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Autore: ValeDowney    15/06/2012    1 recensioni
Primo capitolo di una lunga serie, che vede protagonista Clarice Piton, la figlia di Severus Piton e Lily. In questa serie di storie, Harry Potter é in versione femminile e la giovane Clarice passerà tante meravigliose avventure, insieme ai suoi fedeli amici, nel magico mondo di Hogwards. Prima serie: Clarice Piton e la Pietra Filosofale
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Severus Piton
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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Clarice e Severus stavano scendendo lungo delle scale, quando Severus prese fuori la sua bacchetta e disse: “Mi raccomando, piccola mia: non farti trarre in una trappola”. “Starò attenta” disse Clarice; quando, all’improvviso, la cicatrice incominciò a farle molto male. Severus, ovviamente, se ne accorse e le disse: “ Le forze oscure sono vicine: cerca di mantenere la calma”. “Ci proverò, ma mi fa molto male” disse Clarice. “Non ci pensare” disse Severus ed arrivarono alla fine delle scale, dove, davanti a loro, vi era qualcuno ed uno specchio. “Lo sapevo che saresti stato dalla sua parte, Raptor” disse Severus.

Quel qualcuno, che si rivelò essere il Professor Raptor, si voltò verso di loro e disse: “Dovevo immaginarmelo, Piton, che saresti venuto, fin quaggiù, per fermarmi e, vedo, con mio piacere, che hai portato anche il tuo dolce cucciolo” e guardò minacciosamente Clarice, la quale disse: “Mio padre aveva ragione a non fidarsi di te: l’ha sempre avuta”. “Ti ce né voluto del tempo, per capire che ero io: sai, piccola Piton, ti credevo più furba” disse Raptor. “Non parlare, così, di mia figlia: devi portarle rispetto” replicò dicendo Severus. “Rispetto ?! E per che cosa ?! Per aver sconfitto il nostro signore ?” disse ridendo Raptor. “Il nostro signore ?!” disse stupita Clarice; poi, guardando Severus, aggiunse chiedendogli: “Che cosa significa ? Tu ne sai qualcosa ?”, ma Severus non le rispose. “Oh, vedo che non glielo hai ancora detto” disse Raptor. “Detto che cosa ? Papà !” domandò Clarice. “Tuo padre era un Mangiamorte” rispose Raptor. “No, non ci credo ! I Mangiamorte erano cattivi: era stato proprio il mio papà a dirmelo” replicò dicendo Clarice. “Però, vedo che si è dimenticato di dirti una cosa” disse Raptor. Clarice, quindi, guardò Severus il quale aveva gli occhi chiusi e gli disse: “Papà, come hai potuto fare una cosa del genere: sono stati proprio i Mangiamorte ad uccidere la mamma. Come hai permesso che le accadesse tutto ciò ?”. Severus aprì gli occhi e, guardandola, le spiegò dicendo: “Tua madre sapeva ciò che stavo facendo, ma lo facevo solamente per conto di tuo nonno”; poi, avvicinò la testa e, sottovoce, finì dicendo: “Ero una spia e dovevo dire a tuo nonno tutto quello che il Signore Oscuro decideva di fare” e si rimise normalmente. “Che cosa c’è, Piton ? Lo sai che non mi piace chi parla sottovoce, perché è da maleducati” disse Raptor. “E a me, invece, non piace chi è un codardo: hai tradito Silente; lui aveva riposto tutta la sua fiducia in te e, l’unico modo per ripagarlo, è metterti dall’altra parte” disse Severus. “ Anche tu eri un codardo: lo sei sempre stato” disse Raptor. “Il mio papà non è un codardo !” replicò dicendo Clarice. “Se non è un codardo, allora, perché non ha il fegato di affrontarmi ?” disse Raptor. Senza dire nulla, Severus prese fuori la sua bacchetta, ma Clarice gli disse: “Papà, non farlo: è sicuramente una trappola”. “Tranquilla, piccola mia: sono sicuro di batterlo” disse Severus e, scendendo gli ultimi gradini, si fermò di fronte a Raptor, il quale disse: “Un duello, eh ? Sì, questa idea mi piace”. “Ti credi tanto furbo, ma non pensarla di farla franca” disse Severus. “Ma che papà coraggioso, che fa tutto pur di proteggere la sua adorata figlioletta; sai, cara Clarice Piton: ti avrei ucciso quella notte, ma tu ti sei dimostrata più forte del previsto. Dopo aver fatto fuori il tuo paparino, mi occuperò di te” disse Raptor. “Tu non la tocchi !” replicò dicendo Severus e, puntando la sua bacchetta contro Raptor, gridò: “Expelliar…” ma non fece in tempo a finire l’incantesimo che Raptor, con il solo scrocchio di dita, disse: “ Pietrificus Totalum !” e Severus si bloccò nella posizione in cui era. “Oh, no: papà !” gridò Clarice e corse da lui, fermandosi al suo fianco.

