Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Savio    05/01/2007    1 recensioni
Questo è un'ipotetica storia del settimo libro di HP scritta da me ovviamente. Tutti i personaggi citati sono stati creati da J.K.Rowling e altri inventati da me con l'unico scopo di divertirmi e far divertire
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 9

Arresti familiari

<< Loro non sono qui Harry>> disse Shawn stringendogli la mano dispiaciuto. << I loro corpi riposano ad Hogwarts, o almeno è quello che mi disse Silente>>.

<< Non ho mai visto tombe ad Hogwarts….tranne la sua>> disse Harry chinando il capo, le sopracciglia aggrottate.

<< È soltanto ciò che posso dirti ragazzo, altro non so>>.

Harry annuì con un sorriso sincero e fu grato dell’informazione. << È molto di più di ciò che mi aspettassi>>.

Questo era stato il loro ultimo dialogo prima di salutarsi e ripartire di nuovo verso la Tana.

Edvige guidò di nuovo il gruppetto verso la destinazione predestinata, attraversando campagne e sorvolando boschi incontaminati, tenendosi lontani dalla strada per evitare di essere visti dai Babbani. Avevano evitato di gettare sui loro corpi l’incantesimo di disillusione visto che il sole cominciava a calare e una leggera nebbiolina saliva rapidamente dal terreno umido.

L’unica luce proveniente dalla casa era quella della cucina e quando atterrarono la porta si aprì sbattendo violentemente sulla parete della casa.

<< Oh! Santo cielo! Ero tanto in pensiero!Mi farete morire un giorno o l’altro!>>. La signora Weasley uscì strascinando le pantofole sul terriccio del sentiero.

<< Mamma lasciami!Sto benissimo!>> disse Ron cercando di divincolarsi dall’abbraccio della madre.

<< Ma dove siete stati fino ad ora! Dopo quella notizia! Terribile!>> continuò piangendo disperatamente passando ad Harry. << Ve ne andate in giro senza alcuna pro…protezione….di questi tem..pi>>.

Infine strinse Hermione riducendo il suo golf come se fosse appena uscito dalla lavatrice.

<< Stiamo più che bene>> disse la ragazza. << certo un po’ sconvolti dopo l’annuncio del Ministro Babbano…>>.

<< Immaginavo, anch’io dopo la notizia avevo in mente di far tornare Jinny da Hogwarts, ma poi ho parlato con la professoressa McGranitt tramite camino e mi ha rassicurato sulle misure di protezione adottate quest’anno e quindi…>> disse la signora Weasley ricomponendosi e raccogliendo i capelli dietro le spalle.

Harry non aveva dimenticato che il primo settembre sarebbe ricominciata la scuola , ma avrebbe giurato che Jinny non si dimenticasse di salutato prima della a partenza ed invece…. “ Tu hai fatto lo stesso con lei” pensò il ragazzo sprofondando nel nero oblio del pentimento.

.<< Forza entriamo in casa, sono arrivati anche Fred e George>> esclamò Molly mostrandosi un po’ più allegra.

I gemelli sedevano sul divano nella cucina e fissavano con sguardo inespressivo la parete di fronte..

<< Che cosa avete ora voi due?>> chiese Ron prendendo posto al centro del sofà.

<< Abbiamo deciso di chiudere qualche giorno dopo quello che è successo>> rispose George grattandosi stancamente il mento. << I ricavi si stanno abbassando di questi ultimi tempi e l’unico buon affare che abbiamo fatto è stato quello dei mantelli-scudo con il Ministero>>.

<< Ah siete tutti qui?>>. Percy scese le scale due gradini alla volta e rischiò di inciampare propriosull’ultimo.

<< Oh! Perce! Quando sei arrivato?>> chiese la signora Weasley correndo verso il figlio.

<< Proprio ora, mi sono materializzato di sopra>>. La voce di Percy suonava agitata e per nulla piena di sé com’era di consueto.

<< Tutto bene?>> gli chiese sua madre guardandolo preoccupata.

<< Si..si..solo che le notizie di oggi, una mole di lavoro incredibile, deve essere la stanchezza>> rispose evasivo il ragazzo passandosi una mano tra i capelli.

<< Come l’ha presa Scrimgeur?>> chiese Fred stiracchiandosi e schiacciando Ron contro il cuscino.

