In compagnia di Jusy ci dirigemmo nella stanza del direttore. Un signore in giacca e cravatta ci scrutava dall’altra parte dell’ufficio.
Torturava con il pollice e il l’indice il mento , e ogni poco arrotolava la sua folta barba tra di esse.
-Prego, accomodatevi – si alzò , e fece segno di sederci.
- Bene, come vi chiamate?- Subitò inizio con il ‘Quarto grado’ .
-Io mi chiamo Elena signore, lei invece Sofia- indicai Soph.
-Bene.. avete uno strano accento, di dove siete?-
-Signor Direttore, siamo Italiane, cerchiamo un lavoro a contatto con le persone perché ci siamo trasferite da poco e vogliamo ambientarci al meglio.. -
Soph iniziò a parlare, in modo carismatico. Trattenevo a stento la risata , era buffissima.
Ma dovevo resistere se dovevamo guadagnare soldi, dopotutto ,un paio di biglietti per un concerto, soprattutto in prima fila , costano circa 60.00 € l’uno , non una cosa da niente.
Finito il discorso, Soph mi guardo che sembrava dicesse ‘Vuoi farla finita?’ .
Mi ricomposi e ascoltai le parole del direttore.
- Mmm, e perché dovrei scegliere proprio voi due invece che le altre 24 che si sono presentate oggi? –
Ci guardammo negli occhi e risposi - Perché noi non la deluderemo signore, sappiamo benissimo che congedare Jusy per maternità è una grave perdita,
perché era un’ottima cassiera e cameriera. Noi cercheremo di fare il nostro meglio e inoltre faremo straordinari se ce n’è bisogno,
si metta nei nostri panni: Appena diciottenni, trasferite da poco in un paese che hanno solo visto nelle foto .
In fondo signore, che le dobbiamo dire? Stiamo vivendo la vita , come tutti- Conclusi soffi sfatta, il direttore sorrise compiaciuto e ci strinse la mano a entrambe
– Aspettate all’ingresso,insieme alle altre, tra qualche minuto, il tempo di decidere e vi faro’ sapere -
-Certamente … Grazie mille , è un piacere ;)- disse sorridendo Soph.
Uscimmo dallo studio, Ci sedemmo nella panchina insieme alle altre ragazze.
-Secondo te abbiamo fatto buona impressione?- Dissi titubante.
-Eccerto! Hai visto come sorrideva ! hai concluso in modo grandioso! –
-Certo, e io sono sposata con il principe d’Inghilterra… Soph, ho solo detto quello che mi è passato per la testa!
Ho perso il controllo ! Nenche lo conosciamo, e se poi ci ha rifiutato?!- Ok, stavo sclerando.
-El,el … el cazzo! Ripigliati... - disse Soph,
- Ma se poi.. –
non terminai la frase che Soph mi prese con entrambi le mani per le spalle e mi scosse ripetute volte dicendo
– El! BASTA! . Stop! E’ un lavoro, se non ci accetteranno, non è mica morto nessuno! Ce ne sono tanti altri in giro! Potremmo andare a chiedere da Ambercrombie, oppure Starbucks! -
-Ok, mi hai convinta!-
dissi tra una risata e l’altra.
Una ragazza dai capelli cotonati e rossi si avvicinò a noi , con fare scorbutico e presuntuoso, e sorridendo disse a Soph
– La tua amichetta ha ragione, non verrete prese .. sono io quella perfetta- Disse mandandosi quel ciuffo cotonato all’indietro
- E’ ovvio , no? Sono bella, brava, e pure di manica larga… e poi siete così stupide la venire vestite così ? - disse disgustata.
Alla mia destra Soph, stava diventando viola in volto, saprei che da un minuto all’ l’altro sarebbe scoppiata
- Cioè, venite super coperte a un colloquio di lavoro ? Puashahaha , fate ridere. Non avete proprio niente in quella testolina! Devi vestirti così , se vuoi far colpo –
Disse indicandosi il suo abbigliamento , ovvero , una maglia scollatissima e quei pantaloncini strappati che non sembravano nemmeno degli shorts, bensì delle mutande di jeans..
Seguiti da calze a rete con anfibi con qualche centimetro di tacco. .
-Ovvero, vestita da BATTONA! – Soph era scoppiata . –Scusa, puoi ripetere ? - disse in tono altezzoso quella rossa acida.
