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Autore: _myhappyending    14/06/2012    3 recensioni
Brittany è stata bocciata, ma quest'anno la sua ragazza ispanica, Santana, farà in modo che non accada più.
Sembra che la bionda riesca a procedere a gonfie vele, ma cosa succederà quando Santana verrà scoperta da uno stilista famoso all'F&G, l'evento più importante di tutta l'America?
Qualcosa andrà storto, e l'unico che riuscirà a salvarla sarà il bad boy Sebastian.
Ma anche a Sebastian le cose andranno parecchio male, Santana sarà in grado di ricambiare il favore?
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash, Slash | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Santana/Sebastian
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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III CAPITOLO

-Il rosso mi dona, ma ho paura di risultare troppo monotona, l'ho gia' messo al ballo di fine anno- Santana ruotò su sè stessa e il bellissimo vestito di paillettes che indossava brillò alla luce.
-Mi sembri molto carina, sembri l'addobbo di natale dell'albero di papà- Commentò Brittany, seduta sull'enorme lettone di casa Lopez.
-Dovrei prenderlo come un complimento?-
-Certo, mi hai mai visto insultare qualcuno?-
-Non volontariamente- Tagliò corto Santana, avvicinandosi a Brittany per far scendere giù la cerniera.
-Non capisco perchè vuoi metterlo, saranno tutti eleganti?-
-Certo che lo saranno, Britt. Gli uomini in camicia e le donne con i tacchi, è la regola. Andremo a vedere delle celebrità, vuoi davvero andarci con un paio di scarpe da ginnastica?- Brittany fece spalline, facendo ben capire che non le importava. Tirò giù la zip del vestito di Santana e poi si rituffò sul letto. -Tu che hai intenzione di indossare?- 
-Quello- Brittany indicò un outfit appeso alla porta, che comprendeva un jeans chiaro e una maglietta con la faccia di Brad Pitt stampata sopra. Quasi divenne tutta rossa dalla vergogna e un pò dispiaciuta per la delusione che avrebbe arrecato a Santana. -E' che.. Non avevo capito che bisognasse andar vestiti eleganti. Insomma.. Posso mettere i tacchi se ti fa piacere-
Santana alzò un sopracciglio e mise una mano sul fianco, scuotendo la testa. -Hai un sacco di abiti stupendi, prova a mettere quello della festa di Sheila, ti stava un incanto-
Brittany annuì e si alzò dal letto. -Allora sarebbe meglio che tornassi a casa, visto che l'F&G è stasera vorrei evitare di arrivare impreparata, e poi Lord T. ha bisogno dei suoi massaggi quotidiani, altrimenti non dorme, e se non dorme..-
-Ho capito, ho capito- Santana si avvicinò e la interruppe con un bacio, poi un altro e un altro ancora. -Ci vediamo stasera, okay? Passo da te alle sei-
-A stasera- La salutò la bionda, inciampando nel comodino prima di uscire definitivamente.
Rimasta sola, Santana cominciò a chiedersi se il suo outfit non fosse davvero fuori luogo. Certi drammi non dovrebbero appartenere a chi l'outfit non serviva per niente. Anche con un sacco Santana sarebbe sembrata perfetta.
Ma c'era una sola persona che avrebbe potuto colmare il vuoto di quel momento. Afferrò il cellulare e selezionò il numero dalla rubrica.
Il telefono squillò per un pò, poi la sua voce acuta le trapanò il cervello. -Pronto?-
-Fatina dei boschi, abbassa la voce; dove sei, al mercato?- 
-No, Satana, dal parrucchiere. Devo essere perfetto per stasera- Dall'altra parte della cornetta, Kurt sfogliava Vogue con aria di sufficienza, allenandosi per la serata. Blaine, dietro di lui, contava le ore che lo separavano da una chiacchierata con Justin Timberlake. -Immagino che tu non abbia chiamato per chiedermi come sto, perciò cosa ti serve?-
-Come ce lo vedi un vestito rosso di paillettes per la serata? Corto meno di metà coscia, scollato al punto giusto, scarpe molto alte e aperte- Mentre si descriveva, l'ispanica era di fronte allo specchio col vestito sbottonato, e controllava che tutto fosse okay.
