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Autore: DownAgain    18/06/2012    1 recensioni
. Io per lui c’ero stata, nonostante mi abbia dato della santarellina, nonostante abbia litigato con mio fratello e pesantemente anche, nonostante abbia fatto a botte con i suoi migliori amici, io c’ero stata e ci sarei stata sempre per lui
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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« Dunque non può sentirmi ? »
« No signorina. »
« Ma si risveglierà, é sicuro. Vero ? »
« Si signorina, é solo un coma post-operazione é sicuro che si sveglierà. » annuii, sentii un peso sullo stomaco alleggerirsi. Ho voglia di abbracciarlo, accarezzarlo, baciarlo.
« Se ha dei problemi può chiamare le infermiere, passerò quando si sveglia. » annui continuando a fissare il suo volto, sembra così sereno.
Gli ha fatto male ? Gli farà male quando si sveglierà ? È solo un operazione alle corde vocali.
E lui che pensava di non doversi più risvegliare, il solito esagerato. Gli accarezzai la mano, calda come sempre e leggermente sudata. In effetti lui é coperto da un lenzuolo pesante, forse ha caldo. Prendo un fazzoletto per asciugarli il palmo della mano sudaticcia. La fronte é imperlata di sudore, di sicuro ha caldo. Apro la finestra, il giusto per far entrare un po’ di aria e farlo respirare. Mi siedo sul lettino stando attenta a non toccargli la mano e la flebo e gli pulisco la fronte dal sudore. È così bello anche in camice e con il viso pallido. Gli accarezzo una guancia, é da tempo che desidero farlo ma sono troppo timida e poi risulterebbe strano, troppo intimo per dei semplici amici per non dire conoscenti. In effetti non siamo conoscenti, siamo amici, sono la sorella del suo migliore amico.
« Ragazzina, sta bene. Non é nulla di grave. » mi giro verso la dottoressa in piedi davanti alla porta.
« Oh, lo sò me lo ha detto il dottore. E lui che pensava che sarebbe morto sotto i ferri. »
« È normale che uno sia spaventato. Il tuo ragazzo starà bene. » arrosii violentemente
« Oh non é il mio ragazzo. È un amico. » la donna rise avvicinandosi al letto.
« Te ne prendi cura come fosse tuo figlio. » ridacchiai.
« Gli voglio bene. » mi girai verso di lui, aveva un sorriso appena accennato stampato sulle labbra.
« Di sicuro appena sveglio imprecherà contro i dottori perché gli hanno ‘sfigurato’ i capelli e imprecherà perché nessuno é venuto a fargli visita. »
« Ma ci sarai te. »
« No. Io non posso restare. Non voglio che mi trovi qui quando si sveglierà. »
« E si sveglia al improvviso ? »
« Scappo. Sarebbe imbarazzante, poi cosa gli dico ? ‘Ben svegliato Zayn. Sono rimasta con te per tutta la notte perché ti amo e non volevo lasciarti solo. Buffo vero ? Considerando che tu mi reputi una santarellina che non sà divertirsi e che ti evita senza motivo.’ ripeto sarebbe imbarazzante. » il cercapersone della dottoressa cominci7o a squillare.
« Diglielo, ti liberi di un peso. » detto questo scomparve lasciando la porta chiusa. Nemmeno su letto di morte glielo avrei detto, avrebbe riso di me. Lui ha un carattere strano. Gli altri lo classifiano di merda, io lo classifico solo forte e strano.
Quella barba appena accennata gli dà un aria tremendamente sexy. Gli accarezzai ancora una volta la guancia, era leggermente bagnata segno che ha ancora caldo. Aprii di più la finestra tornando a sedermi accanto a lui sul lettino ma questa volta dal altra parte, rivolta verso la finestra. Studiavo ogni singolo lineamento del suo viso, le due rughe degli occhi, il naso perfetto, la fronte distesa che gli dava un aria rilassata, le sopraciglia folte, le labbra che tanto bramavo da mesi. Lui dorme,anzi é in una specie di coma dunque se lo bacio non se ne accorge? Allungai la mano verso l’altra estremità del letto per non reggermi e avvicinai il mio viso al suo. Anche dopo un operazione, riesce a emanare il suo dolce profumo che mi fece innamorare di lui tempo fà. E lo baciai, un piccolo e insignificante bacio a fior di labbra tanto per sapere di cosa sanno, se sono davvero morbide come sembrano, se sono liscie e per sapere cosa si prova ad accarezzarle. Sorrisi contro le sue labbra, cercai di allontanarmi dal suo viso ma una mano mi attirò a Zayn prolungando quel bacio e rendendolo più intrigante, più vivo. Presa alla sprovvista rimasi immobile ma poi mi sciolsi sentendo quella stessa mano che mi aveva tirata a lui accarezzarmi i capelli con dolcezza. Sentii la sua lingua cercare la mia e la trovò.
Di malavoglia mi staccai cercando di capire cosa stesse succedendo. Lui era sveglio, gli occhi socchiusi, un sorriso raggiante sul volto e una mano che mi accarezzava la schiena. In quel preciso istante volevo scappare, fare le valigie e trasferirmi in Australia, anzi a Giove se solo fosse abitabile.
