Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: madamina    13/06/2012    2 recensioni
Settimo anno ad Hogwarts per il Magico Trio che ritorna a scuola dal momento che Voldemort non ha mai creato i suoi Horcrux. Ma molte cose sono cambiate ed altre ancora cambieranno radicalmente, rivoluzionando la loro vita; chi era amico ora non lo è più, e chi era nemico si potrebbe rivelare il più prezioso dei tesori.
Draco Malfoy è morto, Piton sembra scomparso nel nulla e la guerra è in pieno svolgimento.
Harry decide di scoprire l'assassino di Draco, ma non sarà una cosa semplice. Per fortuna può contare su nuovi amici, in particolare su un nuovo studente dal passato misterioso.
Riuscirà Harry a scoprire l'assassino, e soprattutto a sconfiggere Voldemort nella battaglia finale?
Genere: Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Nuovo personaggio
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 17

§ Cap. XVII – Iris §

 
Harry mantenne la promessa fatta a Bryan e non portò avanti la sua indagine lasciandola così ad un punto morto, concentrandosi piuttosto sugli allenamenti. Continuava certo a riflettere di tanto in tanto sui pezzi di quel puzzle che sembravano non combaciare mai. Aveva tanti elementi a sua disposizione ma non riusciva a dargli un senso, almeno non a tutti contemporaneamente. Sentiva che la soluzione era vicina ed evidente ma non riusciva mai ad afferrarla, non riusciva mai a vedere la figura nella sua totalità, ma solo delle singole parti tra loro slegate ed apparentemente senza senso. Avrebbe poi voluto approfondire la vicenda del corpo di Draco e delle ossa rinvenute da Hermione nell’ufficio del professor Thunder ma non voleva mettere più in pericolo nessuno. Certo, continuava a tenere costantemente sotto controllo il professore tutte le notti e se avesse notato qualche suo movimento insolito allora sarebbe intervenuto, ma fino ad allora avrebbe continuato la sua vita nel modo più tranquillo possibile, in attesa del momento in cui gli eventi sarebbero precipitati e tutti sapevano che ormai quel momento si stava avvicinando.

Durante tutto il tempo che era trascorso dall’inizio della scuola lo strano sestetto di grifondoro, serpeverde e corvonero aveva costruito una solida amicizia e forse anche qualcosa di più visto lo stretto legame che Hermione e Bryan avevano creato. Certo non mancavano le litigate e le discussioni, entrambi avevano caratteri forti, erano orgogliosi e testardi, ma riuscivano sempre in qualche modo a superare gli ostacoli.

Spesso si ritrovavano tutti insieme sotto al ‘loro’ salice nel giardino, una sorta di sala comune privata, dove amavano passare il tempo. Hermione si era lasciata sfuggire il particolare che Bryan suonava la chitarra elettrica e quest’ultimo aveva passato un paio di orette buone a cercare di incenerirla con lo sguardo prima di lasciarsi convincere dagli altri a suonare qualcosa per loro. Così di tanto in tanto, quando si sentiva dell’umore giusto portava in giardino la chitarra e tutti insieme intonavano qualche canzone.

And I'd give up forever to touch you

'Cause I know that you feel me somehow

You're the closest to heaven that I'll ever be

And I don't want to go home right now

Quel pomeriggio erano sotto al loro salice a cantare allegramente. Il sole iniziava la sua discesa verso l’orizzonte nonostante fosse abbastanza presto. Ma era inverno inoltrato, come dimostrava la neve che si era accumulata copiosa al di fuori del loro posto speciale dove un particolare  incantesimo manteneva sempre una temperatura piacevole che rendeva possibile anche la fioritura di boccioli dai colori più disparati. Al solito gruppo mancavano Michael, impegnato a studiare in biblioteca, e Blaise, convocato d’urgenza dalla preside per discutere su nuove misure per la sua sicurezza all’interno della scuola.

And all I can taste is this moment

And all I can breathe is your life

'Cause sooner or later it's over

I just don't want to miss you tonight

Bryan cantava con la sua voce un po’ roca una canzone d’amore babbana, guardando insistentemente negli occhi la sua Hermione seduta proprio davanti a lui, che continuava ad inanellare note accompagnato dalla sua fedele chitarra, mentre gli altri si univano alla sua voce solo per intonare il ritornello.

