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Autore: Luri07    14/06/2012    3 recensioni
Questa è la mia prima fic sui Mars quindi spero siate clementi.
Un bar a S.Monica
Lui Batterista, Lei Ragazza comune
Lui Husky, Lei Meticcia
Può l'incontro tra i due cani far sbocciare l'amore tra i padroni?
"Sospiro e con molta calma tento di fare un passo quando quella maledetta furia bianca fa uno scatto che per poco non mi fa cadere con il culo per terra, cosa che invece una ragazza davanti a me non è riuscita ad evitare."
OOC per Evenienza! MarsHugs :3
Genere: Comico, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio, Shannon Leto, Tomo Miličević
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: Incompiuta
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Una volta seduta sul sedile posteriore insieme ai cani, tentai di salutare titubante un Jared leggermente teso ed intrattabile.

< < Piacere, sono Andy... > > dissi quasi in un sussurro, Jared in tutta risposta mi ignorò e parlò, anzi aggredì il fratello maggiore.

< < Santa pazienza che non ho! Possibile che devo venirti a riprendere a quest'ora di notte in compagnia di una sciaquetta?! - disse indicandomi velocemente - Per colpa tua perderò più ore di sonno di quante già non ne perda per colpa dell'insonnia! > >

Ero allibita, mi aveva chiamato “ SCIAQUETTA?!” Non sta ne in cielo ne in terra che una persona mi tratti in quel modo, senza pensarci due volte aprii lo sportello dell'auto che si era fermata ad un semaforo e scesi con Luri al seguito.

Shannon contemporaneamente mi aveva difesa smentendo il fratello e prendendolo a male parole per il poco tatto e per la crisi isterica insensata. Vedendomi scendere furiosa dall'auto, rimprovera nuovamente il fratello lasciandogli uno scappellotto sulla nuca e inizia a rincorrermi.

< < Andy, fermati! Ti prego, Jared non voleva dire quelle cose! A volte è troppo istintivo e non pensa a ciò che dice... > > Mi raggiunge e mi blocca un polso.

< < Lasciami! Non mi importa se era sua intenzione o meno ferirmi ma lo ha fatto e visto che nessuno mi tratta in quel modo preferisco andarmene. > >

Tentai di camminare ma la sua presa salda non mi dava vie d'uscita, sentii l'altra sua mano sul volto, intenta ad accarezzarlo dolcemente. Mi voltai assecondando il gesto e mi ritrovai a guardare fisso negli occhi felini quel “piccolo grande” uomo che impercettibilmente mi aveva giàrubato il cuore.

< < Ti prego, resta con me... Vedrai che quell'idiota si è calmato e non ti aggredirà, voglio che tu venga da me. Sei stanca e lo vedo, hai bisogno di riposo ed ora casa tua è lontana... Almeno penso. > > io in tutta risposta annuii, rise leggermente mentre avvicinava il suo volto al mio.

Ancora una volta le nostre labbra erano in procinto di unirsi, il suo respiro caldo sulla mia pelle provocava dei brividi che attraversavano ogni molecola del mio corpo. Sempre più vicini, la sua presa potente lasciò il mio braccio che si posizionò intorno alla sua spalla e la mia mano si precipitò sui capelli, dischiusi le labbra e per un millesimo di secondo si sfiorarono. Quelle labbra morbide però non si ri poggiarono sulle mie che insoddisfatte del misero tocco si erano sporte di più e si erano scontrate con l'ispida barba che Shan aveva sulla guancia.

Il suono del clacson aveva rovinato il momento che Entrambi aspettavano con ansia.

Shannon sbuffò peggio di un toro imbufalito e calciò con violenza una lattina vuota che giaceva abbandonata al suolo, Andy invece strinse i pugni lungo i fianchi e si trattenne dal prendere a cazzotti il bel musino del signor Jared Leto, la cui voce aveva fatto capolino nel momento meno opportuno < < Allora ne avete per molto o possiamo tornare a casa? > > disse sporgendosi dal finestrino.

I due si guardarono e rassegnati rientrarono nel veicolo, uno scoglionato l'altra imbarazzata e frustrata.

I minuti passavano e il silenzio era calato come una nebbia fitta, gli occhi di Andy erano pesanti e a stento riuscivano a tenersi aperti, la radio non aiutava visto che come sottofondo c'era una canzone a lei sconosciuta che però insieme al “dondolio” della macchina e all'odore che il giacchetto di Shannon emanava, la cullavano fino a portarla tra le braccia di Morfeo.

