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Autore: marti97    19/06/2012    3 recensioni
Questa storia parla del professore, Edward, che si trasferisce nella scuola di lei, Isabella.
Isabella è la ragazza più popolare della scuola, fidanzata con il capitano della squadra di basket, Mike. Rosalie e Emmett sono i suoi migliori amici.
Edward, invece, è il classico playboy stronzo, che odia le relazioni lunghe; ama le scappatelle, i flirt, le storie da "una botta e via".
Ma quando si incontraranno tutto cambierà!
In questa storia sono presenti imprevisti, colpi di scena, amore, orgoglio, presunzione, tradimenti.
P.S.: l'amore tra un professore e una sua studentessa è un argomento complesso e delicato, quindi chiedo perdono anticipatamente se alcune cose verrano trattate con troppa superficialità o incapacità.
Genere: Erotico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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-Buongiorno ragazzi, sono il vostro nuovo professore di biologia! Mi chiamo Edward Cullen- ci dice presentandosi
Appena sento nome e cognome, sento l’eccitazione arrivarmi alle stelle! È troppo arrapante quell’uomo! Ho notato che sin da subito i suoi occhi si sono posati su di me diverse volte… Bhè come biasimarlo! Sono di una bellezza accecante e tutti i ragazzi farebbero carte false per avermi! Però solo Mike mi ha, adesso… anche se, devo ammetterlo, sto con lui non perché ne sono innamorata, ma perché è un figo e è il capitano della squadra di basket, quindi un popolare! Mi è sempre piaciuto cambiare ragazzo dopo poco tempo, primo perché voglio divertirmi e secondo perché non voglio soffrire come un cane per uno stupido uomo!
Mentre sono persa nei miei pensieri, sento la mano di Jacob scuotermi e mi accorgo che tutta la classe è girata verso di me, compreso il professore.
-Devi dirgli il tuo nome- mi bisbiglia pianissimo Jacob, salvandomi da una figura di merda
-Isabella Marie Swan!- dico con un orgoglio molto percepibile nella mia voce
-Mi parli un po’ di lei, signorina Isabella Marie Swan- mi risponde il professore con un non so chè di eccitante nella voce, che mi manda completamente in estasi.
Riprendo il controllo delle mie emozioni e del tono della mia voce, per poi ricominciare a parlare.
-Sono la ragazza più bella della scuola, ho ottimi risultati scolastici e ho dei genitori unici- dico tutto questo in modo molto semplice e convinto, tanto che il professore appare sorpreso dalla velocità con cui gli ho parlato di me.
-Mi dica qualche particolare in più..-
-Sono fidanzata con il capitano della squadra di basket, Mike Newton, e adoro lo shopping- dissi con presunzione
-Ok, ora tocca al tuo vicino di banco-
 
Così la lezione finisce con le presentazioni di tutti i miei compagni di corso e, mentre sto uscendo dalla porta, sento la voce di quel figo di Cullen chiamarmi.
-Signorina Swan, la prego di fermarsi qui un attimo- mi dice lui con dolcezza
Aspetta che tutti gli studenti siano usciti dall’aula, per poi iniziare a parlare.
-La tua presunzione e vanità non mi piace affatto. Potresti non usarle durante la mia ora?- mi chiede con un pizzico di irritazione nella voce, che prima non avevo riconosciuto. Orgogliosa e vanitosa come al solito, gli rispondo alla mia maniera.
-Mi spiace professore, ma temo sia impossibile. Io sono Isabella Marie Swan, la ragazza più bella e popolare della scuola e nessuno, nemmeno un professore, può permettersi di dirmi cosa posso fare e cosa no! Per cui la risposta è no, sarò me stessa al 100% anche durante la sua ora!- gli lancio un’occhiata carica di presunzione e, in modo del tutto casuale, l’occhio mi cade sul cavallo dei suoi pantaloni. È eccitato! E cavoli, che erezione! Per dimostrargli con chi aveva a che fare, faccio per andarmene, ma poi mi fermo e mi giro per dirgli un’ultima cosa.    
-Ah professore! Una cosa: non si metta pantaloni così aderenti perché la sua erezione potrebbe risentirne parecchio!- gli faccio un sorriso un po’ cattivello, mentre lo sorprendo strabuzzare gli occhi, e poi me ne esco dalla classe, soddisfatta della mia performance!
 
