-PRIMO CAPITOLO-
La luce che proveniva dalla finestra mi fece svegliare, non che amavo molto i risvegli di questo tipo, ma vabbè. Aprii gli occhi, mettendo a fuoco la stanza. Non era mia.
Bene.
Mi girai a sinistra e vidi una ragazza che dormicchiava, aveva i capelli castani e la pelle ambrata.
Com'è che si chiamava? Amber? Anastacia? Ok, non me lo ricordavo.
Mi alzai e raccolsi da terra i miei jeans e la mia maglia, li indossai e poi allacciai le mie vans al piede. Guardai per l'ultima volta la ragazza e poi uscii dalla camera e dalla casa.
Il cielo era pieno di nuvole, tipico di Londra.
Infilai le mani nelle rispettive tasche dei jeans, e mi diressi al parco.
L'aria scompigliava i miei capelli, cosa che prima odiavo davvero, quando lei era qui accanto a me, e rideva quando la mia espressione era infastidita.
Quanto mi mancava la sua risata piena di vita.
Con lei era impossibile essere seri o arrabbiati. Mi mancava la sua risata che riempiva il mio cuore, i suoi occhi dolci quando voleva ottenere qualcosa, il suo sorriso che scatenava in me mille emozioni. Mi mancava soprattutto la sua presenza accanto a me e le sue mani intrecciate alle mie.
Lo sapevo, ogni volta che cercavo di non pensarla, finiva sempre così.
Dai miei occhi uscì una piccola lacrima, poi altre due, e poi altre ancora.
Ero davvero così innamorato di lei?
Davvero soffrivo così tanto?
Asciugai le mie lacrime con la manica della mia felpa, poi insiprai lentamente e mi sedetti su una delle tante panchine vuote che c'erano a disposizione. Estrassi dalla tasca della felpa una sigaretta e un accendino, l'accesi e infine la portai alla bocca.
Se lo avesse saputo, mi avrebbe picchiato a sangue.
Risi al solo pensiero, ma lo scacciai immediatamente. Mi mancava davvero tanto, mi mancava la mia Zoey.
Mi mancava chiamarla 'piccola' e sentire una delle sue, come 'non mi chiamare piccola, io non sono piccola'.
Ad interrompere i miei pensieri fu una bambina davvero graziosa, aveva i boccoli ed erano biondi, i suoi occhi erano grandi e marroni, la sua pelle era bianca come la neve e le sue guance erano rosee.
Aveva una somiglianza incredibile a quella di Zoey.
-Non trovo più la mia mamma- la sua voce era spezzata, stava per piangere.
Buttai la sigaretta ormai finita, poi la presi in braccio e le dissi -Adesso andiamo dalla polizia e la troviamo, ok? Non ti preoccupare- la piccola annuii con il visino e poi si aggrappò a me.
Camminai fino alla stazione della polizia, ci entrai e andai verso il comandante.
-Scusami, questa bambina non trova più la sua mamma- dissi con la voce parecchio preoccupata. -Signorina, è lei la bambina?- si girò verso una sedia, seguii il suo sguardo ed è lì che mi pietrificai.
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Ok, non riuscivo ad aspettare e così ho deciso di postarlo il primo capitolo.
Non è niente di che.
E' corto, lo so, ma prometto che mi impegnerò nei prossimi capitoli.
Spero che vi piaccia di quello che ho scritto qui :)
Recensioni? *fa gli occhi dolci*
Ok, adesso ritorno in me.
Il prossimo lo posterò in questi giorni, a presto lettori miei.
Cris
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Ok, non riuscivo ad aspettare e così ho deciso di postarlo il primo capitolo.
Non è niente di che.
E' corto, lo so, ma prometto che mi impegnerò nei prossimi capitoli.
Spero che vi piaccia di quello che ho scritto qui :)
Recensioni? *fa gli occhi dolci*
Ok, adesso ritorno in me.
Il prossimo lo posterò in questi giorni, a presto lettori miei.
Cris