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Autore: Your guardian Angel    12/06/2012    3 recensioni
Se siete dei normali adolescenti, il problema non si pone: si vive una vita normale, fatta di piccole e grandi oscillazioni.
Ma se siete dei normali adolescenti e un giorno scoprite di essere reincarnazioni di re e regine di un mondo parallelo morti per amore del proprio regno, beh.. Il problema si pone eccome.
Questa è la storia di Kim, Helena, Bonnie, Jenny, Eric e Juliet.
Questa è la storia dei signori degli elementi.
Questa è la dimostrazione di come acqua, aria, luce, fuoco, terra e oscurità non siano poi elementi così lontani tra loro..
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Elements!

Diamond Night



Ora, immagina la tua vita come un treno di cui i tuoi superiori - pensa ai tuoi genitori come ai tuoi datori di lavoro- ti hanno messo a capo: su un treno salgono e scendono diverse persone, no? Ci sono quelli che guardano il treno da lontano e quelli di cui non ricorderai nemmeno il volto, quelle persone che prenderanno questo treno per periodi alterni e per svariate ragioni: di alcune di esse riconoscerai solo il volto, un'immagine sfuggevole alla tua mente.
E ci saranno quelle persone che prenderanno il tuo treno quando meno te lo aspetti, forse in una giornata di pioggia o forse mentre sei fermo alla stazione e leggi un libro.
E saranno quelle persone a non andarsene mai, nemmeno quando sarai di cattivo umore e il mondo intero sembrerà avercela con te. E quelle persone, sì magari anche la ragazza che ora non sopporti o quel professore che è così noioso, sì, quelle persone, saranno coloro che conoscerai con la vista e con il cuore.













Tigre! Tigre! Divampante fulgore
Nelle foreste della notte,
Quale fu l'immortale mano o l'occhio
Ch'ebbe la forza di formare la tua agghiacciante simmetria?

In quali abissi o in quali cieli
Accese il fuoco dei tuoi occhi?
Sopra quali ali osa slanciarsi?
E quale mano afferra il fuoco?
Quali spalle, quale arte
Poté torcerti i tendini del cuore?
E quando il tuo cuore ebbe il primo palpito,
Quale tremenda mano? Quale tremendo piede?
[William Blake- The Tyger]

























