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Autore: ValeDowney    14/06/2012    1 recensioni
Primo capitolo di una lunga serie, che vede protagonista Clarice Piton, la figlia di Severus Piton e Lily. In questa serie di storie, Harry Potter é in versione femminile e la giovane Clarice passerà tante meravigliose avventure, insieme ai suoi fedeli amici, nel magico mondo di Hogwards. Prima serie: Clarice Piton e la Pietra Filosofale
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Severus Piton
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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Grazie per tutte le recensioni. Nel capitolo precedente é Severus ad arbitrare la partita di Quidditch a posto di Madama Boom: ciò, non ho preso spunto dal film, ma dal libro che, evitando che possa succedere come nella partita contro Serpeverde, ad arbitrare la partita é proprio Severus

Passarono i giorni ed anche gli esami e, mentre Ron, Hermione e Clarice camminavano uno affianco all’altra, Hermione disse: “Ho sempre sentito dire che gli esami finali, ad Hogwarts, erano spaventosi, invece io li ho trovati piacevoli”. “Parla per te, per favore” disse Ron; poi, guardò Clarice, la quale si continuava a toccare la cicatrice; quindi le chiese: “Tutto bene, Clarice ?”. “La cicatrice: non fa che bruciarmi” rispose Clarice. “Non è la prima volta” disse Hermione. “Ma non così” disse Clarice. “Forse, dovresti chiedere a tuo padre un altro po’ di Pozione Calmante, così da farti passare il dolore” propose Ron. “Brillante ! Vedo che sei diventato un genio in pozioni” disse Hermione. “Non dire sciocchezze: so come si chiama, perché Clarice me ne ha già parlato in precedenza” disse Ron. “Vuoi dire che non è la prima volta che prendi quella pozione ?” domandò stupita Hermione, guardando Clarice la quale, mentre continuava a toccarsi la cicatrice, rispose: “No: una notte, la stessa notte che ho incontrato Tu – Sai – Chi nella Foresta Proibita, la cicatrice mi bruciava tantissimo e, così, il mio papà mi ha fatto bere la Pozione Calmante e, il dolore, mi è passato subito”. “Magari, adesso, possiamo andare da lui, così bevi quella pozione” disse Hermione. “Secondo me, è un avvertimento: significa pericolo in vista” disse Clarice, mentre arrivarono nei giardini del castello; poi si fermarono, per vedere Hagrid suonare un flauto, stando seduto sui gradini della sua capanna. “Oh” disse semplicemente Clarice; poi, aggiunse dicendo: “Ma certo” e riprese a camminare. Hermione e Ron la seguirono; poi, Hermione chiese: “ Cosa c’è ?”. “Non vi sembra un po’ curioso che, quello che Hagrid desidera di più, sia un drago ? E che si presenti uno sconosciuto che, per caso, ne ha uno ? Quante persone vanno in giro con un uovo di drago in tasca ? Perché non ci ho pensato prima ?” spiegò Clarice. “Perché non ne hai mai avuto il tempo” disse Ron e, i tre, corsero da Hagrid e, quando si fermarono davanti a lui, quest’ultimo smise di suonare il flauto e Clarice gli domandò: “Hagrid, chi ti ha dato l’uovo di drago ? Com’era fatto ?”. “Non lo so: non l’ho mai visto in faccia, perché teneva il cappuccio” rispose Hagrid. “Ma con quello straniero ci dovrai aver parlato, no ?” disse Clarice. “Bé, lui voleva sapere che genere di creature mi occupavo e glielo detto: ho detto “dopo Fuffy, un drago non sarà un problema” spiegò Hagrid. “Sembrava interessato a Fuffy, a quanto pare” disse Clarice. “Ma certo che era interessato a Fuffy: non ti capita spesso di incrociare un cane a tre teste, anche se sei del mestiere. E così, gli ho detto: “ il trucco di ogni bestia, è sapere come calmarla”. Prendi Fuffy, per esempio: gli basta un po’ di musica e si addormenta come un ghiro” spiegò Hagrid. Clarice, Ron ed Hermione si guardarono negli occhi; quindi Hagrid disse: “ Dovevo dirvelo ?” e i tre scapparono, sotto lo sguardo stupito e perplesso di Hagrid.