<< Non bene, quello è sicuro>> rispose Percy tornando incredibilmente quello di sempre. << Questo è un colpo basso che non si sarebbe mai immaginato anche se sa per certo che Voldemort ha costretto il Ministro Babbano a dire la verità>>.

<< Tuo padre ha ancora molto?>> chiese Molly guardando l’orologio appeso sopra il camino.

<< Sinceramente non l’ho visto a lavoro>> rispose Percy. << Ma dovrebbe essere qui a breve>>.

In quel momento risuonò un sonoro crack e al centro della cucina apparve Arthur Weasley con il viso stanco e smunto.

<< Caro, cominciavo a temere che ti avessero trattenuto >> disse la signora Weasley baciandolo sulla guancia.

<< Fortunatamente no>> disse lui. Togliendosi il mantello. << È un disastro, solo il reparto degli obliviatori e quello della squadra speciale è rimasto attivo, ma non so cosa intendano fare visto che ora tutto il mondo sa di noi e per cancellare il ricordo dalla mente di miliardi di persone impiegherebbero mesi, addirittura anni e per di più i Babbani cominceranno ad avere paura e a sospettare di tutti, è una cosa a cui non avremmo mai pensato, Colui Che Non Deve Essere Nominato vuole creare il panico>>.

<< E ci è riuscito…>> aggiunse Harry guardando Arthur.

L’uomo annuì leggermente, ma lasciò intuire che il ragazzo aveva centrato in pieno la questione.

<< Beh….possiamo solo consolarci con una buona cena>> disse la signora Weasley puntando la bacchetta verso una catasta di pentole ammassate l’una sopra l’altra.

<< La settimana è cominciata male>> borbottò Fred tristemente.

Qualcuno bussò deciso alla porta d’ingresso.

<< Chi può essere a quest’ora?>> chiese Molly facendo capolino dai vapori delle pentole sul fuoco.

Ron scattò in piedi e si fermò di fronte al portone. << Chi è?>> chiese a voce alta.

<< Membri del Ministero>> fu la risposta che risuonò nella cucina.

Arthur guardò sua moglie poi sganciò il catenaccio e aprì uno spiraglio da cui filtrava una spettrale luce lunare.

<< Ministro?>> chiese il signor Weasley con aria sorpresa.

<< Ebbene Arthur? Vuoi forse farmi restare fuori dalla porta tutta la notte?>> disse una voce familiare.

Il signor Weasley spalancò l’entrata e uno Scrimgeur più sciupato del solito e due suoi collaboratori nerboruti entrarono nell’accogliente cucina.

<< Buonasera Molly>> disse cortese stringendo la mano ad una accigliata signora Weasley.

<< Oh mio Dio! Buonasera Ministro….mi trova impreparata come al solito, se fossi stata a conoscenza del suo arrivo avrei…>>.

<< Non disturbarti cara>> disse Scrimgeur sorridendo.

<< Buonasera Ministro>> disse Percy rintanato in un angolo.

<< Ciao Percy>> rispose il Ministro cortesemente.

<< Potrei conoscere il motivo della sua visita?>> chiese il signor Weasley.

<< Certamente>> rispose Scrimgeur diventando improvvisamente serio. << Come sai il nostro mondo non è più al sicuro ora che…che tutti sanno della comunità magica e resta il fatto che cancellare la memoria di ogni singolo Babbano creerebbe soltanto un’altra serie di problemi interminabili perciò stiamo tentando di arginare il possibile…quindi…Arthur Weasley, ti dichiaro in arresto per aver partecipato all’organizzazione clandestina nota con il nome di “Ordine della Fenice”, setta con scopi sconosciuti al Ministero della Magia e quindi ritenuti crimini>>.

<< Io..io non so di cosa parlate>> balbettò il signor Weasley con il volto cereo.

<< Sicuro Arthur? Eppure le mie fonti sono più che attendibili>> disse beffardo Scrimgeur indicando Percy che tremava come una foglia al vento.

<< No!>> urlò il ragazzo. << Io non ho fatto niente!>>.

<< Certo come no! Adesso verrai a dirmi che non sei venuto nel mio ufficio stamattina a dirmi che avevi scoperto che tuo padre era a capo di una setta segreta!>> urlò Scrimgeur.

<< Io..io>>. Percy aveva gli occhi lucidi.

