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Autore: emme30    14/06/2012    9 recensioni
Raccolta di oneshot fluffosissime Daddies!Seblaine.
“Sai,” lo interruppe Sebastian, passandogli una mano trai i capelli. ”Vorrei che Tommy avesse i tuoi stessi riccioli.”
Blaine rimase senza parole per quella frase dolcissima che gli arrivò dritta al cuore, avendo la conferma in quel preciso istante che Sebastian voleva tutto ciò almeno quanto lo desiderava lui.
Lo guardò e cercò di trattenere la lacrima che sentiva pungergli all'angolo dell'occhio.
“E io che Annie avesse i tuoi stessi occhi.”
Genere: Comico, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Blaine Anderson, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Sebastian
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Daddies!Seblaine'
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"Papà, non ti arrabbiare!"

 

Ragazzi, venite a darmi una mano ad apparecchiare? E quando dico ragazzi, intendo entrambi!”

Blaine sospirò dopo aver urlato quelle parole in direzione del salotto, dove era sicuro stessero oziando i suoi figli e aprì il frigorifero pensieroso, cercando di fare mente locale su quello che c'era in casa per preparare la cena.

Le sue considerazioni culinarie vennero interrotte qualche secondo dopo dalla voce squillante di Annie.

Papà?”

Uhm,” mormorò lui senza smettere di osservare il frigo desolatamente quasi vuoto.

Senti... ma papà non è ancora arrivato?”

Blaine si voltò verso di loro a quella domanda, mettendo da parte il problema della cena e notando quanto fossero tesi i lineamenti del volto di tutti e due. Era sicuro ci fosse qualcosa che non andava, visto il modo in cui lo stavano osservando; sembravano intimoriti e Blaine dovette quasi strofinarsi gli occhi dalla sorpresa, perchè i suoi figli non lo avevano mai guardato in quel modo.

Di solito, era Sebastian quello di cui avevano paura. Lui era il papà chioccia che li andava a consolare una volta che il marito aveva fatto loro la strigliata.

No,” borbottò senza smettere di fissare i figli. “L'ho sentito dopo pranzo e mi ha detto che sarebbe arrivato più tardi perchè doveva fare non so cosa... cioè, me l'ha detto ma non me lo ricordo.”

Non gli sfuggì lo sguardo preoccupato che si scambiarono Annie e Tommy e, in quel momento, fu certo che dovevano per forza aver fatto qualche casino, dato che non li aveva mai visti così agitati.

E' successo qualcosa?” chiese senza indugi, visto che nessuno dei due proferiva parola.

Prima che uno dei due potesse rispondere, Blaine udì la porta di casa aprirsi sbattendo con forza e la voce di Sebastian risuonare forte, chiara e arrabbiata.

Thomas! Annabelle! In cucina, immediatamente!”

L'ansia sul viso dei due crebbe a dismisura nel sentire il padre trafficare all'entrata e avvicinarsi alla cucina a passo svelto.

Blaine quasi si spaventò a causa dell'espressione che vide sul volto del marito non appena entrò nel vano. Non fece letteralmente in tempo a dire niente, perchè lo sguardo di Sebastian cadde immediatamente sui due ragazzi in piedi dall'altro lato del tavolo, che lo guardavano terrorizzati a morte.

Oh, pronti per il patibolo?” domandò quasi con tono di sfida, sfoderando un sorriso che non prometteva nulla di buono.

Papà ci dispiace-”

Zitta. Qui avete oltrepassato il limite. Entrambi.”

Blaine continuava a squadrare confuso sia il marito che i figli, senza capire un'acca di quello che stava accadendo.

Posso sapere cosa sta-”

Volete dirlo voi cosa avete fatto a vostro padre o ci devo pensare io?”

Blaine osservò la scena in silenzio, scrutando il marito con crescente allarme.

Sebastian, mi stai facendo preoccupare.”

L'uomo sospirò, sfilandosi la giacca del completo dalle spalle e allentando la cravatta scura allacciata attorno al collo. “Oggi sono andato a scuola a parlare con i professori.”

Blaine non riuscì a capire il motivo dell'arrabbiatura, visto che entrambi i loro figli erano studenti eccellenti: Tommy aveva un cervello matematico spettacolare, mentre Annie era una delle alunne più brillanti dei suoi corsi artistici.

Si da il caso che le volpi qui non ci hanno detto un paio di cose che avremmo decisamente dovuto sapere.”