« I-i-io. Mi dispiace, non dovevo. » balbettavo come una rincoglionita alle prove con l’esame orale di maturità, magari in quella ircostanza sarei stata meno in imbarazzo. Lui continuava a sorridere come un ebete, pensai fosse effetto del anestesia e che dunque qualsiasi balla gli avrei rifilato lui ci avrebbe creduto. Prese un foglio e una penna messi accanto al comodino dalle infermiere nel caso si svegliasse.
« Non fà niente » lessi. Abbassai lo sguardo verso il pavimento imbarazzata, l’unica cosa da fare é quella di scappare e non farsi sentire per un bel po’ almeno finché non mi si sarà dimenticato, o finché non mi passa la sbandata.
« Io devo andare, rimettiti presto. » mi alzai dal lettino ma la sua presa salda sul mio polso mi obbligò a rimettermi a sedere. Riprese la penna cominciando a scrivere
« Resta ti prego. » annuii, avevo voglia di piangere dal imbarazzo.
« Ti fà male ?- chiesi e lui scosse la testa- e non hai sentito niente durante l’operazione,vero ? » scosse di nuovo la testa.
« Liam stà arrivando, é quello che mi ha detto ieri ma non lo vedo ancora, Niall é passato qualche minuto fà ma poi se n'é andato e comunque tua mamma ha chiamato ma non ho risposto al cellulare perché é maleducazione. » presi un respiro, quando sono agitata sparo frasi senza respirare, uno di questi giorni muoio mentre parlo.
« Grazie Rosie. –lessi –di cosa ? Di essere rimasta. Mi fà piacere. » sorrisi imbarazzata distogliendo lo sguardo e rivolgendolo alla finestra. Mi strattonò per una manica attirando la mia attenzione.
« In verità é da un po’ che sono sveglio- strabuzzai gli occhi –da quando ? Da quando é mi hai asciugato il palmo della mano. È stato un gesto carino. » arrossi, questo vuol dire che ha sentito la mia conversazione con la dottoressa e vuol dire che ho fatto la figura di merda più grande della mia intera esistenza. » mi alzai di scatto questa volta, afferrai la mia borsa e mi allontanai da lui.
« Io devo andare, ciao. » aprri la porta ma un rumore di vetro rotto mi fece girare. Aveva rotto il vaso accanto al letto per attirare la mia attenzione e ora mi sta facendo cenno di avvicinarmi. Dubitante mi avvicino al letto rimanendo in piedi e con la borsa sulla spalla. Mi allungò la mano e io –tibutante- gliela strinsi non sapendo cosa dire o fare. Aprì bocca per dire qualcosa ma poi la richiuse assumendo un espressione dolorante.
« Non devi sforzarti di parlare. » annuì e prese il blocco con la penna.
« Per favore resta.- davvero mi stava pregando ?- non posso restare, non voglio restare. Tu non te ne accorgi ma per me é imbarazzante, mi sono praticamente sputtanata pensando che tu dormissi. »  mi si formò un nodo alla gola pensando al futuro, a come avrei fatto a guardarlo in faccia a scuola. Lui é sempre a casa nostra a rompere i coglioni con mio fratello, mi sarei rinchiusa in soffitta per il resto dei miei giorni ?
Rise, io stavo morendo dal imbarazzo, progettavo di darmi fuoco o di scappare in Alaska e lui ride ? Mi accarezzò il dorso della mano, lo portò alla bocca baciandolo. Non ci sto capendo niente.
« È per questo che mi eviti quando vengo a casa tua ?- alzò il foglio facendomi leggere quello che aveva appena scritto- No. Ok, sì. –riprese il blocco per scriverci sopra e dopo pochi minuti me lo fece leggere –Tu vuoi scappare senza farmi spiegare. Non ti sei chiesta perché abbia intensificato il bacio ? » assunsi un espressione confusa, rise di nuovo e mi attirò a se con forza facendomi sbattere contro il lettino e urtandogli la mano con la flebo.
« Oddio scusa ti sei fatto male ? Non ti ho ... » non terminai la frase, il tocco caldo delle sue labbra sulle mie mi spezzarono il respiro e mi mandarono il cervello in vacanza. Era un bacio dolce, un bacio romantico di quelli che si vedono nei film, un bacio non programmato e credo sia il migliore in tutta la mia vita.Mi abbracciò per quanto il lettino ce lo permettesse accarezzandomi dolcemente i capelli.
« Questo cosa vuol dire ? Che in qualche modo ti piaccio ? » annuì sorridendo. Il mio sguardo cadde su un foglio Ti prego, resta.Oh eccome se resto, resto finché tu non mi dici di andarmene, resto finché tu non ti stancherai di me.
I
o per lui c’ero stata, nonostante mi abbia dato della santarellina, nonostante abbia litigato con mio fratello e pesantemente anche, nonostante abbia fatto a botte con i suoi migliori amici, io c’ero stata e ci sarei stata sempre per lui. 
Resto.
 
   
 
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