-Direi che puo' andar bene, scarpe e borsa nere, vero?- Il tono di Kurt sembrava molto più una minaccia, tanto che istintivamente Santana spostò con un calcio le scarpe bianche che aveva gia' tirato fuori.
-Certo, nere, ovvio- Annuì convinta.
-Oddio mio no! Non così corti! Scusa Santana, devo staccare, ci vediamo stasera okay?-
La linea cadde e Santana lasciò il telefono sulla scrivania, passando a scegliere la collana.
 
-Non vedo nessuna star, solo quelle in cielo, ma sono comunque coperte dalle luci della strada- Sbuffò Brittany, appoggiandosi con la testa a un palo, avvolta dal suo delizioso tubino azzurro.
-Non faranno certo passare le celebrità dall'entrata normale, Britt. E dobbiamo comunque aspettare dieci minuti, penso stiano facendo sistemare i vip nelle varie sale dei panel..- Kurt parlava a macchinetta, ormai erano ore che si muoveva continuamente come se soffrisse di incontinenza e cominciò persino a grattarsi dietro l'orecchio, poi guardava Blaine e gli chiedeva se i capelli fossero okay.
Santana era appoggiata svogliatamente alla transenna che divideva l'entrata, chiedendosi perchè avesse deciso di partire così presto, visto che erano più o meno due ore che aspettavano in piedi, su un paio di tacchi 15.
Allo scoccare della prima ora aveva anche cominciato a dire parolacce in spagnolo, ma era intervenuto il buttafuori che, tra l'altro, era Argentino ed era perciò cominciata una vera e propria lite in lingua spagnola, conclusa poi con le scuse di Blaine all'uomo.
La pacatezza e la pazienza di Blaine erano doti che affascinavano un pò tutti, era l'unico tra i quattro ragazzi a rimanere perfettamente composto.
D'un tratto, il rombo di un SUV enorme fece voltare la maggior parte delle persone in attesa di entrare, Santana alzò un sopracciglio chiedendosi vivamente chi avesse la faccia tosta di entrare nel parcheggio in quel modo.
Ma quando gli sportelli si aprirono, Blaine non potè far altro che sorridere emozionato. 
Thad, Jeff, Trent, Sebastian e Flint uscirono dall'auto e si avvicinarono alla fila, mostrando i loro biglietti al primo controllo. 
Superato, si appoggiarono ad una delle transenne, sotto gli sguardi attente delle ragazze che affiancavano Santana. 
-Oddio, dimmi che non stanno facendo davvero pensieri perversi su Jeff Sterling, che è più gay di Kurt- Commentò retoricamente Santana a Brittany.
-Quelle dietro di me li stanno facendo anche su Sebastian- Rispose Brittany, e la sua affermazione fece focalizzare l'attenzione di Santana sui cinque ragazzi.
C'era da dire che l'estate gli aveva fatto proprio bene: avevano ancora un pò d'abbronzatura e a Flint stava particolarmente bene perchè faceva brillare ancora di più i suoi incantevoli occhi azzurro cielo. Senza la divisa della Dalton, le magliette che indossavano riprendevano perfettamente i muscoli del corpo, creando una piacevole sensazione di vedo/non vedo.
Trent alzò lo sguardo e incontrò quello di Blaine, così avvertì i suoi compagni e tutti insieme si fecero spazio tra la folla per avvicinarsi a lui. 
Santana giurò di aver visto un'espressione scocciata sul volto di Sebastian. Che fosse ancora cotto di 'riccioli d'ebano'?
Quando i ragazzi si avvicinarono, Blaine li abbracciò uno per uno; era da tempo che non li vedeva, la Dalton doveva mancargli molto e probabilmente l'ultimo anno al McKinley senza Kurt doveva essere parecchio difficile, ma Kurt aveva deciso di rimanere a Lima ed aspettare che Blaine si diplomasse, prima di partire con lui per New York, ed era un pò la stessa cosa che stava facendo Santana con Brittany.
