Film > Megamind
Segui la storia  |       
Autore: Kiarachu    14/06/2012    2 recensioni
Un'altra AU: E se qualcosa fosse andato storto al Museo di Metro Man, quando Megamind voleva distruggere la statua? Megamind dovrà fare una scelta che cambierà la sua vita: in bene, o in male? Dramma e angst all'inizio, ma poi conforto in futuri capitoli.
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi
Note: AU, Movieverse | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Minion stava guardando Roxanne, e stava preparando il discorso che le avrebbe fatto.
Aveva l’idea di dire la verità alla reporter, non gl’importava cosa sarebbe successo, anche il particolare dei sentimenti di Megamind verso di lei.
 
Alla prigione, il direttore lesse su Internet delle notizie, e vide che era successo al Museo.
Continuò a leggere, e scoprì che Miss Ritchi e Mister Smith erano coinvolti, e apparentemente erano all’ospedale.
 
Cominciò ad avere un’idea del quadro della situazione, e decise di andare all’ospedale, per avere delle risposte.
 
Quella particolare notizia era stata letta anche da un certo alieno che doveva essere morto, e quando vide il nome di Bernard nell’articolo, ansimò preoccupato, e decise di andare là, anche se era rischioso.
 
Nel frattempo, Roxanne aprì gli occhi, svegliandosi dal sonno indotto dai medicinali.
Sbatté un paio di volte gli occhi, e gemette, toccando cautamente la sua testa bendata.
 
“Miss Ritchi, è a posto? Eravamo così preoccupati!” Minion disse, quando la vide stiracchiarsi e aprire gli occhi.
 
Lei sbatté gli occhi un altro po’, per mettere a fuoco, e quando vide l’ittioide, chiese, “Minion? Che…che è successo? Dove sono?”
 
L’acquatico seguace le sorrise, lieto che non avesse amnesia, e poi cominciò a raccontarle quello che era successo, parlando lentamente e facendo delle pause per non sopraffare la psiche della donna con tutte quelle informazioni.
 
La reporter era in un turbinio d’emozioni: all’inizio era molto arrabbiata per il comportamento pericoloso di Megamind, poi sgomentata per quello che aveva fatto, ricordando lui che diceva a loro di aver fiducia in lui, e così salvandogli la vita.
 
Dopo quello, era sull’orlo delle lacrime, quando Minion le disse il comportamento del suo protetto dopo che aveva scoperto che lei era in pericolo, e poi pianse a dirotto, quando il pesce spaziale le disse che era stato là a vegliare su di lei per tutto il tempo del coma farmacologico, e poi aveva deciso di tornare in prigione, per quello che aveva fatto.
 
Il pesce nella tenuta robotica non aveva ancora avuto il coraggio di dirle i sentimenti di Megamind verso lei, perché aveva visto che era chiaramente shockata.
Appoggiò solamente una mano sulla sua spalla, come aveva fatto con Megamind, per cercare di confortarla.
 
Dopo un bel po’, la crisi di nervi di Roxanne calò, tirò su col naso, e prese dei fazzoletti di carta che erano sul tavolino vicino al letto, per soffiarsi il naso.
Quindi prese un respiro tremante, per calmarsi.
 
“Scusa, Minion. Penso che fosse solo shock. Io…non so cosa dire. Sono estremamente arrabbiata per il comportamento del passato di Megamind, ma sono anche confusa…perché ha salvato me e Bernard? È un Signore del Male, o lo era…è un cattivo, per l’amor del cielo! Non un…eroe…”, disse con poca convinzione, corrugando le sue sopracciglia, pensando a tutte le volte che l’aveva rapita, stando attento che nessuna trappola mortale potesse essere davvero tale per lei.
 
Pensò a tutte le volte che non l’aveva rapita, perché stava male o aveva qualche preoccupazione, come quando suo padre morì.
Scosse la testa, e raccolse il coraggio di dire a Minion quello che stava pensando.
 
“Non so cosa tu pensi di lui, ma io ho sempre pensato che non era un supercattivo. E penso che…anche tu lo sapevi. Tu eri sempre molto gentile, mi chiedevo sempre se ci fosse della cattiveria in te, Minion.”
 
“E adesso capisco perché voleva andare in prigione. Per proteggermi, vero Minion? Poveretto…è così confuso, ma io lo aiuterò, e lo tirerò fuori di là. E tu mi aiuterai, vero, Minion?” lei dichiarò, sorridendogli con la sua solita espressione fiduciosa. 
 