Esco da scuola un po’ turbata, però faccio di tutto per non darlo a vedere, altrimenti verrei sommersa di domande e interrogativi!
Subito vedo Mike venirmi incontro e baciarmi con trasporto, stessa cosa che faccio io. Mentre riapro gli occhi per staccarmi da lui, vedo una cosa incredibile: Edward Cullen appoggiato al vetro della finestra guardarmi con fare geloso e stupito! Questa visione mi fa cambiare completamente idea, tanto da iniziare a baciare in modo molto meno casto Mike!
-Ehi bambolina, oggi i tuoi baci sono davvero infuocati!- mi dice Mike dopo che ci siamo staccati
-Eggià Bellina, che avevi troppa astinenza!? Hhahaha!- mi schernisce come al solito Emmett
-Che c’è orso? La mia Rosellina non ti bacia come bacio io Mike?- gli rispondo sfidandolo
-Bella battuta! Lei sa fare molto meglio!- mi risponde per le rime
-Ehi voi due basta! Amore oggi mi accompagna Bella a casa okei?- interviene Rosalie rivolgendosi a Emmett e in parte anche a me
-Okei amore mio!- le risponde il mio orso baciandola
-Ciao Mike- saluto il mio ragazzo con un semplice bacio a stampo, dopo aver visto che il professore se n’era già andato
 
Io e Rosalie ci avviamo verso la mia macchina.
-Rose, come mai sei voluta tornare con me?- le domando mentre guido
-Dimmi cosa è successo durante l’ora di biologia!- mi risponde incrociando le braccia
La guardo sconvolta.- Ma te come fai a sapere che è successo qualcosa? Mi spiavi per caso!?-
-No cara mia, è semplicemente che sei la mia migliore amica e capisco subito quando qualcosa in te non va! E poi: Mike non lo hai mai baciato così appassionatamente! Neanche il giorno in cui vi siete fidanzati! Inoltre, credimi: il tuo sguardo verso la finestra non è passato inosservato!- mi risponde ghignando
-E va bene! Abbiamo un nuovo professore di biologia, Edward Cullen, che è un figo allucinante! E poi, non bastasse, prima di uscire mi ha trattenuta in aula chiedendomi di non essere così vanitosa e egocentrica durante la sua ora.- le dico omettendo il particolare più importante
-E poi?- m’incalza lei
-E poi cosa?- faccio la finta tonta io
-Dai Bella! Se devi mentirmi fallo bene almeno!- mi sfotte lei
-Uffa! Era abbastanza eccitato direi.. Hahhaah! E l’ho sfottuto!-
-Non ci credo! Il professore eccitato per la presenza di un’alunna! Incredibile!-
-Ehi! Ricordati che sono sempre Isabella Swan!- le dico ridendo anch’io
 
L’accompagno a casa e poi mi dirigo verso casa mia. Sono veramente stanca!
Mi sdraio sul mio letto e inizio a pensare a Edward! Mamma mia quanto è bello quell’uomo! Mi piacerebbe tantissimo sentirlo dentro di me, vederlo urlare il mio nome in preda ad uno degli orgasmi più violenti della sua vita. Tutti questi pensieri mi portano ad eccitarmi più del dovuto e, cosa che non pratico da ormai moltissimi anni, inizio a masturbarmi, immaginando che le mie dita fossero le sue…
                  
Il mattino seguente mi alzo con un solo pensiero: oggi avrei avuto 2 ore di biologia! E un sorriso involontario spunta sulle mie labbra…
 
