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Autore: PEGGY    19/06/2012    1 recensioni
Abbiate pietà... è il mio primo esperimento di fanfiction... Parlerà di Damon e Elena... nei giorni nostri, ma senza cose sovrannaturali... Saranno tutti umani.- si rincontrano a una festa....hanno un passato che verrà accennato....e dovranno affrontare le conseguenze delle loro scelte sia positive che negative e affrontare i problemi che la vita metterà loro innanziNdAmministrazione: secondo il regolamento, l'introduzione deve contenere un accenno alla trama
o una citazione significativa ripresa dalla storia. L'autore deve perciò provvedere a modificare questa
introduzione (può contemporaneamente cancellare in autonomia questo messaggio)
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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PREMESSA: ringrazio tutte coloro che stanno seguendo la mia storia; preciso per chi la trovasse deludente che, come ho detto all'inizio del primo capitolo, è solo un mio piccolo esperimento.
Scusate tanto ed ora il capitolo.
baci
maria

 

Le settimane passarono e durante quel tempo Elena con l'aiuto delle sue amiche cominciò ad acquistare il necessario per il piccolo.
Giunse così la fine di agosto ed Elena era entrata al 3° mese. Proprio in quei giorni si sarebbe tenuta la gara di automobilismo per la quale Damon si era impegnato al massimo.
Assieme a Stefan e Katerina aveva accompagnato Damon ai box e lo avevano lasciato a sistemare le ultime cose. Si erano poi spostati dietro le transenne che delimitavano le zone del circuito.
Lungo tutto il perimetro erano assiepati i spettatori che incitavano con urla e applausi i loro beniamini incuranti del forte odore di benzina e olio bruciato.
Respirare quell'aria poteva forse far male al piccolo che portava in grembo, pensò Elena accarezzandosi l'addome.
Così facendo un cenno a Stefan, si allontanò dirigendosi verso una delle curve del circuito più lontane. A quella distanza era al sicuro.

Il rombo dei motori che si accendevano la riportò alla realtà e attraverso la recinsione, Elena vide i bolidi partire e fissò soprattutto l'auto di Damon. Istintivamente osservò il cronometro e vide che era partito benissimo e stava superando i rivali in modo rapido e lineare. Se proseguiva così le probabilità che si piazzasse tra i primi erano molte.
Fu strappata dalle sue riflessione dal rombo dei motori che stavano sfrecciando davanti a lei.
Le auto stavano per compiere il decimo giro e diverese erano state doppiate. Vide passare la Lotus guidata da un cero Kol Nielsen, che era uno dei rivali più aguerriti di Damon; dietro di lui vi era la Williams che cercava con ogni manovra possibile di superare la Lotus.
Elena, dal suo punto di osservazione, guardò attentamente la manovra di sorpasso, ma qualcosa andò storto. giunte alla sua altezza, le due vetture entrarono in contatto cominciando a sbandare. La Lotus riuscì in qualche modo a fermarsi senza eccessivi danni, ma la Williams colpì il muro di cinta capovolgendosi ed iniziando a prendere fuoco. Il pilota, in qualche modo riusc ad uscire dall'abitacolo e ad allontanarsi.
Proprio in quel momento l'auto di Damon sfrecciò in quel punto. La nuvola di fumo aveva invaso la pista e solo per un soffio Damon riuscì a sterzare evitando così di investire il pilota che era finito in pista in stato confusionale.

Con tutto quel fumo, Elena però non vide l'auto di Damon superare il luogo dell'incidente e quindi doppiare la curva. Presa dal panico cominciò a correre con la vista annebbiata dal fumo acre, inciampò e cadde rovinosamente aterra. Senti un fitta lancinante all'addome ed ebbe la sgradevole sensazione di sentire come una mano che le stesse scavando all'interno.
L'unica cosa che riuscì s dire prima di perdere i sensi fu di urlare:-IL MIO BAMBINO!!!NON VOGLIO PERDERE MIO FIGLIO!!!!-
********************
Mentre la gara proseguiva, un eli-ambulanza trasportò Elena al vicino ospedale dove venne portata subito in camera operatoria.
Damon seppe dell'incidente di elena solo a fine corsa e senza cambiarsi si precipitò all'ospedale. In preda a un profondo stato di agitazione entrò per poi esssere bloccato da un'arcigna infermiera.
-In questo momento non può vedere la sua compagna, signor Salvatore. Il professor Mikaleson ha appena finito di operare la signora ed è stata trasporta in camera di rianimazione-
-Operarla?- chiese sconvolto Damon
- Ha perso il piccolo ed ha avuto una forte emorragia interna- disse l'infermiera.
Damon era sconvolto e disse:-E' in pericolo di vita?-
-La signora se la caverà. In ogni moso tra poco il professore verrà da lei ad aggiornarla sulle sue condizioni-

Damon si sedette come un automa su una delle sedie nella sala d'aspetto e solo allora si accorse di suo fratello Stefan e Katerina.
Loro alzarono lo sguardo e Damon capì che anche loro erano preoccupati per le condizioni di Elena. Si sedette e attese......
.....circa una buona mezz'ora dopo, un uomo sulla cinquantina si avvicinò e chiese:-Signor salvatore?-
Damon si alzò e disse:-Sono io. come sta elena?-
-Ha perso il bambino che aspettava ed è debole per l'emorragia avuta. Se non sopraggiungono complicazioni, domani potrò dichiarla fuori pericolo. Per ora la prognosi resta invariata.-
-Sta dicendo che ...che potrebbe morire-
-Faremo di tutto per salvarle la vita. non disperi.Ora può andare dalei. E' ancora sotto l'effetto dell'anestetico. La lasci riposare. verrò a controllarla tra poco-
Barcollando Damon entrò nella stanza. Elena era pallidissima, aveva una flebo nel braccio ed era attaccata a un macchinario che emettava il suono del suo battito cardiaco.
Damon si sedette accanto a lei e le prese la mano. Era molto fredda, se la portò alle labbra e lasciò scivolare le lacrime che aveva cercato di non versare prima.
In quel momento Damon provò un dolore acuto. Aveva sempre saputo qual'erano i rischi che poteva correre nel suo mestiere, msa non avrebbe mai pensato che a farne le spese fosse proprio l'unica persona che con quel mondo non c'entrava niente.
Improvvisamente sentì di odiare quel mondo e il rombo dei motori che erano stati la sua vita negli ultimi 5 anni.
- La signora potrà avere altri figli, signor Salvatore. vedrà che si sveglierà presto-

  
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