Ovvero?” chiese Blaine in apprensione, senza smettere di fissare i volti dei figli che si erano seduti al tavolo e avevano lo sguardo colpevole inchiodato sulla tovaglia.

Ovvero che il signorino qui ha frequentato meno dell'ottanta percento del corso di letteratura inglese e all'esame finale ha preso una F, per cui rischia di non essere ammesso agli esami di fine anno. Invece la nostra bambina non è riuscita a prendere una sufficienza in tutto l'anno né in matematica né in chimica.”

Blaine boccheggiò a quelle parole e guardò Sebastian con gli occhi sbarrati.

Stai scherzando?”

Il marito quasi rise all'incredulità di Blaine. “Oh amore, fosse solo quello!”

Hanno fatto dell'altro?” Sentiva un po' della rabbia di Sebastian crescere dentro di lui in quel momento, facendo scorrere le iridi prima su Annie e poi su Tommy, che insistevano a fissarsi le mani.

A quanto pare, tuo figlio ha risposto male alla professoressa di letteratura, mentre tua figlia si è fatta riprendere più volte perchè in classe non fa altro che parlare e non ascolta gli insegnanti.”

Perchè quando fanno qualcosa di male diventano solo miei figli?” provò a lamentarsi Blaine sbuffando.

Il punto è...” continuò Sebastian ignorandolo e focalizzando invece la propria attenzione sui ragazzi.

Che ci avete mentito! Ci avevate detto che a scuola era tutto sotto controllo e che non dovevamo preoccuparci e noi ci siamo fidati. E voi ci avete deluso.”

In cucina calò il silenzio, rotto soltanto dai respiri arrabbiati di Sebastian. Blaine continuava a osservare i figli e il marito boccheggiando, incredulo ancora di tutto.

Siete in punizione finchè non recupererete quelle insufficienze. Computer, televisione, X-box e macchina sequestrati. Michael e Lucy non possono venire a casa e utilizzerete i vostri pomeriggi per studiare.”

I due ragazzi annuirono senza provare a ribattere, anche perchè Blaine avrebbe sfidato chiunque ad azzardarsi a rispondere a un Sebastian così adirato. Persino lui aveva paura di rivolgergli la parola.

Il rumore delle sedie che strisciavano sul pavimento risuonò nella cucina e Tommy ed Annie se la svignarono svelti su per le scale prima che Sebastian potesse dire qualsiasi altra cosa.

I due uomini rimasero immersi nel silenzio in piedi davanti al tavolo, almeno fino a quando Sebastian non sbuffò sonoramente e si accasciò su una sedia stanco, portandosi una mano sfinita sul viso.

Blaine alzò gli occhi al cielo e sospirò, prima di avvicinarsi a lui e fargli segno che voleva sedersi sulle sue gambe.

C'era davvero bisogno di arrabbiarsi così tanto?” domandò dolce dopo un paio di secondi in cui si era premurato di accarezzargli i capelli.

Sono due cretini.”

Lo so, ma sono adolescenti. E' ovvio che ci dicano le bugie sulla scuola. Tu dicevi sempre tutti i voti che prendevi ai tuoi genitori?”

E' diverso Blaine.”

Perchè sarebbe diverso?”

Perchè io e te non siamo mai stati come loro. Abbiamo sempre insegnato loro certe cose e che la scuola e l'insegnamento sono importanti! Io sono andato lì, sicuro di sentirmi dire che erano dei geni e invece è stato tremendo perchè non sapevo niente, capisci?”

Blaine annuì mordendosi il labbro e immergendosi in quegli occhi verdi pieni di rammarico.

Ci avessero detto qualcosa o avvisato, e invece niente! Ho dovuto sapere da quel cretino di Harolds che Annie a momenti rischia di essere rimandata di matematica perchè non capisce una formula che sia una e che Tommy non è in grado di esprimere dei concetti letterari.”

Sebastian, dai... recupereranno, non c'è da farla così tragica.”

Sebastian tentò di rilassarsi portando una mano sulla schiena del marito. “Non è per i voti, è perchè... non ci hanno detto niente, Blaine. E' la prima volta che ci tengono all'oscuro di una cosa così importante. Cavoli, la loro educazione è la cosa più importante in questo momento.”

