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Autore: Without_Loved    12/06/2012    1 recensioni
Cosa succederebbe se Sakura, al primo anno di università si trovasse di fronte a una serie di decisioni che potrebbero cambiarle la vita? Riuscirà a far avverare il suo sogno di diventare un medico? Troverà qualcuno che riuscirà a farla sorridere dopo una serie di avvenimenti traumatici? Leggete la storia per sapere come continuerà
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akasuna no Sasori , Itachi, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Un po' tutti
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
Capitoli:
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University dream
 
Capitolo 4: Nightmare before breakfast.
 

-Sakura, svegliati... il tuo cellulare sta vibrando da non so quanto tempo- Ino la stava scuotendo vigorosamente mentre lei ancora sonicchiava; l'unica cosa che la bionda non sopportava dell'amica era il fatto che neanche una cannonata poteva scaraventarla giù dal letto, ma era determinata, per cui corse nel bagno e prese un bicchiere, per poi riempirlo di acqua, si avvicinò al letto della rosa e le buttò in faccia il contenuto, con un risultato alquanto disastroso: Sakura le urlò contro di non farlo mai più, perché le dava fastidio svegliarsi così.
-Vediamo chi mai mi ha mandato un messaggio- disse Sakura prendendo in mano il suo cellulare, cercando di non far notare alla bionda il contenuto, ma fu peggio di una mission impossible, anche perché lei si era già messa accanto e, lentamente, cominciava a leggere: era Sasori, che glielo aveva mandato, le scriveva di incontrarsi nella caffetteria per prendere qualcosa di caldo insieme, così da poter finire la loro discussione; nello stesso istante dalla sua porta entrarono Naruto e Suigetsu, che si fiondarono sopra di loro, per iniziare una vera e propria battaglia di cuscini, anche perché la rosa ne collezionava un'infinità e di certo non poteva lasciarli a casa da soli.
-Dai ragazzi! Sakura deve andarsi a cambiare, Sasori l'aspetta in caffetteria e non vorrei mai che arrivasse in ritardo- detto questo, molto garbatamente, spinse fuori i due, consentendo alla rosa di andare in bagno, per lavarsi e vestirsi, poi la trascinò di fronte allo specchio e iniziò a truccarla, per renderla più presentabile di fronte al rosso; appena finirono, Sakura prese la sua borsa e, salutata l'altra, si avviò verso il luogo dell'appuntamento, ma non vi arrivò mai, in quanto fu bloccata appena uscì dal dormitorio; in quanto la persona che la fermò le aveva messo un braccio proprio di fronte al suo petto arrestando così la sua corsa.
-Ferma ferma... Dove va questa principessa rosa così di fretta?- chiese il ragazzo cercando di parandosi davanti a ogni suo spostamento, lei, dal canto suo, non lo fissava nemmeno, in quanto aveva già capito di chi si trattasse: Sasuke Uchiha; era lui che si era messo in mezzo e non le lasciava continuare la sua corsa, perché era di già in ritardo; fece un passo in avanti finendo contro il petto caldo del corvino, che in quello stesso istante aveva fatto la sua stessa mossa, portandosi a pochi centimetri da lei, poi le sfiorò il mento per farle spostare il volto, finendo poi per osservarla intensamente in quegli occhi verdi; la spronò a risponderli, avvicinando il suo volto a quello della rosa, era quasi dieci centimetri più alto di lei, per cui dovette flettersi un po' per poterla ammirare meglio.
-Non sono fatti tuoi dove vado, o con chi... Io non ti conosco e neanche ci voglio provare. Per cui lasciami andare- disse decisa, dando una leggera botta con la mano a quella del ragazzo, per spingerla via; dal canto suo Sasuke si inclinò sempre di più verso di lei, sfiorandole la fronte con le labbra, si mise ad annusare i suoi capelli, scendendo verso le gote, che erano diventate rosse dall'imbarazzo, poi lentamente riprese a salire, ritornando al punto di partenza, solo in quel momento decise di parlare, anzi, più che altro mormorò: “Non sei solo bella, ma hai anche un buon profumo”, cosa che la fece diventare ancora più color pomodoro.
