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Autore: everlily    19/06/2012    9 recensioni
Love does that, Damon. It changes us.
Post 3x22, una quarta stagione alternativa.
Elena è in transizione. Da questo momento, per lei si apre un percorso attraverso i suoi lati oscuri che la porterà a cambiare, forse per sempre, la sua visione della vita e dell'amore.
Dal primo capitolo: "Sempre stretta in quell’abbraccio, qualcosa attirò il suo sguardo oltre la spalla di Stefan. Oltre il vetro di quella stanza asettica (una stanza d’obitorio realizzò, mentre un brivido le correva lungo la schiena), Damon la stava osservando, lo sguardo smarrito, frustrato, infuriato. E subito Elena sentì il suo cuore stringersi dolorosamente. Chiuse gli occhi un secondo, cercando di riprendersi dalla sofferenza che la vista di Damon le aveva procurato. Quando li riaprì, lui era sparito."
Genere: Introspettivo, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Damon/Elena
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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15.
Seeking

Elena sbatté con lentezza le palpebre.

Avvertì una brezza leggera soffiarle sul volto, e l’umidità della terra appena sotto di lei.

Sapeva, disperatamente, che doveva muoversi e fuggire da lì, ma quel pensiero si scontrò con la realtà della sua estrema debolezza fisica, con il suo intero corpo intorpidito e dolorante, come trafitto ovunque da infiniti piccoli aghi. Immaginò che quelli fossero gli effetti della verbena, effetti che prima d’ora non aveva mai avuto modo di provare.

Con uno sforzo enorme, voltò appena la testa di lato e cercò di concentrare la sua mente così da poter afferrare qualsiasi minimo dettaglio. Le bastò uno sguardo sbiadito per riconoscere subito il posto, ancora così presente nei suoi incubi, e sentì rinnovarsi un noto dolore quando riconobbe il punto esatto dove era morta sua zia Jenna, e dove, per un po’, era morta anche lei. Poco più in là, intuì la presenza di un’ombra, che mise vagamente a fuoco nella sagoma di una donna che non conosceva, china sopra il corpo di una ragazza dai lunghi capelli scuri che le ricordava Evelyn Fell.

Alzò lo sguardo, e scorse, tra la nebbia della nuvole, una luna piena argentata che si stagliava contro il nero della notte. Con quell’immagine impressa, sentì le sue palpebre farsi nuovamente pesanti e chiudersi sui suoi occhi.

Non seppe quanto tempo rimase ferma, nell’oscurità, prima di iniziare, a poco a poco, ad udire una voce recitare sommessamente parole che non riusciva ad afferrare. Quando le riconobbe come familiare, avvertì una leggera scarica di adrenalina, ed il suo cuore ebbe un moto di ripresa.

Bonnie.

Provò a chiamarla, ma, ancora una volta, il suo corpo sembrava non essere disposto a collaborare e dalla sua bocca non ne uscì che un respiro strozzato.

All’improvviso, si sentì afferrare la mano con forza da un tocco che avrebbe riconosciuto tra mille, e quel solo contatto le diede la forza di aprire nuovamente gli occhi. Non vide altro, solo due iridi azzurre. Voleva, con tutta se stessa, stringere la sua mano, ma tutto quello che riuscì a fare fu solo muovere a malapena le dita.

Avvertì la sua voce, bassa ma chiara, mentre le stringeva ancora più forte la mano - “Andrà tutto bene.”

Con quelle parole in mente, svenne di nuovo.


***

Elena conosce quella conversazione, sa già come si svolgerà, ma i contorni sono diversi, più sbiaditi. E non è una strada buia e deserta. E’ nella sua camera. E’ a casa.

Lo guarda con un leggero sorriso e, come recitando delle battute già conosciute, si sente chiedere - “Allora, Damon … Dimmi. Cos’è che voglio?”

Si avvicina ed i suoi occhi azzurri le guardano dentro, in un posto che neanche lei sa ben definire, questo sconosciuto che non è uno sconosciuto, ma l’uomo e vampiro che ama in un modo talmente assurdo da non crederci neanche lei.

