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Autore: Gemelle_Cullen    14/06/2012    4 recensioni
Alice vive a Forks con i suoi genitori e frequenta la Forks Hight School.
Di questa scuola, un giorno, entrano a far parte cinque ragazzi affascinanti, ma allo stesso tempo strani: i Cullen. Uno in particolare catturerà la sua attenzione...Jasper. Ed è proprio lui che la esporrà a numerosi rischi e la introdurrà in un nuovo mondo per via del suo segreto. Ma i Volturi sono sempre in agguato, rendendo la vita della famiglia, e soprattutto dei nostri protagonisti, un'inferno.
Genere: Azione, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti, Volturi | Coppie: Alice/Jasper
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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You give me your heart and I give you my soul…
 

Capitolo 5: Jason
 



<< Ok, ma ora basta Jess!>> riesco a dire tra le varie risate, stringendomi la pancia per il fastidioso dolore.
<< Si, ma è la verità! Dai guardalo e dimmi se non è vero! Nessuna si metterebbe con lui… preferirei dover sopportare Ken per tutta la mattina, anche se ho i brividi al solo pensarci. Brr! >>
Ridacchio asciugandomi una lacrima che mi è uscita.
Ah, ora dimenticavo: Ken è un povero sventurato cotto e stracotto di Jessica dal secondo anno di liceo e le rompe le scatole con bigliettini, mazzi di fiori ( solitamente rose rosse ) e al suo compleanno insieme al regalo le diede un bigliettino con su scritto la classica e stupida frase che non sopporto: “Io e te… tre metri sopra il cielo “ a cui Jessica rispose con un garbato: “ Io vorrei seppellirti tre metri sotto terra “ lasciando paralizzato Ken con il suo misero biglietto in mano e un sorriso da ebete. Il perché? Boh, e chi lo capisce quello lì!
E… meglio che non vi faccia la descrizione fisica o rischio di spaventarvi. Credetemi, il rischio c’è.
Quando Jessica me l’ha presentato ho fatto una faccia identica al quadro “ L’urlo “ di Van Gogh.
<< Ragazze vado a prendere un po’ d’aria. A dopo.>> Passeggio nel cortile aspettando che la campanella suoni, quando mi volto in direzione di una voce che mi chiama.
<< Ehi, sola? >> mi chiede un ragazzo con un sorriso furbo, avvicinandosi.
È carino: capelli biondi scuro, fisico slanciato, alto…abbastanza e occhi azzurri. Simile a Jasper…ma non del tutto in bellezza!
<< Come mi vedi?! >> esclamo sarcastica spalancando le braccia.
Ride:<< Vuoi che ti faccia compagnia? >>
Lo guardo allibita: << Ma se neanche ti conosco! >>
<< Be’, lo faccio adesso: mi chiamo Jason! >> mi porge una mano in segno amichevole.
Ignoro il suo gesto e proseguo la mia camminata tranquillamente.
Purtroppo mi segue cingendomi la vita con un braccio
<< Ma sei stupido o che? >> domando retoricamente, infastidita.
<< Che c’è?! Non posso essere gentile con una bella ragazza come te? >> mi attira a sé con il suo sorriso da…stronzo, ecco.
<< Ma vattene! >> Sciolgo la presa avviandomi verso l’entrata.
<< Ehi, ma dove vai? >>
“ Che rompipalle che è! “ penso tra me e me
<< Lontano da te >>
“ Wow Alice, che parole da film! “
" Lo so, grazie! “
Detto questo entro nella sala mensa e lo lascio imbambolato lì fuori.
Torno a casa con una rabbia pazzesca.
<< Ciao >> saluto con voca atona chiudendomi bruscamente la porta alle spalle e senza sentire la risposta di mamma, vado in camera mia sbattendo la porta.
Me ne sto lì, distesa sul letto a pancia in giù, le braccia incrociate su cui adagio il capo, ad ascoltare la musica sul mio I- Pod.
Il rumore di una vibrazione proveniente dalla tasca del mio jeans, si diffonde per la stanza in cui poco prima regnava il silenzio.
Lo prendo togliendomi le cuffie dalle orecchie.
Nuovo messaggio:

“Ciao! Sai, oggi ti ho visto un po’ stizzita dopo la mensa: successo qualcosa? So che non me lo dirai neanche minacciata da una pistola, però mi incuriosisce. In realtà volevo invitarti a casa mia. Ti prego, vieni!!! Sto da mezz’ora a provare a fare spagnolo, ma non ci riesco. E poi devo dirti una cosa… baci!
Charl “