I tre corsero dentro, fin nell’ufficio della Professoressa McGranitt e, quando vi furono di fronte, mentre riprendevano fiato, Clarice disse: “ Dobbiamo vedere il Professor Silente: immediatamente !”. “Temo che il Professor Silente non sia qui: ha ricevuto un gufo urgente dal Ministero della Magia ed è partito subito per Londra” spiegò la Professoressa McGranitt. “E’ partito ?! E adesso ?! Ma è una cosa importante: si tratta della Pietra Filosofale” disse Clarice. La Professoressa McGranitt rimase senza parole nel sentire ciò; quindi chiese: “Come sapete dell…” ma fu interrotta da Clarice, la quale disse: “ Qualcuno tenterà di rubarla”. La Professoressa McGranitt li guardò tutti e tre; poi disse: “Non so come voi tre sappiate della pietra, ma vi assicuro che è protetta benissimo. Ora tornate nei vostri dormitori, in silenzio !” e i tre non poterono più replicare; ma la Professoressa McGranitt aggiunse dicendo: “Signorina Piton, potrebbe, gentilmente, fermarsi un paio di minuti: avrei da dirle alcune cose”. Clarice, si voltò verso Hermione e Ron e, quest’ultimo disse: “Ti aspettiamo qua fuori” ed uscirono dall’ufficio. Clarice, quindi, si rivoltò verso la Professoressa McGranitt la quale, le disse: “Non ci siamo proprio signorinella: tuo padre era stato chiaro quando ti aveva detto di non ficcare più il naso in faccende che riguardano la scuola ma, tu, hai voluto fare, ancora una volta, di testa tua”. “Il papà te lo ha detto ?” domandò stupita Clarice. “Mi ha raccontato che tu ed i tuoi amici, stavate ficcanasando il naso in faccende della scuola, ma non mi sarei mai immaginata che avreste scoperto dell’esistenza della Pietra Filosofale” rispose la Professoressa McGranitt. Clarice guardò il pavimento; quindi la Professoressa McGranitt aggiunse dicendo: “Vedo, però, che con la ramanzina che ti ha fatto tuo padre, le cose non sono cambiate”. Clarice la guardò e le chiese: “Glielo dirai ?”. “Oh, non sta a me dirglielo, ma toccherà a te: dovrai decidere se sia più giusto rivelargli di ciò che avete scoperto, oppure no . Ed, ora, puoi raggiungere i tuoi amici ed andare nei dormitori” rispose la Professoressa McGranitt.

Senza dire nient’altro, Clarice si voltò e quando raggiunse i suoi amici, Ron le domandò: “Allora, come è andata ?”. “Come vuoi che sia andata ?! Mi ha detto che non dobbiamo più ficcare il naso in cose che riguardano la scuola e che, ovviamente, mio padre le aveva già raccontato tutto” rispose Clarice, mentre camminavano sotto il porticato, in mezzo a tanti altri studenti. “Mai che tuo padre si faccia gli affaracci suoi” disse Ron. Clarice gli diede un’occhiataccia; poi disse: “Non era uno straniero quello che Hagrid ha incontrato al villaggio: era Raptor. Vuol dire che lui sa come riuscire ad illudere Fuffy”. “E con Silente che è partito…” iniziò a dire Hermione, ma fu interrotta da una voce, la quale disse: “Buon pomeriggio”. I tre si voltarono, per vedere Severus davanti a loro; poi, chiese: “ Allora, tre giovani Grifondoro come voi, cosa ci fanno al chiuso, in una giornata come questa ?” e guardò Hermione, la quale titubante, rispose: “Emmm…ecco…noi….noi…stavamo”; ma Severus la interruppe, dicendo: “Dovete fare attenzione: si potrebbe pensare…” e voltando lo sguardo verso Clarice, terminò dicendo: “…che tramiate qualcosa” e, dopo averle lanciato un’occhiataccia, facendole capire di non cacciarsi nei guai, si voltò, andandosene per un’altra strada, mentre il suo lungo mantello, si muoveva dietro di lui. “Ora che facciamo ?” domandò Hermione. “Scendiamo nella botola e lo faremo stanotte” rispose Clarice. “Ma come faremo ?” chiese Ron. “Useremo il mio Mantello dell’Invisibilità, anche se mio padre l’ha confiscato, dopo che abbiamo fatto quella scappatella da Hagrid, quando è nato Norberto” rispose Clarice. “Ma senza mantello non possiamo andare al corridoio del terzo piano: sicuramente, ci saranno professori e prefetti in ogni angolo” disse Ron. “C’è