“Vuoi un amore che ti divori. Vuoi passione … e avventura. Ed anche un po’ di pericolo.”

Elena sorride divertita. Le piace quel gioco. Le piace quella risposta.

Ma sente che c’è qualcos’altro che vuole, che deve chiedergli.

“Non hai mai risposto alla mia domanda. Non ne hai avuto il tempo. Cosa vuoi tu?”

Vede le sue labbra curvarsi leggermente verso l'alto in un mezzo sorriso. “L’ho fatto, Elena. Voglio che tu trovi tutto quello che stai cercando. Dopo tutto, questo non è cambiato molto.”

Non sa neanche lei quale Elena stia parlando in quel momento. E’ Elena sedicenne con tutta la vita ancora intatta. E’ Elena che ha perso tutto e non ha più un punto fermo. E’ Elena rinata come vampiro. Forse nessuna di loro, o forse tutte quante.

“Non è un compito facile, quello che mi hai dato. Sapere, e trovare, quello che sto cercando.”

“Non è mai facile, Elena.”

***

Elena spalancò gli occhi d’istinto e respirò avidamente.

Avvertì la stessa, improvvisa, sensazione di ritorno da un luogo molto lontano che aveva accompagnato il suo risveglio in transizione. Gli effetti della verbena erano scomparsi. Si alzò a sedere di scattò e si guardò attorno, il cuore che le martellava in petto con forza.

Qualcosa non andava.

In lontananza, vide Stefan, Tyler e Caroline fare del loro meglio per trattenere Klaus, mentre Bonnie teneva le mani sopra un corpo disteso a terra, pronta a compiere un nuovo incantesimo di essiccamento. Klaus lottava con forza, ed Elena ebbe paura che gli altri non riuscissero a tenerlo fermo per il tempo che era necessario.

Ma no, non era quello che stava cercando.

Con un movimento agitato, voltò lo sguardo di scatto, il suo cuore che non dava alcun cenno di rallentare, mentre uno strano terrore si faceva strada dentro di lei.

Lo vide, poco distante, sdraiato a terra, la carnagione più pallida che mai, mentre la donna che non conosceva si avvicinava e, di spalle, si chinava su di lui.

Vide un pugnale macchiato di sangue abbandonato sulla terra umida.

Non ebbe il tempo di pensare. Afferrò il pugnale e, con tutte le forze che riuscì a trovare, lo affondò con forza nel fianco della donna e lo tenne lì, spingendolo ancora più a fondo, finché non la sentì esalare un ultimo respiro soffocato e crollare a terra. Rimase un attimo, stordita, a contemplare il corpo afflosciato, ma si riscosse subito da quello strano torpore.

“Damon!”

Si gettò sul suo corpo inerme, mentre sentiva in lontananza la sua stessa voce, come fuori dal suo corpo, non riuscire a smettere di mormorare – “No, no, no, no, no …”

Appoggiò una mano sul suo volto e, come in trance, fece scorrere le dita sulle sue guance, sul suo profilo, sulle sue labbra, tutto così bianco, freddo e cinereo. Gli prese la mano e si lasciò andare, disfatta e inerte, accanto a lui. Era come non avere più aria nei polmoni, non avere più lacrime da versare, non avere più niente di umano, solo il vuoto, dentro di sé.

Era come se fosse morta anche lei.


Spazio autrice: Prima di maledirmi … Ci sarà un epilogo a breve dove verranno spiegate alcune cose, prometto.

Edit, sul sogno di Elena. Visto che molte lo hanno chiesto … L’ho lasciato ambiguo apposta, perché mi piace pensarlo in più modi.
E’ Damon che le induce il sogno per farle capire di non arrendersi e continuare a cercare.
E’ Elena che riflette con se stessa nell’immagine di Damon, perché, in fondo, lui è una parte di lei.
Ognuno lo immagini come più preferisce …

Grazie per le vostre recensioni, spero che continuerete a recensire numerose!

A presto!

   
 
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