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Autore: ThreeRavensBlondie    12/06/2012    4 recensioni
Sonic è sempre stato il mio cartone e videogioco preferito sin da quando ero piccola. Ora, per dare il benvenuto all'estate, ho creato questa nuova FF. Spero vi piaccia!
Sonic e Tails si incontrano al mare, sulla bellissima Emerald Coast e dopo una chiaccherata decidono di andare in vacanza lì con i loro amici in Casa della Quercia, ovvero la casa del mare di Tails. Sarà un'estate di completo relax? Il pericolo o, peggio ancora, i sentimenti, incomberanno anche in un luogo pacifico come quello?
Scopritelo leggendo questa nuovissima avventura! Mi farebbe un gran piacere se lasciaste una piccola RECENSIONE, grazie!
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Amy Rose, Knuckles the Echidna, Sonic the Hedgehog, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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La mattina seguente, Sonic decise di lasciar perdere almeno per un attimo la misteriosa faccenda accaduta la sera prima e di recuperare i rapporti con Knuckles.
In cucina, c’era  uno strano silenzio e ognuno guardava nella propria tazza.  L’unico flebile rumore sembrava provenire dalle cuffiette di Vector.
Erano tutti così imbarazzati, che nessuno osò dire nulla, fino a che Espio disse:
“Per il potere dei grandi ninja! Guardate fuori, c’è un sole che spacca! Andiamo al mare, forza.”
Ma Shadow, come sempre controvoglia, controbatté:
“Ma io veramente vorrei andare sul tetto..”
“Si, così poi ti butti di sotto!” urlò Vector.
“Vector!” Lo riprese Cream “Non si parla, né tantomeno si urla con la bocca piena!”
“Hey piccolina, vedi di non rompermi troppo, altrimenti ti mangio!” ribatté il coccodrillo.
“Non lo dire neanche per scherzo, coccodrillo!” la difese Charmy.
“Piccoletto, stai calmo! Sai che non lo farei mai!” disse Vector facendo l’occhiolino all’ape, che si tranquillizzò.
“Comunque sia, ho detto ANDIAMO AL MARE!” ripeté Espio, esasperato.
 
 
“Oh, eccoci qua. Meglio mettersi la protezione oggi, o da giallo diventerò rosso ustionato, come Knuckles!” esclamò Tails.
“Hey! Bada a come parli, volpe! Io non sono ustionato!” disse l’echidna, sorridendo.
Vedendolo abbastanza di buonumore, Sonic decise che era il momento di attaccare.
“Knuckles, senti, potremmo parlare?”
“Veramente vorrei prendere il sole.. ma se insisti” Knuckles si alzò e seguì Sonic verso il bar.
 
Si sederono di nuovo al tavolo vicino alla televisione, e stavolta Big arrivò di fretta e furia dicendo : “Cosa volete da bere? Scusate la fretta, c’è parecchia gente in fila..”
“Oh,sì, io vorrei una Cocacola” disse Sonic, allegro.
“Una Cocacola?! Puah! Dammi una birretta, vai.” Ordinò l’echidna.
Una volta arrivato l’ordine, entrambi diedero un sorso e poi si guardarono.
Il primo a parlare fu Knuckles:
“Bé? Che vuoi?”
“Volevo.. insomma, ho saputo che tu ed Amy vi siete lasciati..” balbettò il riccio.
Con sua sorpresa, l’echidna non si arrabbiò a quelle parole, ma rise. Rise così forte che molte persone si girarono a guardarlo. Sonic, imbarazzato, prese la sua birra e disse:
“Ehm, mi sa che faresti bene a non berla, amico.”
“Smettila, scemo, non sono ubriaco!” si riprese Knuckles asciugandosi le lacrime che gli erano uscite a forza di ridere.
“E allora perché diamine ridi?!” chiese Sonic alzando un sopracciglio.
“Dimmelo tu, perché rido.” Continuò quello. Il riccio era sempre più confuso:
“Senti, dimmi un po’, sei sicuro di star bene?”
“Oh, io sì. Sto benissimo. Tu, piuttosto, come stai?” chiese Knuckles, ad un tratto curioso.
Sonic pensava che lo stesse prendendo in giro o che quella mattina avesse fatto colazione con la grappa.
“Io, sto bene. No, cioè, in realtà non molto.. a dire il vero.” Confessò Sonic.
“Mh, e posso sapere da quando non stai bene? Dimmi la verità.” Disse l’echidna.
“Ehm, da quando.. da quando Eggman è andato in galera!” mentì tutto d’un fiato.
“BUGIARDO!” ruggì Knuckles battendo il pugno sul tavolo, facendo sussultare le bibite che vi erano posate e l’amico e facendo di nuovo voltare molte persone.
“La smetti di fare casino?” disse Sonic impaziente.
“Sì, ma tu smettila di mentire! Tu non stai bene per Amy, eh?” chiese Knuckles.
“Come.. come fai..?” sussurrò Sonic.
“Andiamo, amico! Tutti hanno capito che ti piace! TUTTI! Anche i muri, sai?” esclamò l’echidna.
“Ma allora, perché non sei arrabbiato?? Insomma, era la tua ragazza, fino a ieri..” obiettò il riccio blu.
L’echidna riprese di nuovo a ridere. Sonic allora si stancò e si alzò in piedi per andarsene; l’altro però lo trattenne e disse: “Siediti, scemo! Sul serio, non pensavo fossi così deficiente!”
“Ma grazie, Knuckles, come sei gentile!” mormorò Sonic, guardandolo storto.
“Prego, Sonic!” disse il rosso, trangugiando altra birra.
“Mi spieghi che ci trovi di così tanto buffo?” fece il riccio con le braccia incrociate.
“Cosa ci trovo di buffo? TU! Tu sei buffo Sonic!” esclamò l’altro.
“Perché, scusa?” chiese Sonic.
“Perché sei talmente testone da non aver capito che io ed Amy siamo riusciti nel nostro intento!” spiegò.
“E quale sarebbe questo intento?” ricominciò Sonic.
“Fare ingelosire te e Rouge!” rispose Knuckles tutto soddisfatto.
“CHE COSA?!” stavolta fu Sonic ad urlare così che tutti si voltarono per l’ennesima volta.
“Vedi?! Siete stati così cretini da non notarlo! Va bene, ti spiego, basta che stai zitto al tuo posto e non mi rompi. Allora, poco dopo che mi chiamasti chiedendomi se volevo venire a Casa della Quercia, Amy mi ha telefonato…
 
