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Autore: ste87    19/06/2012    8 recensioni
Questa è la mia prima ff in assoluto!! siate buone!cosa sarebbe successo se dopo il bacio che Bella da a Jacob in Eclipse, Edward avesse reagito in maniera totalmente diversa da come ci ha proposto la Meyer?e se Edward e Bella si lasciassero? scordatevi tutto quello che succede dopo eclipse! si ritroveranno? il loro amore è così forte da poter sopravvivere a tutto? lo scopriremo strada facendo.. intanto spero di avervi incuriosito!dal prologo: Il cancello all’ingresso del campus mi metteva di fronte ad una realtà che avrei dovuto sostenere da li a breve. Era come se ci fosse scritto BENVENUTA ISABELLA SWAN!
Era il cancello della“DARTMOUTH UNIVERSITY”.Sapevo che varcato quello sarebbe cominciata la mia nuova vita.Mi sarei dovuta lasciare tutto alle spalle per il mio bene perché continuare a soffrire non mi avrebbe certo riportato lui.
Scossi la testa cercando di rimanere con la mente al presente ma irrimediabilmente ecco passarmi davanti tutti i mesi appena strascorsi..
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Edward
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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epilogo                                            


Emmh si, il momento tanto atteso è arrivato (almeno tanto atteso per me!) e non voglio dilungarmi oltre. Vi dico solo una cosa.. questo capitolo si differenzia da tutti gli altri capitoli della storia poiché è stato scritto completamente al presente. Già immagino che vi starete chiedendo “perché?”, beh la motivazione è semplicissima: ho voluto mettermi alla prova. Ho intenzione di scrivere un’altra ff sempre su Edward e Bella, e volevo provare a scriverla in questo modo. Siate libere di esprimere il vostro parere come più vi aggrada, in altre parole: secondo voi sono capace o non sono capace? ^___^

Buona lettura! Vi spetto giù..

 

Epilogo

Chiudo gli occhi assaporando la potenza del vento e piano mi lascio cullare come se fosse una morbida carezza sul mio viso. Lo sento dappertutto, tra i capelli scompigliati e attraverso le fibre dei miei vestiti. Guardo Edward accanto a me e mi perdo, come mi capita sempre, a fissare il suo sorriso, quel sorriso sornione che vuol dire molte cose. Al suo interno cela un significato e non mi occorre saper leggere nel pensiero per sapere esattamente cosa gli passa per la testa. Ormai lo conosco bene.. quello è il sorriso dell’amore, della felicità, ma anche della saccenza. Ciò che vorrebbe dirmi a voce è racchiuso in quel sorriso che suona molto come un “te l’avevo detto/lo sapevo”. Si perché lui sa che ho sempre avuto paura della velocità, che fosse in auto, in treno, in moto o in sella alla schiena di un vampiro. Ma oggi, oggi che riesco a sentire ogni singola cellula del mio corpo venire sferzata dalla potenza del vento, una sensazione che riesce a darmi solo un senso di pace e allo stesso tempo di energia corroborante, penso che se non fossi stata per la maggior parte della mia vita una semplice umana, giurerei di essere nata per diventare quello che sono adesso, una vampira. Torno a guardarlo, dopo aver fatto una piccola acrobazia per scansare un albero abbattuto, un lavoro di Emmett ci scommetto, e lo fisso assottigliando gli occhi.

-sei così presuntuoso delle volte!- gli dico in tono esasperato. Lui scoppia nella sua risata meravigliosa e con una mossa che riesco a vedere a malapena, mi atterra facendomi sbattere con la schiena sul terreno umido. Il rumore che ne consegue fa scappare degli uccelli appollaiati su di un albero.

- non fare la scontrosa, lo sai che con me non hai via di scampo. E poi non ho detto nulla-

-ma lo hai pensato- dico con la faccia a meno di un centimetro dal suo viso. Ciò che mi provoca il suo respiro dolce non riuscirò mai a spiegarmelo.

-si, e allora? Mi piace vederti felice. E sapere che io, o meglio.. la nostra natura ne è il motivo, rende felice me- non perdo tempo a rispondergli. Perché dovrei? Tanto lo so che ha ragione. Perciò lo afferro dal colletto della camicia che indossa e comincio a baciarlo. Ciò che ha detto però mi porta alla mente quel giorno di tanti anni fa. Sono passati esattamente tre anni dalla mia trasformazione. Tre anni in cui non ho fatto altro che amare ed essere felice della mia nuova condizione. Quando ho aperto gli occhi, quel giorno che il mio cuore ha cessato di battere ho capito finalmente di aver trovato un posto nel mondo, il Mio posto nel mondo. Il posto in cui brillare. Non ero più un anonima e insignificante ragazza innamorata di un vampiro bellissimo, no. Ero diventata anche io bellissima e speciale, come lo era lui.

I colori, la natura e tutti gli oggetti intorno a me mi apparvero sotto una prospettiva così nuova che era come se li vedessi davvero per la prima volta. Come un neonato che apre gli occhi e si trova davanti un intero mondo da esplorare e da conoscere; anche per me è stato lo stesso. Riuscire a vedere la polvere leggera spostarsi nell’aria e concludere il proprio viaggio sul pavimento, distinguere dei colori di cui ignoravo l’esistenza e sentire suoni che mai avrei pensato esistessero mi ha fatto paura in un primo momento. Ma poi mi sono accorta di non essere affatto spaventata,  perché per quanto tutto fosse nuovo per me, era allo stesso tempo molto famigliare, poiché in realtà io avevo vissuto tutto quello attraverso gli occhi di Edward.

Quando ho rivisto il suo volto per la prima volta ho sentito la strana e assurda sensazione che il mio cuore potesse ricominciare a battere. Il suo viso,  che già con i miei occhi da umana mi appariva perfetto, era di una bellezza senza eguali. Ancora oggi delle volte mi fa quasi male guardarlo.  Ed ero preparata a tutto, davvero. Tutte le chiacchierate che avevo sostenuto con Edward riguardo la stranezza con cui avrei guardato il mondo dopo la mia trasformazione, non mi avevano messo in guardia da quello che avrei potuto provare una volta che me lo sarei trovato davanti.

