Storie originali > Fantasy
Ricorda la storia  |       
Autore: Aleena    13/06/2012    0 recensioni
Il sogno è il nutrimento del suo corpo di Incubo, la speranza di continuare a esistere
Ogni desiderio lo è, ogni coscienza, ogni vita che ruba e poi spegne.
E' la sua natura e il suo tormento
E' la cosa più dolce che ci sia.
A parte il sapore della pelle di lei, così ribelle, così viva...
____
1a Classificata al contest "Light and Darkness - Supernatural Contest" indetto da romyechelon e giudicato da ro-chan sul forum di Efp
5a Classificata al contest "Fly To The Infinite, Because Everything Is Possible" indetto da Luna Ginny Jackson sul forum di Efp
Genere: Fantasy, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

CAPITOLO 1



TALITH 

 
 
  La distanza fra i loro corpi si era ridotta così velocemente che Talith quasi non se n'era accorta, distratta dal sorriso per metà sardonico e per metà ammaliante di Kay'den.
La piccola, perfetta macchina fotografica – quel gioiellino in rame ed acciaio per il quale aveva sgobbato più di tre anni – rischiò di scivolarle al suolo e fu solo grazie al laccio di cuoio che le avvolgeva la nuca se non rovinò disastrosamente. Rimase inerme a penzolare nel vuoto, a un passo da quella distruzione da cui la separava solo quel legame tanto sottile quanto tenace; come Talith, la cui mente danzava su un baratro nella cui oscurità poteva trovarsi parimenti gioia o dolore, vittoria o rovina.
Il peso della macchinetta fotografica, simbolo dello status sociale che aveva raggiunto, le premeva sulla nuca come un ammonimento gentile, quasi volesse dirle di chinare il capo, scartare di lato e fuggire: in fondo, quel che le serviva l'aveva ottenuto, no? Le erano occorsi sette anni, sette lunghi e degradanti anni per arrivare a quel momento, raggiungere l'ultimo nodo di un groviglio che le era sembrato sempre più inestricabile.
Aveva sprecato la vita per quel sogno, svenduto corpo e anima, e alla fine c'era riuscita: avrebbe scritto l'articolo più importante della sua vita. C'era così vicina ormai...
Le labbra di Kay'den si fecero più vicine ancora e Talith cercò di sottrarsi, tentando uno strattone che non rimase altro che un'intenzione: pareva che l'aria stessa si fosse fatta densa come ambra e che lei dovesse nuotarvi, quando perfino respirare era difficile.
Ogni suo moto di ribellione, ogni decisione, ogni singola volontà era annientata dal momento, da quella piega ironica sulle labbra dell'Incubo per il quale aveva sempre provato qualcosa a metà fra l'odio e il disprezzo, e che adesso ardeva dal desiderio di cancellare col contatto della propria bocca.
Siryo.
La sua mente cominciò d'improvviso a mandarle immagini di lui e dei loro ultimi giorni assieme. Talith le scansò come si fa con le mosche, agitando una mano senza emozione, cancellando in un istante vent'anni di vita assieme – perché ormai lui era così vicino.
Ne poteva percepire l'odore sottile di erbe notturne e glicine, quella fragranza tipica della Casa, mischiata ad un sentore che Talith avrebbe potuto solamente definire mascolino e che forse era semplicemente l'odore della sua pelle o dei suoi capelli – che importanza aveva? Kay'den le stava cingendo la vita e le spalle, l'attirava a sé con una dolcezza che Siryo non aveva mai avuta, cullandola e reclamandola ad un tempo, la brama che danzava nei suoi occhi di fiamma talmente lascivi e lussuriosi che Talith non avrebbe potuto tirarsi indietro.
Una mano di Kay'den – quella che le accarezzava piano la pelle scoperta del collo – scivolò delicatamente lungo la curva della spalla trascinandosi dietro il sottile pezzo di stoffa che reggeva la canotta di Talith; l'altra mano, invece, ne sollevò il lembo inferiore, per carezzare la schiena della mezz'elfa con gesti più imperiosi, quasi volesse, con le sue mani troppo calde, imprimerle cicatrici di fuoco a perenne monito del suo tradimento.
Talith lo lasciò fare, registrando solo marginalmente il senso di colpa bruciante che le attanagliava il cuore, la mente già per metà dell'Incubo, funestata da quella voce che le diceva di lasciarsi andare, che era giusto così.
Kay'den restò bloccato a meno di un centimetro dalle labbra di Talith, che poteva sentire il respiro caldo di lui. La lasciò sospesa, tesa e desiderosa di tuffarsi in quel baratro al quale essa stessa si era  diretta sette anni prima.
L'incubo rallentò, solleticandole la schiena con le dita, temporeggiando: sapeva come prenderla e cosa fare, era un cacciatore esperto e lei era la sua ultima, inafferrabile preda; dunque attese quelli che a Talith sembrarono al tempo steso secondi ed ere, prima di avventarlesi addosso.
Le labbra dell'Incubo erano calde e morbide, la sua bocca pregna di un sapore che poteva essere foglia da fumo e risacca o, chissà, semplicemente il sapore che aveva avuto la Dea Notte.
Talith smise di preoccuparsene all'istante, così come non badò alla forza con la quale le mani di fuoco di Kay'den le lacerarono la stoffa della canotta e il tessuto semplice della biancheria che indossava sotto. La mezz'elfa non pensava, avvolta dalle spire infuocate del desiderio che lui avvolgeva attorno ai loro corpi, ora privi di veli e uniti. Rimase silente, pregna solamente di lussuria, in balia completa del maschio che un tempo aveva voluto distruggere e che ora la avvolgeva con la pelle ardente, reclamandone il possesso.
Talith gli si concesse senza remore, sospirando e accasciandosi sul suo petto glabro quando la scia dell'orgasmo lasciò posto ad un sonno indotto.
Così Kay'den ebbe soddisfazione della fame e alla sua lussuria. 


 


Piccolo Spazio-Me: Questa è una storia che ho scritto qualche tempo fa e che deriva, come la maggior parte delle idee che non pubblico e che amo, da un sogno. Certo, l'idea era molto più lunga di così, e spero di riuscire a svilupparla come penso, in futuro... ovvero farla diventare un thriller urban fantasy :D 
L'ambientazione è, appunto, a metà fra un urban fantasy e uno steampunk (spero si capisca :D ).
Non vi metto una spiegazione razziale sui mezz'elfi, ma nel caso non sapeste cosa sono Incubi e Succubi, cliccate sui nomi :D in ogni caso, arrivati alla fine capirete cosa sono e fanno :D
Che altro... ah, giusto: la mia prestavolto l'ho trovata QUI :) adoro Deviantart *_*
Commentino? :S 

  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: Aleena