Entro in classe con il mio solito ghigno strafottente e mi siedo vicino a Jacob, mentre il prof comincia la sua lezione. Mi perdo nei suoi racconti, incantata a sentire la sua voce… Mi sembra di essere tornata a quando ero piccola, a quando ero una bambina indifesa, che credeva nelle favole, nei principi azzurri…
Una voce mi ridesta dai miei pensieri.
-Signorina Swan mi vuole rispondere?-
Oh cazzo! Mo che gli dico?
-Ehm… Non lo so- dico con voce bassissima
-Non sai che voto avevi in pagella lo scorso anno?- mi sfotte lui
-Non posso non ricordarmelo!?-
-Signorina mantenga bassi i toni, grazie- mi liquida così lui
 
La mia rabbia sta raggiungendo livelli non alti, di più! Mi trattengo solo perché non voglio sputtanarmi la pagella per questioni di orgoglio.
 
Oggi pomeriggio, dopo scuola, sarei andata con Rose e Alice a fare shopping! L’unica nota positiva della giornata è questa!” dissi tra me e me.
 
Siamo nel nostro negozio preferito, ovvero Abercrombie, e mi sto provando un vestitino splendido, marroncino chiaro che mi arriva al ginocchio, quando sento una voce roca, vellutata sibilarmi qualcosa all’orecchio. Non può essere lui.
Mi giro per vedere chi è, e lo vedo: bello come sempre, indossa una semplice maglietta rossa e dei jeans aderenti, che gli fasciano perfettamente le gambe. Mi sono incantata nuovamente a guardarlo, solo che questa svolta non c’è Jacob in mio aiuto e nemmeno le mie amiche che sono in un altro negozio.
 
-Buongiorno Isabella; le consiglio di chiudere la bocca perché vi ci potrebbero entrare le mosche e non penso sia una cosa carina- mi dice lui sorridente, come a volersi vendicare della figura che gli avevo fatto fare al nostro primo incontro.
-Salve Prof. Cullen- gli rispondo marcando il suo cognome- io direi che è lei a commettere sempre lo stesso sbaglio: pantaloni aderenti? Eh no! Le consiglio di farsi un giretto per i negozi per comprarsi pantaloni più larghi in modo da non far vedere il risveglio del suo amichetto- ribatto io facendo un cenno al suo cavallo con la testa
Edward arrossisce improvvisamente e inizia a balbettare; mi ritengo soddisfatta! Mentre mi giro per andarmene, sento una mano prendermi per un braccio e trascinarmi nel camerino dove ho appoggiato precedentemente la mia roba: io e Cullen, soli, in un camerino e entrambi visibilmente eccitati. Una situazione incredibile.
 
-Sentimi bene ragazzina: saremo anche fuori da scuola e in una situazione un po’ particolare, ma non credere di riuscire a mettermi i piedi in testa! È vero, lo ammetto: la tua bellezza esteriore è un qualcosa di straordinario, ma dentro sei un vero schifo! Se prima ero attratto da te, bhè ora è tutto cambiato: la tua vanità, la tua mancanza di rispetto sono un qualcosa che bruttissimo! Cresci bambina, cresci!- mi dice tutte queste cose e poi se ne va.
 
Mi ha fatto male, veramente: lui non può giudicarmi, lui non sa cosa mi è successo, lui non sa niente di me! Non sa perché sono diventata così, non sa che cosa mi ha fatto cambiare! Però lo ammetto: queste parole mi sono state dette da tante persone e non me ne sono mai curata, ma dette da lui fanno più male di quanto sarebbe normale, lecito! Ci sono rimasta di stucco. Sono immobile, sento le gambe improvvisamente pesanti, gli occhi che pizzicano, la testa girarmi, il cuore battere veloce, troppo veloce… BASTA! Mi rimetto su il mio vestito, vado alla cassa a pagare il mio nuovo acquisto e mi dirigo in bagno per rifarmi il trucco; e torno in me, anche se ho la consapevolezza che da oggi qualcosa cambierà. Ma non so se in meglio o in peggio.
 