And I don't want the world to see me

'Cause I don't think that they'd understand

When everything's made to be broken

I just want you to know who I am

 
Harry e Pansy erano seduti uno a fianco all’altra e seguivano rapiti il gioco di sguardi tra i due ragazzi che avevano di fronte, finchè Pansy non appoggiò la testa sulla spalla di Harry che colto di sorpresa si irrigidì. Ma la cosa durò un solo istante, il tempo che le sue guance potessero arrossire quanto quelle della ragazza, ed il suo braccio circondasse le spalle di lei in un caldo abbraccio.

And you can't fight the tears that ain't coming

Or the moment of truth in your lies

When everything feels like the movies

Yeah you bleed just to know you're alive

Rimasero così per tutto il resto della canzone, alla fine della quale Harry diede a Pansy un tenerissimo bacio sulla fronte.

And I don't want the world to see me

'Cause I don't think that they'd understand

When everything's made to be broken

I just want you to know who I am

All’improvviso un pensiero passò come una meteora nella mente di Bryan e per un momento desiderò aprirsi con Hermione e mostrarle chi era veramente, chi era diventato con le sue sole forze, come era riuscito a cambiare rispetto a ciò che era. In quel momento desiderò mostrarsi ad Hermione con il suo vero aspetto, senza nessun trucco, senza nessuna maschera. Solo lui. E veloce come era arrivato il pensiero lasciò la sua mente, schiacciato dalla consapevolezza che forse neanche lei avrebbe capito.

I just want you to know who I am

I just want you to know who I am

I just want you to know who I am

 

§§§§ ---- §§§§


Gli allenamenti continuavano a ritmi serrati e a volte Bryan ed Hermione si incontravano da soli per poter migliorare le loro tecniche di combattimento già molto avanzate. Lei era praticamente imbattibile con gli incantesimi di qualunque tipo, ma lui era incredibile quando combatteva con la spada. Sotto insistenza di Hermione le aveva anche insegnato qualche fondamento del duello a due spade ma con una certo riluttanza perché si rendeva conto che non era una tecnica vincente, sicuramente non in una battaglia.

Hermione raggiunse Bryan nella sala duelli per continuare gli allenamenti e lo trovò fermo sulla pedana, rivolto verso la porta, intento a fissare qualcosa che teneva tra le mani. Non appena la ragazza varcò la soglia Bryan le chiese di raggiungerla sulla pedana.

“Questo è per te” le disse infilandole un anello all’anulare. Si trattava di un cerchio d’oro su cui era incastonato un rubino romboidale piuttosto allungato.

“Bryan – disse la ragazza emozionata con un filo di voce mentre ammirava il gioiello di fattura estremamente semplice – non so che dire, davvero”.

“Non devi dirmi niente – le rispose allegro – non è quello che pensi, o almeno non solo quello diciamo” terminò con un sorriso furbetto.

Hermione finalmente rialzò lo sguardo dall’anello. “In che senso non è quello che penso?” chiese quasi offesa.

“Nel senso che non ti sto chiedendo di sposarmi e tutte le altre smancerie correlate – le spiegò quasi disgustato da tutta quella dolcezza che gli era stata ingiustamente attribuita – Tuttavia si tratta di un dono fatto con il cuore e che ti sarà prezioso nel caso tu voglia accettarlo”.

“Certo che lo accetto, ma vorrei capirne il significato, perché non sei stato per niente chiaro a riguardo” rispose guardandolo intensamente.

“Chiudi gli occhi Hermione, e svuota completamente la testa da ogni pensiero – cominciò a dirle con voce bassa e lenta – Concentrati sul tuo corpo, percependolo nella sua interezza. Prendi coscienza della sua consistenza e del suo volume. Ora immagina un guscio luminoso che lo avvolge interamente, da sotto la pianta dei piedi fin sopra la sommità della testa”. Tacque qualche minuto, il tempo che la ragazza potesse seguire le sue istruzioni e poi le disse: “Ora apri gli occhi”.

Hermione fece come le era stato detto ma il suo sguardo si focalizzò su uno schermo trasparente dal colore rosso cupo, come uno strato di acqua mista a sangue, che la circondava completamente obbligandola a guardare tutto ciò che la circondava attraverso quel macabro velo.