“Hai visto che cosa succede ad affrontarmi, piccola Piton ? Prima o poi, tutti quelli che vogliono proteggerti, moriranno e, tu, per ultima. Mi è bastato parlarti di te, ed il tuo caro paparino si è subito addolcito. Se tu non fossi nata, lui sarebbe ancora dalla nostra parte, ma, sfortunatamente, si è anche innamorato di quella lurida Mezzosangue di tua madre” disse Raptor e si voltò verso lo specchio. Clarice doveva trovare un modo di distrarre Raptor, intanto che, contemporaneamente, pensava anche a come prendere la pietra; quindi, gli chiese: “Ehi, dove è finito il tuo balbettare ? Quella notte, pensavo che mio padre ti stesse per uccidere”. “A volte, piccola Piton, devo attenermi a tutto, per ubbidire al mio Signore” rispose Raptor, continuando a guardare lo specchio. “Vuoi dire che è sempre stato presente ?” domandò Clarice. “Certo; lui è sempre con me: sempre” rispose Raptor. Clarice lo guardò stranamente; poi, guardò suo padre e, notò, ancora, la ferita che gli aveva fatto Fuffy, la sera di Halloween; quindi, rivoltò lo sguardo verso Raptor e gli disse: “ Lo sai, ti devo fare i complimenti per Fuffy: è stato molto intelligente utilizzare un’arpa per farlo addormentare e, soprattutto, sei stato molto astuto a farti dire da Hagrid, che, per addormentare Fuffy, basta solo un po’ di musica”, ma Raptor non disse nulla. “Devo trovare un altro modo per distrarlo; ma come ? Ehi, forse, ci sono: Clarice sei proprio una Piton” disse tra se Clarice; poi, aggiunse dicendo: “ Quel giorno, durante la partita di Quidditch, è stato lei a cercarmi di uccidere”. “E’ vero e ci sarei riuscito se il tuo caro papà non avesse borbottato le sue contro maledizioni ed il mio mantello non avesse preso fuoco” replicò dicendo Raptor. “Il mio papà mi stava salvando ?! Allora, ecco, perché, la prima partita di quest’anno, l’ha arbitrata lui” disse Clarice. “Tuo padre sapeva che ero un pericolo per te, fin dall’inizio, specialmente dopo Halloween” spiegò Raptor. “ Allora, sei stato tu a far entrare il troll” disse Clarice. “Che brava, Piton: sì. Ma il tuo paparino, sfortunatamente, non ci è cascato: mentre gli altri correvano verso i sotterranei, lui è andato al Terzo Piano, per intercettarmi. Ed è ovvio che non si è più fidato di me: non mi lasciava quasi mai solo, ma lui non capisce: io non sono mai solo” spiegò Raptor e, mentre spiegava, a Clarice bruciò nuovamente la cicatrice. “Allora, cos’è che fa questo specchio ?... Vedo quello che desidero: mi vedo con in mano la pietra, ma come la prendo ?!” disse Raptor, mentre guardava lo specchio. Improvvisamente, si sentì una voce profonda, la quale disse: “ Usa la ragazza”. Raptor, quindi, si voltò e, con voce piena di rabbia, disse: “ Vieni qui, Piton ! Subito !”.