21 Dicembre, reggia di Vahalon anno 2026


La piccola Cloe scivola fuori dalle coperte, posando i piedini per terra: rabbrividice per il contrasto tra il freddo del pavimento di marmo e la sua pelle calda e si affretta a cercare le sue pantofoline.
Che strano, eppure ricorda di averle poggiate proprio lì e.. T'oh, eccole sotto il letto.
Non si è mai davvero abituata alle visite fatte in quella reggia quasi totalmente sconosciuta: è vero, ormai potrebbe considerarla una seconda casa, ma quando sono lì suo fratello viene letteralmente rapito dal suo migliore amico e l'unico che abbia voglia di giocare con lei, a parte Alice e Jamie, è Joseph anche perchè i gemelli si fanno trascinare via da Laurence e Clare.
Sono un pò una grande famiglia allargata, piena di adulti un pò matti e un pò ancora bambini che si divertono a scappare da una folla di damigelle e ministri non appena se ne presenta l'occasione: troppi impegni, dicono infatti, non fanno mai troppo bene alla salute.
Solo sua madre è sempre un pò contraria a scappare. Beh, le zie le hanno sempre detto che già da giovane era una molto fissata con le regole e decisamente dedita allo studio e che c'era voluta tutta la loro buona volontà per scioglierla un pò.
Ma c'era voluto anche suo padre per addolcirla, Cloe lo sapeva bene. Sua madre è sempre un' altra con suo padre accanto: poi, sotto l'effetto combinato dei suoi amici e di suo marito la donna riesce a sciogliersi del tutto.
Non che con lei e suo fratello sia chissà quale mostro, anzi. Li riempie di coccole, li vizia clamorosamente e l'unica cosa su cui rompa sul serio sono gli orari e i compiti ma per il resto è una madre assolutamente comprensiva.
O almeno, Mithya - suo fratello maggiore- le ripete sempre che con lui lo è. Anche se Cloe non capisce bene cosa avrebbe dovuto comprendere.
Comunque la bambina lancia un'occhiata imbronciata al letto vuoto di suo fratello, immaginandolo già in giro con Dean. Quei due non perdono occasione per stare insieme, che cavolo!
E dire che sono i più grandi di tutti lì dentro.. Dovrebbero dare l'esempio?
Ma per favore!
Si infila la vestaglia e ciabbattò fuori dalla stanza stringendosi al petto l'orso Buddy, il peluche che la madre di Laurence le ha cucito per il suo quinto compleanno e che si porta sempre dietro.
Il silenzio regna assoluto in tutto il palazzo: Cloe gira ogni tanto la testa per controllare che nessuna dama rompi-scatole e nessuna guardia sia in giro e continua tranquillamente a ciabbattare verso la stanza dell'unica persona che non si arrabbia mai con lei.
James ha sedici anni, e contro i suoi sei dieci anni di differenza sono tanti, ma Cloe gli vuole bene e lui gioca sempre con lei e le racconta storie meravigliose: sua mamma dice sempre che è una dote che Jamie ha preso dalla propria madre, quella di raccontare bellissime storie, trasportare con le parole le persone in dimensioni sconosciute.
In un certo senso, quando Jamie racconta, è come se il mondo intero cambiasse e tutto assumesse la forma che il ragazzo descrive: un vaso di cristallo si trasforma in una spada dall'ensa tempestata di pietre preziose, un cuscino diventa un libro da cui attingere le avventure di un eroe morto da tempo.
Ma nelle sue storie, Cloe lo capisce bene, c'è sempre un messaggio nascosto: James racconta per insegnare qualcosa, non solo per il puro piacere di farlo.
E se fosse un pò più grande Cloe lo sposerebbe volentieri.
Non solo per la sua incredibile capacità di raccontare, ma anche perchè Jamie è il ragazzo più gentile e dolce che conosca: un tipino tranquillo e sorridente che spesso è costretto a fermare Mithya e Dean dal compiere qualche pazzia o aiuta Laurence e Clare nel fare i compiti. Quello che protegge Bill dai bulli o che rimprovera Tom quando esagera con l'alcool.
La mente del gruppo, insomma. Quello responsabile del gruppo.
I genitori di Jamie dicono sempre, scherzosamente, che magari c'è stato uno scambio e che in realtà è Mithya il fratello di Dean mentre Jamie è il fratello maggiore di Cloe: ogni volta che la bambina sente questo discorso ribatte che no, non è possibile perchè Jamie è destinato a essere suo marito e non potrebbe davvero avere un fratello-marito. E non capisce mai perchè il ragazzo arrossisca furiosamente e i grandi scoppino a ridere: la mamma di Joseph è arrivata a canticchiare la canzoncina del matrimonio, ridacchiando, ogni volta che la vede in braccio a James.
Comunque la piccola Cloe apre la porta e si guarda intorno, scoprendo Jamie addormentato con un libro in mano, gli occhiali storti sul naso e la luce soffusa sul comodino: la bambina si arrampica sul letto e lo osserva, indecisa se togliergli gli occhiali e accoccolarsi al suo fianco o svegliarlo e chiedergli il permesso di rimanere. E tuttavia non ha il tempo di prendere una decisione perchè la porta si apre e Alice, graziosa come sempre, e Joseph, con i suoi scompigliatissimi capelli biondi e l'aria assonnata, fanno il loro ingresso nella stanza.
« Che succede?» chiede Cloe, curiosa. « Nemmeno voi riuscivate a dormire?»
Alice s'imbroncia.
« Joseph ha avuto un incubo.» spiega, accoccolandosi nel tappeto accanto al letto con il biondino che si sdraia accanto a lei a mò di gattino. « E pensavo che sentire una storia da Jamie lo avrebbe fatto calmare..»
Alice è bella, di una bellezza quasi eterea: a volte Cloe la paragona a una rosa rossa che si distingue in mezzo alla neve. Non la invidia, e come potrebbe? Sono amiche da sempre!, ma l'ammira profondamente.
Ne ammira gli occhi vivaci, i capelli lunghi e castani e la parlantina sciolta nonchè le dita sottili e la sua capacità di mettere tutti a posto con un solo sguardo.
E capisce perfettamente perchè Joseph - come le ha confidato la settimana scorsa- si sia preso una cotta per lei.
