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Autore: Laurachan    30/12/2006    2 recensioni
Il passato torna a farsi sentire nelle loro vite...riusciranno due persone a continuare la loro vita nonostante ciò?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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UNA NUOVA VITA

UNA NUOVA VITA

 

6. UN CUORE IN SILENZIO

Chiuso nella sua stanza Ryan pensava e ripensava continuamente a tutto quello che era successo…ma soprattutto a lei. Come poteva ancora sperare di riconquistarla? Aveva tentato in tutti i modi di riavvicinarla, ma tutto sembrava essere stato inutile. E proprio quando credeva di avercela fatta, ci si rimetteva di mezzo Mark a scombinargli i piani. Chissà come mai, ogni volta che fra loro c’era un confronto, il vincitore non era mai colui che sperava. Mark vinceva. Lui perdeva. La stessa cosa capitava con Strawberry. Ma perché quella stupida non si rendeva conto di quanto lo faceva soffrire? Per quale motivo non aveva rispetto dei suoi sentimenti? Ma forse la colpa non era né di Strawberry né di Mark…la colpa era sua. Non era capace di reagire nel modo giusto e di esprimersi. E questo in fin dei conti era sempre stato il suo problema principale. Forse era troppo distaccato nei confronti degli altri, e nessuno sarebbe mai riuscito a comprenderlo a fondo. E pensare che se solo lo volesse, migliaia di ragazze sarebbero pronte a prendere il posto di Strawberry senza pensarci due volte; basterebbe uno schiocco di dita e si formerebbe la fila fuori dalla porta.

Gli venne da sorridere quando si mise a pensare alle sue innumerevoli avventure a New York…storie che non duravano più di una notte…ragazze occasionali che non facevano troppe domande e che non lo legavano a qualcosa di troppo stabile. Quante volte al mattino si era svegliato non sapendo nemmeno il nome di colei che gli dormiva accanto! Era andato avanti così per tanto tempo, perché smettere proprio ora? Forse per colpa dell’invito di Strawberry…era rimasto shockato dalla notizia del suo matrimonio e lo aveva portato a pensare che non poteva permettersi di perderla definitivamente. Se solo si fosse dichiarato dieci anni prima, probabilmente le cose ora non sarebbero così… già… quasi certamente la sua vita non avrebbe preso questa piega inaspettata…

 

Nel frattempo Kathy era intenta nella sua missione. Appena uscita da casa Momomiya, aveva iniziato a seguire Mark fino al parco, dove il ragazzo si era seduto su una panchina di fianco alla fontana per ammirare le stelle…con lo sguardo assorto. Kathy si nascose dietro ad un cespuglio e si mise ad osservarlo. La luna si rifletteva sul suo viso e lo illuminava di una luce particolare… sembrava circondato da un’aura magica.

Quasi senza pensarci, uscì dal suo nascondiglio e gli si avvicinò. Appena Mark la vide prese un colpo. Non si era accorto di chi fosse e notava solamente un’oscura ombra che veniva avanti. Fu sollevato nel vedere di chi si trattava.

“Mi hai fatto prendere un colpo!!!

Ops…scusa! Comunque pensavo fossi più coraggioso! Insomma! Pensa se ero un malintenzionato!!!”

“Ehm…mi hai solo preso alla sprovvista…”

“Sì certo, come no”. Kathy gli si sedette di fianco e per un po’ nessuno dei due sembrò trovare argomenti di cui parlare. Entrambi erano rapiti dal meraviglioso cielo stellato, e dire qualcosa era come spezzare un incantesimo che si era creato con tanta fatica. Tuttavia, fu Mark a parlare per primo:

Che ci fai qui?”

“Sono qui per controllare che tutti i cespugli stiano bene”

Mark fece una faccia strana, come a dire “Ma questa che ha bevuto?”

Kathy vedendolo scoppiò a ridere.

Scemo!!! Ma sono qui per te ovviamente!!!”

Co-co-come?”. Da timido qual era, non si era mai sentito dire così direttamente una cosa del genere. Questa ragazza era del tutto fuori di testa!

Dai…scherzavo! Certo che basta poco a farti agitare!!! Ah…comunque sono qui perché volevo parlarti di Strawberry…”

“Tu? Di Strawberry? Ma se la conosci al massimo di una settimana!”