Clarice guardò suo padre, fermo come una statua; poi, rivoltò lo sguardo in avanti e si diresse verso Raptor e, quando fu al suo fianco, le chiese: “Dimmi: che cosa vedi ?”. Clarice guardò meglio nello specchio, finché la sua immagine riflessa mise la mano destra nella tasca e ne trasse fuori proprio la Pietra Filosofale: Clarice rimase senza parole, perché non sapeva come la pietra fosse finita nella sua tasca; poi, il suo riflesso le fece l’occhiolino e si rimise la pietra nella tasca. Clarice si toccò la tasca destra e, effettivamente, sentì qualcosa di duro: era la pietra. Ma Raptor non era un uomo paziente; quindi, accorgendosi che Clarice era rimasta senza parole, le domandò: “Cosa c’è ?! Cosa vedi ?!”. “Sto…sto stringendo la mano a Silente: ho vinto la Coppa delle Case” rispose titubante Clarice. “Mente” disse la voce profonda di prima. “Dì la verità ! Che cosa vedi ?!” gridò Raptor, guardando Clarice, la quale lo guardò a sua volta, ma non disse nulla. “Fa parlare me con lei” disse la voce profonda. “Padrone, non ne avete la forza” disse Raptor e, mentre parlava, Clarice indietreggiò, fermandosi davanti a Severus. “Ho abbastanza forza per questo” disse sibilando la voce profonda e Raptor incominciò a togliersi il turbante. Mentre se lo toglieva, Clarice guardò Severus e gli disse: “Oh, papà, come vorrei che non fossi pietrificato: ora, più che mai, mi serve il tuo aiuto” e rivoltò lo sguardo verso Raptor il quale, dopo essersi tolto del tutto il turbante, nell’immagine riflessa nello specchio, si potè vedere, dietro di lui, un’altra testa, la quale disse: “ Clarice Piton: ci rivediamo”. “Voldemort” disse stupita Clarice. “Sì: vedi cosa sono diventato ? Vedi cosa devo fare per sopravvivere ? Vivere a spese di un altro: sono un parassita. Il sangue di unicorno riesce a rinvigorirmi, ma non può darmi un corpo tutto mio. Ma c’è una cosa che lo può fare: una cosa che, quando si dice la sorte, sta nella tua tasca” spiegò Voldemort.

Clarice si accorse che Voldemort sapeva, ormai, che la pietra ce l’aveva lei; quindi, cercò di scappare: “ Fermala !” gridò Voldermort e, con uno scrocchio di dita, tutto intorno, comparvero delle fiamme e Clarice non potè più andare da nessuna parte. Quindi, l’unica cosa che le rimaneva di fare, era combattere contro il suo peggio nemico; quindi, mentre si voltava, Voldemort disse: “Non fare l’idiota ! Perché andare incontro ad una morte orripilante, quando puoi unirti a me e vivere ?”. “Mai !” replicò Clarice. Voldemort rise; poi, disse: “ Il coraggio, ce l’aveva anche la tua dolce mammina. Dimmi, Clarice, ti piacerebbe rivederla ? Insieme, possiamo farla ritornare, così che tu, lei ed il tuo papà, sarete di nuovo una famiglia. Ti chiedo solo qualcosa in cambio” e, nel riflesso, comparve Lily, la mamma di Clarice e la moglie di Severus. Clarice, quindi, prese fuori dalla tasca la Pietra Filosofale e Voldermort disse: “Sì, così Clarice. Non esiste bene e male. Esiste solo il potere e quelli troppo deboli per averlo. Insieme faremo cose straordinarie. Avanti: dammi la  pietra !”. Nel riflesso, però, Clarice vide, dietro di se, suo padre ancora pietrificato e, improvvisamente, le parve di vedere, come un luccichio nei suoi occhi e come le stesse facendo capire di non accettare quell’offerta: che Lily non sarebbe mai più ritornata indietro. Di fatti, il riflesso di Lily scomparve e Clarice, replicò dicendo: “ Bugiardo !”