19/06/2012
1 recensioniPersonaggi/Paring: Lag Seeing, Zazie; Zazie/Lag
Avvertimenti: Shounen'ai; Drabble; Intrspettivo e un pò Malinconico; forse un pò Fluff
Prompt: #12 - Perdita
Desclaimers: Zazie, Lag e Letter Bee appartengono unicamente Hiryuki Asada-sensei. Il prompt appartiene alla tabella 12 Storie # 8- Varie B, della community Dieci&Lode di Livejournal.
Note: Non volevo scrivere qualcosa di tanto deprimente e banale e stupido, ma pace, ormai è fatta. Devo innanzitutto ringraziare sushi che mi ha fatto tornare la voglia di scrivere su questo fandom e su loro due, dato che avevo un pò una tabella in sospeso XD Il titolo viene da una canzone degli All Time Low, i miei più grandi amori. Bah spero solo vi sia gradito, nulla di più.
Stay Awake
Alle volte Zazie si fermava ad osservare Lag più del dovuto, più di quanto non avrebbe dovuto fare. Lo seguiva con lo sguardo, indugiando su ogni sua caratteristica, dai capelli argentei, ai più piccoli particolari, il modo in cui portava la divisa da Letter Bee, la maniera in cui le sue labbra si increspavano quando si volgeva a sorridergli e come quelle stesse labbra venissero mordicchiate quando non sapeva come comportarsi o si sentiva in pena per qualcuno.
Per quanto fosse in grado di notare ogni minima cosa di quella figura tanto minuta che era Lag Seeing, Zazie non riusciva a comprenderlo del tutto. Non era in grado di capire cosa gli passassa per la testa, quali assurdi pensieri si nascondessero dietro l'unico occhio che gli era concesso vedere; aldilà di esso Zazie era certo si celasse una complessità di emozioni che probabilmente neanche lo stesso Lag conosceva a fondo.
E tutto ciò, naturalmente, lo infastidiva. Perchè, nonostante tutto, era consapevole che fin troppo spesso gli occhi di Lag si riempivano di lacrime, versate per qualcuno che non le meritava, e sapeva che, alle volte, il suo sguardo si perdeva lontano, nella contemplazione di una figura che Zazie non aveva troppi problemi ad immaginare. Poi vedeva quell'espressione che si dipingeva sul volto del più piccolo, che raccoglieva un senso di perdita che lo stesso Zazie conosceva fin troppo bene. E si rendeva conto, che anche senza riuscire a carpire ogni minimo pensiero e preoccupazione dell'altro, c'era questo vuoto dentro di loro che li rendeva incredibilmente vicini. Come lui aveva perso i suoi genitori, allo stesso modo Lag aveva perso Goos. E come Zazie aveva rimpiazzato il dolore che lo attanagliava con la rabbia, Lag aveva preferito affogare nella malinconia; ed entrambe queste sensazioni, alle volte, prendevano il sopravvento su di loro. Ma il vuoto può essere sempre colmato e, anche se ancora non lo sapevano, stava accadendo anche a loro.
Sul volto di Lag l'inquietudine e le lacrime lasciavano posto ad un timido sorriso e a a guance tinte di rosso non appena incontrava gli occhi felini del più grande; quando Zazie fissava lo sguardo su di lui tutto ciò cui riusciva a pensare era che si sentiva incredibilmente stupido per il tuffo al cuore e il desiderio di abbracciarlo.