“Ehi non essere così spudorato!! Anche se sono qui da poco, ho capito quello che sta accadendo!”

“Ah ok…scusa è vero…tu sei un genio…”

“Ti metti pure a prendermi in giro??? Ti faccio notare che noi due ci siamo conosciuti solo stasera, ma tu hai già iniziato a prendermi in giro! Potrei offendermi sai!”

Mark rimase in silenzio, non sapendo che altro dire. In fin dei conti colei che gli sedeva accanto era pressoché una sconosciuta… Fu Kathy a parlare per prima di nuovo, conscia del silenzio imbarazzante che li avvolgeva…

“Da quanto tu e Strawberry state insieme?”

“Beh…ormai sono un po’ più di dieci anni…”

Però! Complimenti! La mia storia più lunga è durata dieci giorni!!

“Beh, evidentemente non hai mai trovato la persona giusta per te…”

“Può darsi. Ma credo che la mia sia stata paura di impegnarmi. Non credo nelle anime gemelle e nemmeno nell’amicizia tra uomo e donna”

“Un po’ cinico da parte tua, non credi?”

“Non necessariamente… Piuttosto mi definirei realista. Nella mia vita ho avuto abbastanza esperienze per poter affermare questo.”

“Non so cosa risponderti, in fondo io…”

“…tu stai insieme con la stessa persona da 10 anni. Ma quanti anni avevate quando vi siete messi insieme? 15? 16?”

“12…”

“Addirittura! E pensi veramente che a 12 anni si sappia veramente cos’è il vero amore? Quello con la A maiuscola?”

Cosa stai cercando di dire?”

Mark sembrava sconvolto dalle parole della ragazza e non riusciva a capire il senso delle sue parole…

“Niente…ti stavo solo chiedendo se sei veramente certo di voler sposare Strawberry.”

“Certo che lo sono! Io l’amo”

“Ma come fai ad esserne sicuro??? Quando vi siete messi insieme eravate poco più che bambini! Magari crescendo avete preso inconsciamente strade differenti, ma per paura di ferire l’altro o per paura di affrontare un cambiamento, non siete stati onesti con voi stessi. E avete continuato a stare insieme, precludendovi la possibilità di essere veramente felici.

“Io…non credo che ciò che tu dici sia vero. Io ho sempre amato sinceramente Strawberry e non mi è mai nemmeno passato per la testa di volerla lasciare…”

“Sì ma…e lei? Ti sei mai chiesto se anche per lei è così?”

“Non avrebbe accettato di sposarmi se non mi avesse amato!”

“Magari non aveva il coraggio di dirtelo!!” disse Kathy alzando la voce.

Mark rimase immobile, con gli occhi spalancati. Possibile che questa ragazza gli avesse buttato addosso tutte le paure e tutte le domande che lo perseguitavano da una vita? Come aveva fatto LEI, in poche ore, ad esprimere ciò che lui pensava solamente da così tanto? Per un po’ non disse nulla, poi, volendo andare a fondo della questione, aprì finalmente bocca:

“Strawberry per caso ti ha detto qualcosa?”

“No…niente…ma le cose si capiscono in fretta. Basta guardarla per vedere che c’è qualcosa che la turba. I suoi occhi non mentono. E faresti bene ad osservare meglio la persona con cui voi passare tutta la vita. Potrebbero venir fuori cose che non ti saresti mai immaginato.”

A quel punto Kathy si alzò e si avviò con calma verso l’uscita del parco, ancheggiando sensualmente. Mark si sorprese ad osservarla, affascinato dal carattere della giovane donna che era stata così franca con lui.