“Che cos’è?” chiese quasi spaventata, percependo la forte magia che la avvolgeva. Si trattava di qualcosa di estremamente potente che non conosceva.

“E’ il tuo scudo. Quello che porti al dito non è un anello normale. E’stato forgiato dagli elfi guerrieri della Scandinavia e serve per incanalare la tua energia e creare quello scudo. Se te lo stai chiedendo, non si tratta di magia oscura, ma solo si qualcosa di molto potente. Prova a colpire il fantoccio per rendertene conto”.

Hermione fece come le era stato detto e riuscì a colpire il fantoccio sia con la spada che con degli incantesimi, ma la cosa che la stupì fu che i colpi che erano diretti a lei venivano deviati o fermati dal guscio.

“Incanalando il tuo pensiero come ti ho fatto vedere prima, l’anello è in grado di evocare questo scudo, ma fa’ attenzione perché non è indistruttibile. La magia oscura è in grado di indebolirlo e dopo aver subito parecchi attacchi alla fine scomparirà. La sua particolarità però non sta tanto nel parare i colpi diretti a te, quanto nell’indebolire l’avversario in proporzione alla forza dell’attacco scagliato. Se qualcuno fosse così sprovveduto da lanciarti contro un Avada Kedavra, lo scudo sarebbe in grado di difenderti, ma il tuo avversario si ritroverebbe senza forze nel giro di qualche secondo, e completamente in tuo potere. Purtroppo come ti ho già detto questi anelli sono estremamente rari e non sono riuscito a procurarmene un altro da dare ad Harry. Mi raccomando, abbine estrema cura”.

Hermione annuì brevemente, poi Bryan fece un profondo respiro continuando a fissarla e venne circondato da un guscio trasparente blu elettrico. Solo in quel momento la ragazza comprese il reale significato del cerchietto d’oro bianco con un lapislazzuli anch’esso romboidale incastonato sopra, che gli aveva sempre visto al dito.

“Da oggi ci alleneremo anche così. Questi anelli sono piuttosto rari, ma lì fuori potrebbe capitarti di batterti con qualcuno che ne è in possesso e devi imparare a destreggiarti anche in questo caso”.

Iniziarono ad allenarsi tra il clangore delle lame che cozzavano contro il guscio e lo sfrigolio degli incantesimi che tentavano di penetrarlo.

 
§§§§ ---- §§§§


Nonostante la guerra alle porte rimanevano comunque degli studenti di Hogwarts e così per una volta i sei ragazzi avevano abbandonato il loro rifugio in giardino e si erano rintanati in biblioteca per volontà, o forse sarebbe più esatto dire per ordine, di Hermione. Erano seduti attorno ad un tavolo discosto rispetto a tutti gli altri, riparato dagli sguardi indiscreti grazie ad uno scaffale che faceva da separé tra il loro banco ed il resto della biblioteca. Accanto a loro avevano un’ampia finestra e fu proprio un ticchettio al vetro che li distrasse dallo studio. Si trattava della civetta di Harry che stava insistentemente becchettando per farsi notare. Hermione aprì la finestra ed Edwige si posò davanti ad Harry porgendogli la zampetta a cui era fissata una pergamena che il ragazzo srotolò iniziando a leggerne febbrilmente il contenuto. Si trattava della risposta del reverendo Cloud alla lettera che gli aveva spedito tempo addietro.

 
Sig. Harry Potter,

mi duole informarla che non mi è possibile soddisfare la sua richiesta relativa ad una copia del registro delle presenze nella camera ardente del signor Draco Malfoy. Purtroppo poco tempo dopo il funerale del ragazzo è divampato un incendio che per fortuna non ha avuto gravi conseguenze per la nostra cattedrale, ma parecchi documenti sono andati distrutti, compresi quelli che lei mi ha chiesto. Un vero peccato che non possa fornirle i nominativi da lei richiesti, ma spero che riuscirà comunque a contattare le persone più vicine al giovane che ci ha prematuramente lasciati.

