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Autore: Slytherin_Ss    17/06/2012    2 recensioni
Claire è una ragazza qualunque. Sempre allegra, simpatica e sfaticata. Passa i suoi pomeriggi dopo il lavoro sul divano a mangiare patatine al formaggio dinnanzi a telenovele depressive.
Lai non ha nulla che non va. Ha un bellissimo ragazzo che la ama, un buon lavoro, una famiglia che le vuole bene e dei pomeriggi con le patatine che adora.
Ma cosa succede se tutto questo crolla? Cosa succede se a sconvolgere la sua vita è una proproprozia morta anni fa?E cosa succede se la donna deve trovare urgentemente una collana e una lettera e deve mettere sulla buona via Claire?
Cosa succede se poi in tutto questo percorso di ricerche si aggiunge anche una chioma bionda, due occhi blu oceano e un sorriso da mozzare il fiato, che ti fanno perdere la testa?
I racconti e i ricordi di Claire vi accompagneranno in questa storia, in un misto di comicità, amore e tristezza.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 1.
 
      
            Niall, please, don’t leave me, because I love you.
                                                                                                                                                                                                                      21 Maggio 2013.
 
Stavo correndo per le stradine di Londra per arrivare in tempo alla stazione per fermalo. Impresa ardua direi, dato che sono una pappamolle  e lo sport è un argomento tabù per me.
<<Allora muoviti. Arriveremo tardi di questo passo.>> Di tanto in tanto ripeteva Cat.
<< Non portarmi ansia. Lo sai come sono fatta.>> Le dissi guardandola e facendo finta di aggiustare un’auricolare nell’orecchio, dato che i passanti mi avrebbero potuta scambiare benissimo per pazza nel vedermi parlare apparentemente da sola.
Anche se già potevo sembrarlo, dato che erano sei mesi che parlavo con un fantasma.
<< Oh, scusi tanto Madame se volevo aiutarti.>> Riprese, più acida del solito.
Sbuffai e non la degnai di una risposta. Svoltai un angolo ed eccola. Ecco la stazione di Londra. Quanto ero stata sciocca a dirgli che non sapevo cosa provavo per lui.Il punto era che non mi sentivo pronta a confessarmi quel giorno e così gli dissi che non sapevo esattamente cosa provavo, e adesso eccomi qui che corro tra la gente e di tanto in tanto calpesto i piedi delle persone per non farlo partire.
Per quanto Cat sia stata terribilmente fastidiosa è grazie a lei che ho aperto gli occhi.
<< Eccolo lì, muoviamoci.>> Ripeté la ragazza, tirando verso il basso la graziosa gonna a movimenti floreali che portava.
Mi alzai in punta di piedi, per scorgere la chioma bionda indicatami da Cat, o almeno due occhi blu oceano.
<<Dove Cat? Io non lo vedo. Cat?>> Mi voltai intorno e non la vidi più. Sbuffai sonoramente e inizia a chiamarla.
Qualche passante mi regalò qualche occhiataccia, ma non ci badai. Insomma dovevo non solo trovare Niall ora, ma anche Cat.
<< Eccomi, cosa sbraiti, sono qui. Seguimi comunque, con un po’ di fortuna, forse riusciremo a trovarlo.>> La ragazza si librò in aria e cominciò  a fluttuare dinnanzi a me,attraversando i passanti. Riuscivo a vederle attraverso.
<< Allora? Dov’è ,Cat?>> Chiesi dopo qualche minuto di corsa per essere al passo con lei, che sembrava stesse facendo una maratona. La ragazza alzò una mano e indicò una chioma bionda, alla parte opposta della mia, che stava per entrare in treno.Mi fermai di scatto.
<< Niall.>> Urlai con tutta la voce che avevo in corpo,ma l’uomo non sembrò sentirmi per via del trambusto che c’era e  del fischio del treno.
<< Niall, ti prego non partire.Io ti amo.>> Il ragazzo si guardò in torno, ma poi mise il piede nel treno, dove le porte si richiusero. Cat intanto era scomparsa.
Caddi per terra, inginocchiata. Ormai l’avevo perso. Avevo perso anche lui.
Dovevo riandare avanti. Mi feci forza e mi rialzai, ripulendo il pantalone dalla terra.
Poco dopo comparve una Cat sorridente.
<<Che hai da sorridere?>> Le chiesi asciugando una lacrima. Lei alzò le spalle e fischiettò.
<< E tu che hai da piangere?>> Chiese una voce a me familiare. Mi voltai strabuzzando gli occhi.
<< Sei qui. T..tu non sei partito. Ma io..io ti ho visto.>> Dissi inumidendomi le labbra secche.
<< Non sono più salito, quando mi è parso di sentire un ti amo. Sai per caso chi è stato ad urlarlo ?>> Disse sorridente, mentre lasciava cadere la ventiquattrore per terra, con un tonfo sordo.
<< Oh, non saprei. Credo sia stata una ragazza. Beh che aspetti, va da lei e baciala.>> Dissi alzando le spalle e sorridendo a Cat accanto a me, mentre Niall si avvicinava e posava un mano su una mia guancia.
<< Oh beh, almeno sapresti dirmi se aveva i capelli biondo cenere e due occhi verde smeraldo e delle labbra carnose e rosee? Sai, perché se è lei dovrei baciarla, ma non lo farò prima di averle detto una cosa.>> Disse, mentre poggiava una mano sui miei boccoli biondo cenere e poggiava la fronte alla mia.
<<E sarebbe?>> Chiesi, alzando un sopracciglio.
Sorrise e fece una piccola risata.
<< Oh beh, tipo il fatto che è la mia vita e che la amo dal primo giorno che è entrata nel mio studio dicendo di aver perso il suo gatto Pussy.>> Non potetti rispondere perché le sue labbra erano sulle mie, e la sua lingua e la mia giocavano insieme a ricorrersi. Dopo un po’ ci staccammo.  Mi voltai verso Cat che era ancora lì, finchè non parlò.
<< Devo andare. Ho svolto la mia missione. Ho letto la lettera, trovato la collana e fatto prendere la giusta via alla mia pro-pro-pronipote. Addio Claire. Ti voglio bene e grazie di tutto.>> Sorrise e poi la polverina argentea che mi aveva invasa la prima volta, mi invase di nuovo, cadendomi sul naso e facendolo pizzicare e prudere. Lo arricciai. Volevo salutarla ma non ne ebbi il tempo.
<< Addio Cat. Ti voglio bene.>>Niall mi guardò con un sopracciglio alzato, mentre raccoglieva di nuovo la sua ventiquattrore.
<< Hai detto qualcosa?>> Disse mentre riappoggiava le sue mani sui miei fianchi e mi stampava un altro bacio a fior di labbra.
<< Ho salutato qualcuno. E’ una lunga storia.>> Sorrisi di nuovo.
<< Un giorno me la racconterai ?>> Disse prendendo la mia mano, e incamminandoci verso l’uscita della stazione.
<< Un giorno.>> Mentre camminavamo si bloccò e mi scrutò attentamente.
<< A proposito Claire, mi spieghi perché hai il naso coperto di polverina argentea? Non è la prima volta che la vedo, ma ora è più accentuata.Un giorno mi dirai anche questo vero?>> Disse riprendendo a camminare.
<<Oh, non saprei, potresti prendermi per pazza, ma si te la racconterò.>> Sospirò rilassato, per poi poggiarmi un braccio intorno alle spalle.
<<Sei strana, è per questo che mi sono innamorato di te. Tu sei diversa.Ti amo.>> Disse, scoccandomi un bacio tra i capelli.
<<Ti amo anche io.>> Dissi sorridente.
Insieme uscimmo da quel posto e in quell’istante capii di essere veramente felice e capii il significato della parola felicità.
Era il nostro lieto fine. Anzi, era l’inizio del nostro lieto fine.
 