. “Uccidila !” gridò Voldemort e Raptor volò verso Clarice, prendendola per la gola e facendola cadere con la schiena contro i gradini dietro a Severus: per il forte impatto, Clarice perse la pietra, la quale cadde accanto a lei. Raptor la stava strozzando e, contemporaneamente, Clarice cercava di prendere la pietra, finché, con la mano destra, Clarice toccò la mano con la quale Raptor la stava strozzando e successe una cosa inaspettata: la mano di Raptor bruciò. Raptor gridò dal dolore e lasciò andare Clarice, la quale riprese fiato; poi si guardò le mani, capendo come avesse potuto fare una cosa del genere; successivamente, guardò Raptor e vide che la sua mano destra, con la quale l’aveva strozzata, si era frantumata. “Cos’è questa magia ?!” disse stupito Raptor, mentre si guardava la sua mano frantumata. “Idiota ! Prendi la pietra !” gridò Voldemort e Raptor stava per prendere la pietra, ma Clarice lo fermò, mettendogli le mani sulla faccia, capendo che, in quella maniera, non solo avrebbe sconfitto Raptor, ma anche Voldemort. Di fatti, la faccia di Raptor, proprio come era avvenuto prima con la sua mano, si sgretolò ed il corpo senza vita dell’ex Professore di Difesa contro le Arti Oscure, cadde a terra, davanti a Clarice, la quale si rialzò in piedi.  Clarice guardò, quindi, suo padre, ancora pietrificato e disse: “Papà, ce l’ho fatta: finalmente ho sconfitto Voldemort e ci sono riuscita solamente toccandolo”; poi, si piegò e raccolse la pietra, guardandola e, mentre la guardava, non si accorse che dietro di lei, si formò una nube di fumo. Clarice sentì nell’aria, ancora una presenza sinistra: quindi, si voltò, e la nube, con la faccia di Voldemort, volò verso di lei, passandole in mezzo, per poi, volarsene via.

Clarice cadde a terra e, le ultime cose che vide, prima di perdere i sensi, fu la pietra nella sua mano e suo padre ancora pietrificato. Fortunatamente per lei, Hermione era riuscita a contattare Silente il quale, saputo di ciò che stava succedendo, ritornò immediatamente ad Hogwarts: scese lungo la botola e, quando arrivò nella stanza con lo specchio, fece scomparire le fiamme e, si inginocchiò di fianco a Clarice; poi, guardò Severus e, con un semplice cenno della mano, lo spietrificò e Severus ritornò quello di prima; poi, vedendo che Clarice era distesa a terra e priva di sensi, si inginocchiò anche lui e disse: “Oh, la mia piccolina: ha combattuto, da sola, contro di Lui”. “Allora, le voci erano vere: Voldemort è ritornato” disse Silente. Severus lo guardò malamente, perché aveva pronunciato quel nome; poi Silente aggiunse dicendo: “ Sembra, però, che Clarice sia riuscita a trovare la pietra prima di Raptor e tenerla al sicuro con se” e prese la pietra dalla mano della bambina. “Starà bene ?” chiese preoccupato Severus, mentre guardava la figlia. Silente si rialzò in piedi e gli rispose dicendo: “Sì, starà bene: ora, la porteremo in Infermeria, dove Madama Chips le darà tutte le cure necessarie”. Severus, allora, prese in braccio Clarice e, dopo essersi alzato, lui e Silente si diressero ai piani superiori.

