.
Ma cosa mi prendeva, per un semplice raffreddore-congestione? Bah.
“si signor medico” mi disse Liam scherzando sorridendo, e pronto per partire alla ricerca delle cose elencate.
“Aspetta” lo blocco Rosa prendendolo per un braccio e sorridendogli “ ti aiuto anche io” e così si avviarono.
Nel mentre gli altri, erano tutti disposti intorno al divano, con aria preoccupata.
“Ehy, sono io qui il medico, e se il medico vi dice di non preoccuparvi, voi non vi preoccupate OK?” dissi a loro sorridendo.
“ok” mi risposero in coro, un po’ sollevati, ma ancora preoccupati.
Dopo quella rassicurazione, i ragazzi e le ragazze si avviarono verso il tavolo a pochi metri da me, e aprirono i cartoni della pizza.
L’odore della pizza arrivò anche a me, e la nausea mi pervase, scattai in piedi pronta per andare in bagno, e Louis, che era rimasto al mio fianco mi aiutò ad alzarmi e mi accompagnò correndo al bagno.
Ma per fortuna non ce ne fu bisogno, la nausea era passata non appena quell’odore era svanito.
“wow, potremmo superare la velocità della luce con questi scatti” mi disse scherzando Louis.
“Deficiente” gli dissi scoppiando a ridere “ non farmi ridere che mi fa male la pancia”
“AHAHAH ok come vuoi tu mi padrona” e facendo la voce stupida, scoppiai a ridere ancora di più.
Mi cedettero le gambe, ma Louis fu più veloce e mi afferrò.
“ per fortuna che sei leggera, sennò a quest’ora staresti a terra” e così dicendo mi prese in braccio, e mi portò in una camera, passando per molte porte.
“dove stiamo andando?” gli chiesi io.
“In quest’istante stiamo oltrepassando casa di Niall” mi disse lui aprendo e chiudendo porte.
“come casa di Niall?” ero confusa, non eravamo a casa di Liam?
“Beh si, e vero che abitiamo in un complesso di case, ma siccome sono tutte attaccate, abbiamo fatto mettere delle porte per collegarle, così possiamo stare insieme, senza dover uscire fuori per entrare a casa degli altri.” Mi spiegò lui tutto soddisfatto.
“ohhh che idea…” dissi io più che sorpresa.
“Ed ecco questa e Larry home.” Mi disse lui continuando a camminare, e aprendo l’ultima porta, finalmente.
Davanti a noi apparse un lettone matrimoniale ENORME.
La camera era arredata con gusto, era sul tono del bianco-beige, era grande e luminosa, una grande finestra si estendeva per la parete, e dava sul retro della casa, così da passare inosservata, e un caminetto in pietra, posto davanti al letto, regalava alla stanza un’aria calda e accogliente alla stanche, che senza quel particolare sarebbe stata fredda.
Era proprio bella, e soprattutto ordinata, cosa stranissima per un ragazzo.
“ecco questa e camera mia” mi disse un po’ in imbarazzo e abbassando lo sguardo.
“ma è bellissima” dissi io sorridendogli.
“davvero?” alzò lo sguardo e gli si illuminarono gli occhi.
 Mi adagiò sul suo letto, -che detto tra noi, era morbidissimo- e si girò verso il caminetto, evidentemente teso, cercava di prendere parola.
“Beh giù ti devo ammettere una cosa” disse incerto, sembra dandomi le spalle “ senti io…” era nervoso “ io..” “ io.. volevo dirti che.. mi sto innamorando di te”.
Ma prima di sentire le ultime parole, il sonno aveva preso il sopravento, e non ero riuscita a sentire.
Lui se ne accorse, perché dopo esser riuscito a dire quelle parole tanto attese, si girò per vedere la mia faccia, ma naturalmente trovò una ragazza crollata dalla stanchezza.
Sorrise tra se e se, si diede dello stupido, e con dolcezza spostò le coperte, e coprì delicatamente quella fatina –secondo lui- che dormiva nel suo letto.
Così facendo, si tolse le scarpe, e gli fece compagnia ponendosi al suo fianco, addormentandosi in un sonno profondo.


Scusate signore, ma ero così presa dalla fine della scuola, che mi sono completamente dimenticata dei capitoli.
mi faccio perdonare mettendo un capitolo, extra lungo, e promettendovi di pubblicare il prossimo al più presto.
Piccolo spoiler, nel prossimo troveremmo più scene Rosa-Liam, e anche Harry-Sofy. 
Scopriremo anche delle cose che qualcuno ha tenuto in sospeso. ;D Bah, chi sarà?? 
fatemi sapere chi, per voi, potrebbe essere, ne sarei molto più che contenta.

Un grazie speciale, va alle ragazze che mi seguono, e un grazie va anche a jamilaStyles,  neige13,  Angel17 che hanno recensito la storia.

Lot of love 
              
                                                                                                                  Giulia xx 
  
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