Ricordo due ragazzi che hanno stazionato a lungo accanto al corpo del signor Malfoy, un ragazzo alto, moro, di carnagione scura, ed una ragazza dai capelli a caschetto neri, la pelle molto chiara e occhi neri. Quando si sono allontanati loro, poco prima che fosse celebrato il funerale, è arrivato un altro ragazzo, anche lui coi capelli neri molto lunghi, gli occhi chiari e vestito in maniera bizzarra che è rimasto solo accanto al corpo. Mi ha colpito per il suo modo di pregare: sembrava che recitasse una litania. Non mi sono avvicinato per non violare il suo lutto, ma sembrava più concentrato che addolorato, come se fosse attento a non dire nulla di sbagliato, ma si tratta solo di una mia impressione. Anche altre persone sono venute a rendere omaggio al signor Malfoy, ma queste tre sono quelle che mi sono rimaste impresse nella memoria. Spero che li abbia riconosciuti attraverso la mia descrizione in modo da poterli contattare e procedere con la commemorazione che ha proposto.

Rev. John Cloud

 

Harry alzò lo sguardo dalla pergamena guardando i suoi amici piuttosto perplesso. Posò prima lo sguardo su Blaise e poi su Pansy, infine su Bryan.

“Chi ti scrive?” gli chiese Hermione.

“Il reverendo Cloud, dalla cattedrale di Salisbury. E indovina un po’, il registro delle presenze del funerale di Malfoy è andato distrutto in un incidente avvenuto poco tempo dopo la funzione” rispose Harry con tono scettico e con un sopracciglio alzato. “Blaise, Pansy, voi ci siete andati, vero?”.

La ragazza si limitò ad annuire, mentre Blaise con lo sguardo duro rispose: “Certo che ci siamo andati e siamo rimasti con lui quasi tutto il tempo quando è stata allestita la camera ardente. Ci siamo allontanati solo poco prima del funerale per prendere un po’ d’aria e poi prendere posto in chiesa”.

“E avete riconosciuto qualcun altro?”

“Certo, eravamo i più vicini a Draco, così come le nostre famiglie lo sono ai Malfoy, quindi conoscevamo tutti quelli che sono intervenuti!”.

“Siete sicuri? Non avete notato qualche faccia nuova? Qualcuno che non avrebbe dovuto trovarsi lì?”.

“Adesso basta Potter! - sbottò Bryan attirando l’attenzione di tutti gli altri – Avevi promesso che non avresti più giocato a fare l’investigatore e invece ti ritrovo ancora una volta alle prese con questa faccenda!”.

“Ma infatti come ti avevo promesso non ho fatto più nulla a riguardo, tranne inviare questa lettera di cui ti avevo anche informato – rispose tranquillo Harry – Tu piuttosto sei sicuro di avermi detto tutto? Sei proprio sicuro di non aver mai conosciuto Draco Malfoy?” gli chiese assottigliando lo sguardo, come a voler cogliere ogni minimo cambiamento sul volto del ragazzo. Che a parte una restrizione delle pupille della durata di un istante rimase impassibile.

“Si Potter, ne sono davvero sicuro. C’è qualcosa che ti induce a pensare il contrario?” rispose con voce incolore e strascicata, con uno sguardo di sfida che irritò non poco Harry che si limitò a porgergli la pergamena affinchè potesse leggerla.

“Non vedo come la cosa possa riguardarmi” disse con voce melliflua prima di arrotolare nuovamente la pergamena e poggiarla sul tavolo. “E ora scusate ma sono stanco e me ne torno in dormitorio”. Ciò detto si alzò, raccolse le sue cose ed uscì dalla biblioteca, lasciando tutti gli altri esterrefatti per quel comportamento così insolito ed ingiustificato. Tutti tranne Harry che dentro bruciava dalla rabbia per la sensazione di essere stato preso in giro su una questione che ormai riteneva molto importate. Ma soprattutto perché non riusciva a capire la bugia di Bryan. Era palese che fosse proprio lui il terzo ragazzo di cui gli aveva parlato il reverendo Cloud, oltre a Blaise e Pansy.

Bryan conosceva Malfoy tanto da andare a pregare sul suo feretro, ma aveva voluto tenere nascosta la notizia, proprio come si era nascosto lui in occasione del funerale. Un’altra tessera del puzzle era stato calata, ma ancora una volta il suo profilo non combaciava con quello delle tessere già presenti.

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: madamina