Passò il tempo, il giorno seguente sarebbe stato quello decisivo, e tutti lo sapevano.
Gli adulti erano molto nervosi, al contrario dei loro figli, che continuavano la routine giornaliera.
 
Robin: “Manca solo un giorno, poi tutto sarà finito”
Stella: “Lo so, ma tutti siamo nervosi”
Cyborg: “Lo siamo perché, se qualcosa và storto, Corvina potrebbe non sopravvivere”
Bumblebee: “Siamo tutti preoccupati, ma il più nervoso è Bibi”
Robin: “Devi calmarti amico, andrà tutto bene”
Bibi: “Lo spero vivamente, ma voi non potete capirmi! Robin, come ti sentiresti se Stella ci lasciasse!?”
Corvina: “Calmati, ti prego. Andrà tutto bene” *lo spero*
 
I ragazzi si preoccupavano del nervosismo che c’era nell’aria, e ascoltavano i dialoghi degli adulti.
 
Denise: “Stanno litigando ancora! Questa faccenda è complicata”
Michael: “Infatti, c’è in gioco la vita della zia”
Asia: “La mamma non morirà, vero fratello?”
Jake: “Si, lei è molto forte”
Drake: “E poi ci sono i nostri genitori ad aiutarla”
Michael: “Domani andremo tutti su…..come si chiama?”
Asia e Jake: “Azarath. Ehi, non parlare mentre parlo io, smettila di copiarmi…”
Drake, Denise e Michael: “Siete proprio buffi quando fate così, ahahahaha”
 
Stella: “Magari fossimo ancora bambini, non avremmo queste preoccupazioni”
Cyborg: “Concordo, loro sono riusciti a farmi tranquillizzare un po’ ”
Corvina: “Adesso rilassiamoci, manca ancora un giorno, poi vedremo come andranno le cose”
Bibi: “Promettimi di non lasciare me e i bambini da soli”
Corvina: “Non sai quanto lo vorrei”
E così si concluse quella serata, fino a che la mattina seguente….
 
Corvina: “É tutto pronto, siete a posto ?”
Robin: “Si, puoi andare”
 
Arrivati sul pianeta parallelo, tutti rimasero affascinati dalla bellezza dei palazzi e seguendo la maga arrivarono da Arella, che li attendeva.
 
Corvina: “Madre, sono pronta”
Arella: “Bene, ho preparato la stanza”
Asia e Jake: “Tu sei la nonna? La smetti di dire quello che dico io? Lasciamo perdere, uff”
Bibi: “Su ragazzi, smettetela. Tornando a noi, io sono Bibi…”
Arella: “Non preoccuparti, l’unica cosa che potrebbe andare storta, sarebbe che Trigon la uccidesse per primo”
Robin: “Può farlo ?”
Cyborg: “Devi aspettarti di tutto da quel demone”
Corvina: “Iniziamo”
Denise: “Mamma che succede ora?”
Stella: “Non lo so esattamente, ma spero niente di brutto”
Michael: “La zia rischia di……”
Bumblebee: “Speriamo di no, tesoro”
 
Così madre e figlia si diressero nella sala, dove era stato tutto sistemato per il rituale, seguiti dagli amici e dai familiari, che assistettero a tutto.
 
Bibi: “Venite qui gemelli, e non muovetevi!”
Cyborg e Robin: “Anche voi, restate fermi!”
Michael, Denise, Drake, Jake e Asia: “Va bene papà”
Stella: “Ho una brutta sensazione”
Bumblebee: “Spera di sbagliarti”
 
Purtroppo Stella aveva ragione, infatti Trigon sapeva, e sarebbe intervenuto alla fine del rituale, tentando di uccidere sua figlia.
 
Corvina: “Oh, no!”
Arella: “Tranquilla, possiamo ancora concludere!”
Asia e Jake: “MAMMAAAAA !!!!!!”
Bibi: “ NO! TI PREGO!!…..Non posso perderti!....NOOOOO!”
Robin: “Perché ?! Stava andando bene! Perché!?”
Denise: “ Mamma, non…Sigh…Possiamo…Sigh…Fare niente?”
Stella: “No, soltanto sperare”
Drake: “mamma…sigh…sigh…sigh “
Michael: “Che succede...sigh…ora?”
Bumblebee e Cyborg: “Vieni qui piccolo”
 
Il demone lentamente stava distruggendo Corvina, che a terra urlava, mentre Arella cercava di aiutarla.
Poi la maga si accasciò al suolo, chiudendo gli occhi e Bibi, piangendo, corse con i ragazzi verso di lei, cercando di svegliarla.
 
Bibi: “CORVINAAAAAAAA!!”
Asia e Jake: “MAMMAAAAA!!…Sigh…Sigh…”
Stella: “No, non è giusto, perché Robin, perché!?”
Robin: “Sono sempre i migliori ad andarsene”
Arella: “Mi dispiace io…non potevo fare niente”
Bibi: “No…Non…Sigh…Può…Essere…Sigh…NOOOOOOOO”
Cyborg: “Aspettate…Sigh…Potrebbe essere….Sigh…Sopravvissuta..”
Cyborg: “É viva!! Ma se non ci sbrighiamo non lo sarà per molto!!”
 
Così fu portata nella sua stanza di Azarath e, assistita da Cyborg, ricominciò a respirare nuovamente bene, ma non era fuori pericolo, perché Trigon sarebbe tornato all’attacco e forse lei non sarebbe riuscita a respingerlo.