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Autore: GiuliettaLove    18/06/2012    0 recensioni
Protagonista: Emily
Fidanzato --7 Jack Monroe
Sam-Marianne Monroe
Fidanzato --7 Charlie Evans
Mamma di Emy--> Signora Spain
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo
1
 
Sono le 5 del mattino, solo un’ora al volo per Los Angeles, sono con Jack, il mio ragazzo, in un hotel a cinque stelle, che ovviamente ha voluto pagare lui come il solito, lui si sta vestendo io invece sono già pronta e sto sdraiata sul letto mentre lo fisso, è troppo dolce, quando sorride poi, mi sciolgo come un gelato sotto il sole.
Io diciotto anni, lui ventiquattro, siamo stati una settimana e mezzo qui a Londra per un po’ di svago e si può dire che ci siamo svagati abbastanza. Ora in taxi mp3, cuffie e una canzone italiana che mi ha consigliato un’amica sarda. Ormai ascolto “Di nuovo Io e Te” sempre, non la tolgo mai, così ho contagiato anche Jack che mi chiede l’mp3 per ascoltarla, la sa a memoria e ogni tanto me la canta, che scemo si è appena messo a cantarla all’autista che non capisce niente di italiano.
Dopo esserci seduti in aereo ci guardiamo in faccia e scoppiamo a ridere come due bambini, costatando che quest’aereo fa schifo, io mi metto a dormire perché ho paura di volare, lui mi tiene per mano.
Appena atterriamo mi sveglio e lui dolcemente mi offre la sua felpa perché sa che c’è freddo fuori, anche se è piena estate, nessun “grazie”, credo che un bacio basti per dire grazie.
Finalmente nella nostra macchina, così possiamo mettere la musica dallo stereo, iniziamo a cantare: “Damn damn damn, you are my star/damn damn isn’t the end, you are my girlfriend/damn damn you are my, my, only my/girl stand up and (e vieni da me, da me che Ti amo ancora come una volta, da me che dannazione stavo per perderti, ehi dolcezza guardami negli occhi e dimmi cosa senti, per una volta si sincera, dì la verità all’uomo tuo che aspetta solo quella da una vita.! Ok man sarò sincera, Ti amo, ogni volta che ti guardo il cuore batte talmente forte che quasi non si sente, dannazione prima chiedi sincerità e poi abbassi gli occhi? Ma dico sei pazzo? Io ti ho deluso in passato e tu in questo presente che ormai è passato perché qualunque cosa tu abbia fatto non sorpasserà mai il mio amore per te.
Né io né te girl sappiamo cos’è l’amore e crediamo che non sia niente più che una questione mentale, cosa significa fare l’amore? Né io né te avevamo la risposta, ora invece l’abbiamo, suggeritaci dal nostro cuore acceso di una luce nuova.)
Io man direi che non è solo la nuova luce, direi che la tua erba e il mio buon vino ci siano stati d’aiuto...
Damn damn damn, you are my star/damn damn isn’t the end, you are my girlfriend/damn damn you are my, my, only my/girl stand up and (e vieni da me, da me che Ti amo, Ti amo come se fosse ieri, dannazione, no, non fare così non sopporterei di perderti ancora una volta, adesso che siamo Di nuovo Io e Te, io e te, io e te…); siamo Fermi all’incrocio, guardo a sinistra e vedo una Jaguar caso strano dentro c’è Mel mia suocera, strano che non fosse già in giro, sicuramente sta tornando dal negozio degli oggetti smarriti alle poste, per il pacco che avevamo ordinato io e Jack, chi sa se l’ha aperto, curiosa com’è; avviso il mio amore che c’è sua madre ma lui è distratto e non mi ascolta per niente…
-   ehi amore che hai?
-   Oh amore scusa, cos’hai detto?
-   Mmh, che nella Jaguar qua affianco c’è tua mamma…
-   Ah sì. l’ho visto.
-   Mah… mmh, va beh…
Eh mi bacia, come se niente fosse, che cavolo gli prende, ha il piede sull’acceleratore, appena scatta il semaforo parte con una ripresa da Formula 1…
-   amore che cazzo fai, rallenta… rallentaaa… rallentaa…
-   sta zitta, zitta capito?
-   Guarda la strada!
-   Zittaaaaaaaaaaaaaa…
-   Attentooo…
Ok è la mia fine, una macchina ci è appena venuta addosso o siamo noi che siamo andati addosso a loro, guardo lui che è pieno di sangue mi tocco la fronte e sento il sangue che cola… comincio a sentire la testa pesantissima sto svenendo mi abbandono ai sensi chiudo gli occhi…
 
-   Pronto, Mary guarda che sono in ospedale cerca di non fare…
-   E’ Mary?
-   Senti sbrigati…
-   No Dany dai non piangere, ce la faranno, sta tranquillo…
-   Mel tu non gli hai visti…
-   Io gli ho visti mentre facevano l’incidente, gli ho visti mentre li tiravano fuori dall’auto, io…
 