 

Shannon

 

Silenzio, troppo per i miei gusti, iniziai a tamburellare le dita sul cruscotto e a battere i piedi seguendo un ritmo immaginario. Jared guidava tranquillo e con un'occhiata veloce allo specchietto retrovisore si accorse che la mia “bella” come l'aveva chiamata lui, si era addormentata tutta rannicchiata dentro al mio giacchetto. Mi voltai, per quanto mi era possibile, a guardarla.

Il suo volto angelico era contratto in una smorfia, sicuramente dovuta dalla posizione scomoda, che la faceva somigliare ad una bambina, le labbra erano schiuse leggermente e prendevano la forma di un cuoricino. Aveva le gote di un rosa pallido che in contrasto con la pelle color della luna la facevano apparire come una bambolina di porcellana.

< < La mia bambolina... > > un sussurro appena udibile era uscito prepotentemente dalle mie labbra

< < Eh? Cos'hai detto Bro? > > Jared – che in realtà aveva sentito bene- si girò a guardare il fratello con un'espressione curiosa dipinta sul volto.

< < Niente Bro, non preoccuparti. > >

Si era passato più volte la mano sui capelli dubbioso.

Il suo cuore non smetteva di battere all'impazzata, più volte durante il rimanente tratto di strada da percorrere ,si era incantato a vedere la ragazza che beatamente stava riposando dietro di lui, ignara di tutto ciò che le accadeva intorno. Arrivati finalmente alla villa scesero, Shannon prese delicatamente in braccio la “bella addormentata” della situazione e si diresse all'interno.

I due cagnetti si erano accucciati vicini nella cuccia di Sky che, come raramente accadeva, era rimasto calmo e pacioso.

Jared si dileguò salutandolo con l'occhiolino, il buio era totale ed il rischio di una rovinosa caduta pendeva sopra le teste dei due. Shannon a passo sicuro si direzionava per le varie stanze fino a quando non si ritrovò dinnanzi ad una rampa di scale.

Con più calma salì i gradini uno alla volta finchè non poggiò entrambi i piedi sul tappeto che segnava la fine della rampa. A colpo sicuro girò sulla destra ed entrò facendo il meno rumore possibile in una camera.

Una leggera luce entrava dalle tapparelle della persiana che non erano completamente abbassate, un grande letto a baldacchino riempiva in minima parte la grande stanza, si poteva distinguere la presenza di un armadio, una libreria e una scrivania.

Shannon poggiò la figura femminile che teneva in braccio, il cui peso leggero non aveva gravato particolarmente su di esso, sul letto morbido dove le tolse le scarpe le la coprì. Andò in bagno dove in pochi minuti si cambiò indossando solo un paio di pantaloncini.

Era indeciso se dormire nel suo letto insieme alla sua bambolina oppure lasciarla sola andando a dormire nella stanza degli ospiti. Mentre rifletteva un tuono lo riportò alla realtà.

La ragazza che stava dormendo iniziò a tremare violentemente così le si avvicinò e la strinse in un abbraccio per tranquillizzarla. Dopo un paio di minuti il temporale peggiorò e la situazione che prima era riuscito a gestire ora si era fatta più problematica.

Dagli occhi chiusi dell'angelo che gli dormiva accanto, uscivano lacrime involontarie che goccia dopo goccia stavano bagnando il petto di Shannon che continuava ad abbracciarla teneramente sussurrandole dolci parole di conforto.

Lei, dopo l'ennesimo tuono si aggrappò a lui e apparentemente trovò pace.

< < Smettila di piangere, piccola mia, ci sono io qui con te e niente potrà farti del male. > > Stava accarezzando i capelli setosi della ragazza e dopo averle continuato a fissare insistentemente le labbra si avvicinò e le lasciò un dolce bacio sulle labbra.

 

Tum Tum... Tum Tum

Che cos’è un bacio se non il linguaggio del cuore?

Tum Tum...

Una notte d'amore magica inizia e finisce con un bacio.

Tum Tum...

Questo bacio sarà dolce alla tua bocca, il prossimo al mio cuore

Tum Tum...

< < Buona notte... > > Le accarezzò nuovamente la guancia e si abbandonò felice tra le braccia di Morfeo.

  
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