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Autore: chi_    16/06/2012    0 recensioni
Bianca è riuscita finalmente a coronare il proprio sogno: ha sposato l'uomo della sua vita ed hanno costruito insieme una famiglia, con il figlio che Charles aveva avuto dalla sua ex moglie. Tutto non di certo senza ostacoli, soprattutto a causa della differenza di età che la separa dal marito. Ma ora i momenti difficili sembrano lontani, oscurati dalla felicità dei novelli sposi... almeno fino a quando il destino cambia tutto e Bianca si ritrova di nuovo sola, a combattere con il dolore ed il desiderio di vendetta... aiutata da un nuovo e pericoloso alleato, Alexander Reese, un uomo misterioso ed affascinante che sembra sapere quale sia la verità.
Genere: Drammatico, Erotico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Prologo

Vagavo a piedi scalzi su una strada stretta e buia. I piedi, coperti di tagli a causa del lungo sfregamento con i brecciolini, erano gonfi e doloranti e le gambe tremavano e stentavano a sorreggermi.

Non c'era nessuno lì con me, nemmeno la mia ombra, oscurata completamente dalla notte...

...La solitudine iniziò a trasformarsi in timore,il timore in preoccupazione, la preoccupazione in paura e pian piano il terrore iniziò ad entrarmi fin nelle ossa, facendomi tremare...
... Riconoscevo quel posto e sapevo perchè mi trovavo lì... Cercavo una persona...
...Cercavo lui... Ma dov'era?
...Mi girai e provai a mettere meglio a fuoco il paesaggio che mi circondava, quanto mi era possibile data l'oscurità e la nebbia, e finalmente, dopo attimi interminabili, lo vidi...
...Charles era proprio davanti a me e mi sorrideva. Amavo quando rideva in quel modo, mi scaldava il cuore ogni volta. Gli rivolsi il migliore dei miei sorrisi, quello che speravo mostrasse tutto il mio amore per lui, e gli corsi incontro, ma lui si allontanava da me...  
...Rallentai l'andatura fino quasi a fermarmi ed iniziai a parlare, dando voce ai pensieri e ai dubbi che mi si stavano velocemente accavallando nella testa...
"Perchè ti allontani? Perchè siam..."
"Mi dispiace piccola, ma devi lasciarmi andare"
E detto questo, scomparve ...

Mi svegliai di soprassalto, confusa e spaventata, con la camicia da notte bagnata di sudore e le guance rigate di lacrime. Girai la testa e spostai la mano sinistra verso il lato del letto in cui dormiva mio marito, ma non c'era. Accesi di scatto la luce e mi gettai di corsa verso il corridoio, aprendo ogni porta della casa, ma non era da nessuna parte. Scesi velocemente al primo piano e guardai anche lì finchè lo trovai seduto sulla scrivania del suo studio, indaffarato a controllare alcuni fogli. Com'era bello quando era concentrato. Mio marito era un uomo importante, un imprenditore di qualcosa ed aveva costruito un vero e proprio impero finanziario nel corso della sua vita. Al contrario delle persone che ci circondavano, che avevano ricevuto incarichi e ruoli prestigiosi in eredità, Charles era partito da zero e si era conquistato la sua posizione con grande fatica, lavorando sodo fin da giovane. Ed io, una persona terribilmente pigra e decisamente nella media non potevo fare a meno di ammirare la sua intelligenza, la forza di volontà, la serietà, la costanza e tutte quelle piccole caratteristiche che mi avevano fatto battere il cuore per lui. Non che lo amassi per il suo conto in banca, come era solito pensare chi ci incontrava, data la grande differenza di età che ci separava. Economicamente ero sempre stata indipendente, grazie al lavoro di segretaria in una compagnia di trasporti che mi era stato offerto due anni prima, appena terminata l'università;
un impiego umile e poco retribuito che per me era comunque il migliore del mondo, dal momento che mi permetteva di passare molto tempo con la mia famiglia pur garantendomi uno stipendio sufficiente a rendermi autonoma in modo da non dover chiedere nulla a mio marito. Non mi avrebbe negato comunque nulla, anzi, aveva cercato più volte di farmi regali costosi, ma che importanza ha una ferrari rispetto alla consapevolezza che la persona che ami è con te? Stare con Charles mi aveva insegnato che niente vale più di stare con la tua famiglia,
lo capivo ogni volta che lo guardavo e mi innamoravo di nuovo. Era così bello e imponente, e i capelli un pò brizzolati lo rendevano ancora più affascinante. Mi avvicinai lentamente a lui e gli posai una mano sulla spalla, sfiorandogli il collo e i capelli con le dita.
"Charls, come mai sei sveglio a quest'ora? E' così presto." Charles si girò verso di me trattenendo la mia mano sul suo volto e la baciò dolcemente per poi sorridermi ed il mio cuore perse almeno una dozzina di battiti.
"Scusami tesoro, volevo avvantaggiarmi il lavoro così da passare tutta la domenica con te e Michael. E' da un pò che non trascorriamo una giornata tutta per noi." Mi prese la mano e mi avvicinò a sè per farmi sedere sulle sue ginocchia. Mi accovacciai stretta a lui e lo baciai a lungo, sentendomi di nuovo rilassata; Charles aveva la capacità di calmarmi ogni volta. Poi mi allontanai un pò per puntargli un dito contro.
"Se passi tutta la notte sveglio a lavorare poi non avrai le forze per giocare tutto il giorno con Michael ... e di fare l'amore con me." Charles rise, un luccichio di malizia gli accendeva gli occhi.
"Non preoccuparti signora Sanders, ho forze in abbondanza. Ne vuoi una dimostrazione?"
"Amo quando mi chiami così. Vieni qui, signor Sanders, dimostrami che anche i secchioni sono bravi a fare l'amore" Ridendo mi trascinò sul divano fino a portarmi sotto di lui,  una mano ad imprigionare le mie sopra la testa e l'altra ad alzarmi il mento per un bacio.
"Ora ti faccio vedere io."  





   
 
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