Seduto da solo su quella panchina del parco vicino alla fontana, si mise a pensare. Alla sua mente affiorarono ricordi del passato. Ricordi che credeva ormai definitivamente sepolti. Poi arrivò il presente e con lui tutti i dubbi e le incertezze che sempre lo avevano accompagnato. Il futuro si prefigurava ancora imprevedibile, oscuro, impenetrabile. Non aveva mai pensato seriamente a cosa avrebbe fatto se non avesse sposato Strawberry perché lei rappresentava la sua unica certezza in un mondo che molte volte era stato sull’orlo di crollare miseramente. Se non ci fosse stata lei a sostenerlo e guidarlo non sarebbe stato in grado di uscirne ancora intero. Ora più che mai si chiedeva però se lei rappresentava ancora quell’appiglio di salvezza. In fin dei conti Kathy aveva ragione. Quando si erano messi insieme erano dei bambini, ma si era anche convinto che, crescendo insieme, anche il loro amore fosse cresciuto parallelamente. Ma forse non era stato così per entrambi. Una vocina dentro di lui gli aveva sempre ripetuto “Non sarà mai tua…lei ama un altro..”, ma non le aveva mai dato retta. Ad un certo punto”l’altro” se n’era andato e le sue speranze erano cresciute. Erano passati giorni, mesi, anni. Tutto era andato avanti. Le giornate erano diventate tutte uguali e stare insieme era diventato quasi un’abitudine. Sì, forse Kathy aveva davvero ragione. Gli aveva aperto gli occhi. In realtà non amava più Strawberry, chissà da quanto ormai. Certo, le voleva immensamente bene, ma come amica, non come compagna per la vita. Aveva passato la sua vita in un’illusione ed adesso era venuto il momento di svegliarsi e chiarire le cose.

 

Strawberry era distesa sul letto della sua camera e non sapeva più che fare. Ogni cosa le sembrava quella sbagliata e non andava mai a finire bene. Ad un certo punto sentì suonare il campanello di casa. Di malavoglia si alzò e andò ad aprire.

“Ciao! Ti ho svegliata? Scusa ma non avevo le chiavi!”

Era Kathy… ah giusto, Ryan le aveva chiesto di ospitarla!

Ma certo! Entra…fa come se fossi a casa tua! Non stavo dormendo, non ti preoccupare! Ma dove sei stata fin’ora???

“Oh…a fare un giretto qui nei paraggi, niente di che. Piuttosto, Ryan dov’è?”

“Nella sua stanza, la seconda porta a sinistra.

Kathy non se lo fece ripetere due volte. Salì le scale ed entrò bruscamente nella stanza del ragazzo che, al buio e illuminato dalla luna, stava in piedi vicino alla finestra con addosso solo i boxer (neri!!!) e una canottiera (nera pure quella!) aderente.

Appena sentì la porta sbattere, si voltò e per poco non gli prese un colpo.

“Ma ti sei bevuta il cervello??? Ti sembra il modo di entrare nella stanza di un uomo???”

“Fidati, non si è mai lamentato nessuno…”

Ryan rimase perplesso dalla sua affermazione, ma non disse nulla.

Che ci fai qui?” le chiese piuttosto.

“Sono venuta a dirti le ultime novità sulla coppietta non proprio felice ovviamente!”

Ryan non sapeva che dire. Solo in quel momento però si rese conto di essere in una tenuta non proprio presentabile e, imbarazzato, si avvicinò il più in fretta possibile alla vestaglia che era sopra la sedia.

“E’ proprio un peccato che tu sia mio fratello…!”, disse Kathrine non togliendogli gli occhi di dosso.

“Io invece sono proprio contento. Sembra che ogni occasione per te sia buona per saltarmi addosso! E non guardarmi così! Sembri famelica! Dimmi invece il motivo per cui hai fatto irruzione nella mia stanza!”

Kathy gli spiegò dettagliatamente tutto il discorso fatto con Mark, e soprattutto le sue intuizioni:

“Fidati di me, non sono felici insieme…”

“Dal modo in cui si baciavano prima non si direbbe…”

“Non lasciarti ingannare da questi particolari! Un bacio si può anche forzare, l’amore no. Se Strawberry amasse veramente Mark non approfitterebbe della prima buona occasione per infilarsi nel tuo letto.”

In effetti anche a Ryan era venuto quel dubbio, ma, ritenendolo una speranza troppo vana e insignificante, non gli aveva dato il giusto peso. Ora tutto gli appariva più roseo. I dubbi di Mark, il comportamento di Strawberry… Sì…forse finalmente dopo dieci anni di attesa, il suo sogno stava per avverarsi. Forse aveva ancora qualche possibilità di stare insieme alla donna che amava da tanto. Perché lui l’amava sul serio, non c’era mai stato alcun dubbio.  

