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Autore: LyraB    13/06/2012    1 recensioni
Questa non è una storia che parla di Ash, il Campione di Kanto. Non parla nemmeno di Misty, Vera, Lucinda o di qualcuno dei loro amici.
No, non parla di personaggi famosi. I protagonisti sono dei ragazzini, finiti per un colpo mancino del destino nella stessa scuola. Scuola in cui si conserva un misterioso segreto, un segreto che nessun Allenatore conosce e che potrebbe distruggere il mondo intero.
Forse non è una storia che parla di persone famose e importanti... ma questa storia parla di amicizia, amicizia vera, e di coraggio. Quel coraggio che ti fa andare avanti, ti fa scoprire i misteri e affrontare i duelli di Pokèmon più impegnativi. Quel coraggio che ti fa affrontare le tue paure e i tuoi sentimenti. Quel coraggio che ti permette di non mollare mai.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime, Videogioco
Capitoli:
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Negli episodi precedenti
L'anno trascorso all'Accademia Pokèmon è finito col botto: dopo aver scoperto che i gemelli e il professor
Dome stavano cercando il rituale per risvegliare Tanatos, il Pokèmon distruttore, Kaito e i suoi amici
volano alle Isole Spumarine per impedire loro di compiere un gesto così folle.
Lì si dividono, e mentre Ayumi, ferita, viene raggiunta da Sirio, gli altri si ritrovano sulla spiaggia dove Dome e il Team Rocket sta per compiere il rituale.
L'arrivo di Ash, Misty e di tutti i genitori lo interrompono, ma sono Kaito e Nicole - reduci da un bacio veramente mozzafiato -
a pronunciare ad alta voce la formula scritta "perchè tutto finisca" .




Kaito si svegliò in una stanza azzurra, sotto una soffice trapunta. Aveva un cerchio alla testa e si mise a sedere frastornato.
- Come ti senti, Kaito? - Disse una voce di donna.
Kaito si voltò verso di lei. Vera era seduta accanto a Ross, ancora privo di sensi, ma si era voltata verso di lui quando l'aveva visto sveglio.
- Che è successo? - Domandò Kaito, confuso.
- Siete stati eroici: avete salvato tutti noi. - Disse Vera, con le lacrime agli occhi.
- Nicole... Ayumi, Nicole e tutti gli altri: dove sono? -
- Siete nel Centro Pokémon dell'Isola Cannella. - Disse una infermiera Joy, entrando nella stanza. - Dormi, sei ancora molto debole. Tieni, bevi questo. -
Kaito bevve il bicchiere di latte che l'infermiera Joy gli porgeva e poi si sdraiò di nuovo nel letto. Aveva la testa che pulsava e si sentiva stanchissimo. Guardò fuori dalla finestra il cielo turchese e poi chiuse gli occhi.
Quando li riaprì, il cielo era viola e blu e le luci al neon della camera erano accese.
Si voltò verso Ross, che era seduto e mangiava da un tavolino poggiato sulla coperta.
- Sei il solito poltrone. - Disse Ross quando lo vide sveglio.
- E tu il solito antipatico. - Disse Kaito, mettendosi a sedere.
Accanto a lui, su un tavolino con le rotelle, c'era un vassoio identico a quello di Ross. Vedendo la zuppa di pomodoro e il pane bianco e soffice si rese conto di avere davvero molta fame, così prese il vassoio e spazzolò tutto il suo contenuto.
- Che ore sono? - Chiese Kaito con la bocca piena.
- Quasi le nove, abbiamo dormito un giorno intero. - Disse Ross.
- Come stanno gli altri? -
- Non lo so, mi sono svegliato solo poco prima di te. -
- E poi sarei io il poltrone. - Sogghignò Kaito.
- Ovvio. - Replicò Ross.
Kaito gli fece una linguaccia e i due ragazzi scoppiarono a ridere.
- Felice di vedervi di buon umore, ragazzi. - Disse Ash, comparendo sulla porta.
- Papà! - Gridò Kaito felice.
Ash sorrise al figlio e si sedette sul letto, mentre Pikachu correva tra le braccia di Kaito. Misty, Vera e Drew erano con lui.
- Come sta Ayumi? - Disse Kaito preoccupato. - Ci siamo separati all'inizio della grotta e non l'ho più vista. -
Misty abbassò gli occhi e Ash le lanciò uno sguardo preoccupato.
- Sta bene, vero? - Ripetè Kaito, sentendosi assalire dalla paura.
- Non quanto voi. - Rispose Drew. - Ma se la caverà. -
- Che le è successo? - Domandò Kaito.