Minion s’illuminò, e annuì, e adesso voleva dirle l’informazione sui sentimenti del suo protetto verso di lei.
 
“Stavo sperando che lei mi dicesse così, Miss Ritchi. E mh…anche se mi ha detto di non dirglielo, e probabilmente lei sarà shockata di nuovo, lui mi ha detto che l’ama, e quello è un altro motivo per cui ha deciso di andare in prigione”, lui disse, chiudendo gli occhi, aspettando l’urlo o qualsiasi altra cosa che lei avesse fatto.
 
Dopo un po’ Minion aprì gli occhi, per vedere che succedeva.
Roxanne era esterrefatta, a bocca aperta, e gli occhi che sembravano schizzargli fuori dalle orbite.
 
“Lui…lui mi ama?! O mamma mia..io…io davvero non so che dire. Dammi un po’ di tempo per rifletterci. È così improvviso. Solo una cosa: avevi ragione, son shockata di nuovo”, la reporter disse, ridendo brevemente.
 
Minion si rilassò un poco, e sorrise alla brunetta.
 
“Grazie, Miss Ritchi. Pensavo che lei avrebbe urlato o sarebbe stata schifata dall’idea. Signore pensava che lei avrebbe riso di lui, così son sollevato nel sentire questo da lei. Lo sa, lui pensava sempre che il cattivo non conquisterà mai la fanciulla, e così mi aveva detto di non dirglielo”, l’ittioide le disse sinceramente.
 
Roxanne sorrise, e rassicurò il pesce dicendo, “Non son mai stata schifata da lui. Di fatto lo trovo…interessante. E mio padre mi ha sempre detto di non giudicare mai un libro dalla copertina, o una persona dall’aspetto. So che ha compiuto molte cose cattive, ma questo…ha salvato Bernard, e me, anche se era colpa sua. A chi te l’ha detto che alle ragazze non piacciono i ragazzacci?” lei finì con un’espressione birichina.
 
Minion stava pere dirle quanto gli piacesse il suo discorso, quando sentirono una voce familiare avvicinarsi, e il direttore entrò nella stanza.
 
“Minion, Miss Ritchi! Son felice di vedervi. Vedo che lei si è ripresa bene, e Minion, devi darmi qualche spiegazione, se non ti dispiace”, lui disse in tono serio e d’affari.
 
L’ittioide annuì, ed andarono fuori dalla stanza, anche per dare spazio al dottore e alle infermiere per controllare i dati di Roxanne.
Il pescioide spiegò tutto al direttore, anche la parte nell’ufficio del sindaco.
 
L’uomo baffuto annuì in riconoscimento, capendo lo strano comportamento del suo quasi figlio.
Il dottore uscì dalla stanza di Roxanne, e parlò sia all’uomo che al pesce spaziale.
 
“È a posto, ancora una giornata qua dentro, e sarà come nuova. Ho comunicato alcune delle cose successe al suo ufficio, e ad altri media. Sapevo che Megamind non era così malvagio, vedendo il suo comportamento nella sua “era da criminale”, e avevo notato che era sempre attento a non far male a nessuno. Era solo un gioco per lui, vero? Un gioco tra lui e Metro Man.”  
 
Annuirono tutti e due, guardiano e patrigno – cioè il direttore –, e il curatore della prigione chiese, “E per quanto riguarda Bernard Smith? Ho letto che è stato messo in coma come Miss Ritchi, giusto? È sveglio adesso? Vorrei parlare anche con lui, se non le dispiace. So che non ha nessuno qui. I suoi genitori son morti qualche anno fa, e tutta la sua famiglia è via dall’America, e so anche che non ha amici o conoscenti, vero?”
 
Anche Minion sapeva quelle cose, in quei giorni aveva fatto delle ricerche, ed era dispiaciuto per quel pover’uomo.
 
Quindi il dottore disse, “È ancora in coma. Abbiamo scoperto un trauma cranico grave un giorno dopo l’incidente, e quindi penso che si riprenderà domani. Non è in pericolo. Ma ha ricevuto una visita in questo momento; penso che quell’uomo sia ancora nella stanza. Magari saprà rispondere a qualche domanda.”
 
Ringraziarono il dottore, e andarono nella camera di Bernard.
Quando videro chi era l’ospite misterioso, entrambi fecero una faccia sorpresa.
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Megamind / Vai alla pagina dell'autore: Kiarachu