sempre un altro modo: non è che il Mantello dell’Invisibilità è l’unica soluzione che abbiamo” disse Hermione. “Invece sì che è l’unica che abbiamo, perché non abbiamo ancora imparato degli incantesimi che ci rendono invisibili” spiegò Ron. “Allora, dovrò affrontare mio padre e spiegargli tutto” disse Clarice. “Clarice, no ! Non puoi dirgli che, stanotte, abbiamo intenzione di scendere lungo la botola ed affrontare Raptor prima che prenda la pietra: se glielo dirai, lui sicuramente ti rinchiuderà nei sotterranei e ti farà espellere dalla scuola” disse Hermione. “Mio padre non mi può espellere per un’azione a fin di bene” disse Clarice. “Sarà a fin di bene, se ne usciremo vivi” disse Ron. “Ron, ora non trarre delle conclusioni affrontate: vedrete che ci riuscirò; e, poi, non mi può uccidere, perché sono la sua figlioletta prediletta che ha preso tutti ottimi voti agli esami” disse Clarice. “Come fai a sapere che hai preso ottimi voti agli esami ? I risultati non li hanno ancora dati” domandò Ron. “Fidati: sono sicura di aver fatto degli esami perfetti” rispose Clarice. “Vorrei avere la tua stessa fiducia, ma mi accontento di avere anche dei voti sufficienti per passare all’anno prossimo” disse Ron. “Ok, se mi sbrigo, riesco a raggiungerlo; voi, nel frattempo, fate gli indifferenti ed aspettatemi nel dormitorio” disse Clarice e corse nella direzione dove era andato Severus. “Quella si farà ammazzare” disse Ron.

Clarice corse più in fretta che poteva, finché davanti a se, non vide suo padre, quindi, gridò dicendo: “Professor Piton ! Professor Piton ! Per favore, si fermi !”. Severus, sentendosi chiamare, si fermò e, voltandosi, vide sua figlia correre verso di lui e, quando si fu fermata davanti a lui, le chiese: “Clarice, che cosa c’è ?”. “Papà, devo parlati di una cosa molto importante” rispose ansimando Clarice, mentre riprendeva fiato. “Va bene, ma andiamo da un’altra parte” disse Severus e, mettendo un braccio intorno alla figlia, la condusse verso il lago, dove si sedettero sotto l’albero dei Serpeverde; poi, domandò: “Allora, di che cosa volevi parlarmi ?”. “Si tratta di Nicholas Flamel e…” iniziò a dire Clarice, ma Severus la fermò, dicendo: “Ancora con questa storia ! Pensavo di essere stato chiaro, quando ti avevo detto di non cercare più informazioni su Nicholas Flamel, ma tu…” ma, questa volta fu Clarice a fermarlo, dicendo: “Lo so, ma è una cosa molto importante ! Ascolta: io ed i miei amici abbiamo scoperto che cosa Fuffy sorveglia e chi è Nicholas Flamel. Sotto la botola è nascosta la Pietra Filosofale e, noi pensiamo che sia Raptor che voglia rubarla. Ed è per questo motivo, che, prima, non ti abbiamo detto niente: avevamo paura che ce lo proibissi”. “Ma certo che ve lo proibisco: qualunque cosa avete in mente, scordatevelo ! Sicuramente, già qualcun altro vi avrà detto che la Pietra Filosofale è ben protetta, visto che lo avete chiesto praticamente a tutti; quindi lasciate perdere !” replicò dicendo Severus. “Ma papà, noi…” iniziò a dire Clarice, ma Severus la interruppe nuovamente, dicendo: “Clarice, non se ne parla ! E’ troppo pericoloso, ed io non voglio perderti” e, mentre le mise le mani sulle guance, aggiunse dicendo: “Ho solo te, piccola mia”. Clarice guardò da un’altra parte; poi, riguardando Severus gli disse: “Va bene: ti prometto che non scenderò per quella botola”. Severus sorrise, per poi stringerla forte a se. I due, però, non si accorsero, che erano osservati: qualcuno, dall’alto di una finestra, li scrutava standosene nell’ombra, per poi andarsene arrabbiato. Quando l’abbraccio finì, Severus disse: “Sarà meglio che me ne ritorni nei sotterranei: ho ancora un sacco di compiti da correggere” ed, entrambi, si alzarono in piedi; poi, Clarice propose dicendo: “Magari, posso venire con te, così ti faccio compagnia”. “Va bene; sai che mi fa sempre piacere quando sto con te” disse Severus e si diressero, uno accanto all’altra, verso il castello.