- L'hanno attaccata con Velenpuntura ed è stata al freddo per molto tempo. -
Kaito balzò giù dal letto ma le forze lo abbandonarono e si ritrovò per terra, aggrappato alla coperta. Misty si precipitò ad aiutarlo a rimettersi a letto.
- Voglio andare da Ayumi! - Gridò.
- Sta benissimo. Ora devi preoccuparti di te stesso. - Disse Misty.
- Non è vero che sta benissimo! Mamma, non sei mai stata capace di mentire! - Gridò Kaito.
- Adesso basta, Kaito. - Disse Ash, serio.
Kaito mise il broncio e fulminò entrambi i genitori. Sua sorella non stava bene e gli veniva detto di stare zitto e buono? Non era giusto!
- E poi non volevate sapere come sono andate le cose? - Disse Drew.
Kaito e Ross si illuminarono gli occhi. Certo che lo volevano sapere!
Ash si sedette ai piedi del letto di Kaito e si prese la briga di spiegare loro tutta la storia.
- Ci hanno chiamato dalla Lega perché c'era stata una soffiata: qualcuno voleva risvegliare Tanatos. Così tutti noi che eravamo stati convocati abbiamo deciso di lasciare i nostri figli all'Accademia Pokémon, perché fossero al sicuro. Io, tua madre e i genitori di tutti i tuoi amici siamo partiti alla ricerca di informazioni su Tanatos, perché di lui si erano perse le tracce molti anni fa. Ma la sorte ha voluto che le informazioni su Tanatos fossero proprio nel posto dove non saremmo mai andati a cercarle: all'Accademia. Il Team Rocket aveva infiltrato due di loro - Violet e Kevin, l'avevate capito, no? - perché cercassero informazioni. Grazie alle notizie contenute nell'annuario sono riusciti a ritrovare il diario con le ricerche di Oleander, che è stato prelevato da Kurt Dome, che mira a governare il mondo da quando ha ottenuto il suo primo Pokèmon. Quando abbiamo scoperto che il Team Rocket aveva una talpa all'Accademia abbiamo infiltrato anche noi uno dei nostri... vi dice niente il nome Robert Aleyn? -
- Allora era per quello che sapeva tante cose di noi! È vostro amico! - Disse Kaito.
- Lui ha intercettato le vostre lettere e vi ha potuto rispondere dandovi le informazioni che cercavate, consentendovi anche di leggere le notizie dell'annuario. Aveva tentato di intrecciare con voi una sorta di amicizia, sperando che anche uno solo di voi si fidasse abbastanza di lui da chiedergli notizie su di noi, in modo da fargli dire dov'eravamo... ma voi l'avete preso in contropiede, decidendo di fare tutto da soli e partendo per venire qui di nascosto. Non appena si è accorto che mancavate, si è precipitato al Quartier Generale della Lega Pokémon per avvertirci. Noi eravamo già in rotta verso le Isole Spumarine, dato che grazie alle vostre ricerche avevamo avuto anche noi le informazioni necessarie per sapere dove si sarebbe tenuto il rituale. -
- E poi eravamo sicuri che ci avreste aiutato in qualche modo, pur non sapendo niente. - Lo interruppe Drew, sorridendo. - Dopotutto siete i nostri figli. -
- E cosa è successo dopo? Io mi ricordo solo di aver letto una formula... - Disse Kaito.
- A dire la verità nessuno lo sa. Ci siamo svegliati tutti sulla spiaggia dove si era tenuto il rituale e la roccia nera era intatta e fredda al centro del cerchio di torce spente. Eravate tutti privi di sensi, così ci siamo organizzati e vi abbiamo riportati qui. -
- Come stanno gli altri? Quelli finiti in acqua e contro le rocce, intendo? - Chiese Ross.
- Stanno tutti bene. Un po' ammaccati, qualche graffio, ma niente di che. - Disse Misty.
- Quelli conciati peggio eravate tu, Ross, Nicole e Melody. - Disse Vera.
- E Ayumi. - Completò Kaito.
Qualcuno bussò alla porta, interrompendoli. Una testa color acquamarina fece capolino.
- Si può? -
- Andy! - Gridò Ross felice.
- E non da solo. - Disse lui, entrando assieme ad Angel.
- Quando mai? Da quando state insieme è difficile vedervi separati. - Disse Kaito ridendo.
- Beh, avrete da dirvi un sacco di cose, noi andiamo, dobbiamo ancora trasmettere le informazioni al Quartier Generale. - Disse Vera.
- Vi nomineremo di certo, siete stati veramente eroici! - Esclamò Drew.