Il nostro primo incontro si è svolto in maniera molto strana, quando il mio sguardo si è posato per la prima volta su di lui l’ho visto appoggiato alla parete opposta alla mia e subito la mia prima reazione è stata quella di gettarmi tra le sue braccia. Vederlo lontano e distante da me mi ha fatto sentire quasi rifiutata però. Non capivo il perché di quel suo atteggiamento, volevo aprire bocca per parlare e dirgli quanto quella situazione mi stesse turbando, che all’improvviso il mio amore si è fatto avanti, noncurante delle lamentele degli altri, e avvicinandosi cautamente mi ha abbracciato stretta tra le sue braccia. A quel contatto ho sentito come una scossa che mi obbligava a ritrami. Come se il mio corpo avvertisse che stretta in quella morsa, in quelle braccia, mi trovassi in pericolo. L’impulso di allontanarmi il più lontano possibile da lui è stato quasi impossibile da gestire. Inconsciamente sapevo che se mi fossi solo azzardata a spingerlo via gli avrei fatto male, e questo non potevo permetterlo. È stato proprio questo pensiero, il pensiero di Edward in preda al dolore che mi ha fatto rinsavire e tutti i miei propositi di difendermi mi abbandonarono, stretta com’ero tra le braccia della mia vita. Ancora ricordo quello che mi disse.

-Bella..- mi aveva sussurrato all’orecchio facendomi sussultare. La sua voce era un suono angelico che mai avevo sentito prima di allora.

-amore mio.. ti amo. Grazie per non avermi abbandonato, grazie per non avermi lasciato. Grazie. Grazie. Grazie- sussurrava in continuazione mentre io sembravo preda di chissà quale intorpidimento. Flash improvvisi nella mia mente mi ridestarono facendomi ricordare (non capivo perché tutto mi appariva come un sogno sfocato) le parole che aveva usato prima di mordermi, prima che mi arrendessi dopo aver messo al mondo mia figlia.

Già, mia figlia! A quel punto pensavo solo: dov’è  mia figlia? Dov’è  quella bellissima creaturina che avevo visto tra le braccia del padre e che mi aveva reso la donna più felice sulla faccia della terra?

Non potevo aspettare che me lo dicesse, la voglia di sapere dove fosse fu così opprimente che non potei evitare di chiederglielo. La mia voce uscì dalle mie labbra con un suono così delicato da sembrare quasi un canto e mi bloccai spaventata.

-tranquilla amore, è normale che la tua voce abbia questo tono, ti abituerai molto presto..- chissà se mi sarei abituata molto presto anche al suono della sua di voce, pensai all’epoca, e oggi posso dire con certezza di non esserci ancora riuscita. Oggi come all’ora rimane senza dubbio una delle cose più eccitanti del mio bellissimo marito. Ma non glielo dissi, ovviamente. Già mi stupiva il fatto che riuscissi a controllare la voglia di saltargli addosso e contemporaneamente l’impulso di allontanarlo dal mio corpo che lo riconosceva come una minaccia.

-nostra.. figlia. Dov’è?- avevo trovato la forza di dire e al suono di quelle parole il suo volto parve illuminarsi.

Capii la sua reazione solo quando dopo due giorni in cui non avevo fatto altro che cacciare, due giorni in cui non avevo fatto altro che prendere sempre più coscienza di quello che ero diventata, due giorni in cui l’unica cosa che desideravo fare era amare il mio uomo fino allo sfinimento, non mi misero tra le braccia un fagottino rosa, con i capelli dello stesso colore di suo padre, del suo bellissimo padre, e gli occhi nocciola come i miei, del colore che avevo prima della trasformazione; detto tra noi quel rosso rubino acceso proprio non lo sopportavo.

A quella visione il mio volto era la replica esatta del viso di Edward. Mi persi a guardarla e a studiarla mentre cercavo di capire a chi somigliasse di più.

 

-a cosa stai pensando?- mi chiede Edward staccandosi un po’ e facendomi tornare con la mente alla realtà –stai sorridendo, a che pensi?- siamo ancora stesi per terra e il suo stuzzicante corpo è ancora premuto contro il mio.

-stavo pensando a nostra figlia. Al giorno in cui l’ho vista per la prima volta-

-la tua faccia è stata esilarante quando ti sei accorta di quello che è in grado di fare- mi dice riprendendo a ridere.

- non ero esilarante- mi blocco pizzicandogli un fianco- ero sola sorpresa. Sapere che tua figlia è in grado di comunicare solo con un semplice tocco non è facile da accettare- si perché nostra figlia, la nostra bellissima Renesmee riesce a comunicare con noi, attraverso i suoi pensieri, solo con un semplice contatto. Quel giorno di tre anni fa mi stupì non poco quest’aspetto del suo essere metà umano e metà vampiro.

-beh doveva pur ereditare qualcosa dal suo bellissimo padre, non trovi? Invece da sua madre non ha preso proprio nulla- dice strusciandomisi addosso. È difficile rimanere concentrati quando si mette a fare così, lo fa sempre quando vuole vincere contro di me. Purtroppo o per fortuna, dipende dai punti di vista, il suo ascendente nei miei confronti non è per nulla diminuito in questi anni, anzi.. forse è cresciuto sempre di più

-Edward..-

-mmmh?-

-ci stanno aspettando- gli dico cominciando a perdere ogni contatto con quello che ci circonda.

-che aspettino pure, io e la mia dolce mogliettina abbiamo un discorso d’affrontare-

-e sarebbe?- lo accarezzo dietro la schiena spingendo i nostri corpi a toccarsi ancora di più.

-il tuo regalo..- mi blocco immediatamente quando realizzo di cosa sta parlando. È assurdo che stia provando a comprarmi in un momento del genere. Sa quanto la mia mente sia vulnerabile quando mi concedo a lui.

-stai scherzando vero? Non mi serve un regalo Edward- dico sbuffando alzando gli occhi al cielo.

-si che ti serve!-

-no, te l’ho già detto. No- sono due giorni che glielo ripeto.

-ma è il nostro anniversario, dobbiamo festeggiarlo-

-solo perché siamo immortali non vuol dire che tu mi debba comprare un regalo ogni volta che c’è qualche data da ricordare. Mi hai già fatto il regalo per il mio compleanno- anche la sua testardaggine è andata sempre più ad aumentare.

-ma che c’entra? Quello è stato a Settembre-

-e la collana a Natale? Il viaggio a San Valentino? Quelli non sono regali?-

-ma domani sarà sempre un giorno speciale. La mia vita è cambiata da quando ti ho conosciuto. Per la prima volta ho ringraziato di essere un vampiro e non smetterò mai di farlo, perché tutto questo mi ha portato a te. Quel giorno di tanti anni fa in cui mi hai rivelato per la prima volta i tuoi sentimenti è e rimarrà sempre uno dei momenti più belli della mia vita. Non puoi non chiedermi di farti un regalo..- il mio viso è un misto tra il sorpreso e l’imbarazzato. Riesce sempre a farmi passare per la guastafeste della situazione.