Felice di aver ridato speranza al fratello, Kathy uscì dalla stanza e lo lasciò libero di pensare agli ultimi avvenimenti. Da parte sua, Kathy si sentiva orgogliosa di ciò che aveva fatto e si chiedeva come avesse fatto il fratello a cavarsela senza di lei fino a quel giorno. Era ovvio che in fatto di problemi di cuore non aveva pari! Già, senza di lei non sarebbe cambiato nulla. Ora, invece, aveva restituito fiducia al fratello che per tanto tempo credeva di aver perso.

 

La notte arrivò per tutti e ognuno la visse in modo diverso. A qualcuno portò consiglio e ispirazione, ad altri diede la forza di compiere un passo che mai avevano nemmeno pensato di fare. La giornata successiva si prospettava diversa rispetto al solito. Era decisamente un nuovo giorno, pieno di aspettative per il futuro, ma con la consapevolezza che, almeno una volta nella vita, era giusto rischiare per ottenere ciò che veramente si desiderava.

 

La prima persona a svegliarsi fu Ryan. Aveva riflettuto sulle parole della sorella per tutta la notte, quasi non aveva chiuso occhio. Solo verso le quattro era riuscito ad addormentarsi, e comunque non era stato un sonno tranquillo. Era come se la sua mente lo volesse perseguitare e costringere ad esporsi anche quando dormiva!! Era arrivato ad una conclusione. Non poteva più continuare come aveva fatto fino a quel momento. Era giunta l’ora di esporsi. Avrebbe chiarito la situazione con Strawberry.

Conscio di questo, si fece la doccia mosso da una felicità che da tanto non gli scorreva nelle vene e, quando uscì di casa per fare colazione, si sentì diverso.

 

Nel frattempo anche le ragazze di casa Momomiya si erano svegliate. Kathy e Strawberry sedevano in cucina e mangiavano silenziosamente, ancora assonnate. Non sopportando i silenzi che si protraevano troppo a lungo, fu Kathy a romperlo:

“Come va con Mark ultimamente?”

Un po’ sorpresa dalla domanda della ragazza, Strawberry non rispose subito e poi disse soltanto:

“Come al solito…bene…ci stiamo per sposare”

“Sei sicura? Perché non mi sembri propriamente il ritratto della felicità… Voglio dire, una che si sposa dovrebbe essere al settimo cielo, agitata, impegnata con i preparativi! Tu invece mi sembri, come dire…un po’ moscia ecco…”

Strawberry non capiva più cosa le stava dicendo.

“Mi dispiace se ti ho dato questa impressione, ma ti assicuro che va tutto bene. Sono contenta di sposarmi. Chi non lo sarebbe? È il sogno di ogni ragazza! Per quanto riguarda i preparativi, non sono impegnata perché le cose principali le ho decise mesi fa e per gli ultimi dettagli posso anche aspettare la prossima settimana…non c’è fretta…”

“Ok…va bene…come vuoi…”