–Hai sentito bene.. - Disse a denti stretti Soph, la guardai e le sussurrai che doveva calmarsi , altrimenti avremmo dato cattivo esempio .
-Che c’è hai perso la lingua? – la provocò la rossa .
-PIUTTOSTO A TE TI SERVE AMPLIFON! IO AVRO’ ANCHE PERSO LA LINGUA, MA TU L’HAI TROPPO LUNGA CARA!- Disse Soph ,alzandosi di scatto dalla panchina .
Io la trattenevo per la maglia ma , non ce la facevo.
Stava per mollarle un destro a quella Rossa che Jusy ci chiamo’ dicendo che dovevamo rientrare.
Ci allontanammo .. la rossa disse
- Non è finita, volevi tirarmi uno schiaffo eh? Hai cambiato idea eh? Te ne vai pure? -
- No cara, non me ne vado perché ho paura ,e poi .. Ebbene sì , ho cambiato idea, perché mi scoccia ora di sporcarmi le mani.
Sai com’ è : La merda schizza se gli si tira gli schiaffi! – disse compiaciuta Soph, che zittì La rossa.
Sorrisi a Soph e prendendoci per mano, ci avviammo nello studio.
-Ho riflettuto a lungo e comprendo benissimo la vostra vita, pure io non sono di qui : Vengo dalla Spagna .
Pure io all’inizio ho avuto difficoltà, non conoscevo nessuno, io ero venuto da solo - il direttore iniziò il discorso seriamente
– Perciò capisco che volete trovare lavoro al più presto , qua a Londra non se ne trova tantissimo… Voi due mi avete ricordato me,
quando avevo ventuno anni e decisi di esplorare il mondo , di ‘vivere la vita’ proprio come ha detto lei , signorina – Disse , indicandomi
– Perciò , ho deciso che voglio darvi un’opportunità , ma .. prendetela seriamente, dopo questa , non ve ne cederò altre! – disse sorridendo.
-Grazie mille, non sa quanto ci ha rese felici – dicemmo
- quando iniziamo? –
- Subito ! Sono circa la 14:00 il tempo di cambiarvi e alle 16:00 in punto qua, vi assegnerò i vostri posti-
Annuimmo e non facemmo in tempo ad uscire dallo studio che iniziammo ad urlare e a saltare come delle cretine..
fummo notate dalla Rossa acida che ci aveva dato delle ‘buone a nulla’ prima.
-Perché tutta questa felicità? - disse sospettosa.
–Perché abbiamo ottenuto il lavoro, CARA. – dissi .
-Puahahah, voi? Il lavoro? Dopotutto, siete davvero simpatiche hahahha – disse , sfottendoci.
Poteva anche non crederci ma poi , ne ebbe la certezza, perché Jusy venne da noi ad abbracciarci e ci disse di tenerci in contatto, dato che sarebbe andata in maternità.
La ragazza patetica dai capelli cotonati si allontanò, con la coda tra le gambe.
Tornammo a casa di corsa ed eccitatissime ci sistemammo, in modo da apparire carine alle persone.
Ci aspettava un duro pomeriggio di lavoro .
Il primo giorno fu molto divertente, ma allo stesso tempo molto stancante.
- Bene, come vi chiamate?- Subitò inizio con il ‘Quarto grado’ .
-Io mi chiamo Elena signore, lei invece Sofia- indicai Soph.
-Bene.. avete uno strano accento, di dove siete?-
-Signor Direttore, siamo Italiane, cerchiamo un lavoro a contatto con le persone perché ci siamo trasferite da poco e vogliamo ambientarci al meglio.. -
Soph iniziò a parlare, in modo carismatico. Trattenevo a stento la risata , era buffissima.
Ma dovevo resistere se dovevamo guadagnare soldi, dopotutto ,un paio di biglietti per un concerto, soprattutto in prima fila , costano circa 60.00 € l’uno , non una cosa da niente.
Finito il discorso, Soph mi guardo che sembrava dicesse ‘Vuoi farla finita?’ .
Mi ricomposi e ascoltai le parole del direttore.