 -anche per me il giorno dell’anniversario in cui ci siamo messi insieme è al pari del giorno in cui ti ho sposato. Ma non serve che tu mi faccia dei regali.. davvero. Il più bel regalo è stare insieme a te. Avremo questo per l’eternità. Non ti basta sapere che mi avrai per sempre al tuo fianco? Davvero credi che qualcosa di materiale possa ricordarmi quanto sono felice di averti conosciuto amore mio?-

-no, non è questo..-

-e invece si. Tu mi dimostri ogni santo giorno quanto mi ami e non voglio che qualche stupido oggetto lo faccia al posto tuo. Mi sono spiegata?-

-mmmh..- non posso credere alle mie orecchie, ho appena sentito un mormorio! Internamente esulto come un ossessa.

-per fortuna ci sei arrivato-

-non esattamente- al suono di quelle parole il sorriso che ho sulle labbra scompare all’istante. Relego in un angolino del mio cervello la trombetta da stadio e mi dico che la conserverò per momenti migliori.

-che vuoi dire?-

-beh, per questa volta forse, e dico forse, mi hai convinto. Può darsi che tu abbia vinto la battaglia ma non credere di aver vinto la guerra. Proprio perché staremo insieme per l’eternità, e l’occasione di creare nuovi anniversari, nuove ricorrenze non mancherà di certo, e beh avrò un mucchio di tempo per farti tutti i regali che voglio- mi guarda con quel sorriso diabolico, quello che usa per farmi capire di avermi messa KO. Come caspita faccia ad averla sempre vinta lui è un mistero per me. Assottiglio gli occhi e decido che per adesso può bastare, non ho intenzione di passare un giorno così importante e speciale in mezzo al bosco. Anche se vuol dire passarlo schiacciata contro l’uomo più eccitante che conosco.

Lo spingo ad alzarsi e mi tiro su guardandolo dall’alto verso il basso- forza andiamo, certe volte mi domando perché sprechi il mio tempo a parlare-

-dai Bella, non arrabbiarti- mi dice raggiungendomi visto che mi sto già dirigendo verso villa Cullen. Vorrei rispondergli ma una risata mi fa desistere dal farlo. A pochi metri dal giardino di casa c’è Renesmee intenta a impiastricciarsi tutta con il fango, di fianco Ally la imita facendola ridere ancora di più.

Quelle due hanno stretto un rapporto davvero molto forte in tutti questi anni. La mia piccina non può di certo lamentarsi per tutte le attenzioni che le hanno rivolto e che le rivolgono ancora oggi le donne della famiglia Cullen. Alice non fa altro che viziarla, le regala bambole a non finire e fa a gara con Rose per chi delle due riesce a strapparle più consensi. Esme è la nonna perfetta che tutte le bambine vorrebbero avere. Le fa dolci e le insegna un mucchio di cose, lasciandola giocare spesso con tutti i suoi pennelli e matite colorate. Ally è diventata la sua amichetta dei giochi, tra di loro si comprendono e si intendono in un modo che non riuscirò mai a capire. Il loro affetto nei suoi confronti è così forte che non posso che esserne felice, e lei le ricambia sempre con splendidi sorrisi e risatine che sarebbero in grado di sciogliere il cuore di chiunque, anche quello congelato di un vampiro. Ma quando ci sono io nei paraggi sembra che abbia occhi solo per me. La mia dolcissima bambina ha dimostrato sin da subito l’attaccamento che ha nei confronti, basti pensare che quando era appena nata pianse per tre giorni perché con ero con lei. È incredibile il modo in cui un figlio è in grado di ripagare tutti i dolori della vita e la mia Nessie è senza dubbio l’antidoto migliore a tutti i brutti pensieri. Per fortuna la vita mi ha ripagato di tutto l’amore e ti tutta la testardaggine che ho dimostrato per metterla al mondo donandomi la possibilità di vederla crescere in modo naturale. Si perché se la gravidanza è durata poco più di due mesi, la sua crescita una volta nata si è arrestata. Carlisle dice che questo cambiamento è sicuramente dovuto al fatto che d’ora in poi dovrà imparare a sostenersi da sola, invece che assimilare energie e cibo attraverso un altro corpo, in questo caso il mio. Ed io sono al settimo cielo, perché avrò tutto il tempo di vederla crescere e maturare come qualsiasi bambina di questo modo(anche se a 3 anni dimostra già il cervello di una bambina di 6) e concludere la sua crescita acquistando tutte le sembianze di un immortale al raggiungimento dei 18 anni d’età. Questo è stato un altro dato che appena saputo ci ha reso incredibilmente euforici.  A dircelo sono state le nostre ricerche, nel periodo in cui ero incinta Carlisle e Jasper si erano imbattuti in un indizio appurandone la veridicità solo due anni dopo. Ricordo ancora la mia faccia stupita quando si presentarono alla porta di casa con Nahuel. Nahuel è un ragazzo ibrido di 150 anni che vive in Cile e che come Renesmee è nato dall’unione di un vampiro e di un umana. È venuto nel nostro paese con l’intento di raccontarci tutto quello che c’era da sapere sulla loro natura e quello che dovevamo aspettarci dalla crescita di Nessie.

-Mamma! Mamma !- mi chiama la mia bambina buttandomisi tra le braccia. La stringo forte inalando il suo profumo dolce e le lascio un bacio tra i capelli.

-oddio Bella, ti sporcherà tutta- mi dice Ally avvicinandosi.

-vi stavate divertendo eh? Un modo come un altro per scaricare la tensione?- chiedo sorridendo alla diretta interessata.

-mmhh.. già-

-papi, papiiii sei arrivato!- urla nell’incavo del mio collo divincolandosi dalla stretta delle mie braccia per correre da Edward. Ah si, mi ero dimenticata di dirvi che se ha occhi solo per me, in realtà lei vive in funzione di Edward. Lo ama in modo incredibile quasi ossessivo. È sempre nei suoi pensieri, giorno e notte, lo sogna persino! E lui.. beh lui è il padre migliore di questo mondo. Per lei è disposto a fare tutto, per lei è tutto. Basta un sorriso o una carezza è si scioglie come una gelato al sole, per lei diventa mister tovagliolo, per lei fa le corse portandola a cavalluccio, per lei fa collane di fiori, per lei canta ogni volta che ne ha voglia, per lei fa le torte di fango, per lei scrive canzoni al pianoforte. Ogni sera non si addormenta se prima il suo bellissimo papà non suona la sua altrettanto bellissima ninna nanna.

