-“Kate!! forza siamo in ritardo!! Muoviti!
Sei
sempre così puntuale!! Che ti succede?!”- chiese Lanie, bussando
insistentemente alla porta del bagno.
Ma Kate non riusciva a muoversi.
Guardava la sua figura allo specchio.
Era davvero bella.
Avrebbe voluto che Castle fosse lì a vederla,
ad ammirarla, perché infondo le piaceva quando lui la guardava con
quello
sguardo innamorato.
Le piaceva quando solo con lo sguardo la
faceva
sentire una Dea.
Si morse il labbro inferiore.
Si era ripromessa di parlargli dopo il
matrimonio. Non poteva ancora fingere a lungo.
Il fatto che fosse gelosa di quella Serena le
aveva acceso un campanello di allarme nella testa.
E non sapeva se ciò di cui aveva più paura
era
il fatto che lui non l’aspettasse più, o proprio il suo aspettare.
Non aveva per niente voglia di uscire, ma
questa serata era per Jenny, per il suo addio al nubilato, e lo faceva
per
Ryan.
Jenny aveva confidato a Lanie di voler questa
serata per loro tre soltanto.
Era il suo addio al nubilato ma alle sue
amiche
non aveva voluto dire nulla, perché avrebbero trasformato il tutto in
qualcosa
di esagerato, mentre lei voleva qualcosa di molto semplice e sobrio.
Anche se Lanie e Kate non erano le sue
damigelle e, anche se non si conoscevano quasi per nulla, Ryan parlava
spesso
di loro, e con la loro semplicità l’avevano conquistata, tanto che
sentiva di
avere un legame più particolare con loro che con le sue amiche di una
vita.
Kate e Lanie avevano accettato di partecipare
a
questo addio al nubilato, come se fossero loro le sue damigelle. E a
Kate
andava bene così, preferiva di gran lunga restare in un angolino e
godersi il
matrimonio in pace, magari ballando qualche lento con Castle, e
facendosi
avvolgere nel suo abbraccio.
Di fronte al suo specchio continuava a
fissarsi.
Non sapeva dove sarebbero andate, Lanie aveva
organizzato tutto, sperava solo che non sarebbero andate a ballare, e
anche
Jenny aveva detto di volere un addio al nubilato in tranquillità.
La
voce di
Lanie la svegliò dai suoi pensieri.
-“Dai
Kate!! Sei caduta dentro il gabinetto??”- chiese spazientita
l’anatomopatologa
bussando per l’ennesima volta.
Beckett
uscì dal bagno e Lanie poté vedere quanto fosse splendida.
Indossava una
maglietta di raso nero che le arrivava all'altezza
dei fianchi, abbastanza morbida nella parte superiore e più aderente
infondo.
Sbracciata,
la
maglia aveva il collo a lupetto e si allacciava al collo con un piccolo
fiocco,
mentre dietro era aperto e lasciava la schiena in gran parte scoperta.
I
jeans
erano attillati e stretti, di un bel colore blu notte.
Ai
piedi
non potevano mancare le sue amate decolté tacco 12.
Il
trucco
era semplice, nulla di pesante, mentre i capelli li aveva resi mossi e
aveva
legato il ciuffo all’indietro.
Si
infilò
la giacca ed esclamò:
-“Ok,
sono
pronta!”-
-“Era
ora!
Se Castle fosse presente alla serata potevo pure capire il tuo
desiderio di
farti bella! Ma siamo solo noi… e siamo in un ritardo mostruoso!”-
rispose
Lanie controllando l’orologio.
Beckett
al
solo sentir pronunciare Castle, arrossì, ma non negò di averci pensato
anche
lei.
Se
solo
Castle l’avesse vista…
-“E
di che
ti preoccupi? Jenny è la sposa e noi siamo le uniche che partecipiamo
al suo
addio al nubilato. Non andrà da nessuna parte senza di noi!”- esclamò
Beckett
uscendo di casa e sperando che l’amica non avesse notato il suo rossore
di poco
prima.
