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Autore: Franfiction6277    16/06/2012    2 recensioni
Shannon è un musicista, Sarah una regista. Racconterò di come il mondo della musica e del cinema si possano trovare in stretta correlazione attraverso questi due personaggi e la loro travagliata storia d'amore.
Si sa, le cotte che le ragazze hanno durante la loro adolescenza restano sempre incastonate nel loro cuore.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio, Shannon Leto, Tomo Miličević
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 4.

"Pronto? Sono Jared Leto. Sì, confermo l'invito, ma vorrei che venisse anche il resto della mia band, altrimenti sarò costretto a rifiutare. D'accordo, grazie" staccò la chiamata e scoppiò in una risatina nervosa.
"Shannon mi ucciderà" disse tra sé, componendo il numero di telefono del fratello e avvisandolo dell'obbligo di partecipare a quell'importante serata di beneficenza anche da parte sua: obbligo non era il termine adatto, dato che Jared aveva praticamente ricattato gli organizzatori dell'evento.
"Ma no, bro: sabato sera dovevo uscire con Lisa" mugugnò Shannon, e Jared sospirò. "Smettila di lamentarti e fai il tuo dovere di musicista, ogni tanto: sai che non piacciono nemmeno a me queste cose" rispose, staccando la chiamata senza nemmeno salutarlo. Non aveva scelta: doveva incontrarla dopo tanti anni in cui aveva seguito la sua carriera con curiosità, e sapeva che Shannon voleva lo stesso: lui gli aveva semplicemente dato l'occasione di farlo su un piatto d'argento, e poi voleva godersi la scena da vicino.

Avevo sempre odiato le serate di beneficenza, i vari show ed eventi pubblici: li ritenevo la parte negativa dell'essere una regista, come il prezzo della fama, il minimo che potessi fare per la società, dato che ero una delle donne più pagate al mondo.
L'unica cosa che potevo tollerare erano i festival del cinema e le interviste annesse alla promozione dei miei film: mi piaceva parlare di ciò che passava nella mia mente e da dove derivavano le idee malsane che poi riponevo per iscritto nei copioni.
Non seppi cosa indossare, quella sera: una cosa valeva l'altra, per me, anche se tenevo al fatto di essere in ordine e un poco alla moda.
Avevo 34 d'anni, e d'altronde tutti mi dicevano che ne dimostravo almeno 10 in meno: mi piaceva quest'idea, poiché nella mia mente mi sentivo ancora una giovane donna in grado di sfornare copioni e film di qualità.
Optai per un vestito nero semplice, consigliatomi dalla mia assistente Jamie: era lungo e stretto fino alle gambe, con uno spacco laterale e con solamente una spallina.
I miei capelli vennero elaborati in una semplice acconciatura completamente scompigliata insieme ad un trucco pesante, tendente al grigio scuro.
Sembravo una sorta di piccione, ma alla fine ero soddisfatta di come mi avevano conciata.
 "Signorina, l'autista la sta attendendo giù in strada" mi informò la mia assistente Jamie, che mise il suo cellulare in tasca.
"Quante volte devo dirti che mi devi chiamare Sarah, Jamie?" le chiesi retoricamente, con un sorriso: mi sentivo a disagio di fronte a tutta quella formalità.
"Ancora altre 1.000 volte, signorina" disse, rispondendo al sorriso.
Andammo insieme verso la macchina, che mi portò in circa mezz'ora all'evento.
Appena scesi, sentii delle urla dalla folla che aspettava i propri idoli che sfilavano su un red carpet, assediato da migliaia di fotografi.
Feci un respiro profondo e camminai dritta verso l'orda di fan che urlava il mio nome: era sempre qualcosa di emozionante, come una soddisfazione che ti divorava l'anima dall'interno in una piacevole morsa allo stomaco.
"Ehi ragazzi, come va?" chiesi a vari fan, che supplicavano di fargli autografi e foto assieme a me.
Cercai di accontentare tutti, tanto che alla fine un assistente mi prese per un braccio e mi intimò di andare a fare delle foto ufficiali con gli altri partecipanti all'evento...e vidi ciò che non mi sarei aspettava in tutta una vita.