 
 
 
NOTA BENE.
 
Patateeeeeeeeeeeeee.Ciao, questa è la prima storia che scrivo.
O almeno che pubblico.
Mi chiamo Emma e sono l’autrice, ma il mio nome “d’arte” è Skyline o Sky.
Non chiedetemi nulla.
Quando scrivo provo emozioni indescrivibili .Quando scrivo una storia e la pubblico e vedo che la gente la legge mi viene un tuffo al cuore perché spero che agli altri faccia lo stesso effetto che fa a me nello scrivere.
Quando ci sono recensioni muoio direttamente, così come quando vedo che sono tra le seguite o cose simili.Mi sono trovata più volte in questo sito per puro caso. Mi è capitato di venirci due volte per storie pubblicate da amiche, ma non sapendo come usarlo me ne sono andata delusa.Poi un giorno l’ho riaperto e ho iniziato a cercare storie di ogni genere e leggere fino allo sfinimento.
Un bel giorno ho iniziato a scrivere, anche se lo facevo da mesi prima. Ci sono storie che ho intenzione di pubblicare , che però ho scritto tempo fa ed alcune sono molto simili ad altre pubblicate nel periodo prima che conoscessi EFP, quindi non so se lo farò.. vedremo.
Non mi reputo una brava scrittrice, ma faccio quel che posso. Quando mi vengono idee devo metterle su carta o su Word.
 
In tutto questo casino che non leggerete, volevo dirvi che spero che la storia vi piaccia e che recensiate qualche volta. Pure un  bel “VA A CAGARE EMMA” mi va bene, tranquille.
 
PS: La storia è ispirata ad un libro a me caro, intitolato “La ragazza fantasma” di Sophie Kinsella, ma non uguale. Grazie per l’attenzione.
 
Baci, Emma.
  
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