- Mmm, e perché dovrei scegliere proprio voi due invece che le altre 24 che si sono presentate oggi? –
Ci guardammo negli occhi e risposi - Perché noi non la deluderemo signore, sappiamo benissimo che congedare Jusy per maternità è una grave perdita,
perché era un’ottima cassiera e cameriera. Noi cercheremo di fare il nostro meglio e inoltre faremo straordinari se ce n’è bisogno,
si metta nei nostri panni: Appena diciottenni, trasferite da poco in un paese che hanno solo visto nelle foto .
In fondo signore, che le dobbiamo dire? Stiamo vivendo la vita , come tutti- Conclusi soffi sfatta, il direttore sorrise compiaciuto e ci strinse la mano a entrambe
– Aspettate all’ingresso,insieme alle altre, tra qualche minuto, il tempo di decidere e vi faro’ sapere -
-Certamente … Grazie mille , è un piacere ;)- disse sorridendo Soph.
Uscimmo dallo studio, Ci sedemmo nella panchina insieme alle altre ragazze.
-Secondo te abbiamo fatto buona impressione?- Dissi titubante.
-Eccerto! Hai visto come sorrideva ! hai concluso in modo grandioso! –
-Certo, e io sono sposata con il principe d’Inghilterra… Soph, ho solo detto quello che mi è passato per la testa!
Ho perso il controllo ! Nenche lo conosciamo, e se poi ci ha rifiutato?!- Ok, stavo sclerando.
-El,el … el cazzo! Ripigliati... - disse Soph,
- Ma se poi.. –
non terminai la frase che Soph mi prese con entrambi le mani per le spalle e mi scosse ripetute volte dicendo
– El! BASTA! . Stop! E’ un lavoro, se non ci accetteranno, non è mica morto nessuno! Ce ne sono tanti altri in giro! Potremmo andare a chiedere da Ambercrombie, oppure Starbucks! -
-Ok, mi hai convinta!-
dissi tra una risata e l’altra.
Una ragazza dai capelli cotonati e rossi si avvicinò a noi , con fare scorbutico e presuntuoso, e sorridendo disse a Soph
– La tua amichetta ha ragione, non verrete prese .. sono io quella perfetta- Disse mandandosi quel ciuffo cotonato all’indietro
- E’ ovvio , no? Sono bella, brava, e pure di manica larga… e poi siete così stupide la venire vestite così ? - disse disgustata.
Alla mia destra Soph, stava diventando viola in volto, saprei che da un minuto all’ l’altro sarebbe scoppiata
- Cioè, venite super coperte a un colloquio di lavoro ? Puashahaha , fate ridere. Non avete proprio niente in quella testolina! Devi vestirti così , se vuoi far colpo –
Disse indicandosi il suo abbigliamento , ovvero , una maglia scollatissima e quei pantaloncini strappati che non sembravano nemmeno degli shorts, bensì delle mutande di jeans..
Seguiti da calze a rete con anfibi con qualche centimetro di tacco. .
-Ovvero, vestita da BATTONA! – Soph era scoppiata . –Scusa, puoi ripetere ? - disse in tono altezzoso quella rossa acida.
–Hai sentito bene.. - Disse a denti stretti Soph, la guardai e le sussurrai che doveva calmarsi , altrimenti avremmo dato cattivo esempio .
-Che c’è hai perso la lingua? – la provocò la rossa .
-PIUTTOSTO A TE TI SERVE AMPLIFON! IO AVRO’ ANCHE PERSO LA LINGUA, MA TU L’HAI TROPPO LUNGA CARA!- Disse Soph ,alzandosi di scatto dalla panchina .
Io la trattenevo per la maglia ma , non ce la facevo.
Stava per mollarle un destro a quella Rossa che Jusy ci chiamo’ dicendo che dovevamo rientrare.
Ci allontanammo .. la rossa disse
- Non è finita, volevi tirarmi uno schiaffo eh? Hai cambiato idea eh? Te ne vai pure? -
- No cara, non me ne vado perché ho paura ,e poi .. Ebbene sì , ho cambiato idea, perché mi scoccia ora di sporcarmi le mani.
Sai com’ è : La merda schizza se gli si tira gli schiaffi! – disse compiaciuta Soph, che zittì La rossa.
Sorrisi a Soph e prendendoci per mano, ci avviammo nello studio.
-Ho riflettuto a lungo e comprendo benissimo la vostra vita, pure io non sono di qui : Vengo dalla Spagna .