Strawberry si rendeva conto di ciò che voleva dire Kathy. Anzi, le dava anche ragione! Era vero…questo matrimonio non la entusiasmava, non ci aveva nemmeno perso troppo tempo nell’organizzarlo. L’unica cosa che non le dispiaceva era stata che così facendo avrebbe rivisto tutti i vecchi amici che da tanto non sentiva. In particolare uno di loro, Ryan. Già, la sola idea di rivederlo l’aveva spinta ad accelerare i tempi e quando poi l’aveva rivisto all’aeroporto una nuova sensazione si era impossessata di lei, facendola sentire di nuovo bene. Di nuovo. Sì, perché era da troppo che non si sentiva più così. Il nervosismo per l’arrivo di qualcuno, la gioia nel rivederlo, il batticuore ad ogni suo movimento. Con Mark ormai era finito il tempo di tutto questo. Erano talmente abituati a vedersi, parlarsi, baciarsi, andare a letto insieme, che tutto aveva perso gusto. Non c’erano più le emozioni di una volta. Ma c’era stato un periodo nella sua vita, seppur breve, in cui questo non era mai finito. Il periodo trascorso al Cafè con Ryan e le sue amiche. Ogni giorno era stato un’avventura: si divertivano, affrontavano mille pericoli, mille ostacoli, eppure non le era mai sembrato di non farcela. Aveva sempre avuto accanto qualcuno pronto a sostenerla, a darle forza e coraggio. Non si era mai data per vinta. Poi tutto questo era finito e le era rimasta solo la storia con Mark. Certo, all’inizio si erano amati da impazzire. Passavano insieme ogni momento libero, condividevano le esperienze. Si poteva dire che erano cresciuti insieme. Poi ad un certo punto qualcosa tra loro si era spezzato. La sintonia e l’amore erano andati via via appiattendosi, assottigliandosi, fino a sparire. L’ipocrisia aveva preso il posto dell’amore e della sincerità nel loro rapporto. E quando poi Mark se ne era uscito con la storia del matrimonio, lei non ci aveva trovato niente di strano. Dopo dieci anni, in fondo, l’aveva trovato il passo più giusto da fare. Ma da quando era diventata così?! Dove era andata a finire la persona schietta e piena di vitalità che era un tempo? Era morta e sepolta? No, ne era sicura. Era ancora dentro di lei. Magari si era solo assopita con gli anni, ma non era scomparsa. E ora, consapevole che non poteva affrontare un matrimonio senza essere veramente innamorata dell’uomo che doveva sposare, decise di dare una svolta alla sua vita.

Si alzò bruscamente in piedi e fece prendere un colpo a Kathy, che ormai pensava che Strawberry si fosse addormentata con gli occhi aperti. Mise in ordine e le disse:

“Kathy, è una fortuna che tu sia qui. Grazie di avermi fatto aprire gli occhi!”

“Di nulla. Sembra che ultimamente io faccia quest’effetto a molte persone”

“Come?”

“Niente niente…non ti preoccupare”, disse sorridendo soddisfatta. Forse per la vita di quei ragazzi era stata veramente una benedizione.

 

Strawberry salì in camera e notò sul display del cellulare l’avviso di un messaggio. Lo aprì e lesse. Era un messaggio di Mark “Ti aspetto alle 9.30 davanti alle rovine del Cafè Mew Mew. Ti devo parlare. Mark.”

Un po’ criptico come sms, ma sicuramente arrivava a proposito. Avrebbe detto a Mark tutta la verità e sarebbe stata di nuovo onesta con lui. In fin dei conti se lo meritava. Si preparò per l’appuntamento. Indossò un paio di jeans stretti e un corpetto rosa con le spalline fine. Legò i capelli in una coda di cavallo e lasciò liberi alcuni ciuffi che le ricadevano sul viso elegantemente. Si mise un trucco leggero e un po’ di profumo. Infine completò il tutto con un paio di decolté. Si specchiò soddisfatta del risultato. Per il giorno della sua rinascita voleva essere perfetta. Scese le scale con calma. In fin dei conti erano solo le 9  e il Cafè non era molto distante. Vedendola scendere così agghindata, Kathy si chiese dove stava andando, ma non ci fu bisogno di chiederlo a Strawberry, perché fu lei stessa a darle la risposta.

“Tra poco ho un appuntamento con mark. Gli dirò ciò che provo veramente. Mi sembra impossibile di aver passato tutti questi anni nella menzogna. Ma oggi finalmente le cose cambieranno. Sarà dura, o forse sarà più facile del previsto, non lo so! Quello che so con certezza è che non voglio più passare altri dieci anni nell’apatia come ho fatto finora! Ti ringrazio. Se ho preso questa decisione è stato anche merito tuo…”

Kathy fece una smorfia “Anche…?!?

“Ok hai ragione…è stato SOLO merito tuo! Adesso vado… ciao!”

Strawberry uscì velocemente dalla stanza. Kathy era permanete fiera di sé! Aveva portato un po’ di gioia a tutti e in pochi giorni! Chissà se fosse rimasta lì per degli anni cosa avrebbe combinato!!! Stava per alzarsi dalla sedia quando la porta si riaprì con forza. Kathy prese un colpo e cadde per terra dallo spavento. Era ancora Strawberry: “Ops scusa! Ti sei fatta male?” disse aiutando Kathy ad alzarsi.