‘Non riesco a dormire cazzo! Da quanto tempo non mi capitava!? Sono sempre stata una dormigliona! Ma perché oggi Cullen mi doveva fare quel discorso!? Non poteva tenerselo per sé! Tutte le ombre del passato, che pensavo essersi estinte, mi sono tornate addosso; quelle parole mi hanno segnata! Qualcosa sta cambiando in me e non è un bel segnale… però cavolo quanto è bello il prof.! E giuro che prima o poi lui sarà MIO! Basta pensare sono troppo stanca…’
 
Sempre questa maledetta sveglia che suona! Tra un’ora devo essere a scuola e stanotte ho dormito solo 4 ore! Che sfiga..!
Mi faccio la doccia, mi preparo tutta e esco; arrivo a scuola più tardi del solito e non riesco a salutare i miei amici come ogni mattino. Anche questo mio comportamento mi risulta strano, ma sinceramente non ho alcuna voglia di parlare con loro: soprattutto con Rosalie che avrebbe capito subito che non sto per niente bene. Inoltre, oggi avrei avuto 1 ora di biologia e il rivederlo non mi entusiasmava per niente…
 
-Buongiorno ragazzi! Come state?- ci dice il professor Cullen, evitando accuratamente di guardarmi dopo il nostro incontro-scontro
-Bene- gli rispondono i miei compagni
-Oggi interroghiamo… Black! Vieni qui alla cattedra-
 
Mi ritengo doppiamente fortunata: primo perché ho evitato di prendere un brutto voto perché ieri non avevo aperto il libro e secondo perché senza il mio vicino di banco posso perdermi nei miei pensieri liberamente, senza che qualcuno mi disturbi.
Tutta la lezione la passo immersa nei miei pensieri, finchè il suono della campanella non mi riscuote; sto per uscire dalla classe e vedere il mio incube finalmente terminato, quando percepisco il timbro della sua voce chiamarmi. Mi volto, con il viso stanco, segnato dalla stanchezza.
-Cosa vuole professore? Non ho voglia di litigare mi lasci andare-
-Neanch’io voglio litigare Isabella. Volevo scusarmi per le cose poco carine che ti ho detto ieri, ma non sono riuscito a controllarmi. Troppo spesso con te perdo il controllo e non va assolutamente bene. Ti chiedo solo di perdonarmi-
-Va bene! Ora posso andare?- gli dico scocciata, tesa come una corda di violino
-Isabella va tutto bene?-
-Una meraviglia!- gli rispondo acida e ironica
-Posso aiutarti in qualche modo?-mi da fastidio la gentilezza con cui mi parla; se non fosse per lui ora starei benissimo e non avrei nessun problema
-No. E ora mi scusi, ma vorrei andare a mangiare. Ho fame. Arrivederci.-
 
So che i miei amici mi stanno aspettando per pranzare, ma non ho voglia di stare in compagnia; ho sonno, sono stanca e ho voglia di stare un po’ da sola. Così, vado nel posto dove mi rifugio ogni volta che sto male: solo Rosalie lo conosce. Tutto questo pensare però mi fa male, mi fa saltare i nervi perché fino a poco tempo fa andava tutto a meraviglia, la mia vita era uno spasso e avevo tutto quello che volevo! Ora, invece, la tristezza mi assale e non sono più come prima.
Una mano mi risveglia dai miei pensieri: è la sua mano!



Okk! Sono passati tanti giorni dall'ultimo giorno in cui ho aggiornato! però bho, pensavo che la storia non piacesse, così non vedevo la necessità di aggiornare! però voglio farvela piacere, perchè secondo me è carina ;)
fatemi sapere!  :)
ringrazio la gente che ha recensito la storia! :)
Ciaoo ! 

  
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