Li guardo sorridere e abbracciarsi scambiandosi baci a non finire, e penso che non esiste niente di più bello al mondo che vedere le persone per cui saresti disposta a dare la vita felici e innamorati come non mai.

-chi è l’amore di papà, chi è l’amore di papà?-

-io!- risponde Nessie tutta entusiasta di ricevere ogni attenzione da parte del padre.

-brava!- le risponde lui dandole un bacio e issandola in aria- sei la mia vita..- sussurra poi tra i suoi capelli quando la riprende tra le braccia ed io non posso che sussultare, se fossi ancora umana so che piangerei.

-oi-oi così farai ingelosire la tua bella mogliettina- dice sarcastica Ally al mio fianco.

-non preoccuparti Ally, nel mio cuore c’è abbastanza posto da contenere amore per entrambe- Edward che nel frattempo si è avvicinato mettendomi un braccio attorno alle spalle. Per un momento dimentico perché  sono arrabbiata con lui –pronta per il grande giorno?- chiede poi alla mia migliore amica che sembra sia sull’orlo di una crisi di nervi.

-si, quasi. Bella mi accompagni di sopra?- mi chiede quest’ultima e senza aspettare la mia risposta mi tira per un braccio-non mi lasciare sola con Alice, ti prego..- questo me lo sussurra all’orecchio ma non basta per sopperire alle urla della diretta interessata che chiaramente ha sentito tutto. Scoppiamo a ridere entrambe volando letteralmente al piano di sopra.

Oggi Ally si sposa. Non me ne voglia ma.. non l’avrei mai creduto possibile. Non perché non creda nell’amore che la lega a EJ, ma perché beh.. due anni fa è diventata come me. Già, sembra assurdo pensarlo, immaginatevi a viverlo. Ricorderò quel giorno come uno dei giorni in cui ho provato più paura in tutta la mia vita. Stava per morire schiacciata dalle ruote di un tir. Era un giorno di inizio Settembre, lei era venuta a Forks per il mio compleanno, e infatti non potei evitare di sentirmi in colpa per tutto quello che successe. Aveva appena imboccato la statale che collega Forks a Port Angeles che un cervo le si piazzò in mezzo alla strada facendola sterzare e sbattere contro un tir che veniva dalla direzione opposta. Inutile dire che la sua macchina si ridusse a un toast e la mia amica aveva fatto la fine della sottiletta. Per fortuna, impaziente com’ero del suo arrivo, m’insospettii parecchio del suo ritardo e decidemmo di cercarla. La trovammo ancora in quelle condizioni e beh quello che successe dopo non è più un mistero. Mi implorò di salvarla, mi chiese di morderla e di renderla una vampira. Non voleva morire perché per quanto sembrasse assurdo non voleva lasciarmi, non dopo che mi aveva ritrovata. Perciò bastò lo sguardo afflitto che rivolsi a Edward per farlo piegare in direzione del suo collo e iniettarle il veleno. Subito la portammo a casa da Carlisle che ne verificò le condizioni e insieme aspettammo per tre interminabili giorni. Quando si risvegliò era come se avesse aspettato quel momento da tutta la vita. Era così euforica e felice che non poté non contagiare anche noi, poi ci fece entrare in ansia per la paura e il timore di dirlo a EJ. Fu in quel momento che scoprimmo il suo potere. Ally era sempre stata una “trascinatrice”, qualunque cosa provasse inevitabilmente la provavi anche tu. Evidentemente era un aspetto così marcato della sua vita da portarselo dietro anche nel nostro mondo. Inizialmente furono due settimane infernali, qualunque emozione provasse la faceva provare anche a noi e questo ci destabilizzava parecchio . Per fortuna Jasper, che era l’unico in grado di sedare le sue emozioni, l’ha aiutata a gestire al meglio i suoi poteri e a tirarli fuori solo se necessario. Per il resto è la cara, vecchia e insostituibile Ally.

Il momento più duro è stato quando dovemmo dirlo a EJ che in un primo momento restò in stato di shock per un bel po’ di giorni. Devastato non riusciva a darsi pace, ma Ally è stata bravissima a convincerlo delle sue azioni. Inizialmente ci sono andati con i piedi di piombo ma alla fine, dopo un tira e molla durato mesi in cui EJ non ha fatto altro che venire a trovarla qui a Forks, si sono dichiarati nuovamente l’un l’altro, riscoprendosi più innamorati di prima.

E adesso eccoci qui, a villa Cullen a poche ore dal matrimonio della mia migliore amica. A quanto pare EJ non ce la fa più ad aspettare e vuole diventare suo marito il prima possibile. Naturalmente questo lo porterà ad affrontare la trasformazione un giorno, ma lui è convinto di fare la cosa giusta, perché sotto la guida di un mentore come Carlisle e un cugino fidato come Edward riuscirà a trovare la strada per diventare anche lui un buon dottore senza avere timore del sangue umano. Per questo ci vorrà davvero molto tempo, ma cosa sono dei secoli quando hai l’eternità davanti?

Appena entriamo in stanza Alice ci guarda in cagnesco e noi senza darle il tempo di dire nulla ci buttiamo tra le sue braccia –oh, Alice non arrabbiarti- le dico in un orecchio prima di staccarmi – lo sai che senza di te non riusciremmo a fare niente- mi siedo sulla poltrona di camera sua e la guardo mentre si accorge delle condizioni di Ally.

-signorinella, fila subito in bagno a fare una doccia! Dio, delle volte mi domando chi sia la bambina tra te e Nessie- Ally sbuffa sonoramente e corre in bagno ad infilarsi sotto il getto dell’acqua.

-come va giù?- chiedo una volta che siamo sole.

-oh, va tutto a meraviglia. Emmett e Jasper stanno finendo proprio ora di sistemare le panche e Esme si è assicurata che ogni ghirlanda e fiore sia al proprio posto-

-a che ora arriva il pastore?-

-tuo padre andrà a prenderlo verso le 16.00 e poi andrà da EJ alla riserva e insieme agli altri verranno qui- non oso immaginare le condizioni in cui si trova EJ visto che ieri sera Jacob, i ragazzi della tribù e i nostri mariti lo hanno portato a festeggiare il suo addio al celibato.