“No…però tu dovresti imparare ad essere meno impetuosa in quello che fai!!!”

“Ehm…ero assorta…volevo raccomandarti di non dire niente a Ryan a proposito della mia decisione. Voglio essere io a dirgli la novità”

“Va bene va bene…ma non c’era bisogno di fare tutto questo fracasso!!”

Di nuovo scusa! Ora vado, altrimenti rischio davvero di arrivare tardi! Ciao ciao!”

Bene…questa volta era uscita sul serio. Chissà come si sarebbero sviluppate le cose! Non vedeva l’ora di scoprirlo…

 

Strawberry arrivò insolitamente contenta all’appuntamento con Mark. Da lontano vide che era già arrivato e quindi proseguì più speditamente verso il Cafè.

Mark notò la sua bellezza e rimase quasi abbagliato da quella visione. Gli dispiaceva affrontare quell’argomento proprio quando lei sembrava così felice, ma non poteva attendere oltre.

Si salutarono con un bacio sulla guancia e poi si sedettero sull’erba del prato, cosparso di fiori. Per un po’ nessuno disse niente, timoroso di spezzare l’incantesimo. Poi, come se qualcosa si fosse svegliato contemporaneamente in entrambi, iniziarono a parlare tutti e due insieme.

“Ti devo dire una cosa!” esclamarono all’unisono.

Visibilmente sorpresi, si misero a ridere. Tra di loro si era creata un’armonia che da molto mancava nel loro rapporto.

Strawberry decise di lasciare la parola a Mark e gli disse: “Prima tu”

Mark iniziò a parlare. Aveva studiato quel discorso per tutta la notte e si era preparato ogni possibile e diversa frase. Ma ora, non sapeva come introdurre l’argomento. Aveva paura di ferirla. No, si disse, adesso basta! E così, iniziò…

“Strawberry io volevo dirti una cosa su cui da un po’ di tempo sto riflettendo… Non è semplice e non so come la prenderai, però non posso più tacere. Il mio cuore mi dice di fare così ed talmente tanto che non lo ascolto che mi sembra quasi di aver dimenticato che esiste.”

Strawberry non disse nulla. Possibile che Mark fosse giunto alle sue stesse conclusioni nello stesso tempo?!

“Io…noi…siamo stati insieme per ben dieci anni e all’inizio è stato fantastico! Ero follemente innamorato di te, ero convinto di voler passare ogni istante insieme a te…fino a quando ti ho chiesto di sposarmi. Non fraintendermi, è stato un grande passo su cui avevo riflettuto, ma ora, ripensandoci meglio, non credo sia la cosa più giusta da fare. Non sono sicuro che il futuro preveda la nostra vita insieme. È da un po’ che ci penso e sembra quasi che da alcuni anni a questa parte qualcosa tra di noi si sia…”

“…spezzato.” Completò Strawberry.

Mark rimase sorpreso. Strawberry aveva capito che la loro storia non poteva avere un domani. Anche ora, alla fine, continuavano a capirsi.

“Eravamo così abituati a stare insieme che non ci siamo resi conto di essere cresciuti in modo diverso…” continuò Strawberry.

“Sai, era proprio quello che ti volevo dire.

“Allora è proprio strano. Siamo venuti qui entrambi con l’intenzione di chiudere la nostra storia!”

“Siamo due pazzi… Dopo dieci anni tutti si aspettavano che ci saremmo sposati!”

“Beh ma…le cose non vanno mai come te le aspetti. Altrimenti non esisterebbe il gioco della vita”

 

Ryan vagava per il parco. Non sapeva dove andare di preciso, quindi decise di fare un salto alle rovine del vecchio Cafè, così per ricordare i vecchi tempi. Sopraggiungendo sul posto, si accorse della presenza di due persone distese sull’erba e, avvicinandosi, vide che erano coloro che non sia spettava proprio di vedere: Mark e Strawberry. Insieme. La curiosità lo spinse a proseguire e a cercare un nascondiglio da cui poter vedere e ascoltare quello che i due si dicevano. Certo, non era propriamente quello che si può definire “rispetto della privacy” ma che ci poteva fare?! Doveva assolutamente sapere quello che si stavano dicendo!! Kathy gli aveva assicurato che le cose tra loro non funzionavano, ma vederli così gli dava tutt’altra impressione. Trovò un comodo cespuglietto e si mise in ascolto…

 

“Hai ragione” disse Mark “Ma ricordati che ti vorrò bene per sempre”

“Anch’io” rispose Strawberry, e si abbracciarono, come per sigillare quella promessa di amicizia eterna che, senza che loro se ne rendessero conto, durava ormai da molti anni.