K:“Pronto, chi è?”
A:“Pronto Knuckles, sono Amy..”
K:“E che vuoi?”
A:“Gentile come sempre, vedo.”
K:“Certamente, donna. Dimmi che diamine vuoi.”
A:“Sonic mi ha chiamata e mi ha detto che non vieni in vacanza, perché?”
K:“Non sono affari tuoi.”
A:“Oh, andiamo, quando la smetterai di essere sempre scontroso?!”
K:“MAI.”
A:“Bene, se è questo che vuoi, rimarrai solo e senza amici, caro.”
K:“No, aspetta, non riattaccare. E va bene, non vengo perché Sonic mi ha fatto arrabbiare.”

A:“E perché?”
K:“Che te ne frega!”
A:“DIMMELO!”
K:“Che rompiscatole! Mi ha detto che ci sarebbe stata anche Rouge.”
A:“Bé, ma a te piace Rouge.. No?”
K:“Chi si fa gli affari suoi campa cent’anni, diceva nonna Beppa.”
A:“KNUCKLES!”
K:“Si! Si! Mi piace! Contenta?! E Sonic ovviamente ha fatto allusione al fatto che lei mi piace, solo che visto che lei non mi considera, la cosa mi fa leggermente incazzare, OK?!?”
A: “Hey, aspetta! Mi è venuta in mente un’ idea! E fidati, se ce la faremo, finirà bene per tutti e due!”
K:“Che aspetti? Un invito? Racconta!”
 
“Capito adesso, intelligentone?” fece Knuckles.
“Sì.. ma ancora non capisco, voi vi siete baciati! Io vi ho visto!” ricominciò Sonic.
“Seee! Certo, come no! Avevamo notato che nessuno dei due continuava a farsi avanti, così siamo andati sul sodo. E il bacio che hai visto era sulla guancia. Solo che, grazie alla mia fluente e bellissima chioma di capelli, sembrava ci stessimo baciando seriamente. Amico, sul serio credevi che ti avrei fregato Amy? Certo, dopo questa pantomima siamo diventati buoni amici, ma oltre quello, niente.” Spiegò Knuckles con aria superiore.
“Sono senza parole..” disse Sonic. Sul serio non sapeva cosa dire: Amy l’aveva davvero stupito stavolta, e tutto l’odio che provava per Knuckles sparì all’improvviso. Adesso, addirittura, era così felice che se non avesse avuto il tavolino davanti, l’avrebbe baciato anche lui.
“Allora” riprese l’echidna “inizia con l’andare da Amy e dirgli che sai tutto, bello.”
“Sì.. sì hai ragione!” concluse Sonic raggiante “Ma ovviamente, dopo aver fatto la mia corsetta”
“Te la puoi concedere come regalo, visto che a mezzanotte sarà il tuo compleanno!” finì l’altro uscendo dal bar.
Aveva ragione! A mezzanotte sarebbe venuto il nuovo giorno e il riccio avrebbe compiuto 16 anni. Felice come non mai, Sonic uscì dal bar e incominciò a correre a tutta velocità, senza notare qualcuno che dall’alto lo osservava con un sorriso obliquo.
 
