One Piece/All'arrembaggio!, 'You, me, and your stupid Valentine' di My Pride (Cap 6) su EFP Fanfiction

Little problem Titolo: Little problem, but good ride
Fandom: One Piece
Tipologia: Flash Fiction [ 694 parole

fiumidiparole ]
Personaggi: Roronoa Zoro, Sanji Black-Leg
Rating: Giallo
Genere: Generale, Sentimentale, Fluff
Avvertimenti: Shounen ai, Assurdità sparse, What if?
Celestial Weather: #08. Pioggia
Tabella/Prompt: San Valentino › 05. Rosso

ONE PIECE © 1997Eiichiro Oda. All Rights Reserved.

    «Merda». Zoro imprecò a denti stretti e, rosso in volto come un pomodoro, evitò di guardare negli occhi Sanji, disteso sotto di lui con un sopracciglio inarcato e un'espressione alquanto delusa dipinta in viso.
    Quella mattina, nonostante il tempo non fosse dei migliori e piovesse a dirotto, Sanji si era svegliato piuttosto di buon umore, complice anche la festa di San Valentino e il pensiero di poter gironzolare intorno alle sue muse ogni singola ora proprio grazie a quella festività. Si era dunque chiuso in cucina e aveva espressamente proibito a chiunque di avvicinarsi - in particolare a Rufy e Zoro, che avrebbero tentato di rubare cibo e sake e avrebbero soltanto rallentato il suo lavoro -, cominciando a lavorare su una torta a tre piani che avrebbe donato solo e unicamente alle sue bellissime sirene.
    Fischiettando, Sanji aveva cominciato a drappeggiare con del cioccolato plastico la base della torta e aveva ricreato l'illusione di un vestito con una spatolina, continuando con quell'andazzo anche sui restanti due piani. Aveva poi lavorato del fondente bianco per creare delle rose commestibili, e non si era per niente risparmiato dal rendere quella torta la più grande creazione che avesse mai fatto. E tutto unicamente per compiacere le sue muse, pur sapendo che da loro non avrebbe ottenuto nient'altro se non un semplice «Grazie». Ma, ehi, a lui era sempre andata bene così, visto che gli era stato insegnato a trattare le donne come se fossero fiori delicati.
    Dopo tutto quello sfacchinare e dopo aver sparso cuoricini ovunque per i complimenti che le ragazze gli avevano fatto, però, aveva sperato di poter trascorrere un po' di tempo anche con Zoro, chiudendo in bellezza quel San Valentino con una bella scopata. Peccato, però, che il soldatino di quello scemo d'un marimo sembrasse non volerne sapere nulla. Di solito scattava sull'attenti in un lampo, dunque non riusciva proprio a capire che diavolo fosse preso a quello stupido adesso che lui aveva dannatamente voglia di farlo. Che razza di... idiota.
    «Marimo», cominciò pacatamente Sanji nel continuare a guardare verso il basso, però, prima ancora che potesse aggiungere altro, Zoro gli tappò immediatamente la bocca con una mano, arrossendo ancor più vistosamente.
    «Sta' zitto, sono solo sotto stress!» bofonchiò, alterandosi maggiormente non appena sentì lo sbuffo ilare che si lasciò sfuggire il cuoco. «E piantala di ridere! E' colpa tua!»
    Sanji sollevò un angolo della bocca in un sorriso sarcastico, inarcando finemente un sopracciglio. «E perché adesso sarebbe colpa mia, marimo?» chiese. «Sei tu quello che ha problemi con il suo amichetto, non io».
    Se prima Zoro era arrossito, adesso il colore del suo volto abbronzato tendeva decisamente al violaceo. «N-Non puoi fare i tuoi comodi e aspettarti che a me venga voglia!» se la sbrogliò, e Sanji, pur non volendo, si accigliò ancora di più. Quello scemo gli stava forse dicendo che non gli si drizzava perché lui, puntualmente ad ogni San Valentino, faceva un po' lo scemo con le ragazze? Che faccia tosta. Ovviamente a lui non era passato nemmeno per l'anticamera del cervello che potesse essere realmente a causa di quello, però, abbozzando un sorriso, decise di prendere in mano le redini della situazione, scostando da sé Zoro per fare in modo che fosse lui a sdraiarsi sul materasso e non viceversa.
    «C-Che diavolo fai, cuoco?» sentì balbettare Zoro, ma lui non vi diede peso, scrollando appena le spalle prima di far scivolare due dita lungo la sua cicatrice e poi sempre più giù, sugli addominali e oltre.
    «Tu sta' zitto e lascia fare a me, marimo... sei nelle mani di un cuoco di prima classe, non dimenticarlo», replicò semplicemente con un sorriso a trentadue denti, e, ignorando ancora una volta Zoro, che probabilmente aveva cominciato a vedere quella situazione come un potenziale pericolo per il suo culo, si beò non poco del rossore che imporporò le guance dello spadaccino, dovuto stavolta a ciò che lui stava facendo, non all'imbarazzo. E si pentì di quella sua presa di posizione qualche istante dopo, quando Zoro non perse tempo a saltargli addosso, rotolando con lui sulla branda in un groviglio di coperte e gambe.
    Beh, c'erano stati problemi, ma di certo quello scemo riusciva a riprendersi maledettamente in fretta, accidenti.

_Note inconcludenti dell'autrice

Avete mai visto il Boss delle torte? Se sì, saprete esattamente da cosa mi è stata ispirata quella torta. Io adoro pazzamente vedere quel programma, perché Buddy Valastro crea delle torte che sono favolose. Questa è una di quelle, e mi sono ispirata un po' a questa e un po' alle altre, ricordando cosa utilizzano per queste creazioni e come lavorano il cioccolato per riuscirci. Cosa non si impara dalla televisione x)
Poi, beh... il marimo aveva qualche problemuccio, già u_u compatitemi, ma ho un certo debole per maltrattare i miei personaggi preferiti e sminuire la loro virilità (e non dovrebbe essere una cosa di cui andare fieri, questa, ma i gusti sono gusti, in fin dei conti, e quando si tratta di Zoro... apriti cielo XD)
Ultima idiozia notata mentre scrivevo queste note inconcludenti in cui non riuscivo a vedere un accidente sulla tastiera... la Z e la S non maledettamente vicine, non è bellissimo? ♥ Okay, la pianto, ho appurato di essere pazza e va bene così x)
Commenti e critiche, ovviamente, sono bene accetti
Alla prossima. ♥

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