Pure io all’inizio ho avuto difficoltà, non conoscevo nessuno, io ero venuto da solo - il direttore iniziò il discorso seriamente
– Perciò capisco che volete trovare lavoro al più presto , qua a Londra non se ne trova tantissimo… Voi due mi avete ricordato me,
quando avevo ventuno anni e decisi di esplorare il mondo , di ‘vivere la vita’ proprio come ha detto lei , signorina – Disse , indicandomi
– Perciò , ho deciso che voglio darvi un’opportunità , ma .. prendetela seriamente, dopo questa , non ve ne cederò altre! – disse sorridendo.
-Grazie mille, non sa quanto ci ha rese felici – dicemmo
- quando iniziamo? –
- Subito ! Sono circa la 14:00 il tempo di cambiarvi e alle 16:00 in punto qua, vi assegnerò i vostri posti-
Annuimmo e non facemmo in tempo ad uscire dallo studio che iniziammo ad urlare e a saltare come delle cretine..
fummo notate dalla Rossa acida che ci aveva dato delle ‘buone a nulla’ prima.
-Perché tutta questa felicità? - disse sospettosa.
–Perché abbiamo ottenuto il lavoro, CARA. – dissi .
-Puahahah, voi? Il lavoro? Dopotutto, siete davvero simpatiche hahahha – disse , sfottendoci.
Poteva anche non crederci ma poi , ne ebbe la certezza, perché Jusy venne da noi ad abbracciarci e ci disse di tenerci in contatto, dato che sarebbe andata in maternità.
La ragazza patetica dai capelli cotonati si allontanò, con la coda tra le gambe.
Tornammo a casa di corsa ed eccitatissime ci sistemammo, in modo da apparire carine alle persone.
Ci aspettava un duro pomeriggio di lavoro .
Il primo giorno fu molto divertente, ma allo stesso tempo molto stancante.
La mattina seguente ci svegliammo , come al solito MI svegliai, non riuscivo a ‘strappare’ Soph dalle braccia di Morfeo :
-Mammaaa, è ancora preeesto, non voglio andare a scuola.. – mugolava tra le coperte.
-Primo non sono tua madre , secondo :
Niente scuola! Siamo maggiorenni e terzo.. SVEGLIAAAAAAAA! Abbiamo un LAVOROOOOOOO! - urlai.
- E va bene, vabene.. – scese dal letto e si diresse in bagno, ancora addormentata .
Il tempo di fare la colazione e alle otto in punto eravamo da Nandos , era sabato mattina e subito dopo aperto , arrivò un nuvolone di gente.
Non riuscivamo a stare dietro a tutti, sembrava un lavoro semplice ma , con tutti quei tavoli e quelle ordinazioni , ti si incrociavano gli occhi.
Prima di pranzare d’un tratto delle ragazzine fuori da Nandos iniziarono ad urlare e questo attiro’ la mia attenzione.
Avevo pure mal di testa, ci mancava altro che si mettessero ad urlare: Ma cosa era successo? Un incidente? Una rissa? Oppure un semplice litigio tra ragazze?
Scattavo velocemente da un tavolo all’altro, prendendo ordinazioni, portando cibo qua e là, le mie gambe prendevano fuoco , sudavo sempre di più .
Delle fitte lancinanti pervasero di lì a poco la mia testa , stringendo il mio cervello come una morsa.
Le urla delle ragazzine aumentavano e iniziarono pure a picchiare contro i vetri.. Ma cosa caspita volevano da noi? .
-Tutto bene El ? -
-Sembra che mi vada tutto bene?!- dissi nervosa
- Ehi, Ehi… calmati. Siediti un po’ , stai un po’ alla cassa… servo un po’ io - mi disse in tono calmo.
-No Soph, se mi vede a sedere il direttore si arrabbia, ricordi? Non ci dà altre possibilità… non possiamo stare qua a oziare solo per un piccolo mal di testa. Non è il caso.
Perché se alla fine devo perdere il lavoro per essermi messa a sedere per pochi minuti, come faremo a … -
Non finii il discorso perché l’espressione di Soph mi fece perdere il filo.
Aveva la bocca spalancata, e gli occhi le uscivano fuori dalle orbite, agitai la mia mano davanti ai suoi occhi un paio di volte, ma non fu’ efficace …
Allora la chiamai : Una , due , tre volte.. persino alla Quinta volta non mi rispose .