 

Da dietro il cespuglio, Ryan non riusciva a credere ai propri occhi. Si stavano abbracciando. Altrochè fine della storia! Quella sembrava proprio il rinnovamento di una promessa! Che stupido era stato a pensare di poter cambiare le cose. Che stupido era stato a voler credere alle parole di Kathy. Gli avevano fornito solo un’ennesima, inutile speranza a cui aggrapparsi. Non cera più niente da fare. Anche la sua ultima occasione era sfumata insieme a quell’abbraccio.

Tuttavia non era ancora finita e decise perciò di chiarire i suoi sentimenti una volta per tutte.

 

Mark se ne andò, sollevato di aver finalmente aperto sinceramente e serenamente il suo cuore. Strawberry, altrettanto felice, sedeva ancora sul prato e una lieve brezza sembrava aiutarla a spazzar via tutti quegli anni passati nella bugia e nell’infelicità.

Dopo alcuni minuti sentì qualcuno avvicinarsi, ma non ci fece caso e rimase distesa con gli occhi chiusi a godersi quel piccolo angolo di paradiso che mai come in quel momento le era sembrato così bello.

“Ciao”

Strawberry si ridestò dal suo idillio e fu costretta a guardare chi le stava parlando e rimase parecchio sorpresa nel trovarsi davanti Ryan.

“Ciao! Che ci fai qui?”

“Passeggiavo e volevo vedere il luogo in cui abbiamo affrontato mille difficoltà…tu cosa stavi facendo?”

“Oh…niente di che. È una giornata bellissima e non mi andava di passarla in casa! Non credi che si stia proprio bene?”

“Già…” Ryan non sapeva come affrontare l’argomento. Poi, un’illuminazione.

“Sai ho visto Mark venendo qui…”

“Davvero? Beh per forza, fino a pochi minuti fa era qui con me…”

Ryan era stravolto. Come? E lo ammetteva così spudoratamente??? Non aveva rispetto per i suoi sentimenti? Ma cosa doveva aspettarsi, in fondo quei due erano fidanzati. Non c’era niente di strano se si incontravano.

“Ryan? C’è qualcosa che non va?”

Co-come? No niente… Strawberry io ti devo parlare…” sì, non poteva più nasconderle quello che provava. Anche se lei lo avrebbe odiato per non aver compiuto quel passo dieci anni fa, anche se non era come si era immaginato, non poteva più mentire a se stesso. L’amava. L’aveva sempre amata. E ora, finalmente, avrebbe chiarito tutto.

“Dimmi pure! Oggi sembra giorno di discorsi profondi!”

“Non è vero che ho incontrato Mark venendo qui. Io…stavo raggiungendo il Cafè quando vi ho visti e così mi sono nascosto dietro a quel cespuglio.”

“Ti sei imboscato per spiarci?!

“Ma no!! Cioè sì, però non avevo il coraggio di venire da voi…non volevo interrompervi. Strawberry io questa mattina mi sono alzato convinto che una nuova era stesse iniziando. Avevo deciso di cambiare il mio comportamento, di essere più schietto, di dirti cose che non avevo mai avuto il coraggio di dirti e poi…vi ho visti qui e tutte le mie speranze, le mie aspettative, sono cadute. Strawberry io pensavo che tra noi potesse succedere qualcosa!”

Involontariamente aveva iniziato mano a mano ad alzare la voce e l’espressione di Strawberry, da felice che era all’inizio, stava assumendo sempre più tratti spaventati. Tuttavia non aveva la forza di interromperlo, soprattutto perché non capiva dove cercava di andare a parare.

“Insomma! Sì ecco…quando ti sei infilata nel mio letto e mi hai baciato io…davvero per un istante…ho creduto che tu…mi volessi…”

Ma io…”

“Lasciami finire per favore. Altrimenti non credo che riuscirò a dirti tutto.