-   Chi è vostro figlio? La ragazza o il ragazzo?
-   Del ragazzo, i genitori della ragazza stanno arrivando…
 
-   Eccoci. ma che è successo? Dove sono?, come stanno? Chi guidava? È colpa loro o degli altri?
-   Signora si calmi, sua figlia è in condizioni meno gravi del ragazzo, e anche il bambino ce la farà…
-   Quale bambino?
-   Mi sa che sta sbagliando, guardi che il bambino è dell’altra coppia…
-   Ah, ah sì, sì infatti, scusate ho confuso…
-   Solo la parte del bambino?
-   Sì, si signora… mi scusi…
-   Guardate si stanno svegliando!
-   Andiamo a vedere.
-   Mary, finalmente…
-   Hanno già chiesto di me?
-   Sì, abbiamo già chiesto di te…
-   Ehi, cavoli sei ridotto mica male…
-   Ecco visto, non lo dico solo io…
-   Amore, scusami…
-   Per cosa?
-   Per averti risposto male…
-   Quando?
-   In macchina, mentre mi stavi dicendo di aver visto mia mamma…
-   Amore forse te lo sei sognato, devi averla sbattuta proprio forte la testa eh…
-   Mary, puoi dire agli altri di uscire e magari di portarci un panino, qualcosa?
-   Certo Jack… Ragazzi devo chiedervi di uscire e se gentilmente portate un panino per loro, grazie…
Chiude la porta e si avvicina a noi… si siede sul letto dove sto io…
-   allora la gravidanza come procede?
-   Il medico ha detto che va tutto bene ma io non ne sono sicura…
-   Nemmeno io ne sono convinto molto…
-   Ma…
Sento bussare alla porta allora mi fermo…
-   Emily?
-   Sì, mi dica…
-   Lei era a conoscenza del fatto che la qui presente Sam-Marianne Monroe, ha indotto una raccolta di denaro per far si che lei e il suo compagno abbiate il tot giusto per acquistare una casa?, sarebbe stato anche legale se non fosse per il fatto che tutto ciò è avvenuto alle spalle dei partecipanti…
-   No, aspetti un momento, mi faccia capire bene, lei mi sta dicendo che Mary ha fatto una raccolta per la “mia” casa senza che le persone che hanno dato il denaro sapessero che realmente era per questo?!
-   Sì, signorina, ha capito bene…
-   Eh adesso che succederà?
-   Mi metterete in carcere?
-   No, signorina Marianne non la metteranno in carcere perché io e il resto del mio “staff” le abbiamo già trovato un avvocato con gli attributi, non si preoccupi…
-   Come?
-   No, Amore no, Amore no, non muoverti…
-   Chiamate qualcun…
-   Mary tienila, senta scusi non è che può andare a chiamare il dottor Hale?!
-   Sì, certamente vado, vado…
-   Grazie Charlie…
-   Mary, lo conosci?!
-   Si Jack, abbiamo seguito lo stesso corso di riabilitazione…
-   Mmh, che corso di cosa?
-   Di riabilitazione alla vita normale, senza alcol e/o droga… Sai quando ero a San Stachn?, be’ vedi ero in quel centro invece, lui è andato via prima, è riuscito ad uscirne prima perché ne era entrato dopo…
-   Ma mamma e papà non lo sanno vero?
-   No, no non lo sanno!
 
 
-   Forza, spostatevi, muovetevi con quel lettino che li stiamo perdendo…
-   Li stiamo?
-   Signora si sposti, non lo vede che è svenuto anche suo genero…
-   Mah, mah…
-   Mary, Mary, mi senti? Mary?
-   Cos’ha?
-   Non lo so, è svenuta anche lei…
-   Ma che problema avete con ques…
-   Signore, suo figlio di chi ha il gruppo sanguigno?
-   Mio, perché?
-   Allora le dobbiamo prelevare un campione di sangue…
-   Ma, me lo dice il perché…?
-   Solo per vedere se è genetico…
-   No, lei non fa proprio nessun prelievo ha capito?!
-   Signora lo sa che ci sono in ballo tre vite tra cui quella di sua figlia?
-   Ma, ma, ma…
 
Nel frattempo che loro perdevano tempo noi perdevamo vita, diventavamo sempre più deboli, sempre… la malattia era partita da mio suocero, che avendo lo stesso gruppo sanguigno del mio ragazzo, gli aveva passato la malattia all’ultima trasfusione, ed era stata passata anche a Mary, a me in un altro modo, che ormai si sa anche quale dato che aspetto un bambino…
 
