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Autore: cagedbird    14/06/2012    1 recensioni
E' nata ora. Sta nascendo mentre la scrivo.
Parla di una storia vera, quella della vita che non ha nulla di scontato e in cui il lieto fine non è preannunciato e di me che scrivo in incognito, perchè a volte parlare di se stessi è più facile con degli sconosciuti e senza che nessuno sappia chi sei.
Insomma come dice il titolo è il diario di una ragazza che spera che scrivendo ciò che più le preme, riesca a capirci qualcosa di quello che vuole e di quello che si merita, spera di capire se vale la pena lottare per ciò che si vuole anche quando la lotta sembra essere persa in partenza.
Il diario di una diciannovenne, è l'opera più autobiografica mai scritta. Non sono più una ragazzina, ma non mi sento neanche adulta... sono bloccata nel mezzo, intrappolata. Spero che alla fine di questo percorso, di questo libro bianco da scrivere che è la vita, l'uccellino riesca a liberarsi dalla gabbia e a volare libero ovunque lui voglia.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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14 Giugno 2012

Ok ok, avrei voluto evitare di raccontarvi ogni cosa, ma leggendo e riesumando i ricordi mi sono resa conto che alcune cose sono davvero esilaranti. Mi fanno capire quanto sia facile essere delle ochette a tredici anni.
Quindi proprio per questo vi invito a non dare troppo peso alla miriade di stronzate da bambinetta che leggerete, avevo tredici anni, poi sono cresciuta e migliorata... GIURO!

23-24 Giugno 2006

Quel giorno (il 24)  sul diario/agenda scrivevo:

"Oddio, oddio!! Ho certe novità... allora diciamo che non c'è più distanza tra di noi, ormai LUI scherza con me come fanno gli altri. Comincia ad uscire una personalità molto più simpatica di quanto già non fosse prima."

Per non parlare del fatto che due giorni prima avevo scritto "Comincio a rendermi conto sempre più quanto è bono... oggi me ne sono dovuta andare, ma me lo sentivo che era la volta buona che mi baciava". Fermiamoci un attimo e parliamone cercando di capire da dove uscisse tutta 'sta convinzione.

Dal 23 Giugno ho cominciato a scrivere di lui come "my love" sul diario.Sorridere mentre leggo è inevitabile, sfiora l'assurdo la velocità con cui passai dallo stato di "totale indifferenza" a "assuefazione" per LUI.
Sorrido anche perchè adesso che ci penso questo casino me lo sono creata da sola, sono io che mi sono fissata inizialmente, che doveva piacermi solo per ciò che gli altri mi avevano detto, che stupida cretina!
Era un venerdì quando cominciai a scrivere che lui si stava sciogliendo e stava cambiando aatteggiamento. "Scherza di più, ride di più. Mi piace quando ride... e non solo"

Ma questo stesso giorno io ho cominciato a sbagliare, facendo la cosa più stupida che potessi fare: negare.
Mi spiego meglio...
Venerdì 23 giugno, la scena che si presenta è quella del cortile. Tutti nella piazzetta sulle panchine, ognuno si fa gli affari suoi. Io avevo un pacco di pop corn comprati al supermercato vicino e li stavo lanciando ad un paio di amici e a LUI, tutti riuscivano a prenderli al volo con la bocca, eccezion fatta per LUI.

Mi stavo divertendo, perchè potevo stare con lui a ridere e scherzare senza destare sospetti. 

Già perchè a quella età si ha la strana convinzione che se ti piace un ragazzo lui NON deve assolutamente saperlo, e ora sei anni dopo vorrei tornare indietro per domandare alla piccola me "razza di idiota, come cazzo pretendi che lui si esponga o faccia qualcosa se non sa cosa provi tu?"... ma queste sono riflessioni di una diciannovenne che ha capito che anche i ragazzi possono avere paura di essere respinti, a tredici anni queste cose no le si capiscono o sembrano inconcepibili. Infatti ero in pieno periodo del boom di "Tre metri sopra il cielo" e ormai era diffusa tra le ragazzine la credenza che i ragazzi dovessero essere come Step, belli e dannatamente sicuri di sè, che facevano la prima mossa anche se lei se la tirava.
Queste stronzate, insomma.
Federico Moccia grazie per averci deviato l'adolescenza.
Fortunatamente qualcuna si è ripresa - tra cui io - altre sono rimaste delle irrecuperabili oche, ma questa è un'altra storia.
Tornando ai fatti e al lancio dei pop corn, ho già detto che non riusciva a prenderne al volo neanche uno, bè ad un certo punto nel mezzo del gioco qualcuno lo chiama e io prontamente - e forse anche troppo - mi impunto dicendo: "No, ci deve riuscire è diventata una questione personale".
Di seguito ho scritto testualmente:
"e quella scema di Giorgia, ha detto 'eh, lo so io perchè è una questione personale', a quel punto io mi sono girata verso di lei dicendo 'oh, ma ancora questa storia? A me non piace LUI!' e Giorgia che continuava. Allora io mi arrabbio e dico ' vedi che quella a cui piace LUI sei tu, non io'.
Mentre noi discutiamo LUI si era allontanato perchè sicurametne si sarà sentito un pò in soggezione.
Comunque mi ha detto Giorgia che sembrava davvero che non mi piacesse, perchè lei è arrossita e io no.
"