-“Si
ma
non è per nulla carino farla aspettare!”- rispose Lanie scocciata per
il suo
ritardo.
-“Quanto
sei noiosa oggi, Lanie!”- sbuffò la detective.
-“Dimmi
un’altra volta che sono noiosa e ti affetto personalmente sul mio
tavolo in
obitorio!”- rispose l’anatomopatologa, riducendo gli occhi a due
fessure.
Kate
scosse la testa.
Contro
Lanie, non avrebbe potuto vincere.
Quaranta
minuti e trenta imprecazioni di Lanie dopo per la guida di Kate,
riuscirono ad
arrivare al ristorante, dove Jenny le aspettava.
-“Scusa
il
ritardo! Qualcuna è rimasta intrappolata in bagno!”- disse Lanie
sgridando
ancora una volta Kate.
Jenny
sorrise, divertita dal comportamento delle due amiche, mentre Kate
disse:
-“Possiamo
entrare visto che siamo qui?”-
La
futura
sposina aveva prenotato un tavolo per tre al ‘Drago’.
Kate
era
già stata lì, due anni prima con quel bel pompiere.
Peccato
che avesse incontrato anche Castle con quella stupida biondina numero 3.
La
serata
trascorse tranquilla, senza strane domande da parte di Jenny e,
fortunatamente
per Kate, senza che nessuna delle due avesse chiesto o nominato Castle.
Beckett
era più taciturna del solito, in parte perché non conosceva così bene
Jenny da
poterci parlare in tranquillità, in parte perché era un po’ stanca dal
lavoro.
-“Sei
molto stanca, Kate?”- chiese a fine cena Jenny.
-“Un
po’.
Abbiamo risolto un caso qualche ora fa e ora inizio a sentire la
stanchezza
accumulata in questa settimana!”- rispose bevendo un sorso di vino
rosso, ma
capendo di non essere stata troppo di compagnia continuò:
-“Ma
oggi
si festeggia!”- disse allegramente e sollevando il suo bicchiere
propose un
brindisi.
-“A
Jenny,
che è riuscita a conquistare il cuore di Ryan.
A
Ryan che
con i suoi occhioni azzurri ha incantato Jenny.
A
voi due.
Per non aver avuto paura a rischiare per amore.”- disse Kate
concludendo il suo
discorso.
Tutte
e
tre fecero toccare i loro bicchieri, ma Lanie percepì una nota di
amarezza
nella voce di Kate per l’ultima frase pronunciata.
Lei
sorrideva, ma a un’amica come Lanie, non sfuggì la tristezza nei suoi
occhi.
Finito il loro brindisi, Lanie propose di
andare a ballare.
-“Non se ne parla!”- rispose categoricamente
Kate.
-“Mi piacerebbe!”- disse Jenny, guadagnandosi
un’occhiataccia di Beckett -“Ma domani
mi devo alzare molto presto, ho un sacco di cose ancora da ultimare, e
quindi
preferirei tornare a casa.”-
-“Visto?! Due contro una!”- rispose
soddisfatta
Kate per aver avuto Jenny dalla sua parte.
-“E dai!! Allora andiamo a bere qualcosa in
un
pub! E poi ce ne torniamo a casa.”- supplicò Lanie.
-“Lanie…”- iniziò Kate ma venne subito
fermata
dall’amica.
-“Oh andiamo Kate! Non esci mai!! Per una
volta
potresti fare un’eccezione no?! E poi se domani ti senti stanca puoi
sempre
prenderti un giorno di ferie! Scommetto che ne hai in abbondanza!”-
Jenny guardò Kate, come se avesse paura ad
accettare. Non voleva che una delle sue nuove amiche fosse scontenta,
soprattutto se si trattava di Kate.