Pikachu si arrampicò sulla spalla di Ash, che scompigliò i capelli a Kaito e poi si avviò verso la porta. Misty posò un bacio sulla fronte del figlio e poi raggiunse il marito.
- Mamma, papà... Se andate a trovare Ayumi ditele che volevo andare e che siete stati voi a impedirmelo. -
Ash annuì, sorridendo. I quattro adulti uscirono dalla stanza e Andy ed Angel si sedettero sul letto dei loro amici.
- Abbiamo scoperto tutta la storia! - Esclamò Ross trionfante.
- Raccontate, allora! - Disse Andy, preparandosi ad ascoltare.


Qualche ora più tardi, dopo aver dormito ancora, Kaito si sentiva pieno di vita e scese dal letto.
Si assicurò di essere stabile sulle gambe e poi uscì dalla stanza. Era mattina molto presto e in giro non c'era nessuno. Ross dormiva e forse anche tutti gli altri.
Kaito vide i suoi genitori sonnecchiare sulle poltroncine della hall del Centro Pokémon, l'uno appoggiato all'altra, con i visi stanchi ma sereni.
Senza fare rumore si inoltrò tra i corridoi alla ricerca della stanza di Ayumi. In fondo al corridoio si apriva una vetrata da cui si poteva vedere il mattino sorgere sul mare dell'Isola Cannella. I raggi bianchi e oro del mattino si riflettevano sulla spiaggia chiara e il cielo era accecante di luce, di un azzurro così intenso da sembrare finto.
La porta alla sua sinistra era socchiusa e Kaito si affacciò per vedere chi c'era dentro.
Addormentata in un letto bianchissimo c'era sua sorella, addormentata, con i capelli spettinati e le guance pallide. Un sacchetto trasparente era appeso ad un'asta e un tubicino finiva nel braccio della ragazza.
Kaito la fissò col cuore in gola: non l'aveva mai vista così debole.
In quel momento notò che, seduto su una sedia vicino al letto c'era Sirio, che dormiva con la testa posata sulle braccia incrociate poggiate sul materasso. La mano di Ayumi era poggiata sulla nuca di Sirio.
Kaito sorrise tra sé e chiuse la porta alle sue spalle senza fare rumore.
In quel momento un pensiero gli attraversò la mente. Un pensiero con lucenti capelli color cobalto e gli occhi castani dall'aria fiera e combattiva.
Stava pensando dove poteva trovare Nicole, quando fu beccato da una infermiera Joy.
- E tu cosa ci fai in giro? Fila a letto, sei troppo debole! - Disse con un sorriso.
- Ma io... -
- Tu niente, forza, obbedisci! - Ripeté l'infermiera, spingendolo dolcemente verso la sua stanza.
Solo quando Kaito si fu rimesso sotto le coperte, la ragazza fu soddisfatta. Kaito non avrebbe mai detto di essere così stanco, ma pochi minuti dopo aveva già ripreso sonno.

Quando si svegliò fu perché si sentiva osservato. Aprì gli occhi lentamente e vide Nicole seduta vicino al letto. Portava un pigiama azzurro, aveva i capelli sciolti ed era bellissima come sempre.
Kaito si mise a sedere sorridendo, ma prima che lui potesse dire o fare qualunque cosa, Nicole gli aveva gettato le braccia al collo e lo aveva abbracciato stretto. Kaito ricambiò l'abbraccio senza parlare. Poche cose uniscono le persone come salvare il mondo da un Pokémon infernale.
Quando Nicole lo sciolse dall'abbraccio, entrambi erano decisamente imbarazzati. Un conto era essere insieme in una situazione in bilico tra la vita e la morte, un'altra era quella di affrontare i propri sentimenti nella vita di tutti i giorni, assieme ai genitori e agli amici.
- Stai bene. - Disse Nicole, rompendo il ghiaccio.
- Anche tu. -
- Certo è che siamo stati davvero fuori di testa a lanciarci in quest'avventura. -
- Già. Ma ce la siamo cavata egregiamente, devi ammetterlo. -
- Senti, Kaito... per quello che è successo ieri sera... -
- Dobbiamo parlarne? Dobbiamo davvero parlarne? -
- Io credo di sì. -
- Uff... preferivo quando litigavamo e non facevamo altro che gridare. -
- Io invece credo che dovremmo parlare! -
- Io penso di no. Sono cose da femmine. -
- Non sono cose da femmine! Si tratta di sentimenti! -
- Appunto! I sentimenti sono cose da femmine! -
- Invece combattere e lottare sono cose da maschi? Allora bene, ti devo annunciare che la qui presente Nicole è una ragazza, nonostante si comporti da maschio.. -
- Lo so. - Disse Kaito. Poi sorrise. - Ed è per questo che ti amo. -
- Ah-ha! Io l'ho sempre saputo! - Esclamò Ross togliendosi la coperta dalla testa.