<< Lacrime di coccodrillo>> ammise il Ministro. << Non devi pentirti di quello che hai fatto ragazzo! Grazie a te abbiamo scovato quella che poteva essere un’altra rovina della nostra società!>>.

<< Il signor Weasley non ha commesso nessun crimine!>> urlò Harry facendosi avanti dall’ombra del camino.

<< Ohhhh! Chi si rivede…il nostro caro Harry, ma qual buon vento>> disse il Ministro sinceramente sorpreso.

<< Lei non può incastrare il signor Weasley, non ne ha le prove!>>continuò il ragazzo imperterrito.

<< Prove? Non venire a dire a me quello che devo fare, moccioso!>> ribattè Scrimgeur in tono offeso.

<< Ha ragione! Non ne avete le prove!>> si intromisero i gemelli all’unisono.

<< Bene, portatelo via!>> ordinò il Ministro ai due uomini senza dare ascolto a Fred e George.

<< No!>> urlò Percy. << Non è il solo colpevole!>>.

<< Non ti immischiare>> disse il signor Weasley con sguardo severo. << Quel che è fatto è fatto>>.

<< No! Anch’io sono colpevole!>> gridò Percy imperterrito e diventando paonazzo.

La signora Weasley se ne stava appoggiata alla stufa ed era sul punto di svenire.

<< Ti ho detto di star zitto!>> gli disse di nuovo suo padre. << Non dire cose che ti potrebbero far finire nei guai!>>.

<< Ma è vero?>> chiese Scrimgeur deciso a scovare tutti i responsabili di quella faccenda. << Anche tu….>>.

<< Sta raccontando bugie!>> urlò Arthur. << Lui non c’entra niente!>>.

<< Lo vedremo>> disse il Ministro con uno schiocco di dita riferito ai due energumeni che afferrarono sia Percy che il signor Weasley.

<< Lei è patetico!>> disse Harry con disgusto. << Ancora continua a sospettare delle persone sbagliate!>>.

<< Caro ragazzo ti troveresti nella medesima situazione se avessi una comunità di milioni di persone che dipendono da te e dai tuoi sforzi di garantire loro un mondo sicuro!>> disse Scrimgeurr seccato.

<< Non mi risulta che tra le sue mansioni ci sia quella di sbattere in cella persone innocenti!>> ribattè Harry sempre più furioso. << E poi dove ha intenzione di portarlo ora che Azkaban si è svuotata?!>>.

<< Sono sicuro che sarai tu un giorno a dirci chi merita la fiducia e chi no, ma in questo momento io dico che sebbene non sappia niente di quest’Ordine della Fenice sarebbe meglio prendere provvedimenti e subito!>> disse il Ministro avvicinandosi alla porta.<< E per quanto riguarda la prigionia, non intendo assolutamente mettere Arthur Weasley dietro le sbarre, ma occorre un controllo accurato da parte di professionisti che sapranno cavare la verità!>>.

Harry scattò in avanti e gli serrò la strada. << Porti via anche me allora! Anch’io faccio parte dell’Ordine!>>.

<< Harry! Per l’amor del cielo basta!>> gridò il Signor Weasley con le braccia serrate nella presa dell’uomo.

<< Tu?>> chiese Scrimgeur scettico. << Il “Prescelto”?>>.

<< Questo è quello che pensate voi>> disse Harry stizzito dal fatto di essere definito ancora con quel nomignolo.

<< Che pensano tutti vorrai dire>> insistette il Ministro. << Comunque vedremo chi fa parte realmente di quest’ordine e le loro intenzioni>>.

<< beh! Se è quello che pensa allora…>>

<< Harry! Non peggiorare la situazione!>> lo ammonì il signor Weasley.

<< Bene>> disse Scrimgeur. << Molly, Potter>> esclamò con un breve inchino. << A presto>>.

Se ne andò aprendola porta sgarbatamente, seguito dai due collaboratori che stringevano i due Weasley , entrambi con le mani legate dietro la schiena.

<< Sarò presto a casa Molly>> furono le parole rassicuranti di Arthur.

Lo schianto della porta fu seguito dal tonfo sordo della signora Weasley, caduta a terra priva di sensi.

<< Mamma!Mamma! Portate dell’acqua!>>.

Ron urlava come un ossesso e sbraitava agitato le braccia.