Lo stesso Ryan le aveva confessato che una
Kate
arrabbiata gli incuteva un certo timore.
Ma anche Lanie non scherzava.
Così decise che avrebbe assecondato Lanie.
Una volta ogni tanto fa bene uscire, e dopo
tutto lo stress per il matrimonio aveva bisogno di qualche altra ora di
svago.
-“Ok Lanie. Se si tratta giusto di un drink
va
bene.”- accettò Jenny.
Lanie guardò soddisfatta Kate.
La situazione si era capovolta e ora, erano
sempre due contro una, ma questa volta a favore di Lanie.
Sospirando e capendo di non avere troppa
scelta
accettò suo malgrado anche Kate.
-“Va bene. Ma che sia solo un drink!”-
specificò.
Lanie contenta e soddisfatta si alzò
immediatamente per lasciare il ristorante, seguita da Kate e Jenny.
La dottoressa le faceva da navigatore
satellitare: gira a destra, vai ancora dritta, prendi la nona.
Odiava sentirsi dire dove andare. Se solo le
avesse detto la via o il nome del locale avrebbe guidato più in santa
pace.
E poi la sentì:
-“Ok, inizia a rallentare e cerca
parcheggio.”-
disse estraendo il suo lucidalabbra.
Beckett parcheggiò e dopo essersi rimessa un
po’ di lucidalabbra uscì anche lei dalla macchina per raggiungere le
amiche.
-“Ci hai portate al ‘Cabin Fever’?”- chiese scettica Beckett.
Già il nome la convinceva poco.
Quando entrarono, invece dovette ricredersi.
Il pub era molto carino, rustico. Il bancone,
posto infondo alla sala era sulla destra, in legno così come i tavolini
e le
panche.
Sulla sinistra una lunga scala in legno
portava
al primo piano, dove Kate immaginò ci fosse una saletta dedicata al
privè.
Si sedettero al bancone e un ragazzo molto
carino prese loro le ordinazioni, indugiando maggiormente sulla
scollatura di
Lanie.
-“Dovresti coprirti un po’ di più!”-
-“E tu dovresti spogliarti un po’ di più!
Soprattutto con uno scrittore di nostra conoscenza!”- rispose a tono
Lanie.
Ok, Beckett dovette ammettere di avergliela
servita su un piatto d’argento.
Avvampò e decise di togliersi la giacca.
-“Non fa un po’ troppo caldo qui?!”- chiese
facendo finta di nulla.
-“Si certo tesoro! Stai attenta o
qualcun’altra
potrebbe portartelo via.”- continuò Lanie ormai capendo che la sua
amica non
avrebbe mai ammesso di provare qualcosa per Castle.
Beckett fece per ribattere Jenny intervenne:
-“Sai, da come Kevin mi parla di voi, quando
vi
ho conosciuti ero convinta che stesse insieme. Poi lui mi ha spiegato
che
Castle ti segue per i suoi libri, che ti ha preso come sua musa.”-
disse
sorridente.
Kate si ritrovò a pensare che Jenny era una
persona che parlava poco, ma quando apriva la bocca, faceva danni.
-“Si in effetti è stato molto fastidioso,
soprattutto all’inizio!”- esclamò Kate.
-“Già ma ora non puoi vivere senza di lui!”-
rispose maliziosa Lanie.
Kate già rossa per l’affermazione precedente
di
Lanie, continuò a sentire sempre più caldo, fortunatamente per lei
arrivò il
cameriere con la loro ordinazione.
-“Allora schweppes tonica per la ragazza
bionda.”- iniziò il cameriere poggiando i loro drink sul bancone.
-“Vodka alla ciliegia per la ragazza con gli
occhi da cerbiatto.”- continuò ammiccante nella direzione di Beckett.
-“E per il mio cioccolatino un sex on the
beach
e il mio numero di telefono!”- esclamò con fare sicuro allungando a
Lanie un
pezzetto di carta con su scritto il numero.