Necessita qualche commento? Io ne avrei qualcuno...
Ma dico... quanto sono potuta essere cogliona da uno a diecimila? Se ci penso mi viene da sbattermi la testa contro il muro. Che deficente.
Credo sia stato in questo preciso momento che tutto ha preso una piega sbagliata, o almeno queste sono state le basi.
Quindi ragazze che leggete, non negate mai se vi piace qualcuno. Lasciate che lo sappia perchè è brutto avere dei rimorsi come il mio.
Chiusa parentesi parliamo alle nuove generazioni.
C'è un sacco di materiale su quel giorno, ma se mi fermo a raccontarvi ogni cosa non smetto più. Giusto un'altra cosa del 23.
A quanto pare dopo quell'uscita molto intelligente abbiamo giocato con l'acqua e poi di nuovo a pallavolo e mentre giocavamo io e LUI da soli  - di nuovo - avevo sbagliato a lanciare la palla e lui era andato a riprenderla.
Mentre lo guardavo andare e portarsi indietro i capelli con quel gesto tanto spontaneo, quanto ipnotico mi sono voltata verso la Giorgia di prima e usando l'alfabeto non-so-che le ho detto, "ma quanto è bono".
E quella grandissima stronza glielo ha riferito e io lì credo di essere diventata paonazza, altrochè. LUI però ha risposto "Sono in molte a dirmelo" ma stando a ciò che scrissi lo disse a bassa voce, con imbarazzo quasi, mentre mi guardava. La mia considerazione successiva è stata: "mi è sembrato sollevato, ma non mi illudo." (sè, come no) "Poi ha cambiato atteggiamento in modo positivo, sembra più sicuro... SPERIAMO"
E seguono almeno tre pagine con la scritte "mio nome, cuore, suo nome".
Poco imbarazzante come cosa, proprio. Ribadisco che avevo tredici anni, ormai deve essere chiaro, ma meglio ricordarlo ogni tanto.
Comunque il 23 Giugno 2006 ho fatto il primo errore, eccolo segnalato! Come dicono in un programma tv di cui non ricordo il nome e che non mi interessa.

Il 24 Giugno invece avevo esordito con quella frase riportata all'inizio del capitolo, perchè?
A quanto pare c'era stato un litigio perchè alcuni dei ragazzi allungavano troppo le mani con un'amica del gruppo ed io, da perfetta paladina della giustizia e dei diritti delle donne, mi ero messa in mezzo scatenando l'astio nei maschi. Tranne di alcuni che non c'entravano niente, tra cui LUI.
Si era discusso un pò e successivamente mi ero trovata con i ragazzi a parlare, spiegando che se si limitavano a scherzare e a non esagerare la cosa ci stava pure.
Dissi una cosa del tipo "fino a quando voi vi fermate ad uno schiaffetto potrebbe (sottolineato tre volte) anche andare, ma..." non finii neanche di dirlo che LUI passò e me ne diede uno (si, sul fondoschiena) dicendo mentre rideva "Così?".
Fossi stata più intelligente e meno attaccata ai miei valori e al mio femminismo avrei riso e lasciato correre.
Invece no, sono sempre stata un pò manesca e anche se ridendo l'ho rincorso e cercato di "picchiare", cioè qualche schiaffetto manco troppo forte.
In ogni caso, da quel gesto mi resi conto che ormai la sua timidezza e riservatezza nei miei confronti era andata a farsi benedire, e ne fui contenta. E per questa ragione, quella sera del 24 che non lo vidii a causa di un impegno familiare, ero convinta che mi avrebbe baciato.
Adesso che ci penso... perchè con me non ha mai avuto lo stesso rapporto che con altre, forse davvero gli piacevo? Si, è un bel pò ormai che penso che a quel tempo gli piacessi e fosse interessato a me, ma in seguito vedrete quanto sia potuto essere lunatico e incomprensibile il suo comportamento nei miei confronti.
Fatto sta che se potessi tornare indietro molte cose sarebbero andate diversamente.
Mi comporterei in maniera molto più matura, e probabilmente le cose sarebbero diverse ora.



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