Quando Ally rientra in stanza cominciamo a prepararla per il grande momento e il risultato finale è da togliere il fiato.

Ha i capelli raccolti tutti da un lato fermati da un fermaglio che le ho regalato io, e le  ricadono sulla spalla in onde morbide. Il vestito è di un colore tendente al perla e le scende addosso in modo meraviglioso. Lo scollo a forma di cuore valorizza il suo decolté e la seta liscia della quale è composto il vestito è impreziosito da un velo sottile di pizzo che dalle spalline larghe scende giù fino ai suoi piedi. Sotto al seno una fascia liscia sottolinea le sue forme perfette. È una visione.

-Ally sei la sposa più bella che ho mai visto in vita mia- dico emozionandomi e trattenendo a stento qualche singhiozzo.

- non esagerare. Così mi fai andare ancora di più nel pallone-

Ridiamo insieme e la lascio un attimo giusto il tempo di indossare il mio vestito e riacciuffare Nessie e costringerla a fare altrettanto. La trovo al piano di sotto in braccio ad una visione paradisiaca: Edward si è cambiato indossando il suo vestito elegante e inutile dirlo è perfetto.

-amore mi aiuti a preparare Nessie? Tu la lavi mentre io mi cambio e poi la porti da tua madre, mmh?-

-ah mi piace quando ti comporti da Generale e mi dai degli ordini- ribadisce soave seguendomi al piano di sopra.

-ricordami di farlo anche quando siamo a casa, in altri.. “momenti”- lo vedo bloccarsi e deglutire una saliva inesistente e dentro di me esulto spudoratamente.

-agli ordini mio Generale!- esulta rifilandomi una pacca sul sedere. Dio me lo mangerei di baci. La nostra intesa sessuale è diventata così forte da quando anche io sono come lui che è difficile riuscire a staccarci quando ci abbandoniamo l’uno all’altra. Solo a pensarci mi viene già l’acquolina in bocca.

Ci precipitiamo nella camera di Edward, che da quando ci siamo traferiti nella nostra villetta nel bosco è ormai diventata la sua ex cameretta e corro subito verso l’armadio dove c’è appeso il vestito che Alice ha scelto per me. Nel frattempo sento Edward trafficare in bagno con quella peste di nostra figlia. Spero tanto che non lo bagni e non lo costringa ad andarsi a cambiare.

Il mio vestito consiste in una cascata di stoffa acqua marina con una cintura in vita con dei brillanti dello stesso colore applicati sopra ed è coperto sulle spalle e sulla schiena da un velo di pizzo. Tiro i capelli indietro in uno chignon morbido e applico alle orecchie dei pendenti dello stesso colore del vestito. Alice ha scelto bene questa volta, questo vestito mi piace da impazzire.

 E a quanto pare anche Edward è del mio stesso avviso visto che lo vedo fissarmi dall’altro lato della stanza con la bocca spalancata.

-ricordami perché non ti posso prendere ora, in questo istante, buttarti sul letto e farti mia fino a domani- mi scappa un sorriso e lo guardo di sbieco quando mi accorgo che ha detto quelle parole davanti a Nessie.

-Edward, non davanti alla piccola- gli dico raggiungendo la mia peste sul letto sul quale sta saltando come una scimmietta.

- non posso farci niente, sei irresistibile amore mio-

-grazie, anche tu- deposito un bacio leggero sulle sue labbra prima di acchiappare Nessie e costringerla ad indossare il suo vestitino da damigella. Edward mi aiuta con le scarpine mentre io le applico dei fiorellini in testa. I suoi capelli sono dello stesso colore del padre, lisci ma pieni di boccoli alle punte. Quando abbiamo finito mi guarda con gli occhioni nocciola tanto simili ai miei e mi sorride facendomi toccare il cielo con un dito.

-ok, abbiamo finito. Sei bellissima, una vera principessa- dico mentre la aiuto a scendere dal letto. La osservo orgogliosa guardarsi allo specchio enorme della stanza mentre sento le mani di Edward cingermi il ventre e guardare insieme a me il nostro gioiello più prezioso. E pensare che una volta siamo stati sul punto di perderla..

Non parlo mai volentieri dell’episodio che ha coinvolto Irina e la nostra famiglia, ma ogni tanto mi capita di ripensarci e come in questo momento non posso fare a meno di sentire la paura attanagliarmi lo stomaco. Per fortuna che tutto si è risolto nel migliore dei modi, non ringrazierò mai abbastanza Jacob per esserle corso dietro ed averla fermata prima che potesse correre in Italia e confessare ogni cosa ad Aro. Si perché era questo che stava per fare quando ha visto Nessie per la prima volta. Per fortuna  l’abbiamo convinta a restare con noi per un po’ di tempo e le abbiamo dimostrato che Nessie non è affatto una bambina immortale, ma il frutto dell’amore che lega me e Edward. Scoperta la verità ci ha giurato e spergiurato che non si sarebbe mai messa in contatto con  i Volturi e che avrebbe mantenuto il segreto a costo della vita. Solo che da quando siamo stati scoperti ci sentiamo più vulnerabili, stiamo sempre con il timore di essere visti o nel peggiore dei casi che siano proprio i Volturi a venire da noi. È per questo motivo che molto presto ci trasferiremo da qualche altra parte, anche se lasciare Forks sarà durissima per tutti. Specialmente per mio padre che non riesce più a fare a meno di Nessie. Lui la adora come lei adora lui. Sento una morsa allo stomaco solo a pensarci.

Stringo forte le mani di Edward nelle mie e ringrazio il cielo di averlo al mio fianco, a sostenermi e per aiutarmi a superare insieme le avversità della vita.

-ti amo da morire- gli dico sporgendomi verso il suo orecchio.

-oh, lo so. Anche io ti amo da impazzire- mi risponde appoggiandosi con maggior pressione contro le mie spalle. Le sue braccia sono sempre state il miglior rifugio per me, riescono a calmarmi e a farmi vedere ogni cosa nel verso giusto.

-vado giù a vedere se hanno bisogno del mio aiuto- e detto questo ci lascia sole allontanandosi dalla stanza.

Prendo Nessie per mano e insieme ci dirigiamo nella camera della la sposa. Peccato che troviamo quest’ultima con la faccia immersa in un sacchetto ad ispirare aria. La mia bambina mi si stringe al mio fianco impaurita.