Lanie ridacchiò, ma non rispose. Non poteva
dire di essere di essere già fidanzata e per di più con un poliziotto.
Il cameriere venne richiamato altrove e
facendo
l’occhiolino a Lanie andò via, lasciando le tre ragazze da sole.
-“Sei tremenda!”- disse Kate.
-“Che c’è?! Pensi che Javier non guardi le
altre ragazze?! Tesoro, guardare ma non toccare!!”- esclamò
l’anatomopatologa.
Jenny ridacchiò.
-“No, probabilmente non ci riuscirei a
flirtare
con un altro ragazzo. Mi sentirei in colpa e oltretutto lo vedrei già
come una
sorta di tradimento!”- rispose la sposina.
Lanie pensò che quella ragazza fosse troppo
puritana per i suoi gusti, ma guardando Kate vide dal suo sguardo che
anche il
detective era d’accordo con Jenny.
-“Per me voi due dovreste divertirvi un po’
di
più!”-
Kate sorrise e scosse la testa. Lanie voleva
solo
passare una serata in allegria con le sue amiche.
E poi Kate si chiese:
‘Perché no?!
Perché per una volta non posso divertirmi anche io?!”
Svuotò tutto d’un fiato il suo drink e
schioccando le dita ordinò un altro giro.
Jenny guardava ogni minuto l’orologio.
Era davvero tardi per lei, e il giorno dopo
avrebbe dovuto ordinare la torta, cercare i fiori per la chiesa, e con
Kevin al
distretto era costretta a fare tutto da sola.
-“Ragazze io devo proprio andare.”- disse
dispiaciuta per dover interrompere la serata.
Kate scattò in piedi.
-“Ti accompagno.”- disse gentile.
-“Oh non ti preoccupare. Fuori ho visto che
ci
sono parecchi taxi.”- rispose sorridendo.
Abbracciò Kate che si ritrovò imbottigliata
tra
le sue braccia.
-“Grazie di cuore Kate.”- le sussurrò
all’orecchio in modo che solo lei potesse sentire.
Salutata anche Lanie, Jenny si avviò verso
casa.
-“Noi che facciamo Kate?”- chiese Lanie
sapendo
che la sua amica non aveva nessuna voglia di restare, ma la guardò con
due
occhietti tristi tanto che Kate non seppe resistere. E poi voleva
divertirsi e
visto che stava anche iniziando la musica… perché no?!
Kate sorrise e Lanie capì che anche lei
voleva
restare.
Chiamò il cameriere ed ordinò un altro giro.
E
poi ancora un altro. Fin quando entrambe non furono abbastanza brille.
Kate rideva.
L’alcol la stava facendo rilassare. Sentiva i
muscoli di tutto il corpo distendersi.
La musica si faceva sempre più forte.
-“Balliamo?”- chiese infine Kate.
Lanie sollevò un sopracciglio, segno che era
davvero sorpresa, ma annuì senza dire nulla. Non capitava spesso di
vedere una
Kate così, diversa dal solito.
Kate e Lanie ballavano a ritmo della musica,
con luci basse e fumo di scena.
E poi Kate vide due ragazze ballare sui
tavoli.
-“Che fanno?”- chiese curiosa a Lanie.
-“Si balla sui tavoli qui!”- urlò in rimando
Lanie, visto che la musica sovrastava la sua voce.
Kate le guardava ammirate.
Voleva salire anche lei, ma nonostante
l’alcol
ingerito, la Kate razionale, quella che in quel momento teneva legata
in un
angolino, continuò a frenarla.
Lanie si accorse del desiderio della sua
amica
e trascinandola con se la fece salire sul tavolo.
-“Oh avanti Kate! Sarà divertente!”- le
urlava.
Iniziarono entrambe a ballare, muovendosi a
ritmo, e ogni tanto Lanie sculettava più del dovuto.