Stavano camminando lungo il porticato, quando Hagrid li raggiunse e disse: “Scusi se la disturbo, Professor Piton, ma avrei qualcosa per la piccola Clarice”. “Qualcosa ?! Per me ?!” disse stupita Clarice. “Ecco: questo è il mio regalo” disse Hagrid e le consegnò il flauto che stava suonando prima. Clarice lo guardò; poi, dopo aver alzato lo sguardo verso Hagrid, gli chiese: “Un regalo per cosa ?”. “Per il Natale passato; sai, ho pensato che lo volevi, perché vedevo che ne eri tanto interessata” rispose Hagrid. “Grazie, Hagrid: è un bellissimo regalo” disse entusiasta Clarice e lo abbracciò. Severus guardò scrutamente Hagrid, cercando di capire del perché avesse veramente regalato il suo flauto a Clarice; quindi disse: “ E’ un pensiero molto gentile, Hagrid, ma non credo che mia figlia lo sappia suonare”. Clarice si staccò dall’abbraccio e guardando Severus, disse: “Oh, non ti preoccupare papà: vedrai che imparerò”. “Sì, come no” disse Severus. “Tu non ti fidi di me, vero ? Bé, sappilo che ci metterò tutta me stessa, per imparare a suonare questo strumento” disse Clarice. “Cocciuta la piccola, eh ?” disse Hagrid. “Già, quanto il papà” disse Severus; poi, aggiunse dicendo: “Coraggio, Clarice: ho ancora molti studenti da bocciare”. “Grazie, ancora Hagrid: ti prometto, che prima o poi, mi sdebiterò” disse Clarice. “Oh, non ce n’è bisogno: a me è bastato farti felice” disse Hagrid e, dopo averli salutati, se ne ritornò alla sua capanna. “Lui ed i suoi regali: ora mi toccherà pure darti delle lezioni di flauto” disse Severus. Clarice lo guardò e stupita gli domandò: “ Tu sai suonare il flauto ?”. “Quando ero piccolo, mi ricordo che la mia madre biologica, mi insegnò a suonare un po’ il pianoforte, visto che lei dava delle lezioni per guadagnare dei soldi: ero rimasto affascinato di come era brava nel suonarlo e, così, volli provare anche io, ma con scarsi risultati. Ormai, avevo perso ogni speranza, quando una nostra vicina di casa mi aiutò, insegnandomi a suonare il flauto, sia normale, che di traverso. Quella signora era molto gentile, tanto che mi regalò questo strumento” rispose Severus. “Uao ! Credo che dovrò ancora sapere molte cose su di te” disse Clarice. “Lo credo anche io, però ora andiamo nei sotterranei, così magari, possiamo andare al “Paiolo Magico” per prenderci qualcosa” disse Severus, riprendendo a camminare. “La trovo una splendida idea: così, possiamo trascorrere un po’ di tempo insieme” disse Clarice e scesero nei sotterranei.

  
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