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Autore: lovemeorleaveme    15/06/2012    1 recensioni
quando lo guardavo negli occhi, era come se da un momento all'altro, non sapessi più nuotare. ci sprofondavo ogni volta che li guardavo, in quegli oceani che aveva al posto degli occhi.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                              Nothing’s real but love.

 
 

                                                                                                                    



 

I'm just his best friends.
Just? Why just?



Aprii gli occhi lentamente. Era mattina, un’altra volta. La sveglia continuava a tartassarmi la testa. La spensi, e velocemente scesi al piano di sotto a fare colazione. Mia madre era già occupata a mangiare. 
<> la salutai dolcemente. Strano, io normalmente non ero di buon umore la mattina. Insomma, chi sarebbe di buon umore quando si deve svegliare presto? Bè, in ogni caso, quel giorno ero felice.
<<Tesoro, tu sei l’unica persona al mondo che quando si sveglia la mattina è così dolce!>> disse allegramente sorridendomi. Afferrai i miei cereali e le sorrisi, sedendomi a mangiare.
<<Oh, lo so. Che ne dici di un bacino? Me lo merito per essere così dolce?>> dissi, facendo poi gli occhioni da cucciolo. Così si avvicinò e mi diede il ‘Bacio del buongiorno’. Già, lo avevamo inventano noi, per così dire, io e il mio migliore amico, Niall. Non ci bastava il ‘bacio della buonanotte’ volevamo anche quello del buongiorno. 



Tornai in camera mia, e dopo una bella doccia, mi andai a vestire. Era il solito, i miei jeans e le mie magliette, a volte con dei giacchettini in lanina o, in primavera ed estete, in cotone. La cosa inconfondibile, però, erano le mie scarpe. Portavo solo scarpe da ginnastica, soprattutto le Vans e Converse, ma non mi importava delle marche, se mi piacevano dovevano essere mie, punto.
Non ero proprio quella che si definiva una ragazza vera e propria. Non perché fossi un ragazzo, intendiamoci, avevo il mio apparato riproduttore femminile e in fatto di gusti, bè, si, ero etero, ma piuttosto perché a volte mi comportavo come un ragazzo. Insomma, non ero proprio una tipica ragazza tutta trucco e frufrù(?), ma questo non faceva di me una poco ragazza femminile.


Sistemai i lunghi capelli lisci tirandoli indietro con un cerchietto. Quel biondo così chiaro metteva in risalto i miei occhi. I miei occhi poi, li odiavo. Li avrei voluti color cioccolato, o neri, neri come la notte. E invece no, mi erano toccati verdi-azzurri-grigi che non si capiva neanche bene che colore fossero. Mia madre diceva che dipendeva dal mio stato d’animo. Forse era vero, fatto sta che li avrei desiderati diversi. 

Non mi truccai, come al solito. Odio stare davanti allo specchio, così ci passo davanti il minor tempo possibile.
Ero italiana, ma ormai di italiano mi rimaneva solo il nome, Giorgia. Presi lo zaino con i libri e uscii di casa salutando a gran voce mia madre.

Due villette più giù c’era già Niall ad aspettarmi. 
<<Ehi, biondo!>> dissi raggiante, quando fui abbastanza vicina. Alzò la testa dal cellulare e mi guardò sorridendo. 
<<Ehi, sei in ritardo, di nuovo!>> disse facendomi un gran sorriso. Diciamo che faccio tardi molto spesso, ecco.
<<Si, scusa. Oggi ho davvero passato troppo tempo in bagno!>> dissi ironicamente, lanciandogli poi un'occhiata complice. 
<<Tu? In bagno? Scommetto a specchiarti!>> disse, ridendo sotto i baffi.
<<Si, lo sai che non esco senza essermi truccata!>> dissi, continuando a scherzare. Le nostre risate risuonavano vivaci nel viale ancora deserto per via dell'orario. 

