Capitolo 1°: Prologo
Era ormai passato un anno dalla
sconfitta di Hades.
Atena, riuscì a convincere suo padre,
il sommo Zeus, a riportare in vita tutti i cavalieri caduti in quegli anni. I
Gold Saint, i Silver, i Bronze, i Saint di Asgard, i Saint di Poseidon e altri
che parteciparono alla battaglia, furono tutti resuscitati.
Da quel fatto, era ormai passato un
anno e Atena, aveva deciso di dare un periodo di pausa ai dodici Gold Saint.
Shura:”Voi sapete perché Lady Saori ci
ha chiamati?”
Kanon:”Non ne ho la più pallida idea
Shura!”
Kanon, gemello di Saga, aveva
accettato di vivere nella terza casa con il fratello, ma aveva comunicato alla
Dea, che se il suo signore lo avesse richiamato, sarebbe andato da lui.
Aiolos:”Ci sarà un motivo perché ci ha
chiamato. Siate pazienti.”
Disse il calmo e pacato custode della
nona casa, ritornato anch’egli in vita.
Aiola:”Sarà fratello, ma è strano.”
Passarono una decina di minuti, quando
nella sala fece il suo ingresso la Dea Atena.
Saori:”Vi chiedo perdono per l’attesa,
cavalieri.”
Si sedette sul trono e i tredici si
inginocchiarono.
Mu:”Come mai ci ha convocati?”
La ragazza sorrise dolcemente ai suoi
cavalieri, con un lampo di divertimento che le illuminò gli occhi azzurri.
Saori:”Shion, ci pensi tu a dar loro
la notizia?”
Il Gran Sacerdote rise sommessamente e
iniziò a parlare.
Shion:”Lady Saori, ha pensato di
mandarvi per tre mesi in Italia. Non è per una missione, ma solo per rilassarvi
e scaricare un po’ lo stress.”
Death Mask:”State scherzando spero!!”
Saori:”Siamo serissimi cavaliere. E
domani mattina partirete per Milano.”
Disse sorridendo divertita, mentre i
ragazzi si guardavano perplessi.
Milo:”Se è tutto possiamo andare?”
Saori:”Certo! Per il viaggio avrete a
disposizione un aereo privato.”
I tredici annuirono ed uscirono dal
tredicesimo tempio.
Shion:”Secondo voi se la caveranno con
quelle pesti?”
Saori rise divertita e guardò Shion.
Saori:”Non preoccuparti. Se la
caveranno.”
Il Gran Sacerdote, guardò la Dea e
sulle labbra vi affiorò un sorriso che, però, era celato dalla maschera.
Intanto, i tredici cavalieri si erano
fermati nella casa di Aphrodite per discutere sulla decisione della dea.
Camus:”Capisco che non ci sono più
pericoli, ma mi pare un po’ esagerato mandarci tutti in vacanza.”
Milo:”Vedila dal lato positivo! Almeno
abbiamo un’occasione per rilassarci seriamente e vedere un po’ le bellezze
storico-culturali di un paese straniero!”
Shura:”Milo, stai bene?”
Milo:”Certo che sto bene. Perché
questa domanda?!”
I dodici Saint si guardarono basiti
l’un l’altro e Aldebaran prese parola.
Aldebaran:”Da quando ti interessi
delle bellezze storico-culturali?”
Shaka:”Al massimo gli piacciono le
bellezze fisico-femminili di un paese.”
Asserì con la sua solita pacatezza.
Milo:”MA NON è VEROOOOOO!!!!”
Tutti:”Se, se! Raccontala a qualcun
altro!”
Milo:”Ma uffaaaa! Siete cattivi, me ne
ritorno a casa!”
Camus:”Tu
non te ne vai! La prossima è la mia casa,
dalla quale non ti lascerò passare! Devi rimanere qui a farti prendere per il
culo!!”
Scoppiò una risata generale.
Aphrodite:”Io lo prenderei
volentieri!”
L’aria si gelò, un silenzio tombale
calò. Death Mask in un nano secondo scomparve.
Aiolos:”Ok! Io ho da fare! Me ne
ritorno a casa, scusate!”
Aiolia:”Fratello, vengo con te!”
Camus:”Ho da fare anch’io!”
Shaka&Mu:”Noi dobbiamo andare a
meditare! Scusate!”
Milo:”CAMUSSSSS! ASPETTAMIIIIIII!!!!!!
VENGO CON TE!!!!”
Saga&Kanon:”Addio!”
Shura:”Vado a lucidare la spada!”
Aphrodite:”Quale spada?”
A quella domanda, gli ultimo restanti
sparirono.
Aphrodite:”Ma che ho detto??!! Boh! Non
si posso neanche fare più le battute!”