“Ok…”

“Quando da dietro il cespuglio ho visto che tu e Mark vi abbracciavate tutto mi è crollato addosso. Adesso ho capito che non c’è più niente da fare, ma nonostante questo io…”

Ora Strawberry iniziava a capire. Ryan aveva confuso quello che era un abbraccio amichevole per un abbraccio tra fidanzati! Dopotutto era comprensibile…lui non sapeva ancora che si stavano abbracciando proprio per dirsi addio. Doveva dirglielo!

“Ryan io…”

“Ti prego Strawberry…ti ho chiesto di non interrompermi…”

Non la lasciava parlare!!! Era proprio testardo quando ci si metteva!

“Stavo dicendo…nonostante tutto ho deciso di dirti la verità. È da dieci anni che mi porto dentro questo peso e non posso resistere un attimo di più. Strawberry io…ti amo…da dieci anni non faccio altro che amarti, vivendo nella speranza che forse un giorno tu e io potremmo vivere felici insieme. Mi rendo conto che il mio tempismo non è esattamente perfetto ma io…non ho mai trovato il coraggio per dirtelo.”

Il cuore di Strawberry si riempì di gioia. L’amava! E in fin dei conti, anche lei l’aveva sempre desiderato. Non vedeva l’ora di dirgli tutta la verità. Finalmente potevano stare insieme! Finalmente potevano vivere la loro storia d’amore…

“Ryan anch’io devo dirti una cosa…”
”Strawberry…lasciami finire…per favore…”

A quel punto era stanca marcia del suo “lasciami finire” e gli disse a voce altissima:

“Zitto stupido! Adesso devo parlare io!”

Ryan rimase scosso da quelle parole e si zittì all’istante.

“Se tu mi avessi lasciato la possibilità di parlare fin dall’inizio ora non ti sentiresti così! Anzi, saresti felice come me!”

“Ma Strawberry…che succede?!

“Succede che io e Mark non stiamo più insieme! Prima quando ci hai visti abbracciarti ci stavamo semplicemente salutando! Hai frainteso tutto! Io non mi sposo più! E…tanto per la cronaca…TI AMO ANCH’IO!!” disse, come per volerlo urlare al mondo! Il suo cuore era di nuovo libero di esprimersi e di uscire dal silenzio in cui era precipitato in quegli anni.

Ryan, all’udire quelle parole, sentì il cuore battergli all’impazzata e, felice come mai lo era stato nella sua vita, si buttò sopra Strawberry e la baciò appassionatamente. Strawberry ricambiò il suo bacio. Si rotolarono sull’erba per un bel po’, raggianti. Poi, non ancora sazi e desiderosi di recuperare il tempo perduto, decisero di approfondire quei baci. Si alzarono mano nella mano ed entrarono nel Cafè. Salirono le scale e arrivarono in quella che una volta era la stanza di Ryan. Nonostante il resto del Cafè fosse andato per la maggior parte in rovina, quella stanza sembrava essere rimasta l’unica cosa ancora legata al passato, talmente tanto da non essere cambiata per niente. Ryan perse dall’armadio alcune coperte e, dopo averne tolto la polvere, le distese per terra. Avevano aspettato quel momento tutta una vita e ora volevano assaporare ogni istante.

Strawberry si sedette sulle coperte. Non era la prima volta che stava per fare l’amore, ma nonostante questo era come se si sentisse di nuovo vergine.

Ryan le si avvicinò e iniziò a baciarla di nuovo. Prima timidamente, come timoroso di fare qualcosa di sbagliato, poi sempre più appassionatamente, rassicurato soprattutto dal fatto che Strawberry non sembrava avere niente in contrario. A lui venne comunque qualche dubbio così le disse: “Ne sei sicura? Non c’è bisogno che lo facciamo adesso se non vuoi…”

“Amore mio…questa è l’unica cosa che sono sicura di voler fare adesso…”

Fecero l’amore per un’ora di fila, insaziabili. Poi, stremati, si abbandonarono l’uno nell’abbraccio dell’altra e si addormentarono, finalmente appagati.

 

 

         

 

  
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