Si limita ad annuire.
« Capisco.» dice semplicemente.
E davvero vorrebbe aggiungere qualcosa, ma l'entrata in scena di Laurence e Clare la distoglie dai suoi pensieri: i due gemelli spiegano di non essere riusciti a dormire bene - colpa di rumori molesti provenienti dalla camera dei loro genitori a quanto pare- e a quel punto James si sveglia.
Strizza un pò le palpebre, osservandoli assonnato e sbadiglia sonoramente: Cloe pensa che sia bello anche così, mentre si mette seduto e le dà un bacio sulla guancia paffutella - eredità di sua madre, a quel che sembra- attirandola contro il suo petto in un caldo abbraccio.
Poi Jamie batte una mano sul letto, invitando anche gli altri a saltarci su cosa che i restanti quattro eseguono volentieri, prima di riuscire a - pazientemente- togliersi gli occhiali da lettura e guardarli perplesso.
« Che ci fate qui? Non riuscivate a dormire?»
I cinque scuotono contemporaneamente la testa e James sospira: ecco, appunto. La sfiga è onnipresente, vero?
Comunque non ha cuore di cacciarli.
« Bene, vuol dire che..» non riesce a completare la frase perchè due trafelatissimi Bill e Tom fanno il loro ingresso nella stanza, il primo con la sua maschera di bellezza e i bigodini sulla testa - è un tipo davvero narcisista- e il secondo con i pantaloni del pigiama al contrario.
« Ecco dov'eri!» dice il primo e fa per gettarsi su Alice che lo ferma con un'occhiataccia: dei tre Ali è la minore, quella che i gemelli si sono fatti monito di proteggere ma che in realtà se la cava meglio di loro due messi insieme.
« Bill, Tom.. » li saluta educatamente James.
Bill si volta verso di lui e gli sorride per poi sedersi sul letto di Dean, vuoto, costringendo Tom a fare lo stesso.
« Stai per raccontare una storia Jamie?» chiede il primo, eccitatissimo. L'altro sorride divertito nel vedere Tom reclinare pericolosamente la testa come un sufflè troppo cotto e sta per rispondere quando l'ingresso di Dean e Mithya lo blocca.
I due hanno infatti in mano una brocca di cioccolata calda, dei dolcetti - alcuni senza zucchero per Bill che è particolarmente fissato con la sua linea- e due torte: una al cioccolato e l'altra alle mele. E allo sguardo interrogativo di James Dean sorride e gli passa una tazza di cioccolata.
« Beh, ogni ventun dicembre finisce sempre nella stessa maniera.. Quindi Mithya ha proposto di portare qualcosa di dolce da sgranocchiare mentre racconti, fratellino.» Dean sorride, di un sorriso sghembo che fa impazzire le ragazze e che è contagioso per chiunque abbia l'onore di essergli amici, come Mithya che sorride passando una tazza a Bill e a Tom il quale - oh magico potere del cioccolato!- si risveglia e accetta gioioso la tazza.
«Quindi ora racconti, mi dispiace.» aggiunge Dean, soddisfatto come un bimbo. E dire che ha già, come Mithya, diciannove anni!
« Che c'è, non ti addormenti senza la fiaba della buonanotte?» lo prende in giro James beccandosi, per tutta risposta, uno scappellotto sulla nuca.
Joseph pensa tra sè che sono strani.. Okay, tutti lì dentro sono ben strani e il bambino ne è consapevole: accetta la tazza da parte di Mithya che gli scompiglia i capelli prima di sedersi sul tappeto accanto a Dean il quale, torta alle mele in una mano e cioccolata nell'altra sta aspettando che suo fratello inizi a raccontare.
James lascia che il sorso di cioccolata che ha ingoiato gli inondi le papille gustative, addolcendogli la bocca e le labbra in un tenue, bellissimo sorriso. E Alice pensa che sia lui che Dean siano veramente bellissimi quando sorridono, un sorriso che sembra essere capace di illuminare il sole.
Poi getta uno sguardo a Jospeh e accenna un sorriso.
Anche lui è bello, un piccolo angioletto dispettoso che ora si sta strusciando contro la manica del suo pigiama alla ricerca di una posizione comoda: Ali si mette seduta e spinge Joseph sulle sue gambe, sdraiato.
Lui le sorride di rimando e si sdraia, grato.
« Piccioncini, non adesso!» li prende in giro Mithya scatenando una risata collettiva a cui presto si uniscono anche loro due.
James si accomoda meglio tra i cuscini e tutto tace.
E il ragazzo inizia a raccontare, parole che scivolano suadenti nel silenzio della stanza e s'insinuano in chi ascolta, evocando immagini che si fissano nella memoria.
Ed è quello, il poter di Jamie. Saper farsi ascoltare.
Un potere che pochi posseggono sul serio e che ancor meno persone imparano a coltivare nel tempo: un potere dato per scontato forse, ma che non perde mai il suo prezioso valore.
E James sa bene come entrare nel cuore della gente e ammaliarlo con le parole che provocano immagini, immagini che scorrono vive e pulsanti come quelle di un film.
Parole che uniscono gli animi, trasportandoli via verso terre e luoghi lontani.

La sera ci mostra i suoi gioielli lassù
e i sospiri degli innamorati si odono ancor
le mogli aspettano i mariti
e i bambini non urlano più
tra le vie della città.
Ascoltate, o madame e messeri
questo mio canto che s'alza malinconico
e che arriva fino al ciel
dove risuonano forti le campane della cattedrale.
Ascoltate questo mio racconto
e coglietene, se potete, una morale.
Questa è la storia di sei eroi e un mostro,
ma chi sia l'antagonista è tutto da veder.
Questa è la storia di un'amicizia che va
e solca anche le acque dello Stinge.
Questa è una storia che affonda
nella notte dei tempi..


Angolo autrice:
Si gente, questa è la versione definitiva di Elements, una storia che ho scritto, riscritto fino allo sfinimento.
Ho cancellato tutte le precedenti versioni xD
Non aggiungo molto altro se non..

Siete liberi di lanciarmi pomodori XD
See you!:D






  
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