-Ma che vuoi da me? Non ti sopporto proprio più...- detto questo allungò il suo braccio in modo da spostare definitivamente il ragazzo dalla sua traiettoria, solo che proprio in quell'istante Sasuke le prese i fianchi e la avvicinò sempre di più, girandola e facendo unire le loro labbra in un bacio appassionato, solo da parte sua, visto che la rosa si continuava a dimenare e appena si staccarono li tirò uno schiaffo così potente che li rimasero le cinque dita sul volto; l'Uchiha con tutta la calma che aveva si posò la mano sul punto dolente, cercando di massaggiarselo dolcemente: le piaceva sempre di più.
-Sakura, cara mia, credi proprio che con questo schiaffo io ti lasci andare via così? No, mi dispiace tesoro, ma tu sarai mia a qualsiasi costo, te lo giuro, puoi scappare, ma mai sfuggire da me- detto questo si portò di fianco a lei, per poi allontanarsi da lei, sparendo dentro al porticato della scuola di Oto; lei rimase pietrificata, continuava a massaggiarsi le labbra, per distogliere il pensiero di quello che era successo e per levare il sapore che Sasuke le aveva lasciato, proprio in quel momento il suo cellulare vibrò, riportandola nel mondo reale: Sasori si stava preoccupando per lei, per questo aveva deciso di chiamarla.
-Sasori... Sto arrivando, mi sono persa di fronte alla fontana e non so dove andare, non ti preoccupare- rispose lei, cercando di tranquillizzarlo un po', cosa che non fu, in quanto in meno di dieci secondi se lo ritrovò di fronte, tutto trafelato; si parò di fronte e lei chiedendole subito se stava bene, così, non appena lei li ribadì di essersi solo persa, la prese per il braccio, iniziando a camminare verso il luogo dove si doveva trovare la caffetteria: un'immensa stanza piena di tavoli rotondi, con delle panchine che li circondavano, in fondo vi erano una serie di banconi, nel quale alcuni studenti lavoravano servendo tutto quello che li si veniva richiesto.
-E' davvero magnifico, quando sono venuta qui per l'open day non me n'ero accorta che esistevano così tanti posti stupendi. Che ne sono altri Sasori? Se sì me li farai vedere tutte?- chiese eccitata lei, in fondo le piaceva scoprire cose nuove, come la sera prima in cui era tornata bambina alla visione delle rose; Sasori incominciò a incamminarsi verso il bancone centrale, dove una sorpresa stava attendendo la rosa, quando arrivò più vicino finalmente scoprì di chi si trattasse; era una ragazzo dai capelli neri legati in una coda: era Itachi che serviva.
-Sai, per mantenerci io e lui siamo stati assunti qui, guadagniamo qualcosa e intanto facciamo conversazione- disse Sasori, ordinando poi all'amico due cappuccini e due brioche vuote, solo dopo aver chiesto alla ragazza che cosa prendesse; Itachi li servì immediatamente, cercando di attaccar bottone con la rosa appena il rosso si spostò per parlare con il loro capo: Asuma; la conversazione tra i due non durò molto, si fecero solo poche domande, come del tipo che cosa avesse fatto lei la sera prima con il suo amico, anche se in realtà lo sapeva già, ma era un modo per sapere se non li aveva mentito.
-Come mai sei così tesa a parlare con me?- chiese inconsciamente Itachi, constatando che lei non lo fissava mai; ma ricevette solo come risposta che era soprappensiero, per cui lasciò andare a mare il resto, non voleva parlare con il fratello di colui che l'aveva appena baciata e raccontarle di ciò che le aveva appena fatto, per non portare zizzania tra i due; quando tornò anche il rosso iniziarono a parlare insieme, per fortuna che avevano messo dei seggiolini vicino al bancone, così era più facile anche servire, anche perché non vi erano camerieri a portare tutto ai singoli tavoli, era un self service.
-Se tu e la tua amica avete bisogno di un lavoro potreste venire qui... Asuma ha bisogno di qualcuno che faccia da barista, siamo rimasti in pochi, molti lo facevano l'anno scorso per guadagnare dei crediti, poi sono usciti da qui e ci hanno lasciati- si promulgò il rosso attirando l'attenzione su di sé, non sapeva se era interessata, ma almeno poteva far girare la voce a tutti quelli del suo dormitorio; senza pensarci su la rosa diede una risposta affermativa, in fondo le serviva lavorare un po', almeno per soddisfare qualche bisogno e per non continuare a chiedere i soldi ai suoi, poi chiamò Ino per comunicarle quello che le era appena stato riferito dall'Akasuna e alla fine diede il responso anche da parte dell'amica.