-Ally, che diavolo stai facendo? Così spaventi la piccola..- le intimo con lo sguardo di far sparire immediatamente quel sacchetto di carta.

- scusami tesoro mio, ma la zia ha una crisi d’ansia e avrebbe solo voglia di urlare-

Nessie si stacca finalmente dalla mia gamba e la guarda divertita – oh, non fa niente. Sei arrabbiata con lo zio? Anche papà fa urlare parecchio la mamma, specialmente di notte quando credono che io dormo -

-ehmm..cosa?- urlo io in imbarazzo totale, mentre Ally scoppia a ridere divertita. Almeno il piccolo siparietto comico di mia figlia l’ha aiutata a rilassarsi.

Nessie mi guarda non capendo il motivo della mia reazione e sinceramente non me la sento nemmeno di dare spiegazioni, sagace com’è ci metterebbe tre secondi a fare due più due.

-Edward!- urlo e in meno di un secondo me lo trovo accanto.

-che c’è? Cos’è successo?- mi chiede apprensivo come al solito.

-ti dispiacerebbe portare nostra figlia al piano di sotto?- dietro di me sento Ally ridere di gusto e quando Edward capisce a cosa sia dovuto questo momento di ilarità rimane anche lui di sasso –oooh, ssi.. Nessie è meglio se vieni con papà, la mamma ci raggiunge dopo- li vedo scomparire dietro la porta e subito fulmino Ally con lo sguardo.

-o Dio, non riesco a smettere di ridere, è stato troppo divertente-

-lieta di aver contribuito a farti passare l’ansia- dico cupa, ma appena le parole mi escono dalla bocca la vedo di nuovo intenta a soffiare aria dentro quel maledetto sacchetto.

-dai Ally, cosa c’è che non va? Sai benissimo che non ti serve a nulla fare così- prendo le sue mani nelle mie a la guardo negli occhi e subito mi accorgo della paura che alberga nei suoi.

So quello che le passa per la testa non ho bisogno di chiederle niente- stai facendo la cosa giusta Ally, EJ ti ama e non avrebbe mai fatto un passo così grande se non fosse sicuro al cento per cento che vuole stare al tuo fianco per tutta la vita-

-e se un giorno si accorgesse di aver fatto la scelta sbagliata? E se mi lasciasse? E se decidesse di non trasformarsi dopo avermi sposato? E ..-

-e se se se se-  interrompo subito il flusso incontrollato delle due domande – Ally non devi pensare a questo. Lui ti ama! È stato lui a chiederti di sposarlo, è stato lui ha dirti che vuole stare con te per sempre e che non vede l’ora di diventare come te. Perché adesso ti fai prendere dalla paura? Proprio il giorno del tuo matrimonio. Avresti potuto pensarci prima, adesso è tardi per rimandare-

-si hai ragione. Adesso avviso tutti che il matrimonio è saltato-

-no!- strillo spaventata quando la vedo dirigersi verso la porta – ma cosa stai facendo?-

-non capisci Bella? Io non posso costringerlo a questa vita-

-tu non costringi proprio nessuno, è lui che vuole vivere questa vita. Lascia che prenda le sue decisioni da solo- le dico con un tono pacato che non credevo nemmeno di possedere – troppe volte ho lasciato che Edward decidesse per me e guarda cos’è successo? Abbiamo rimandato solo la nostra felicità. Non permetterò che tu faccia lo stesso soprattutto dopo che EJ ti ha ripetuto all’infinito quanto sia convinto di quello che sta facendo. Segui il tuo cuore Ally.. stai facendo la cosa giusta, fidati-

Improvvisamente mi getta le braccia al collo stringendomi forte – grazie per essere qui, grazie per essere l’amica che sei. Ti voglio bene Bella- mi sussurra all’orecchio senza staccarsi da me.

-oh, Ally anche io ti voglio bene. Non sai quanto sono felice di vederti con indosso questo vestito a un passo dal dire “Sì” all’uomo che ami-

Ci stacchiamo e guardandoci negli occhi sorridiamo a vicenda e nonostante tutte le paranoie di Ally il momento tanto atteso arriva in un baleno.

Corro al piano di sotto per prendere mio padre e trascinarlo su; sarà lui ad accompagnare Ally all’altare. Quando gliel’ha chiesto ho pensato seriamente che potesse svenire, ma poi ha accettato subito, Ally è diventata davvero una seconda figlia per lui.

Quando la vede gli si blocca il respiro e mi trovo costretta a ricordagli di immettere aria nei polmoni se non vuole trovarsi disteso per terra proprio in un momento del genere.

-sei bellissima Ally-  dice prima di baciarle una guancia per poi prenderla sotto braccio.

Come per il mio matrimonio anche questa volta una musica bellissima invade tutta la casa nel momento in cui ci avviamo al piano di sotto. Gli invitati sono tutti ai loro posti ed io corro a sedermi accanto a Edward mentre lascio Nessie sola a percorrere il corridoio che separa Ally da EJ. Guardo quest’ultimo e lo trovo emozionatissimo. Sento l’odore del suo sangue e il ritmo del suo cuore battere così veloce che rischia di scoppiargli nel petto. È felice e si vede, stanno facendo entrambi la scelta più giusta, lo so.

-tesoro.. potresti prendere un attimo Robert in braccio? Non vorrei che si mettesse a correre proprio in questo momento- guardo la donna accanto a me e non posso fare altro che annuire. La donna in questione non è altro che mia madre e il bambino che ho in braccio è il mio fratellino. Già, vi starete chiedendo come diavolo sia possibile averla al mio fianco? Semplice, stiamo parlando di Renée-non-mi-arrendo-tanto-facilmente-Dwyer che appena ha capito che c’era qualcosa che non andava nel mio comportamento scostante, nonostante avesse partorito da pochissimi giorni, ha preso un aereo e si è precipitata qui non appena ha capito che Charlie le nascondeva qualcosa. A quel punto negare di farmi vedere l’avrebbe solo fatta agitare e basta, e sotto esplicita richiesta di Charlie, ricordo ancora le sue parole “ti prego Bella, non l’ho mai vista in questo stato. Sembra che stia per uscire fuori di testa. Fai qualcosa” non ho potuto fare altro che accontentarlo. Appena mi ha visto per poco non mi è svenuta tra le braccia ma.. stiamo sempre parlando della mia mamma, della mia solita, tenera, eccentrica svampita mamma. Diciamo che l’ha presa molto bene, anche se rendere partecipe pure lei di quello che sono diventata non ha fatto altro che aggiungere turbamento in tutto il resto della famiglia, in  Charlie, in Jacob e nei ragazzi della tribù, ma soprattutto in me. Adesso capisco perché i Cullen hanno sempre cercato di mantenere il riserbo su ogni cosa li riguardasse. Non è facile mantenere un segreto del genere ma lei ci ha promesso il completo riservo sull’intera faccenda ed io non posso che essere felice se questo mi permette di averla accanto.

