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Autore: TheCandyCoverGirls    18/06/2012    3 recensioni
Due figlie. Due destini. Uno scambio.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 3

- Shock -

 
 

Giunsi davanti al penitenziale della fondazione, un edificio imponente dalle pareti grigie e le sbarre alle finestre. 
Passata a fianco di una guardia armata, che mi chiese di controllare i miei documenti, entrai.

<< Zhalia! >>, qualcuno dalla voce inconfondibile mi chiamò da poco lontano.

<< Metz. Che piacere vederti! >> esclamai andandogli incontro.

<< Il piacere è mio. >>
<< Ma che ci fai qui? >>

<< Ho delle faccende da sbrigare… >> risposi io con uno sguardo che non ammette altre domande.

<< Ok >>, disse.
<< Anch’io ho delle faccende da sbrigare, oggi, e molte a quanto pare! >>
La sua risata era contaggiosa
<< Spero di poterci incontrare in altre circostanze uno di questi giorni >>.  

<< Senz’altro >>, risposi. << Mi farebbe davvero piacere >>.

<< Perfetto. Salutami Dante! >> 

 
Mi aggirai nei corridoi del pianterreno in cerca di qualcuno che mi desse delle indicazioni.

<< Desidera? >>.

<< Sì >>, faccio io. << Avrei un appuntamento. >>

<< Mi segua. Prego >>.

Seguii la donna che, a occhio e croce, deve avere all’incirca una cinquantinad’anni.

Attraversammo un intero corridoio quando, all’improvviso, lei si fermò.

<< Da questa parte >>, disse indicandomi una porta di legno con scritto “Ufficio visite”.

<< Grazie. >> 

 

Dopo aver trovato un cercatore che mi accompagnasse, fui condotta sino alla cella di Klaus.

<< 20 minuti >>, disse la guardia, un cercatore di circa 18 anni.
<< Per qualunque cosa, io sono di guardia. >>

“Come se io non fossi in grado di tener testa a Klaus. Chi si crede di essere? Stupido cercatore tutto muscoli e niente cervello! Dire a me “Se il vecchietto ti dà fastidio, fammi un fischio!” Forse dovrebbe ripassare, anzi, studiare la storia moderna dei Cercatori!” 


<< Grazie >> fu invece la mia risposta.
Aprì la porta. 

 
<< Mi è stato detto che per qualunque problema mi basterà fare un fischio. >> Mi appoggiai allo stipite della porta.

<< Il piacere è mio >> mi sbeffeggiò lui con quel suo ghigno a metà tra una risata e un’approvazione.

<< Lo sai che non sarei mai venuta. >>
Scattai in piedi.
<< Sempre che tu non mi avessi scritto una lettera in cui parli di un segreto; com’è che diceva… “credo sia giunto, ormai, il momento che tu sappia la verità”. Ecco, ora sono qui. Perciò, basta con i saluti e le cordialità. Parla! >>
Incrociai le braccia al petto aspettando la sua risposta.


<< La verità... >>
Aveva già iniziato a darmi sui nervi.
<< Da dove comincio >>

<< Dal principio, forse? >>

<< Ok. Allora. Questo è quanto mi è possibile raccontare. >>
<< Quando avevo 22 anni feci la conoscenza di una ragazza, ma non una semplice ragazza, diciamo che le sue parentele erano molto…elevate. Mi avvicinai sempre di più a lei e la sedussi. Lei era una ragazza madre, e perciò non fu molto difficile illuderla del mio amore. Un anno dopo, ci sposammo. Per la figlia del capo del consiglio Huntik non poteva che esserci una cerimonia sfarzosa! Gli anni passarono e riuscii a nascondere a tutti la mia vera identità. Nessuno sapeva che ero un cercatore dell’Organizzazione, e nemmeno che ero un cercatore! Avevo la fiducia di tutti e riuscivo ad accedere senza problemi a qualunque informazione in loro possesso. Più di tutti era Daniel, il figlio di Clara, ad aver un gran rispetto e venerazione per me. Lui sapeva che non ero suo padre, poiché quando io e sua madre ci sposammo aveva 2 anni ed era alquanto sveglio. Un giorno, mi disse di aver conosciuto una donna meravigliosa e di essersene innamorato. Io allora gli chiesi chi fosse e lui mi rispose solo che si chiamava Ethel e che aveva 30 anni. Daniel e Ethel uscivano spesso insieme e qualche volta venne anche a cena da noi. Clara era incuriosita dalla fidanzata di suo figlio e più di una volta cercò di cacciarle di bocca qualcosa di più su di lei. Non ci riuscì. Sospettosa che potesse essere una spia, impose a Daniel di non vederla più. Lui non accettò e le disse che se era vero che stava con lui solo per accedere alle informazioni della Fondazione, allora avrebbe detto addio a Titani e missioni. Clara e suo padre ne rimasero scioccati ma non riuscirono a fermarlo. Daniel andò a vivere in un appartamento e non avemmo più sue notizie. 

Circa 2 anni dopo ricevetti una telefonata. Una voce che non conoscevo mi disse che c’era stato un incidente e di venire subito sul posto. Recatomi lì, scoprii che Daniel era morto sul colpo, ma quello che mi sconvolse di più fu la bambina che portava con sé. Chissà come, era rimasta illesa e se la dormiva beata. Appena la presi in braccio si svegliò e in quel momento una voce nella mia testa disse “Zhalia”. >>
 

<< Tempo scaduto! >> gridò il cercatore rimasto per tutto il tempo di guardia aprendo la porta. 

<< Grazie per l’invito, è stato un piacere parlare con te un’ultima volta. >> 

Presi a camminare senza meta e senza accorgermene arrivai in spiaggia. Percorsi il pontile e mi sedetti sulla punta con le gambe penzoloni. Non ce la facevo più. Iniziai a piangere. 
Non potevo crederci. Non volevo crederci. Klaus era mio nonno e non mi aveva mai detto niente? Ha preferito scaricarmi in un orfanotrofio, piuttosto che portarmi con lui! Potevo vivere una vita normale, avrei potuto avere una famiglia, qualcuno che mi amasse, tutto quello che ho sempre sognato! 
Sentivo un dolore struggente al cuore. Mi ero sempre domandata quali fossero le mie origini e ora che lo sapevo, mi sentivo come la tessera di un puzzle alla quale viene attaccata con la forza una tessera non corrispondente. 

 

Il giardino delle Candy Cover:

Mie carissime lettrici, e lettori. Per questo lunedì ci sono solo io, l'altra scrittrice è partita per 2 settimane. 
Prima della sua partenza, ci siamo potute accordare solo su questo capitolo. Per la cronaca, il quarto capitolo è possibile che non venga pubblicato lunedì prossimo, dal momento che lei è volata oltreoceano e sarà ancora più difficile metterci d'accordo. 
Cercheremo di contattarci in tutti i modi possibili, ma non sarà facile :\
Mi impegnerò, comunque, per scriverlo da sola - anche se avrei preferito avere l'appoggio della mia collega -; se non ci dovessi riuscire, allora ci sarà un lunedì di buco e il quarto capitolo verrà pubblicato il lunedì successivo.
Ci scusiamo per il disagio e per quell'irrefrenabile voglia di sapere cosa succederà dopo questo capitolo ;)
Baci e grazie per la comprensione ^__^


CC
   
 
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