Roteai agli occhi e alzai la voce .. provai a darle dei colpi sulla spalla ma sembrava ingessata. Immobile, fissa a guardare cosa? ..
Insistetti e quando iniziò a riprendersi, alzò lentamente il braccio destro , puntando il dito davanti a lei e con un filo di voce disse
– Oddio.. El –
Appena mi voltai, il mio cuore smise di battere. Non era possibile.
-Datemi uno schiaffo , perché non riesco a crederci - dissi con un filo di voce.
Una lacrima scivolò sulle mie guance , non era una lacrima di tristezza . Quella fù la mia prima lacrima di gioia.
-Mammaaa, è ancora preeesto, non voglio andare a scuola.. – mugolava tra le coperte.
-Primo non sono tua madre , secondo :
Niente scuola! Siamo maggiorenni e terzo.. SVEGLIAAAAAAAA! Abbiamo un LAVOROOOOOOO! - urlai.
- E va bene, vabene.. – scese dal letto e si diresse in bagno, ancora addormentata .
Il tempo di fare la colazione e alle otto in punto eravamo da Nandos , era sabato mattina e subito dopo aperto , arrivò un nuvolone di gente.
Non riuscivamo a stare dietro a tutti, sembrava un lavoro semplice ma , con tutti quei tavoli e quelle ordinazioni , ti si incrociavano gli occhi.
Prima di pranzare d’un tratto delle ragazzine fuori da Nandos iniziarono ad urlare e questo attiro’ la mia attenzione.
Avevo pure mal di testa, ci mancava altro che si mettessero ad urlare: Ma cosa era successo? Un incidente? Una rissa? Oppure un semplice litigio tra ragazze?
Scattavo velocemente da un tavolo all’altro, prendendo ordinazioni, portando cibo qua e là, le mie gambe prendevano fuoco , sudavo sempre di più .
Delle fitte lancinanti pervasero di lì a poco la mia testa , stringendo il mio cervello come una morsa.
Le urla delle ragazzine aumentavano e iniziarono pure a picchiare contro i vetri.. Ma cosa caspita volevano da noi? .
-Tutto bene El ? -
-Sembra che mi vada tutto bene?!- dissi nervosa
- Ehi, Ehi… calmati. Siediti un po’ , stai un po’ alla cassa… servo un po’ io - mi disse in tono calmo.
-No Soph, se mi vede a sedere il direttore si arrabbia, ricordi? Non ci dà altre possibilità… non possiamo stare qua a oziare solo per un piccolo mal di testa. Non è il caso.
Perché se alla fine devo perdere il lavoro per essermi messa a sedere per pochi minuti, come faremo a … -
Non finii il discorso perché l’espressione di Soph mi fece perdere il filo.
Aveva la bocca spalancata, e gli occhi le uscivano fuori dalle orbite, agitai la mia mano davanti ai suoi occhi un paio di volte, ma non fu’ efficace …
Allora la chiamai : Una , due , tre volte.. persino alla Quinta volta non mi rispose .
Roteai agli occhi e alzai la voce .. provai a darle dei colpi sulla spalla ma sembrava ingessata. Immobile, fissa a guardare cosa? ..
Insistetti e quando iniziò a riprendersi, alzò lentamente il braccio destro , puntando il dito davanti a lei e con un filo di voce disse
– Oddio.. El –
Appena mi voltai, il mio cuore smise di battere. Non era possibile.
-Datemi uno schiaffo , perché non riesco a crederci - dissi con un filo di voce.
Una lacrima scivolò sulle mie guance , non era una lacrima di tristezza . Quella fù la mia prima lacrima di gioia.
- READ ME!
Buongiornooooooo :)
Scusate se ho aspettato tanto a pubblicare (T.T)
ma aspettavo quanlche altra recensione ;)
Innanzi tutto vi ringrazio per le 312 visualizzazioni e le 18 recensioni :)
Vi adoro tutti ! Ringrazio chi mi recensisce e desidererei che anche qualche nuovo lettore silenzioso recensisse .
Come andrà a finire? Che cosa hanno appena visto le nostre protaginiste?
Aspetto le vostre opinioni!
Un bacione e un'abbraccio virtuale (?)
El **
ps : Ho una Pagina su Facebook --------------------------> https://www.facebook.com/OneDirectionYoureInMyDreams?ref=tn_tnmn