Dei ragazzi iniziarono a fischiare e a fare
apprezzamenti alle due amiche.
Lanie e Kate ridacchiarono e, quest’ultima,
allungatasi sul bancone afferrò l’ennesimo bicchiere di vodka.
Si inchinò dai ragazzi e con voce impastata
dall’alcol esclamò:
-“Vi piace ciò che vedete?”- disse con un
cipiglio malizioso.
Non seppe mai cosa i ragazzi risposero,
perché
la musica sovrastava le loro voci. Seppe solo che loro continuavano ad
incitarle a ballare.
Kate rideva. Era libera. Dopo tanto tempo si
sentiva libera.
Forse era l’alcol o il fatto che stesse
passando una serata diversa dal solito, ma per la prima volta dopo
tanto tempo
si stava divertendo.
Scesero dai tavoli e un ragazzo si appiccicò
alla detective per ballare, annusandole i capelli.
Non era una cosa che amava, che qualcuno le
toccasse i capelli, figuriamoci annusarglieli.
-“Hai davvero un buon profumo!”- esclamò.
Kate rise e continuò a ballare senza dargli
troppa importanza.
Dopo qualche ora passata a ballare Kate
ritornò
al tavolo ordinando altri drink per lei e l’amica.
Quanto aveva bevuto Kate? Neppure Lanie lo
sapeva.
Non l’aveva mai vista così spensierata, ed
era
contenta che si stava divertendo, ma forse era il caso di smettere di
bere.
-“Tesoro, forse dovresti smettere di bere!”-
Kate rise. Non ne aveva nessuna intenzione.
Lanie stava per ribattere quando vide alcune
chiamate sul cellulare.
C’era stato un omicidio e serviva lei come ME.
-“Kate…Kate!”- urlò spintonandola per farsi
guardare.
-“Che c’è?”- chiese scocciata Kate.
-“Devo andare. È il lavoro!”- esclamò.
-“Oh ok. Puoi prendere un taxi? Io voglio
restare ancora a ballare!”- rispose mandando giù altro alcol.
-“No, no, no! Tu vieni via con me! Sei
ubriaca
e vorresti restare sola, a ballare con tutti questi ragazzi che ti
sbavano
dietro? Non se ne parla!”-
Ma Kate sorrise ancora e rispose:
-“Io dico di si!”- alzandosi e dirigendosi
verso un tavolo per continuare a ballare.
Lanie era esasperata.
Non voleva lasciarla lì, ma sapeva anche che
doveva correre nella scena del delitto.
Fece l’unica cosa sensata che le venne in
mente
alle 3 di notte: chiamare Castle.
Dopo numerosi squilli Castle rispose:
-“Mfgh???”-
-“Castle! Svegliati!”- la voce del medico
legale gli rimbombò in tutte le orecchie.
-“Lanie?!”- chiese con voce assonnata.
-“Castle. Ho bisogno del tuo aiuto. Quindi
per
favore svegliati e prestami bene attenzione. Si tratta di Kate.”-
A sentire il nome della sua bella detective
Castle si svegliò completamente.
-“Che è successo?”- chiese preoccupato.
-“Siamo in una discoteca… in un pub… Kate…ha
bevuto tanto e… oh Castle io sono stata chiamata per lavoro, devo
proprio
andare ma non posso lasciarla qui…e non vuole andare via.”- spiegò
Lanie.
-“Arrivo. Dove siete?”- chiese lo scrittore.
-“Siamo al Cabin Fever. Sai dov’è?”-
-“Si. Prendo un taxi e arrivo.”-
-“Castle fai in fretta. Non l’ho mai vista
così.”-
Lo scrittore chiuse la chiamata velocemente per precipitarsi da Kate.
come state? qui fa caldo... :D
ok non ho troppo da dire su qst inizio.. U_U
quindi lascio la parola a voi e spero vi sia piaciuto! xD
sbaciotti a tutti! ;>