-Anche Ino è felice di poter lavorare con voi- disse infine, appena ritornò dai suoi due nuovi amici; si era allontanata solo per poter parlare con l'amica; a Sasori si illuminarono gli occhi non appena seppe che sarebbe venuta a lavorare con loro, per cui senza pensarci su, andò dal responsabile e quando tornò, presentò Sakura ad Asuma, che fu felice nel vedere come una del primo anno non si fosse tirata indietro, come era successo tante volte.
-Bene, signorina Haruno, io sono Asuma Sarutobi, sono il figlio del preside... E mi occupo del sottore bar e ristorazione. È strano vedere una del primo anno prendere questo impegno, sai bisogna ambientarsi, ma credo che con Sasori e Itachi non avrai problemi, in quanto ti insegneranno loro e ti diranno che cosa devi fare. La paga non è altissima, ma è di cinquanta settimanali, tanto per mantenervi, ci sono anche due crediti in più annuali... Bene, appena arriva anche la tua amica vi darò i vostri orari, così da farvi capitare con uno di questi due zucconi- la fece ridere, cosa non facile, visto che per lei era difficile farsi vedere così espansiva di fronte a uno più grande di lei, ma sperava vivamente che sarebbe andato tutto bene e che si sarebbe trovata magnificamente con loro due; quando l'amica arrivò lì, accompagnata da Naruto e Suigetsu, fu portata dall'Uchiha verso l'ufficio del capo, che stava stilando un prospetto per dividere i turni che avrebbero dovuto usare i suoi aiutanti per tutto l'anno.
-Scusi! Le ho portato Sakura e Ino come mi ha chiesto... Quando avrà finito con loro ci darà i turni vero?!- chiese Itachi, lasciando le due entrare di soppiatto dentro la stanza, che era occupata solo da tre sedie e una scrivania, nel quale vi erano riposti tanti fogli e un computer che a occhio e crocie doveva avere una decina di anni; appena Asuma alzò lo sguardo dal foglio, e se le trovò lì, l'unica cosa che riuscì a dire fu: “abbiamo già due bei ragazzi che attirano, ma con voi due splendide fanciulle saremo pienissimi”, questa frase trasformò le due ragazze in pomodori maturi; restarono dentro con l'uomo per svariati minuti, tanto che per Sasori e gli altri parvero un'eternità, ma quando uscirono poterono parlare tutti insieme dei nuovi orari e di come si sarebbero organizzati.
-Naruto, ciao! Perché non lavori anche tu e il tuo amico qui? Per fortuna oggi ci hanno aiutato i vecchi studenti, ma da domani non sarà così... Resteranno solo Itachi e Sasori, per fortuna che abbiamo trovato queste due bellezze, ma ci servono altre persone e sarei lieto di averti con noi, questo vale anche per te- mentre pronunciava queste parole la sua voce si fece più triste, sapeva che se non avesse trovato abbastanza persone avrebbe dovuto licenziare i suoi studenti e lasciar posto a persone estranee; per questo cercava persone disposte a collaborare dietro al bancone, cosa che fu confermata con vigore dai due ragazzi, che lo abbracciarono calorosamente, dicendoli che erano felici di aver trovato un lavoro.
-Bene, allora questi sono gli orari... Per un primo momento Sakura e Suigetsu staranno con Itachi, mentre Ino e Naruto con Sasori- a queste parole il rosso si rattristò, voleva stare lui con la rosa, così avrebbe usato tutti gli stratagemmi possibili per conquistarla; ma anche capitare con la sua amica non era stata una cosa inutile, infatti avrebbe scoperto qualcosa parlando con la bionda; tutti insieme osservarono la tabella oraria: la mattina sarebbero stati tutti insieme, mentre a pranzo si sarebbero divisi, chi si occupava del turno di mezzogiorno e chi del turno dell'una, ma Itachi e Sasori sapevano che a volte avrebbero usato tutti i turni a causa dell'afflusso di persone che nel secondo turno si sarebbero fiondati in mensa, per cui non c'erano problemi.