"Non posso credere che tu mi abbia trascinato qui. È tutto così chic, in questo posto! Che schifo" si lamentò per l'ennesima volta Shannon, mentre notava tutte le persone importanti sfilare sul red carpet, atteggiandosi come dive.
Scosse la testa, raggiungendo i fotografi dopo aver fatto qualche autografo di fretta.
Venne distratto dalla canzone che stava passando in quel momento dagli autoparlanti posti accanto a loro: I was made for loving you dei Kiss.
Sorrise tra sé, pensando a quella canzone che conosceva da tutta una vita, che suscitava bei ricordi in lui.
"Oh, ma guarda un po' chi c'è" esclamò Jared, facendo incuriosire Shannon e Tomo, che si girarono simultaneamente nella stessa direzione: no, non era possibile.
"Sarah Wood" sussurrò piano Shannon tra sé, stupito, come se non potesse crederci. Lei aveva probabilmente il suo stesso sguardo, e notò che quasi non riusciva a reggersi in piedi.
Sussurrò qualcosa all'orecchio della sua assistente, che si fece preoccupata.
Jared si avvicinò alla giovane regista, che era letteralmente sbiancata.
"Sarah, come stai? Non ci vedevamo da un sacco di tempo" ridacchiò Jared, e lei si rilassò un poco.
Gli strinse la mano che le stava porgendo e finalmente si aprì in un sorriso, anche se timido.
"Jared, non pensavo ti ricordassi" sussurrò lei, guardando brevemente Shannon.
Il battersta di fronte a quello sguardo pieno di significato e si avvicinò anche lui.
Tomo restò indietro, rispettando quel momento intimo.
"Non mi sarei mai potuto dimenticare delle nostre conversazioni sul cinema" disse Jared, sorridendo con aria angelica.
Shannon lo fulminò: perché doveva sempre fare così? Perché doveva sempre far cadere tutte le donne ai suoi piedi?
Ma Shannon era semplicemente accecato da ciò che successivamente avrebbe riconosciuto come gelosia: in realtà suo fratello era semplicemente felice di incontrare una persona che come lui si era fatta strada dal nulla, che aveva inseguito il suo sogno, che aveva lottato.
"Bro" lo chiamò Jared, spingendolo in avanti: Shannon si ritrovò vicinissimo a Sarah.
Non ricordava che avesse dei profondissimi occhi castani con qualche pagliuzza verde qua e là.
Sarah arrossì violentemente, tirandosi leggermente indietro: era ancora più bello di quando era adolescente.
L'aveva visto varie volte in TV, per via dei concerti, ma vederlo di persona era tutta un'altra storia.
"Ciao" sussurrò Shannon, e lo sguardo di Sarah diventò improvvisamente glaciale. Shannon Leto sapeva cosa provava Sarah Wood in quel momento: odio, risentimento, rancore, tristezza.
Tutte quelle emozioni passarono attraverso i suoi occhi castani e si riversarono sul corpo di Shannon, quando gli strinse la mano: una stretta forzata, fredda ma delicata.
Sarah si allontanò velocemente, guardandosi solamente una volta indietro: a Shannon venne in mente quella volta in cui l'aveva rimproverata di aver origliato una conversazione tra Jared e sua madre, ma in quel presente era cambiato tutto.
"Tutto bene, amico?" gli chiese Tomo, appoggiando una mano sulla spalla del batterista, che guardava Sarah sparire oltre la porta d'ingresso dell'edificio.
"Voglio tornare a casa" rispose semplicemente.
"Non dire idiozie: dobbiamo restare almeno per altre due ore" disse Jared, sorridendo ai fotografi di fronte.
Shannon lo guardò storto, allontanandosi velocemente dal fratello ed entrando nel locale in cui si sarebbe tenuta la serata.
Tomo lo seguì, lasciando il cantante solo a parlare col regista Oliver Stone, presente alla serata.
Trovò Shannon seduto a un tavolino in fondo alla sala, su cui svettavano i nomi di tutti i personaggi invitati alla serata.
"Ma guarda, ci trattano come mucche da macello, con tanto di marchio" borbottò Shannon, mentre Tomo prendeva posto accanto a lui.
Il chitarrista scoppiò a ridere, mentre si guardava intorno per cercare Sarah.
"È laggiù" lo precedette Shannon, indicando un tavolino dietro a Tomo.
"Non perde tempo: è seduta proprio vicino ad Angelina Jolie e a Brad Pitt" continuò, facendo un'espressione disgustata.
"Sei geloso?" chiese sorpreso il croato.
"Ma cosa cazzo dici? Una birra, per favore" disse Shannon a un cameriere che passava di lì.
"Subito, signore" e tornò poco dopo.
"E allora che problema c'è se si siede con loro?" insistette Tomo, mentre Shannon lanciava occhiate infuocate al tavolo di Sarah.
"Perché non era nessuno, da ragazzina: era una quattrocchi sfigata e sola che prendeva i migliori voti di tutto il fottuto liceo" quasi sputò Shannon, con rabbia.
"Meglio ancora: da nessuno è diventata la migliore, o quasi" rispose Tomo, ammirato.
"Ma da che parte stai?" sibilò Shannon, scaraventando la bottiglia di birra sul tavolino.
Sarah in quel momento si girò, attirata da quel frastuono, e notò che Shannon stava andando su tutte le furie: lui la guardò per un breve attimo, rilassandosi subito.
"Scusa, amico" disse a Tomo, che gli sorrise ampiamente. In quel momento Jared li raggiunse, sedendosi accanto al fratello.
"Mi hai già perdonato?" chiese.
"Tu sapevi che lei doveva venire, bro" rispose Shannon, rassegnato.
"Sì, e volevo vederla" ammise Jared, adocchiando Sarah da lontano.
A Shannon diede fastidio quell'ultima affermazione, ma non ci fece caso: aveva smesso di combinare casini a causa delle donne.
La serata procedette lenta, snervante, noiosa: non faceva proprio per i Mars.
In compenso i fratelli Leto passarono la serata a osservare la regista, che sembrava si annoiasse a sua volta.
Ogni tanto si girava anche lei a guardarli, e Shannon voleva disperatamente parlarle, scusarsi per il brutto ricordo che le aveva lasciato.
Voleva dirle che era cambiato, che era maturo, ma perché?
Probabilmente non l'avrebbe mai più rivista e si preoccupava per lei, per ciò che poteva pensare di lui? Non riusciva a capacitarsene.
In realtà lui avrebbe voluto vederla ancora, ancora e ancora: un giorno non avrebbe mai più potuto fare a meno del suo viso.


Fran's corner:
Bene bene bene! Finalmente i due personaggi principali si sono incontrati dopo 20 anni!
E' stato un capitolo abbastanza sofferto, per via del fatto che dovevo alternare le due prospettive!
Nel prossimo capitolo spiegherò meglio ciò che ha provato Sarah, che sono sicura ci interessi di più.
Shannon è cambiato nel corso degli anni, lo vediamo abbassare tutte le difese nel momento in cui rivede quella donna che conobbe da ragazzo.
Beh, non voglio svelarvi di più!
Grazie a tutti coloro che leggono, recensiscono, mettono la storia tra le seguite e i preferiti! Lo apprezzo molto.
Alla prossima =)
   
 
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