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Autore: Luri07    17/06/2012    4 recensioni
Questa è la mia prima fic sui Mars quindi spero siate clementi.
Un bar a S.Monica
Lui Batterista, Lei Ragazza comune
Lui Husky, Lei Meticcia
Può l'incontro tra i due cani far sbocciare l'amore tra i padroni?
"Sospiro e con molta calma tento di fare un passo quando quella maledetta furia bianca fa uno scatto che per poco non mi fa cadere con il culo per terra, cosa che invece una ragazza davanti a me non è riuscita ad evitare."
OOC per Evenienza! MarsHugs :3
Genere: Comico, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio, Shannon Leto, Tomo Miličević
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: Incompiuta
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05.07 a.m

Tuoni, pioggia, un dirupo e il rumore delle onde che si abbattono sugli scogli … La sensazione di vuoto sotto ai piedi e l’eco dell’ urlo che aveva cacciato espellendo tutta l’aria che aveva nei polmoni poi la caduta in acqua. Il buio la inghiottiva sempre più e la paura ormai l’attanagliava.
Le bruciavano i polmoni e sentiva di non poter resistere a lungo, provò a riemergere ma una forza la tirava sempre più giu.


Aprì gli occhi improvvisamente e con uno scatto innaturale si mise a sedere. Un capogiro  però la costrinse ad appoggiarsi alla ringhiera del letto dove si trovava.

Portò le mani sul capo e massaggiò le tempie, si guardò intorno per capire dove fosse. La luce della luna ancora alta entrava dalle tapparelle non del tutto abbassate. La stanza dove si trovava era abbastanza grande e distingueva nitidamente un’ armadio, una scrivania ed il letto su cui fino a pochi minuti prima riposava. Dei “grugniti” provenivano dal lato destro del letto. Titubante tastò delicatamente la parte interessata. Il cuscino morbido accoglieva una testa, seguì i lineamenti fino a toccare la leggera barba che copriva la guancia dell’uomo accanto a lei.

Allarmata portò istintivamente la mano libera sul suo corpo, che con suo grande sollievo, era ancora vestito. Decisa di ricevere delle risposte ai dubbi che le ronzavano in testa decise di svegliare dolcemente il ragazzo che le dormiva profondamente accanto. Lo scosse leggermente poi aggiunse con tono , materno

< < Ehi, sveglia! > > Un brontolio e poi una voce profonda ma strascicata dal sonno rispose < < Shbalsbvl… 5 minuti… kfgvls mamma… > > La ragazza si trattenne dal ridere e si limitò ad un ghigno divertito.
Continuò a scuoterlo fin quando, con la pazienza che ormai si era esaurita, si diresse in cerca di un bagno.

Se non si fosse svegliato con le buone, allora avrebbe usato le cattive. Camminò a tentoni per la camera evitando di inciampare nei vari oggetti su cui era incappata. Finalmente dopo vari minuti di “vagabondaggio” trovò il bagno.
Vi entrò e accese la luce.
Le ce vollero una trentina di secondi per abituarsi ad essa e per riacquistare la vista annebbiata e caleidoscopica. Girò su se stessa fino ad individuare un secchio che, senza pensarci due volte, riempì di acqua gelida.

Seguendo la strada che aveva appena percorso, arrivò ed esibì un ghigno diabolico peggio di quello di Joker. Prese la rincorsa e lasciò che l’acqua uscisse dal secchio e precipitasse inesorabilmente sull’uomo che preso da un’ attacco d’ira imprecò alzandosi immediatamente dal materasso zuppo.

Gocciolante si avviò verso l’interruttore che clikko facendo accendere la luce della stanza che ne illuminò la vasta superficie.
Aveva tenuto per tutto il tempo il volto rivolto verso il pavimento tentando di calmarsi, quando la luce fu accesa puntò le sue iridi ambrate verso la figura femminile che non si era riuscita a trattenere ed era scoppiata a ridere.

< < Andy! Ma cosa cazzo passa per quella tua testa malata?! Cioè fammi capire, ti porto fino in camera mia in braccio per evitare di svegliarti, ti consolo dal temporale e tu mi fradici? Certo che sei strana forte! > >
Urlò l’uomo quasi iniziando a ringhiare.

La ragazza che aveva ascoltato con attenzione le parole del quarantenne si era vergognata da morire. Nella sua mente era riaffiorato il ricordo della sera precedente.

< < Scusami tanto … > > Disse solamente, gli occhi le pizzicavano ed una lacrima ribelle solcò le sue gote arrossate dall’imbarazzo.
Vedendola in quello stato, Shannon sentendosi in colpa per averla aggredita, le si avvicinò e la strinse in un confortante abbraccio.

< < Non fa nulla, solo la prossima volta che vuoi svegliarmi ti scongiuro non infradiciarmi > > Entrambi risero, Shan la strinse più forte e la sollevò lasciandola cadere nella parte bagnata del letto.

< < Questo ti serva per imparare la lezione > > Si posizionò abilmente sopra di lei ed iniziò a farle il solletico.
< < Basta, ti-ti prego… Shannon mi arrendo > > Questo le lasciò una via d’uscita e lei con un colpo di reni capovolse la situazione.

Lui le strinse i fianchi e la osservò con uno sguardo sognante, lo stesso che lei riservò a lui.  Con la coda dell’occhio vide un cuscino e si affrettò a prenderlo. Impugnata l’arma a due mani rise teatralmente e iniziò a colpirlo.

Dopo aver visto le varie smorfie che l’uomo aveva assunto sotto i colpi da lei inferti, lo lasciò andare e prese dei vestiti asciutti da uno dei cassetti dell’armadio, stessa cosa fece Shan che poi si sdraiò sulla parte asciutta del letto, poi quasi inconsciamente, Andy ritornò nella posizione di prima e gli si accasciò sopra  rimanendo ad ascoltare il suono del suo cuore.

I capelli di lei cadevano sul suo petto e il profumo che emanavano gli finiva direttamente nei polmoni e gli inebriava i sensi. Iniziò ad accarezzarglieli dolcemente mentre sentiva il respiro di lei farsi sempre più lento.

Si sentiva strano, il suo cuore batteva come impazzito, era felice ma confuso. Erano anni che non sentiva lo stomaco contorcersi in balia delle famose “farfalle”. Non riusciva a credere che una ragazzina di soli 22 anni fosse riuscita a rievocare in lui queste sensazioni. Era spaventato perché ormai il verbo “Amare” non era più contemplato nel suo vocabolario, lui le donne le usava solo per soddisfare i suoi bisogni carnali.
Con lei invece solo pensare queste cose lo faceva vergognare, no con lei sarebbe stato diverso; l’avrebbe conquistata giorno per giorno a partire dalla mattina seguente e sarebbe riuscito ad entrare nel suo cuore.


Non smise neanche per un secondo di carezzarle i soffici capelli poi evitando di svegliarla le guardò il viso.
 Si era addormentata nuovamente seguendo i battiti regolari ma leggermente accelerati del  cuore del batterista.

Lui la prese in braccio lasciandola nella posizione in cui si era addormentata e andarono nella camera degli ospiti dove trovarono un letto caldo ed accogliente per riposare fino a quando Jared non li avrebbe cercati per iniziare un stressante giornata.

Con l’unica mano libera che non aveva posizionato sotto il culo sodo della ragazza, scostò le coperte e vi ci appoggiò la ragazza, poi dopo averla ricoperta, prese il suo posto e l’ abbracciò da dietro, si addormentarono nuovamente così.
  
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