-Che forza... E' solo il mio primo giorno e sono già stato assunto nella caffetteria- disse Suigetsu tutto eccitato dalla nuova esperienza; cosa che fu confermata anche dal biondo e dalle due ragazze; poi vennero richiamati da una voce che li fece gelare il sangue nelle vene: era Sasuke e la sua banda che erano venuti a disturbarli, ma prontamente Itachi li si parò davanti, per non lasciarli passare; per cui il minore dovette, con tutta la sua calma, dire al fratello che era venuto lì per far colazione e che poi se ne sarebbero andati senza fiatare; per cui dovettero servirgli, in fondo era ancora tutto pieno, ma solo grazie agli ex studenti potevano stare lì a parlare, mentre il resto della caffetteria andava avanti.
-Ragazzi, oggi, durante la pausa pranzo verrete qui e i vostri responsabili vi diranno che cosa dovete fare, poi domani mattina vi insegneranno come usare gli attrezzi... Ma prima di tutto ditemi il vostro nome e cognome, il corso che frequentate, così manderò tutto al preside che vi assegnerà i crediti a fine anno- detto questo segnò su un foglio tutti i dati richiesti dei ragazzi e si ritirò nel suo ufficio, così da lasciare i giovani mettersi d'accordo su come fare; la soluzione la trovarono subito, si sarebbero riuniti allo scoccare del mezzogiorno, per capire come dividersi i compiti, poi i due più “esperti” tornarono al lavoro: Sasori si mise il grembiule con lo stemma della scuola e si diresse sul retro del bancone, Sakura notò che sul petto aveva una targhetta su cui c'era scritto il suo nome, e accanto il simbolo del leoni.
-Ragazze, che bello, lavoreremo insieme, non vedo l'ora di iniziare- fu Naruto a urlare e far girare tutti gli altri studenti verso di loro; erano imbarazzatissimi tutti, poi il cuore di Sakura si fermò appena sentì i passi di qualcuno avvicinarsi a lei e trascinarla fuori, sentì l'amica urlare il suo nome e gli altri due correre verso di lei, ma furono bloccati da qualcuno, che di spalle la rosa non riuscì a riconoscere; sulla sua pelle percepì qualcosa di freddo, come una lastra di metallo, poi, finalmente, riuscì a capire chi fosse colui che l'aveva rapita dai suoi amici,
-Sasuke, ancora... Non ti è bastato lo schiaffo di prima oppure vuoi un calcio ben assestato lì?- chiese lei, non appena si trovò di fronte al ragazzo, che la fissava con un aria di superiorità e questo a Sakura la faceva arrabbiare sempre di più, anche perché già vederlo non la rendeva felice; restò sbigottita appena l'altro la prese in braccio e la portò vicino al suo rifugio, vi entrò dentro, sempre con lei che si dimenava e picchiava i pugni sul suo torace, ma sembrava che non li facesse niente; appena la posò sul pavimento, andò velocemente verso la porta da cui era entrato e la chiuse a doppia mandata, come per non farla scappare.
-Ora starai con me per un po'...- disse Sasuke avvicinandosi a lei con un fare suadente, ma la rosa non ci cascò e con un falso sorriso, li tirò un pugno in pieno petto; mentre lui cadeva a terra tenendosi il punto che li doleva, lei prese l'occasione per scappare, ma fu bloccata dal ragazzo che lo teneva per la gamba destra, per impedirle di fare quello che voleva; per poi trascinarla a terra, fortunatamente aveva i riflessi pronti e non rischiò di sbattere la testa sul terreno: le ricordava i film dell'orrore, quando la vittima veniva presa dal proprio carnefice per poi essere mutilata.
-Lasciami Sasuke, ti prego... Ino, Sasori, Itachi...- non riuscì a completare la frase in quanto le labbra dell'interpellato si posarono sulle sue e lui si portò sopra di lei, cominciando ad accarezzarle il volto per scendere fino al collo, seguito dalle labbra; ma, prontamente Sakura lo interruppe dandoli un calcio assestato in mezzo alle gambe, purtroppo lui non si mosse, anzi, tutto il contrario, ritornò alle labbra e con avidità le baciò; in cuor suo la rosa sperò vivamente che qualcuno la venisse a salvare, non le importava chi fosse, ma le bastava uscire da questa situazione.
