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Autore: _only me_    19/06/2012    3 recensioni
...“Mi ami?”
Silenzio
“Allora mi vuoi rispondere?! Ti ho chiesto se mi ami o stavi solo giocando?”
Gli presi il viso tra le mani
“Abbi almeno il coraggio di guardarmi negli occhi”
Le lacrime rigavano il mio viso ma continuavo a fissarlo negli occhi aspettando una sua risposta. Alzò finalmente lo sguardo e mi guardò dritto negli occhi; quante volte mi ero immersa in quelle iridi nocciola, perdendomi in quello sguardo innamorato, o almeno credevo lo fosse.
“Mi dispiace”
Se ne andò. Due parole che segnano la fine di una storia; due parole che spezzano un cuore, il MIO...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ecco un nuovo capitolo :) spero vi piaccia :) una piccola recensioncina o un commentino sono moooolto graditi :) scusate gli eventuali errori...  ciau

“IDIOTA!”


Lancia il telefono sul letto come una furia, avevo provato a chiamare Matt centinaia di volte, al cellulare, a casa, ma niente. Decisi allora di andare da lui, volevo sapere il perché di questo suo comportamento, e soprattutto non capivo perché mi stesse evitando, non era da lui. Girai l’angolo ed ero già arrivata, non abitavamo molto distanti; bussai vigorosamente alla porta e dopo qualche istante sua madre mi aprii

oh ciao Lily, se stai cercando Matt non è in casa”

“sai per caso dove è andato? Non riesco a rintracciarlo in nessun modo e ho bisogno di parlargli”

“non lo so, è uscito un’oretta fa senza dire una parola. Mi devo preoccupare?”

“no no figurati, sarà andato da qualche parte e avrà il telefono spento. Se lo trovo ti chiamo”

“grazie Lil”

Sapevo esattamente dove cercarlo, quando non voleva parlare con nessuno si rifugiava nel suo posto segreto, nel nostro posto segreto. Poco distante da dove abitavamo c’era una villetta abbandonata con un bel giardino, su uno degli alberi i vecchi proprietari avevano costruito una piccola casetta, probabilmente per i loro figli. La casa era in vendita da qualche anno ormai ma nessuno sembrava interessato, e così quella casetta sull’albero era diventata il nostro posto.
Scavalcai il cancello, percorsi parte del giardino e arrivai all’albero, avevamo scritto le nostre iniziali qualche anno fa, erano un po’ rovinate ma ancora ben distinguibili. Salii la scaletta e arrivai in cima.

“sapevo che ti avrei trovato qui”

Era seduto per terra contro una parete con la testa appoggiata al muro, quando sentì la mia voce non si voltò nemmeno

“e io sapevo che mi avresti trovato”

“mi vuoi dire che ti è successo oggi? Cosa significa questa fuga? Se volevi organizzare una caccia al tesoro bastava dirlo”

“avevo bisogno di riflettere”

“a proposito di?”

“NOI”

“in che senso?”

Improvvisamente si girò verso di me e si fece serio in volto

“cosa siamo noi Lil?”

“che domande fai Matt?! Siamo amici, ci conosciamo da una vita, condividiamo sempre tutto! Non capisco dove vuoi arrivare!”

“oggi Cassie mi ha detto una cosa che mi ha fatto riflettere, ha detto che non potrò mai stare con nessuna finchè ho te!”

“e tu stai ad ascoltare quell’oca senza cervello?!”

“e invece ha ragione”

“ma che dici Matt! Vuoi dire che è colpa mia se la tua storia con quella è finita”

“no voglio dire che non riesco ad avere una relazione seria con nessuna ragazza perché in realtà io voglio te!”

Questa frase mi colpì come uno schiaffo, non avevo mai pensato a noi come una coppia, sempre e solo come amici, quasi fratelli, per me era impensabile essere qualcosa di più.

“Matt no!”

“perché? Perché no? Non hai mai pensato a noi due in quel modo!”

“no!”

Glielo urlai in faccia quasi, non volevo sentirlo parlare così e allo stesso tempo avevo paura di quello che sarebbe successo di lì a breve

“bene! Allora presumo che faremo meglio a stare lontani per un po’”

“Matt ti prego!”

“vattene Lily!”

“no! Ti prego parliamo, non possiamo restare così?! Non possiamo restare noi?!”

Mi ero avvicinata a lui, e lo tenevo per le spalle, dovevo cercare di farlo ragionare, la situazione mi stava sfuggendo di mano

“se non te ne vuoi andare tu me ne vado io!”

Mi scansò e scese le scale. Rimasi un attimo bloccata, poi una vocina nella mia mente mi spinse a seguirlo.

“MATT TI PREGO ASPETTA!”

Lo raggiunsi e lo afferrai per un braccio per farlo girare verso di me

“Matt!”

Lo guardai negli occhi implorante, riuscivo a leggere la sofferenza nei suoi come penso lui riuscisse a leggere la mia

“Lil io ti amo! Ti ho amato dal primo momento ma non l’avevo capito fino ad oggi! Cassie mi ha aperto gli occhi, io sono innamorato di te! E tu? tu cosa provi per me?”

Il suo sguardo era un misto di speranza e rassegnazione; sapeva cosa avrei risposto, per questo evitai di fargli ancora più male dicendolo ad alta voce.

“come pensavo!”

E se ne andò di nuovo. Stavolta non lo rincorsi, rimasi lì immobile rivivendo tutto quello che era successo negli ultimi istanti, era accaduto tutto così velocemente e non avevo avuto il tempo di riflettere. Matt mi ama; Matt, il mio miglior amico è innamorato di me, ma io non lo ero di lui, e questo non volevo immaginare cosa comportasse. Tornai nella casetta sull’albero e mi rannicchiai in un angolo; non avevo voglia di tornare a casa, non avevo voglia di fare niente; mi sentii stanca, pesante e poco dopo mi addormentai.

Fui svegliata da una forte luce, mi guardai intorno e notai che era l'alba, avevo dormito tutta la notte lì. Corsi subito a casa o mio padre avrebbe dato in escandescenza se non mi avesse trovato. Entrai dalla finestra sul retro fortunatamente aperta, salii silenziosamente le scale e mi fiondai in camera, chiusi la porta e ripresi fiato. Improvvisamente tutto quello che era successo ieri mi piombò addosso come un macigno, mi lascia cadere a terra e scoppiai a piangere. Non so per quanto rimasi a singhiozzare, sentii mio padre avvicinarsi e cercai di smettere

“tesoro tutto bene? Sei sveglia?”

“si papà, faccio una doccia e scendo”

Mi buttai sotto la doccia e mi rilassai sotto il getto dell’acqua calda pensando a cosa fare, senza riuscire però a concentrarmi. Mi preparai e uscii di casa, scioccamente aspettai l’arrivo di Matt, ma ben presto mi resi conto che non sarebbe arrivato. Non sapevo se parlargli subito o aspettare qualche giorno per far calmare un po’ le cose.

Arrivata a scuola lo cercai con lo sguardo senza trovarlo. Lo vidi accanto al suo armadietto che parlava con una ragazza, non la conoscevo, ma a giudicare dai  loro atteggiamenti Matt sembrava conoscerla bene. Provai ad intercettare il suo sguardo e quando ci riuscii, vidi come il suo sguardo fosse cambiato, non era più il MIO Matt, adesso mi guardava con indifferenza. Abbandonò il mio sguardo, circondò con un braccio la vita della ragazza e si incamminarono insieme verso l’aula.
L’avevo perso; l'avevo perso e la colpa era solo mia.
  
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