Dalla conversazione tra Blaine e i ragazzi Santana apprese che Thad si era diplomato ma era rimasto a studiare a Lima, mentre gli altri frequentavano tutti l'ultimo anno alla Dalton.
Sebastian, che in genere era al centro di tutte le conversazioni, se ne stava in silenzio al lato di Trent, a braccia conserte, e dietro di lui un gruppetto di ragazze continuava a dare un voto ai suoi jeans. 
Santana non vedeva Sebastian da un pezzo, era cresciuto parecchio: aveva i capelli più lunghi, sempre sistemati col gel, i lineamenti più marcati ma poco spigolosi, il fisico asciutto ma leggermente muscoloso, lo si poteva intravedere sia dallo scollo della camicia aperta fino al petto, sia dalle maniche aderenti della stessa, ripiegate più volte in modo da lasciare scoperto l'avambraccio.
Quando Kurt si avvicinò a Blaine prendendolo per mano, Sebastian si spostò e si fece più avanti, incrociando per la prima volta lo sguardo di Santana. Non se ne curò per niente, si appoggiò ad una transenna e, voltandosi verso l'ispanica, sorrise. -Sembri Edward Cullen abbronzato- Commentò, alzando un sopracciglio dopo aver squadrato il vestito che indossava Santana. Poi alzò lo sguardo verso Brittany. -Piacere di rivederti, ehm..- Sebastian pensò due o tre volte a un nome da darle, visto che non ricordava quello giusto, ma non gli veniva in testa un nome decente che non fosse un insulto. -..Piacere e basta- 
-Senti, piccolo gay rammollito, ti consiglio di sparire dalla mia vista e di non rovinarmi la serata, o ti ritroverai il naso sanguinante- Rispose l'ispanica, avvicinandosi di più a Sebastian, puntandogli il dito contro.
-Ma davvero? Devo dire che i tuoi modi di venirmi contro non sono poi molto cambiati, dovresti aggiornare il tuo repertorio, stai perdendo colpi- Con la solita nonchalance, Sebastian infilò una mano in tasca e le sorrise soddisfatto.
Santana alzò un sopracciglio, soffermandosi sulla ragazza dietro Sebastian che aveva appena sussurrato la parola 'troia'. L'espressione di Santana divenne quella di una pazza senza medicine da una settimana, tanto che Sebastian aggrottò le sopracciglia e si spostò dalle transenne pronto a scappare via.
-Eres una puta! Te voy a matar!- Santana corse incontro a Sebastian, e dato che anche lui sapeva parlare spagnolo, capì che non si riferiva a lui. 
La ragazza dietro l'Usignolo cominciò a urlare spaventata, e Sebastian afferrò Santana per la vita, portandola indietro mentre si dimenava. -Santana! Piantala!- 
Tutta la folla si girò a guardare l'ispanica che urlava contro la povera ragazza, Brittany si avvicinò a lei e le prese il viso tra le mani per farla calmare, ma Santana continuava ad imprecare in spagnolo sotto lo sguardo sbalordito di tutti i presenti.
Sebastian riusciva a tenerla a stento tra le braccia, gli arrivò una capocciata sui denti, ma non lasciò mai la ragazza. -Santana, smettila di...-
-Che sta succedendo?- Domandò un uomo, uscendo dalla porta. Non era il buttafuori, era un uomo sulla quarantina, alto, biondo e con gli occhi profondi e scuri. Osservò Santana, che si calmò per un attimo, e le sorrise. -Ciao, piccolo peperino, sono François Pasqual e sono uno stilista, mi piacerebbe molto parlare con te- Le porse la sua mano, ma Sebastian non la lasciò andare. Non si fidava molto, non pareva avere belle intenzioni.
A Santana si illuminarono gli occhi. Non poteva arrivare in alto nel mondo della musica, ma il suo corpo le avrebbe permesso molto. -E mollami, Billy Elliot!- Asserì, liberandosi ed entrando nel locale con l'uomo biondo.
   
 
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