Nessie fa il suo ingresso nel suo abitino delizioso e percorre fiera la navata venendo a posizionarsi accanto al papà. Quando è il turno di Ally di camminare lungo il corridoio principale completamente cosparso di petali di fiori bianchi è come rimanere incantati a guardare una dea. Bellissima e con affianco mio padre percorre i pochi metri che la separano da EJ trattenendo il respiro. Quest’ultimo è bianco come un cencio, ho paura che gli possa prendere una sincope da un momento all’altro. Emozionata come non mai mi stringo al braccio di Edward e lui fa altrettanto prendendomi per mano ed è inevitabile cominciare a volare con la mente. Penso a quanto sia incredibile come ogni attimo, ogni litigio, ogni sorriso ci abbia portati fino a dove siamo adesso. Gli sussurro ancora una volta quanto lo amo nell’orecchio e lui ricambia come sempre. Durante lo scorrere della cerimonia volgo lo sguardo verso tutti i presenti e non posso fare a meno di pensare che mi mancheranno quando andremo via. I ragazzi della riserva sono davvero incredibili, dopo aver superato l’ostacolo delle nostre rispettive nature adesso ci consideriamo esclusivamente amici. Accorgendosi del mio sguardo Jacob mi rivolge un sorriso bellissimo che io ricambio subito. Il mio migliore amico mi mancherà davvero molto, ne abbiamo affrontate tante insieme e nonostante questo il nostro affetto reciproco non è diminuito affatto. In parte sono tranquilla di lasciarlo qui, soprattutto nel saperlo felice e innamorato di Leah. La loro storia prosegue senza intoppi e questo mi ha dimostrato quanto sia stata sciocca tre anni fa nel pensare che non sarebbero andati d’accordo.

Ally ed EJ si scambiano le promesse reciproche facendomi emozionare e invidio mia madre che accanto a me si è messa a piangere come una fontana (non posso non pensare che ancora non mi ha perdonato per averla lasciata fuori il giorno del mio matrimonio). Quando il pastore li dichiara marito e moglie le nostre mani scoppiano in un applauso fragoroso e subito dopo mi precipito verso Ally e la stringo in un abbraccio fortissimo.

-oh, Ally sono così felice per te- borbotto commossa riuscendo a stento a mantenere i singhiozzi.

-grazie Bella, grazie immensamente per tutto- ed è con queste parole che la lascio in balia di tutte le altre braccia pronte a stringerla e a congratularsi con lei. Non posso negare di essermi sentita in colpa quando in seguito all’incidente si è trovata a dover affrontare la trasformazione così all’improvviso, ma dopo le sue parole di ringraziamento è come se tutti i miei timori e le mie preoccupazioni fossero svaniti nel nulla, cancellati magicamente da un colpo di spugna.

 

**************

Un coro di applausi si alza quando Ally ed EJ aprono le danze durante il rinfresco organizzato per il loro matrimonio, ma io ho occhi solo per Edward che tiene sulle punte dei piedi Nessie e cerca di farla ballare. Sono una visione così dolce che non ho parole per descrivere quello che mi suscita dentro. Li amo più della mia stessa vita, morirei per loro e ogni volta che li guardo non posso fare altro che innamorarmi sempre di più.

La canzone volge al termine e subito prima che ne cominci un'altra Edward corre da me e mi invita a ballare.

Noto Nessie tra le braccia di Jacob e sorrido nel vederla ridere felice, quella bambina ha stravolto completamente il mondo di tutti noi.

-è la seconda volta in un giorno che mi trovo costretto a chiederti a cosa stai pensando. Certe volte non sai cosa darei per poterti leggere nel pensiero- oh, amore mio non c’è bisogno che tu faccia niente per costringermi a dartene il permesso penso tra me e me. Ancora Edward non lo sa ma questa sera ho una sorpresa in serbo per lui..

-non stavo pensando a niente, davvero. È che sono felice per tutto quello che è successo oggi-

-anche io sono felice, sai? Voglio molto bene ad entrambi-

-lo so- gli dico e senza darmi il tempo di prepararmi mi fa volteggiare in una piroetta facendomi scoppiare a ridere divertita – Edward, sai che non so ballare..- lo rimprovero bonariamente una volta che sono tornata tra le sue braccia.

-ma io non ti lascerei mai cadere signora Cullen- il suo tono lascivo mi fa accendere di desiderio, poi lo vedo abbassarsi e depositare un bacio nell’incavo del mio collo premendo sempre di più la mano sulla base della mia schiena.

-mhh come mai questo tono?- chiedo sapendo già la risposta.

Ci guardiamo negli occhi e subito sento accendersi in me la sensazione fantastica di poter prendere fuoco da un momento all’altro. È l’effetto che mi fa Edward e questa sensazione può essere appagata solo in un modo. I suoi occhi diventato sempre più scuri mentre mi trascina a bordo pista e senza darmene il tempo mi bacia con impeto e possessione.

-Dio quanto ti voglio- mi dice staccandosi appena dalle mie labbra. Io, che ho imparato da poco a trattenermi dal non fargli male, non so quale Divinità pregare per non sbatterlo contro il muro e farlo mio all’istante. Perciò lo trascino con me nel bosco, certa che nessuno noterà la nostra assenza presi come sono dai festeggiamenti. In un attimo di lucidità in questa notte di follia mi ci vuole un secondo per ricordarmi che anche noi abbiamo qualcosa da festeggiare, ed è per questo che mi metto a correre verso il posto più bello e importante a cui siamo legati.

Quando i miei passi si fermano intorno a noi la nostra radura ci accoglie con un tripudio di fiori e un profumo bellissimo.

-perché siamo qui?- mi chiede Edward stupito dalla mia deviazione.

-pensavi ti stessi portando a casa?-

-in effetti si- dice mentre prende a baciarmi la mandibola per poi scendere giù verso il collo. Le sue labbra mi fanno perdere il lume della ragione, sapere di averle addosso è un pensiero troppo appetitoso.