<< Innerva>> disse Hermione con la punta della bacchetta sulla fronte della signora Weasley.

La donna si rianimò immediatamente, strizzando gli occhi.

<< Devo essere…devo essere….oh! Arthur>> balbettò incomprensibilmente. << Perché lo ha fatto! Perché?>> disse piangendo.

<< Fatto chi?>> chiese Harry dispiaciuto e al tempo stesso confuso.

<< Pe…Perce>> disse Molly abbracciando Ron e appoggiando il viso sulla sua spalla. << Perché? Pe…perché!?>>.

<< Il fatto è, mamma, che non vi dovevate più fidare di lui fin dal principio>> disse George secco.

<< Già, ma resta pur sempre suo figlio>> disse Hermione lanciandogli uno sguardo furente. << E tuo fratello>>.

<< Po…povero Arthur!>> continuò la signora Weasley imperterrita e affondando gli occhi nel braccio di suo figlio per coprire le lacrime che le scendevano copiose dagli occhi. << Che cosa gli faranno….e a Perce…cosa accadrà…>>.

<< Si rilassi signora Weasley, non accadrà nulla di male>> la tranquillizzò Harry dandole dei colpetti sulla spalla.

Il ragazzo sapeva che le informazioni dell’Ordine e i suoi componenti dovevano rimanere al sicuro come Silente avrebbe voluto, ma in quel caso c’era di mezzo una causa ancor più grave, in cui erano coinvolte persone care.

<< Come ha fatto Percy a scoprire l’Ordine?>> mormorò Hermione.

Fred e George scossero la testa e allargarono le spalle, mentre Ron si limitò ad un semplice “Non lo so”.

<< Deve aver sentito quel discorso che io e il signor Weasley stavamo facendo>> disse Harry riflettendo. << Ma non ricordo di aver menzionato il nome completo…>>.

<< Deve aver trovato quelle scartoffie che tenevamo di sopra in camera>> disse la signora Weasley con aria sconvolta. << Le conservavo per…o mio Dio! Per fortuna non era inclusa la lista dei membri altrimenti,,,santo cielo!>>.

<< Avete messo da parte dei registri?>> chiese Harry.

<< Sì>> ammise Molly spaventata. << Queste cose si fanno alla….alla vecchia maniera, senza l’uso della magia>>.

<< E dove sono conservati?>> chiese Hermione con sguardo cupo.

<< Beh… naturalmente a Grim..>>.

<< Sthhhhh! Zitta mamma! Queste cose è meglio non dirle,ricordi?>> la ammonì Fred.

Harry si allontanò e si mise a seere sul divano, immerso nei propri pensieri. Doveva assolutamente dire una cosa a Ron ed Hermione, ma in presenza di Molly e dei gemelli non avrebbe osato dopo quello che era successo.

Si concentrò così a fondo che tutti i pensieri, le ansie e le preoccupazioni si volatilizzarono dalla sua mente e così riuscì ad usare la legilimanzia per parlare.

<< Ron? Hermione?>> chiamò in un sussurro pacato.

<< Harry?>> risposero i due ragazzi all’unisono voltandosi verso di lui.

Il ragazzo si portò un dito sulla punta del naso. << Zitti! Ho deciso di tornare a Grimmauld Place, verrete con me?>> disse nella sua mente.

I due ragazzi annuirono decisi.

<< Bene, so che potrebbe essere pericoloso, ma bisogna assolutamente distruggere quei registri perché rappresentano le prove di anni di lavoro dell’Ordine e non voglio che nessuno ci vada di mezzo>>.

Ron ed Hermione lo guardarono annuendo silenziosamente.

<< Potrebbe anche non accadere, ma è solo una precauzione e poi ho deciso che il posto dove vivere è lì, anche se l’idea mi disgusta>> continuò Harry. << Poi comincerò la caccia agli Horcrux e Ron? Ti prometto che tuo padre sarà fuori il prima possibile>>.

Innanzitutto grazie per le recensioni, fa sempre piacere sapere che la storia è letta da molti e che la trovano piacevole.Questa storia è molto difficile da sviluppare benchè abbia già in mente un finale, arrivare al nono capitolo è già un traguardo per me.Spero che continuerete a recensire i prossimi capitoli che sto già scrivendo e che li troverete interessanti come gli ultimi.

This Web Page Created with PageBreeze Free HTML Editor

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Savio