-   Emy mi senti? Emily?
-   Mmh, che è successo?
-   Amore, ti sei svegliata… è tutta colpa mia… quando abbiamo…
-   Amore, cos’abbiamo, che malattia?
-   Quando avete cosa?
-   Niente mamma, lascia stare…
-   Charlie…
-   Dimmi Mary sono qui…
-   Manda via la signora Spain…
-   Ecco brava mamma esci…
Nel mentre che mia madre usciva io e gli altri ci stavamo dando occhiate furtive per prepararci un piano, un piano infallibile per uscire da qui senza che se ne accorgessero loro perché non potevamo stare un minuto di più con loro che non accettavano la nostra relazione, come il solito quella che si impasticca, quella pazza sono io, lo sfigato del giorno il mio ragazzo, e la nulla facente Mary; come se loro non avessero colpa su questo…
 
 
Mentre Charlie discute con Mary su cosa fare, noi parliamo con il medico che sapendo già che cura darci, ci prescrive le medicine…
-   Allora Mary, io e Emy andiamo dalla parte della scala affianco al bagno tu e tuo fratello andate da quella della parte della macchinetta che ci viene più facile, dato che è incinta.
-   Come, come, scusa?
-   Che hai adesso?
-   Tu non vai con la mia ragazza!
-   Amore non mi sembra il caso di discuterne adesso!
-   Ah sì, no infatti, discutiamone quando ti avrà fatto chi sa che!
-   Allora io incomincio a portarli in sala d’attesa che danno abbastanza fastidio nel corridoio.
-   Ok perfetto, Emy sei pronta?
-   Non chiamarla così, per te si chiama Emily, capito?
-   Sì.
-   Andiamo.
-   Ciao amore, ti amo tanto…
-   Anche io, ti amo!
 
Mentre usciamo dall’ospedale, Jack mi ha già mandato mille messaggi e siamo stati lontani solo un quarto d’ora. Arriviamo alla macchina di Mary e il mio amore mi bacia, partiamo, finalmente tranquilli, nessuno che ci dica cosa dobbiamo o non dobbiamo fare.
-   Emily dove vuoi andare tu?
-   Ehm, non lo so bene, ma mi piacerebbe andare da Jules…
-   In Italia?! Amore sei sicura di voler andare così lontano?
-   Uhm sì. non dobbiamo andare li a vivere possiamo solo andare a fare un’altra vacanzina..
-   Ok, amore un massimo di due mesi però…
-   Oh grazieeee… ti amo tantissimo…
-   Anche io ti amo tantissimo amore…
-   Ehi e voi due venite con noi?
-   No, guarda io devo tirare fuori dai guai questa scema, e lei non può lasciare il paese perché è sotto accusa.
-   Eh dai una vacanzina di una settimana…
-   Avvisate che sparita per una settimana voi non ci mollate così come vi pare, adesso siete in gioco, giocate…
-   Ahahah certo fratellino.
-   È un offerta che non posso rifiutare quindi?!
-   Già Charlie, è proprio così.
 
Dopo un’ora di macchina passata a dormire, vedo con grande piacere che siamo al porto, siamo tutti stanchi nessuno parla abbiamo paura di dire qualsiasi cosa, siamo troppo tesi, e in questo silenzio stiamo bene…
Saliamo in nave, dopo aver fatto i biglietti, io e Mary andiamo al bagno, ma durante il tragitto non parliamo poi arrivate lei mi dice:
 
-   Emy ma se mio fratello ti chiedesse di sposarlo, lo sposeresti?
-   Certo, perché non dovrei?
-   Be’ no, sai, vedo che ti vedi molto nella mentalità della tua amica italiana.
-   Ahahah, ok ok. Si, seguo molto quello che fa e che dice, ma non sono come lei riesco a ragionare per conto mio e poi lo amo troppo per non sposarlo.
-   Ok, scusa, non voglio litigare con te.
-   Tranquilla, stavo solo chiarendo, non mi sono innervosita, anche perché ho altro per la testa adesso e non mi riesco a concentrare molto su quello che sta succedendo ora…
-   Sì anche io, capisco benissimo…
-   Dai vieni qua, sorellona.
-    
Appena si avvicina l’abbraccio, poi facciamo cosa dobbiamo fare e usciamo. Andiamo dritte al ristorante, dove Jack e Charlie ci stanno aspettando da un quarto d’ora in più del previsto, ci abbracciamo ai nostri reciproci ragazzi e andiamo a sederci, ordiniamo quasi tutti lo stesso cibo, tutti tranne me, che ovviamente mi sono presa il doppio di quasi tutto, Sam e Charlie mi guardano un po’ male e poi si guardano e si mettono a ridere, io e Jack ci guardiamo e abbiamo la stessa faccia, un gran bel punto di domanda, poi capiscono che non abbiamo capito e ci spiegano.
Dopo cena Jack ed io andiamo sul ponte e mi lascia la sua giacca senza neanche chiedergliela,
 
  
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