Con un sospiro mi alzo dal letto e mi dirigo verso il bagno.
Mi cambio vestendomi più carina e rifaccio il trucco lasciando i capelli sciolti.
Poi vado al piano di sotto.
<< Al, tutto ok? >> la voce dolce di mamma viene dalla cucina dove chissà che sta facendo.
<< Si… la nonna? >> chiedo notando la sua assenza.
Ha detto che sarebbe stata un mese con noi.
Mamma ridacchia << Ha detto che voleva sgranchirsi un po’ le gambe ed è andata a fare una passeggiata. >>
<< Ok. Io vado da Charlotte, ci vediamo dopo >> la saluto con un dolce bacio sulla guancia per poi varcare la soglia.



<< Ehi, sei venuta!!!! >> mi abbraccia appena mi vede Charlotte.
<< Visto? >>
Mi trascina dentro casa dove la madre è intenta a seguire un programma televisivo che non ho mai visto.
La saluto educatamente e poi seguo Charl al piano superiore nella sua stanza.
<< Alooooraaa…che mi devi dire di così importante? >> le chiedo con lo sguardo pieno di malizia
Le sue guance diventano subito rosse al pari dei suoi capelli mossi.
<< Stai bene vestita così >> osserva squadrandomi da capo a piedi.
<< Charl non cambiare discorso! >>
<< E va bene…si, però sediamoci prima! >>
Con pazienza mi accomodo sul suo letto colmo di cuscini colorati seguiti a ruota da lei che inizia a parlare in modo concitato:
<< Ecco…conosci Jason Stevens? >> domanda torturandosi il labbro inferiore.
Nego col capo.
<< Il biondino. Quello con gli occhi azzurri. Per farti capire…quello che somiglia a Jasper! >>
Aspetta! Quel Jason? Quello che stamane ci ha provato con me? No, non è possibile!
<< Ok, ho capito. Il capitano della squadra di basket. >> Si avvicina ancora più a me stritolandomi una mano. Fa un profondo respiro e… << Mi ha baciata! >> Silenzio.
<< Alice? Tutto ok? >> chiede notando la mia espressione sconvolta.
Non è possibile! Non alla mia migliore amica! La stava prendendo in giro…ma questa me la pagherà cara. Altro che bella ragazza o modi gentili!
<< Aaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhh!!!! >> urla abbracciandomi di slancio
<< Non ci credo! >> esclamo facendo finta di essere contentissima per lei.
Ci guardiamo un istante negli occhi, quel che basta per vedere che i suoi sono lucidi.
<< Se non ci credi tu, figurati io! Dio Ally, non sai come mi sento! >>
Piccole lacrime le solcano le guance infuocate.
<< Piangi anche?! >> esclamo incredula distendendomi di fianco a lei.
Scoppia in una risata che riecheggia per tutta la stanza.
<< Si, ma… com’è successo? DILLO ORA! >> le ordino puntandole con finta aria minacciosa l’indice contro il petto.
<< Ahahahahah, allora: quando siamo usciti da scuola, invece di tornare subito a casa, sono andata al parco qui vicino. Mi sono seduta su una panchina cacciando dalla borsa un blocco e una matita; sai la mia passione per il disegno, e così ho iniziato a disegnare una zona del parco che ho sempre considerato magnifica. Non so se conosci quello scorcio con gli alberi che… vabbè, passiamo al succo! Ecco, lo stavo ritraendo quando ho sentito una voce; concentrata com’ero non ci ho fatto caso che qualcuno, precisamente LUI, mi si era seduto accanto. >> Fa una breve pausa mordendosi il labbro inferiore. << Mi ha detto che il disegno stava venendo benissimo, abbiamo chiacchierato un po’ nel frattempo che portavo a termine il lavoro. Finito l’ho preso in mano e ho messo il foglio a mezz’aria per osservare il risultato: perfetto! Abbassando per rimetterlo sulle cosce mi è caduta la matita e mi sono chinata per raccoglierla… >> ora arrossisce << Quando ho drizzato la schiena mi sono ritrovata il suo viso a pochi centimetri di distanza. Non sai come mi sono sentita e come mi sento ancora ora: il cuore che minaccia di uscire dalla gabbia toracica, il respiro che ti manca e il nodo che ti si forma allo stomaco. L’ho guardato negli occhi color del cielo e…ho annullato le distanze. >> io la guardo intenerita ma anche tremendamente incazzata: come ha potuto quello schifoso?
<< ALY TI RENDI CONTO?? >> Ci riabracciamo, ma mi stona con un urlo pazzesco.
<< Ma i compiti? >>
<< Eeeee…scherzetto! >>
<< Cosa?! >>
<< Ma parliamo di te…con il biondino come va?>> chiede con l’aria di chi la sa lunga mentre mi da delle leggere gomitate sul braccio.
<< Oh, tutto ok! >> mi limito a rispondere, ma lo sguardo della mia amica mi obbliga a precisare << Non siamo fidanzati! >>
<< Maddai! Almeno ti piace? >>
“ Va beeeeneee…che le dici ora? “
“ No! Però…”