- Tu non dormivi? - Ringhiò Kaito.
- Ovviamente no. Ma volevo vedere cosa vi sareste detti dopo... - Disse Ross.
- Dopo cosa? - Chiese Kaito.
- Dopo aver scoperto di essere innamorati, idiota! - Esclamò Ross, lanciandogli il cuscino.
- Co-cosa?-  Balbettarono Nicole e Kaito insieme, evitando il cuscino.
- Avanti, anche un cieco si sarebbe accorto che vi piacete da un sacco di tempo... forse solo voi non vi eravate mai resi conto di quanto vi volevate bene. E poi, Nicole, lo devi scusare, ma certe volte Kaito è proprio una testa di legno. - Disse Ross. - Lui era cotto di te da tempo... più o meno da quando ti ha insultato la prima volta. -
- Parla per te, ficcanaso. - Disse Kaito, avvampando.
Qualcuno bussò alla porta e Ross invitò ad entrare Angel, Andy e Melody.
- Melody! Stai bene! - Esclamò Kaito.
- Benissimo, sì. - Disse Melody, facendo una piroetta.
- Stiamo tutti bene, che sollievo. - Disse Angel.
- Ragazzi, avete visite. - Disse un'infermiera, aprendo la porta.
Un ragazzo con i capelli castani spettinati entrò a razzo, balzò sul letto di Kaito e iniziò a fare domande a raffica.
- Naveen! Calmati! - Esclamarono ridendo tutti gli altri.
- Anche noi siamo felici di rivederti. - Disse Kaito.
Naveen iniziò a raccontare tutto quello che era successo all'Accademia in quegli ultimi tre giorni e sembrava non riprendere nemmeno fiato tra una frase e l'altra, infervorato com'era.
Poi toccò a Kaito e Ross raccontare tutta la storia dal loro punto di vista.

La comitiva che usciva dal Pokémon Center qualche mattina dopo doveva sembrare decisamente strana alla gente dell'isola.
Nove ragazzi e una ventina di adulti, che camminavano vociando dal Centro Pokémon a un grosso pullman lucente, che portava le insegne della Lega Pokémon: i ragazzi sarebbero stati riaccompagnati all'Accademia con il lussuoso autobus riservato solo alle autorità del mondo dei Pokémon. Ayumi era ancora debole, ma si era rimessa in sesto piuttosto bene: era uscita dalla stanza appoggiata a suo padre, ma quando aveva visto Sirio non aveva esitato a cambiare cavaliere, lasciandosi aiutare dal ragazzo dai capelli dorati.
- Ma dobbiamo davvero fare gli esami di fine anno? - Sbuffò Kaito.
- Certo tesoro. - Rispose Misty.
- E non chiamarmi tesoro con quel tono! Non sono più un moccioso! -
- Ehi ehi, non alzare la voce sai? - Esclamò Misty.
- Misty, non ti scaldare. Dopotutto puoi capire che dopo aver salvato il mondo non pensassero di dover anche sostenere gli esami! - Disse Ash.
Kaito sbuffò ancora e si agitò sul suo sedile. Ross, seduto vicino a lui con gli occhiali da sole a nascondere gli occhi chiari, lo guardò trattenendo un sorriso.
Sulla porta dell'Accademia Veronica e Doriana li aspettavano a braccia aperte. Assieme a loro c'era anche il giovane e bellissimo Robert Aleyn, che abbracciò affettuosamente i genitori dei ragazzi, complimentandosi con loro per la buona riuscita della loro missione. Ai ragazzi toccò raccontare ancora una volta, con dovizia di particolari, la loro avventura, prima di poter finalmente rifugiarsi sotto le coperte dopo una buona cena.
Dratini si acciambellò sul cuscino di Kaito e si addormentò ancora prima del suo allenatore.
- Sai, Ross... tornare qui mi sembra strano. Dopo tutto quello che abbiamo passato in realtà la vita non è cambiata proprio di una virgola. - Disse Kaito prima di addormentarsi.
Gli esami furono lunghi e faticosi, ma passarono.
Sebbene Ross avesse avuto una giornataccia il giorno dell'esame di inglese e Kaito avesse fatto un vero disastro in quello di storia, nel complesso tutti erano soddisfatti dei risultati ottenuti. La scuola era finita... e stavolta, definitivamente.





Nel prossimo episodio
La festa per la conclusione dell'anno scolastico non sarà una occasione festosa per tutti...
   
 
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