-shh, basta così mi deconcentri- trovo la forza di dirgli mentre mi trascina a terra.

-che vuoi dire?- finalmente si stacca da me. 

-Ed lo sai perché siamo qui?- vedo la sua fronte aggrottarsi e non gli do nemmeno il tempo di rispondere che subito ricomincio a parlare – è qui che tanti anni fa ti ho detto di amarti, è qui che è cominciata la nostra vita insieme- dico tirandomi su, la sua ruga in mezzo agli occhi è sparita.

-ti amo Bella, ti amo da morire. Non puoi capire quanto sia felice di essere qui, dove tutto è cominciato-

-anche io ti amo più di qualsiasi altra cosa. Ed è per questo che ho deciso di farti un regalo molto importante..-

-ma come? A me non hai permesso di..- lo blocco prima che possa continuare a parlare – il mio non è un regalo materiale. Io voglio che tu abbia tutto di me, tutto-

E senza aggiungere altro chiudo gli occhi e lo rendo partecipe di tutti i miei pensieri lasciando andare il mio scudo. Durante questi anni da vampira abbiamo scoperto che grazie ad esso sono in grado di bloccare qualsiasi attacco mentale nei miei confronti, ma che posso anche estenderlo ad un numero discredo di persone. Mi sono allenata duramente i primi anni, ma ogni volta che provavo ad abbassarlo mi sono sempre ritrovata allo stremo delle forte, ed è per questo che tutti mi hanno vietato di ritentare. Ma io ho continuato ad allenarmi lo stesso, tenendo gli altri all’oscuro di tutti. Ed oggi, visto che non ho più nessun timore e nessuna difficoltà ho deciso di regalarlo a Edward. Si, gli regalerò il mio scudo, in senso metaforico ovviamente, in modo da permettergli libero accesso ai miei pensieri.

Lo guardo stupito mentre lo rendo partecipe di ogni cosa e non mi sorprendo più di tanto nel vedere la sua reazione. Abituato com’è a sentire i miei pensieri ogni volta che facciamo l’amore, adesso deve sembrargli veramente tutto molto diverso.

-Bella.. non posso accettare, è troppo. Questo scudo ti protegge e lo devi tenere, non importa se devo chiederti ogni volta cosa ti passa per la testa-

-no, è questo che non capisci. Ci sei tu a proteggermi ed è per questo che non ne ho bisogno. Io voglio donarti tutto di me, davvero. Beh in parte penso di averlo già fatto e questa era l’ultima cosa che mi teneva un po’ distante da te. Adesso sono completamente tua, sono totalmente tua-

Non mi da il tempo di aggiungere altro che lo vedo avventarsi di nuovo sulle mie labbra ed io come capita sempre mi concedo a lui senza nessun indugio.

-per sempre..- mormora staccandosi appena.

“per sempre” gli rispondo col pensiero e mi trovo a considerare che questo sarà uno dei giorni più indimenticabili di tutta la mia vita. Già, perché esistono davvero dei giorni che rimangono indimenticabili. Non potremo mai scordarli. Non ce la fai tu, non ce la fa la tua mente. Ma soprattutto non ce la fa il tuo cuore. Giorni che vorresti rivivere ancora, tornare indietro nel tempo e provare di nuovo le stesse forti emozioni che li hanno resi unici.. diversi dagli altri.. impossibili da scordare.

FINE

Ringraziamenti..

In primis desidero ringraziare zia Steph, che non la sua meravigliosa storia  e i suoi dolcissimi personaggi mi ha fatto conoscere il mondo di Twilight e mi ha ispirato nello scrivere All Yours. Poi vorrei dire un grazie gigantesco a chi mi è stato accanto in tutto questo periodo, sostenendomi anche solo con una parola perciò grazie Giò. Ma soprattutto grazie a Renzo il mio fidanzato, che mi ha sopportato e supportato in questi anni.

 IL GRAZIE PIÙ GRANDE NATURALMENTE VA A VOI. Questa storia è stata pubblicata il 12.12.2010 e so quanto può essere stata dura stare dietro ai miei tempi di stesura, ma come avevo promesso avrebbe avuto una fine. Perciò eccomi qua quasi due anni dopo a pubblicare l’Epilogo. Non vi nascondo quanto sia stata dura per me scrivere quest’ultimo capitolo, soprattutto perché so che dopo queste ultime parole non ci sarà più un seguito. Spero solo che vi piaccia la mia visione della storia e il modo in cui è stato scritto. Perciò GRAZIE a voi che avete letto la mia storia, a voi che l’avete recensita e amata, a voi che siete stati in silenzio e mi avete fatto raggiungere quote assurde nelle visite dei capitoli. Con le vostre parole siete state in grado di darmi forza e mi avete incoraggiato a non arrendermi mai. Grazie a tutti coloro che si sono aggiunti alla fine, ma anche a chi si è perso per strada o chi mi ha sostenuto solo all’inizio. Per quelle che mi hanno seguito sempre invece va il mio GRAZIE più grande, ognuna di voi mi ha lasciato delle emozioni bellissime!

Non me ne vogliate ma avrei dei ringraziamenti speciali da fare..

Grazie ad Angy0780 che mi ha sostenuto e cercato ogni volta che sparivo dalla circolazione! Grazie a Aleswan che non si è mai risparmiata in complimenti. Grazie alla dolcissima Laura the vampire slayer che mi ha seguito sin dall’inizio senza mai perdersi un aggiornamento! E infine GRAZIE alla mia dolce e cara mogliettina AnImoR_7, ciù mi hai sostenuto sempre, mi hai spronato sempre, mi sei stata vicino sempre, anche quando meritavo solo di ricevere un bel calcio nel sedere, ancora non so chi ringraziare per averti al mio fianco. Quando ci siamo conosciute avevo già pubblicato qualche capitolo della mia storia e mi ricordo che ti sei anche incacchiata parecchio perché non ti avevo detto che anche io scrivevo. In due anni ne sono successe davvero tante e me ne hai detto davvero tante! Ma la cosa che più di tutte non riesco a togliermi dalla mente è che secondo te sono cresciuta. Grazie Rò questo è il complimento più bello che potessi farmi! Ti voglio un bene dell’anima e spero di averti ancora al mio fianco nelle prossime avventure.. ♥

Ok, mi ritiro in un angolino a lagnare per bene..

Mi raccomando fatemi sapere anche questa volta cosa ne pensate!

GRAZIE DI CUORE A TUTTE!!!!! ♥ :’(

   
 
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