-Ti ho detto che non ti avrei lasciato andare. Voglio che tu sia mia... e ti giuro che quello che voglio io l'ho sempre- detto questo ritornò a baciarla con sempre più foga, ma, appena cominciò a scendere con le mani, lei lo bloccò, cercando un pretesto per farlo finire; non voleva ripetere l'esperienza del passato, mai e poi mai, per cui cercò di parlare con lui dicendoli di smetterla, perché stava male e a quella parola lui si interrompe, sedendosi accanto alla rosa, che si era messa a piangere, l'abbracciò chiedendole se adesso andasse tutto bene, ricevendo come risposta un secco no; in fondo chi poteva stare bene dopo quello che le era successo diversi anni fa, poi chiese a Sasuke di lasciarla andare, cosa che fece, così poté tornare dai suoi amici, che erano preoccupatissimi.
-Sakura Haruno, non è finita qui... Scoprirai una nuova personalità che ti conquisterà e poi sarai definitivamente mia- bisbigliò Sasuke vedendola correre verso la scuola; non si sarebbe arreso, anche se avrebbe dovuto aspettare anni, perché era attratto da lei o semplicemente voleva rompere quella sua innocenza; intanto la rosa era tornata dai suoi amici che l'abbracciarono, poi la fecero sedere e le chiesero che cosa fosse successo, ma lei rispose semplicemente che doveva parlarli, tutti ci cascarono, tranne Ino e Itachi, la prima perché aveva visto gli occhi gonfi di Sakura, segno che aveva pianto e il secondo perché conosceva il fratello, ma entrambi avrebbero avuto la possibilità di parlare con lei in un futuro prossimo, e per ora non dissero niente.
-Sakura andiamo a vedere le nostre classi?- chiese Naruto pieno di curiosità, era nato e cresciuto lì, ma non era mai entrato in un'aula; per cui decisero di andare a sbirciare i luoghi dove avrebbero trascorso i cinque anni, almeno fino alla laurea: Sakura cercò di divertirsi, ma la cosa non fu facile, almeno finché nessuno dei ragazzi iniziò a interpretare come potrebbe essere il professore mettendosi dietro alla cattedra e iniziando a parlare stranamente e fare delle espressioni buffe, fino a quel momento era stato tutto molto strano e sperava che in un futuro sarebbe stato meglio, continuò insieme agli altri il giro divertendosi come una matta: ecco che nasceva la nuova Sakura Haruno, forte e coraggiosa, ma anche simpatica e dolce all'occorrenza.


Eccomi qui, questo capitolo è stato aggiornato prima del solito per recuperare la settimana scorsa che non l'ho fatto nemmeno un po'.
Beh... che dire, abbiamo visto un Sasuke sotto un diverso aspetto, ma non vi preoccupate, non sarà per sempre così, ve lo giuro...
Volete sapere il passato di Sakura? Se mi dite di sì vi faccio un capitolo, si no amen; sarete voi a decidere cosa avverrà nel futuro. Povera Sakura, il suo passato riaffiora insieme a quello che le sta succedendo adesso; nessuno lo saprà mai, apparte se sarà lei a volerlo comunicare a qualcuno. Spero che a voi sia piaciuto, tanto quanto a me nel scriverlo... apparte una leggere vergogna nella parte in cui descrivevo il bacio tra Sakura e Sasuke, per fortuna mi sono fermata prima che fosse successo qualcosa. Vorrei lasciare un capitolo a un discorso tra Sakura e Itachi, in modo da farvi capire qualcosa su Sasuke... però questo succederà appena tornerò da tutto quello che devo fare, ma state tranquilli o voi che mi seguite, scriverò ogni volta che posso e non dimenticherò mai quello che vi prometto.
Grazie mille per la recensione di
Saku88s che ogni volta è presente, spero vivamente che questo capitolo ti piaccia come gli altri. E chi segue questa storia, ovvero: Deby92 , FeverSkating , mali6 e Saku88s .
Spero che vi gusti questo capitolo... e che continuerete a seguirlo con tutto l'ardore con il quale l'avete fatto fino a ora.
Ora vi lascio, buona serata e alla prossima.
Without_Loved.

   
 
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