<< Si. E tanto anche. >> ammetto abbassando immediatamente lo sguardo torturando il cuscino lilla di Charl. Credo sia anche io di quel colore ora.
<< Aaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhh!!! Lo sapevo! Sareste davvero una coppia fantastica Ally! >>
<< Ti prego, rimaniamo con i piedi per terra! >> la supplico per non farle creare delle storie tipo “ Titanic “ in testa.
<< Aliiiiiiiiceeeee!! >> un urlo improvviso mi fa saltare ( non sto esagerando ) dal letto.
<< Dio Charl, che ti viene? >> domando sconvolta massaggiandomi l’orecchio destro.
<< C’è la torta al cioccolato. Vuoi una fetta? >> risponde ritornano ad un tono di voce da essere umano normale.
<< Cioè, tu fai un urlo pazzesco solo per dirmi questo!? >> Ride alzandosi dal letto
<< Dai, andiamo! >>

<< Allora a domani! >>
<< Sì, è stato davvero un bel pomeriggio! Peccato che Jessica non è venuta >>
<< Hai ragione. Vabbè, a domani! >> l’abbraccio calorosamente prima di entrare in macchina dove canticchio per tutto il tempo.


<< Ciao famiglia! >> saluto sentendomi di ottimo umore.
Difronte la TV, sul divano, sono sedute mia nonna e mia madre che sfogliano una rivista.
<< Ciao figlia! >> risponde mia mamma stando al gioco.
Poso le chiavi della macchina sul mobile per poi intrufolarmi tra le due donne che sorridono.
<< Allora come ha passato il pomeriggio la mia nipotina preferita? >> domanda dolcemente la nonna.
Rimango sorpresa dalle sue parole.
<< Davvero sono la tua nipotina preferita? >> dicendo ciò mi sento un po’ bambina.
<< Certo tesoro! >>
Dopo aver sentito la risposta l’abbraccio rischiando di strozzarla, ma il nostro momento di pace e amore viene interrotto da mio padre che apre la porta e fa la sua entrata in salone.
<< Come stanno le mie signore? >> saluta facendo un inchino che non gli viene proprio…bene.
Corro a salutarlo e gli do un bel bacio a stampo su quel bel guanciotto che si ritrova il mio papino.
<< Ma guarda un po’, mi sta raggiungendo! >> fa quasi commosso mio padre.
<< John, già ti ha raggiunto! >> lo corregge mia nonna alzandosi e inizia a preparare la tavola.
<< Eh, cosa dobbiamo fare! Loro crescono e noi invecchiamo! >> alzo gli occhi al cielo provocando la risata cristallina di mia madre.
<< Parla per te! Io mi sento ancora giovane! >> lo rimprovera la nonna scherzosamente.
Vado in cucina e prendo le posate e i bicchieri.
<< Ah, tesoro domani pomeriggio, nel tardi, verrà il Dottor Cullen perché dobbiamo discutere di alcune cose sul lavoro. >>
Gli oggetti che ho in mano per poco non cadono.
Domani il dottor Cullen sarà…qui? Dio mio!!
Si, ma verrà il padre non la persona che stai pensando tu! “
Al pensiero mi calmo e decido di abbandonare l’immobilità che ho acquisito da troppo tempo.
<< Allora, che si mangia? >>





Buonasera ( o buongiorno ) ragazze!!
Ecco il chappy fresco fresco sfornato!
Non è molto interessante, ma è un capitolo di passaggio. So che molte di voi non prenderanno in simpatia Jason, ma vedrete che in futuro verrà sostituito da un altro personaggio che a noi, personalmente, sta molto simpatico.
Come sempre, ringraziamo tutte le ragazze che recensiscono, che inseriscono la nostra storia tra le preferite, seguite e ricordate! Ma anche a quelle lettrici che non si fanno sentire :) ! Grazie mille a tutte, e al prossimo aggiornamento!
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