Sembrava diverso, quella mattina. Come se splendesse. Ripensai a questo, come se normalmente non splendesse! Faceva invidia persino al Sole, persino alle stelle più luminose. 
Ci incamminammo in silenzio. 
<<Questo è un mese speciale.>> disse mentre camminavamo, continuando a tenere il suo sguardo dritto verso la strada.
<<Certo! C’è il mio compleanno!>> risposi felice. Mi piaceva il mio compleanno, non per i regali e nemmeno per le feste in grande stile, che non erano proprio il mio genere, ma perché di solito io e Niall facevamo sempre qualcosa di sensazionale. Ogni anno il suo regalo era una sorpresa, ed era sempre davvero magnifica.
<<Si, ma anche per un’altra cosa..>> disse, poi, guardandomi. Sembrava stesse dicendomi qualcosa con lo sguardo, come a spingermi a capire, ma io non avevo la più pallida idea di dove volesse arrivare.
<<Altra cosa?>> chiesi confusa. Non c’erano partite di calcio importanti o cose del genere. Niente eventi spettacolari a cui non saremmo potuti mancare. Lo guardai ancora incapace di capire le sue intenzioni. 
<<Dio, non può essere che te lo dimentichi sempre!>> affermò quasi spazientito, con un mezzo sorriso sghembo sul viso e accennando un leggero sbuffo. Feci spazio nella mente. Ma niente, non riuscivo a trovare niente. 
<<Fai sul serio? Davvero, non riesci a capire?>> tornò a guardarmi stupito. Mi sentivo in colpa. E se avessi dimenticato qualcosa di importante? Non era da me, io gli eventi importanti li ricordavo tutti!
<<Mi dispiace, Niall. Ma, davvero, non sto fingendo!>> dissi esasperata. Il mio cervello già arrugginito, la mattina, poi, non voleva dare segni d'aiuto.
<<E’ incredibile, sei l’unica ragazze dell’intera scuola a cui non interessa.>> disse con un sorriso compiaciuto.
Aspetta, scuola? 
A volte mi chiedo davvero perché sia così ottuso. 
<<Niall, stai parlando del ‘Ballo di Primavera’ non è vero?>> chiesi un po delusa. La verità? Adoravo quel ballo, tutti quei vestiti così belli, le luci e i fiori, ma io non ero parte di quel mondo. Non mi avrebbe invitato nessuno, così lo odiavo-amavo a prescindere, pur non essendoci mai stata. 
No, tu odi quel ballo e basta!
Ma cosa vai blaterando? Lei lo adora!
Ehi, cervello? Che fai, litighi con te stesso?
<<Si, di quello. Perché non ti piace?>> chiese facendo una smorfia. La domanda sarebbe dovuta essere ‘Perché a te, caro ragazzo, interessa così tanto?’ ma mi trattenni dall'essere così sarcastica. 
<<Non sono così sdolcinata.>> mentii spudoratamente.
Non sei così sdolcinata? Cosa vai blaterando, cara?
No, non le interessa andarci, perché insisti tanto?
Ehi, ma volete stare zitti!
Bene, adesso parlavo anche con me stessa!
<<Oh, questo non è vero. Sappiamo entrambi quanto lo sei.>> disse dandomi una leggera gomitata e regalandomi un sorriso meraviglioso. Ok, effettivamente avevo sparato una GRANDE cavolata. 
<<Ok, la verità è che so che non mi inviterà nessuno, così non fantastico su questo in modo che quando non accadrà io non ci rimarrò male.>> dissi retorica, come se fosse la cosa più normale del mondo. 
<<Tu sei matta.>> disse, accennando una risata. 
<<No, davvero, è una tecnica che funziona sempre. E, tu, con chi ci vorresti andare?>> chiesi con un pizzico di fastidio sulla punta della lingua, nel pronunciare quelle parole. Mi dava fastidio pensare che sarebbe stato con un’altra ragazza. Con qualsiasi altra ragazza. Era normale, come comportamento? Insomma, io sono solo la sua migliore amicasolo, perché avevo pensato ‘solo’, poi? 
<<Bè, vorrei invitare una ragazza, ma non so se ne avrò il coraggio.>> disse abbassando la testa e portandosi la mano sui capelli disordinati.
Pugno allo stomaco. Sentii solo un forte, clamoroso pugno allo stomaco. Si parlava di coraggio, si parlava di qualcosa di serio. Pensai a quante possibilità avessi che quella ragazza fossi io. Dio, perché l’avevo fatto? 
<<Ah, quindi ti piace una ragazza. E, sentiamo, chi sarebbe?>> Il mio tono era incerto, impaurito, forse troppo, davvero troppo. Speravo solo non lo avesse notato.
<<Mi dispiace, ma questo proprio non posso dirtelo e comunque si, lei mi piace davvero tanto.>> disse alzando lo sguardo. Lui guardava il cielo. Io guardavo lui. Forse a forza di guardarlo quel cielo, gli aveva rubato il colore e se lo era impresso negli occhi. Pensando ai suoi occhi mi vennero i brividi. Probabilmente se ne accorse. 
<<Ehi, hai freddo?>> chiese premuroso, tornando a guardarmi. 
<<N-no, grazie.>> dissi, abbassando veloce lo sguardo. Avevo balbettato. Io? Che balbettavo? C’era davvero qualcosa che non andava
.  













                                                                                     ciao, ciao :3
                                               allora, questo è diciamo il prologo della mia prima ff.
                                                                               spero vi piaccia!
                                                     che dire, spero recensiate, se vi sia piaciuto.
                                                                   Insomma, non costa nulla, no?
                                                          al prossimo capitolo, lovemeorleaveme.
  
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