 
“Tre.. Due.. Uno.. AUGURI SONIC!”
Tutti erano esplosi di allegria e correvano ad abbracciarlo.
“Wow, sedici anni! Sembrava ieri di vederti nella carrozzina!” gridò un Vector leggermente commosso.
“Ma sei un vecchione! WOW!” gridò Charmy.
“Se io sono un vecchio, allora Vector dovrebbe già essere sepolto, dico bene?” ribatté Sonic.
Il Chao Cheese andò davanti al riccio e disse emozionato:
“Chao chao chao chao!!”
E Sonic, fingendo di aver capito ciò che aveva detto, replicò dicendo:
“NO! Ma davvero?”
Fortunatamente, il Chao annuì e svolazzò via contento.
Ricominciarono a ballare  e fu servito di nuovo un rinfresco, nel quale i chilidog, ovviamente, non mancavano.
Vector diede il meglio di sé nella Break Dance insieme a Knuckles, dopodiché venne istallato il karaoke e a Sonic toccò per forza cantare con uno stonatissimo Charmy.
Passarono le ore ma nessuno di loro si sentiva stanco, anzi!
Tails arrivò con un gigantesco cappello a forma di torta in testa urlando:
“E’ l’ora dei regali!”
Così, tutti si fiondarono  verso Sonic con il loro pacco regalo.
Li scartò tutti:
Espio gli aveva regalato un orologio.
Cream un bracciale.
Charmy un anello (chissà perché, abbinato al bracciale di Cream)
Rouge una giacca nera.
Vector un paio di cuffie come le sue.
Tails un paio di scarpe modificate da lui per andare più veloce.
Knuckles una collana con l’iniziale “S”.
 
Sonic fu felicissimo, erano stati tutti così carini. Shadow non gli aveva fatto un regalo, e neanche Amy.
‘Pazienza’ pensò Sonic. Non si può avere tutto dalla vita.
Non fece neanche in tempo a pensarlo che Amy timidamente gli arrivò alle spalle e gli disse: “Mi segui un secondo?”
Sonic si guardò intorno cercando un po’di sostegno dagli amici, e quando vide che Tails e Knuckles gli sorridevano e gli facevano cenno di andare, lui si avviò.
Continuavano a camminare, non sapeva dove l’avrebbe portato. Poi si fermarono, erano arrivati al frutteto.
Un minuto di silenzio , poi lei incominciò a parlare:
“Auguri, Sonic.”
“Grazie..” sussurrò lui.
“Ti ho fatto un regalo, anche se, devo ammetterlo, non sapevo cosa regalarti.” Ammise lei.
“Non era necessario farmi un regalo.” Disse Sonic.
“Oh sì, invece.” Disse lei, avvicinandosi molto al riccio “Ora chiudi gli occhi e non sbirciare, così lo prendo e te lo mostro.”
Lui obbedì dopo qualche secondo e l’ultima cosa che vide era il cielo ancora buio e Amy che si allontanava.
Passò all’incirca un minuto, e Sonic incominciava a sentire la tensione e lo stomaco fare capriole, ma non osò aprire gli occhi.
Poi udì dei passi e qualcuno che si avvicinava nuovamente, vicino , sempre più vicino.
Sentì le labbra di Amy contro le sue unendosi in un bacio dolce e passionale.
Poi, controvoglia, si staccarono, e quando lei parlò lui aveva ancora gli occhi chiusi.
“Spero di aver azzeccato nel comprare il regalo, ma se non ti piace, può restare tra noi, se vuoi.”
Lui sorrise, poi dopo qualche secondo aprì gli occhi: Amy era sparita, e, quello che rese ancora più spettacolare e magico quel momento era che con lei era sparito il cielo notturno, lasciando posto ai raggi di luce dell’alba che gli illuminavano il volto attraverso le foglie degli alberi.
 
Ritornò confuso e felice verso Casa. Decise che non sarebbe andato a dormire nel suo letto, bensì sul tetto, per godersi l’aurora.
Si sdraiò sulle tegole e si mise le mani incrociate dietro la testa quando una voce venne dall’altra parte del tetto:
“Auguri.”
“Grazie.” Rispose Sonic.
L’individuo dall’altro lato del tetto gli lanciò un pacchetto regalo.
Sonic lo scartò: un paio di magnifici occhiali da sole sportivi.
Il riccio li osservò e se li mise, dopodiché disse:
“Sono bellissimi, Shadow.”
Il riccio nero dall’altra parte del tetto arcuò la bocca in un leggero sorriso.
  
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