Arrivati in Infermeria, Madama Chips, vedendoli, corse verso di loro e Silente le disse: “Per favore, prepari un letto per la giovane Piton: questa piccolina ha bisogno di recuperare le forze” e Madama Chips fece come le era stato chiesto. Severus continuava a guardare Clarice tra le sue braccia; quindi Silente disse: “Si rimetterà: Clarice è una bambina molto forte”. “Che stupido, sono stato: farmi pietrificare all’istante ! E, pensare, che ho assistito a tutto” disse Severus. “Hai assistito a tutto ?!” disse stupito Silente. “Evidentemente, secondo me, l’obiettivo di Raptor, era quello di farmi vedere mentre faceva soffrire la mia piccolina” spiegò Severus. “Ecco: il letto è pronto” disse Madama Chips e Silente e Severus andarono nel letto che era stato preparato e Severus vi distese sopra Clarice, la quale era ancora priva di sensi. “Ma cosa le è successo ?” domandò Madama Chips. “E’ una lunga storia; però, credo che anche Severus debba essere curato” rispose Silente. “Non dire sciocchezze ! Io sto perfettamente” replicò dicendo Severus ed incrociò le braccia. “Severus, non essere testardo: lo vedrebbe chiunque che, anche tu, hai bisogno di cure” disse Silente. “Userò le mie pozioni per curarmi: ora, pensate a Clarice” disse Severus.  “Va bene: mi fido in quello che fai” disse Silente. “Ti sei sempre fidato di me, ma mai quando ti dicevo che Raptor nascondeva qualcosa” disse Severus. “Visto che balbettava, pensavo che non potesse creare nessun problema agli studenti” disse Silente. “No: infatti, voleva solamente uccidere la mia bambina” disse sarcasticamente Severus. “Bé, prendila dal lato positivo: ora Clarice si rimetterà e Raptor non tornerà più” disse Silente. “Preferisco non dire quello che sto pensando in questo momento” disse Severus. “Mi dispiace mandarvi via, ma devo occuparmi della bambina; quindi, se volete uscire” disse Madama Chips. “Ha perfettamente ragione, Madama Chips: ora, io e Severus, togliamo subito il disturbo” disse Silente e si voltò, dirigendosi verso la porta, ma si accorse che mancava qualcuno: di fatti, Severus era ancora accanto a Clarice e le stava accarezzando la fronte, dove era ben visibile la cicatrice a forma di saetta; quindi Silente si rivoltò e disse: “Severus, la rivedrai domani mattina: non è che scappa dal castello”. “E’ che non voglio stare lontano da lei” disse Severus. “Le starai lontano solo per qualche ora e niente di più; e, poi, ti vorrei nel mio ufficio, per discutere su alcune faccende che riguardano proprio Clarice” disse Silente. Severus lo guardò e stupito chiese: “Non mi dire che mia figlia deve ritornare dai Dursley ?!”. “Ho paura proprio di sì, Severus: Clarice non può vivere con te, perché sarebbe in pericolo” rispose Silente. “Se ti riferisci al mio lavoro da spia, bé, lo sa già” disse Severus, riguardando la figlia. “E, suppongo, che sappia anche che, in passato, eri un Mangiamorte, vero ?” domandò Silente e Severus annuì positivamente. “Però, ciò, non cambia le cose: per vivere, Clarice deve essere protetta dal legame di sangue” disse Silente. “Io sono il suo legame di sangue più vicino: in fin dei conti sono suo padre !” replicò dicendo Severus, riguardando Silente, il quale gli spiegò: “Calmati, Severus: non c’è bisogno di arrabbiarsi così tanto. Lasciami spiegare: Lily ha dato la sua vita per proteggere Clarice e, quindi, solo qualcun altro con il suo stesso legame di sangue, potrà proteggerla; quindi, è per questo motivo, che, durante l’estate, fino a che non avrà compiuto la maggior età, vivrà da i Dursley”. Severus parve capire la situazione; quindi disse: “Petunia è la sorella di Lily ed è ovvio che sia la più adatta per proteggerla; ma, se vengo a scoprire che la trattano ancora male, giuro che la vado a prendere personalmente”. “Vedrai che, ora, le cose per Clarice cambieranno” disse Silente. “Lo spero: non voglio vederla ancora soffrire” disse sospirando Severus. “Coraggio, Severus: è ora di andare” disse Silente e, dopo che Severus ebbe dato un dolce bacio sulla fronte di Clarice, i due uscirono dall’Infermeria, lasciando la bambina nelle mani di Madama Chips. Finalmente, la Pietra Filosofale è stata recuperata e Voldemort sconfitto, o è ciò che pensano veramente Clarice ed i suoi amici ?

  
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