Blaine annuì nuovamente e gli strinse le braccia intorno al collo. “Dovremmo dirglielo. E tu dovresti dirgli che non è vero che siamo delusi. Io non sono deluso, so che sono dei bravi ragazzi anche se non sono dei geni.”

Ma lo so anche io, non mi interessa dei voti. Ma sono così bravi, così intelligenti. Ehi, oggi ho letto uno dei temi di Annie ed è davvero meravigliosa con le parole. E' semplicemente straordinaria, ha una penna da far invidia a chiunque.”

Blaine sorrise nel vedere tornare il brillio orgoglioso negli occhi di Sebastian. “E riguardo Tommy... il suo professore di chimica mi ha detto che è il più bravo del suo anno e che è il favorito per una borsa di studio di quelle super prestigiose.”

Lo sappiamo che sono bravi e diligenti.”

Sebastian sospirò prima di fare un cenno a Blaine di alzarsi e lasciargli un bacio sulle labbra. “Già. Proprio per quello mi arrabbio quando so che non si applicano abbastanza o non ci dicono certe cose.”

Risolveremo anche questa. Tu pensi alla letteratura di Tommy e io alla matematica di Annie?”

Sebastian ridacchiò, porgendogli il palmo per stringerlo. “Abbiamo un accordo.”

Blaine sorrise contento e infinitamente più disteso rispetto a poco prima, grato che il marito avesse quelle fiammate di rabbia che, per fortuna, svanivano quasi subito.

Allora, io ordino quattro pizze, tu vai a farti una doccia e poi chiama i ragazzi. Non mi piace essere quel tipo di genitore che li manda a letto senza cena.”

Sebastian rise di gusto, roteando lo sguardo prima di baciarlo di nuovo. “Tu li vizi troppo. Per te possono prendere tutti i brutti voti del mondo, l'importante è che vadano a dormire con la pancia piena.”

Esatto,” annuì Blaine con un sorriso. “Adesso, fila a farti una doccia!”

Sebastian non se lo fece ripetere due volte e si affrettò nel salire i gradini, cercando di scacciare lo stress che aveva segnato il suo pomeriggio trascorso nel sentirsi dire che i suoi figli erano delle capre.

In realtà, gli interessava ben poco di quei brutti voti, lo sapeva che con un po' di punizione avrebbero recuperato tutto. Eppure, non aveva confessato a Blaine tutta la verità: i professori avevano parlato dei loro figli come ignoranti, stupidi o con poca voglia di studiare. Era quello che aveva fatto arrabbiare Sebastian perchè, purtroppo, non poteva dire loro che i suoi Tommy ed Annie erano davvero i ragazzi migliori del mondo e che un paio di insufficienze non significavano così tanto. Non aveva potuto dirglielo e si era infuriato per quello.

Fece il corridoio immerso nei suoi pensieri, passando davanti a camera di Annie, la cui porta era socchiusa, per poi sentire un brusio familiare.

Si fermò davanti ad essa e si avvicinò tendendo l'orecchio, per poi riconoscere le voci dei suoi figli.

L'abbiamo fatta troppo grossa Annie, stavolta papà minimo non ci parla per una settimana.”

Vorrei poter dire che è tutta colpa tua, ma siamo entrambi colpevoli in egual misura. Come rimediamo?”

Facciamo che... io aiuto te in matematica e tu... tu mi spieghi quel tizio là pomposo che ti piace tanto.”

Shakespeare, idiota.”

Ecco, quello.”

Non voglio più sentir dire a papà che è deluso da noi. E' stato troppo tremendo. Perfino peggio di quella volta che ho rigato tutta la portiera della macchina contro il vialetto.”

La mia macchina, ci terrei a precisare.”

Tu pensa a studiare Shakesperare, nano.

Sebastian si allontanò dalla porta scuotendo la testa e ridacchiando tra sé e sé, diretto in bagno.

I suoi figli avrebbero potuto anche combinare tutti i casini del mondo e farlo arrabbiare per i brutti voti ma, per il modo in cui si preoccupavano di non scontentarlo e di non far sì che lui pensasse certe cose sul loro conto, rimanevano comunque i migliori del mondo.

 

 


Il prompt è della mia adorabile Chiara e anche se il brutto voto doveva essere uno alla fine l'ho fatto diventare di entrambi :3 spero ti sia piaciuta <3
Grazie a voi che continuate a seguire le daddies e la mia metà che continua a correggerle <3 Love u :)
Marti
   
 
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