Circa mezz’ora dopo Hisoka
raggiunse Quoll nel soggiorno e si sedette accanto a lui che stava leggendo sul
divano, fissandolo intensamente con il suo sguardo obliquo.
< Ilumi? > chiese l’uomo per
spezzare quel silenzio pesante, alzando brevemente gli occhi dal libro. Gli era
capitato poche volte, anche vivendo insieme a lui da circa cinque mesi, di
vederlo senza make up o vestiti da mago e, malgrado tutto, doveva ammettere che
fosse di una bellezza sconvolgente.
< Ancora sotto la doccia… -
rispose l’altro con un sorriso stralunato, - è solo al secondo shampoo!
>.
Hisoka era alto, abbastanza
muscoloso, con gli occhi di un castano tendente al verde, penetranti e dalla
forma allungata, i capelli fulvi ed abbastanza lunghi da sfioragli le spalle in
ciocche umide e scomposte. Indossava ancora l’accappatoio e si sfregava la testa
con un asciugamani bianco.
Quoll sorrise, il ragazzo non
sembrava intenzionato a prenderlo in giro, e continuò < Perché? Di solito
quanti se ne fa? >.
L’altro sembrava lì lì per
scoppiare a ridere, ma al contrario si fece più serio < Non sono venuto qui
per parlarti di quanto sia maniacale Ilumi nella cura dei capelli…
>
Vedendo l’espressione grave di
Hisoka, l’uomo pensò subito alle questioni importanti < Hai scoperto qualcosa
sullo specialista del nen? È per questo che oggi sei rientrato?
>
Ancora una volta il giovane
notando la faccia che aveva il suo interlocutore trattenne a malapena una
risata, < Cosa? No! Io… >.
< Tu cosa, maledetto? >
stava ormai sbraitando spazientito Quoll afferrandolo per il collo di morbida
spugna.
< Ehi! Ehi! Fai piano… così mi
spogli…! – rise Hisoka cercando di staccare le mani dell’altro dal suo
accappatoio, poi aggiunse con un ghigno malizioso – A meno che non fosse proprio
quello il tuo piano… >.
L’uomo lo lasciò immediatamente,
indietreggiando imbarazzato.
< Cazzo… e io che non c’ero
arrivato! – esclamò il giovane, quasi pensando ad alta voce – Ora capisco perché
mi hai accettato nella Brigata nonostante nessuno si fidasse di me…
>
< Co-cosa intendi dire?
> balbettò
l’altro.
< Oh, andiamo… - disse Hisoka avvicinandosi con fare
lascivo – … è un peccato che poi però tu non ti sia fatto avanti, sarebbe stato
interessante. >
< Ma che…? > bisbigliò
confuso Quoll, trovandosi stretto nell’angolo del divano dal corpo dell’altro.
< Chi l’avrebbe mai detto che
il grande Luciphul avesse una cotta per me? > sussurrò il rosso a pochi
centimetri dal suo viso attonito, fissandolo in quel suo modo
seducente.
< Hi-hisoka io… > cercò di
mantenere la calma, ma si bloccò all’istante sentendo il ginocchio dell’altro
farsi strada tra le sue gambe.
< Sai, è strano, - gli disse il
ragazzo, sbottonandogli i primi bottoni della camicia senza curarsi delle sue
remore – ma devo ammettere che anche io ti ho pensato più di una volta…
>
Quoll fu completamente
pietrificato da quelle parole, spalancò la bocca per la sorpresa ma Hisoka ne
approfittò per coprirla con la sua, facendo scivolare la lingua all’interno e
muovendola lentamente. L’uomo sentì una vampata di caldo avvolgerlo, subito
seguita da brividi che gli percorrevano la schiena, non fece neanche in tempo a
rendersi conto di star rispondendo al bacio che furono interrotti da un applauso
discreto.
< Ma bravi! – disse la voce di
Hisoka, cosa impossibile dato che non si erano ancora staccati… – Anche se devo
dire che io l’avrei fatto capitolare con molto meno. >
Quoll vide Hisoka sulla porta
ghignare soddisfatto, con un asciugamano attorno ai fianchi e ciocche di capelli
bagnati che gli s’incollavano al viso lasciando scivolare gocce sul petto, poi
tornò a guardare colui che lo stava baciando fino ad una frazione di secondo fa.
L’Hisoka in accappatoio gli regalò un altro di quei sorrisi fuorvianti, prima di
riassumere le sembianze più esili ed infantili di Ilumi.
L’uomo sbatté gli occhi più volte,
cercando di riprendersi dallo shock, mentre lo Zoldick raggiungeva il suo
compagno e lo abbracciava dicendo < Nessuno è bravo quanto me a fare te.
>.
Hisoka stava giusto passando una
mano tra gli splendidi capelli del ragazzo quando vide un sorriso soddisfatto
sulle labbra di Quoll. E non era così che si era immaginato la
scena.
Ilumi avvertì il corpo dell’altro
irrigidirsi e girandosi gli chiese < Che c’è? >.
< Sì, è vero. – confermò Quoll
un sorriso da diavolo stampato sulle labbra – Non solo sai trasformarti
perfettamente in lui, ma ne imiti i modi alla perfezione… c’è un solo
particolare che hai trascurato. >
Ilumi lo guardò, non offeso, ma
incuriosito, spalancando gli occhi scuri con quella sua aria innocente, <
Cosa? >.
< Non è possibile. – ribatté
Hisoka pacato, stringendo gli occhi in un moto di stizza – Inoltre abbiamo
appena fatto la doccia entrambi. >
Quoll sostenne lo sguardo piccato
dell’altro sentendosi già la vittoria in tasca < Io non parlavo del profumo
di bagnoschiuma, ma dell’odore particolare che distingue ogni essere vivente. –
si rivolse poi a Ilumi con un tono più dolce e sorridendo gli disse – Anche a me
piace la neve. >
Il ragazzo sorrise ed
annuì.
Hisoka li guardò entrambi, poi
abbracciò in modo forse un po’ possessivo Ilumi, e leccandosi le labbra disse
< Interessante… devo ricordarmi di nascondere meglio la mia roba.
>
Risero tutti insieme dello strano
scherzo e si piazzarono davanti alla tele a vedere un bizzarro film d’autore
sotto insistenza del più giovane. Alla fine si divertirono di più a commentarlo
che a seguire seriamente la pellicola, ma quando si ritirarono per andare a
letto i tre avevano raggiunto una nuova consapevolezza:
Luciphul anche senza i suoi poteri
era dotato di un cervello niente male e di un carattere capace di confondere. Ci
si sarebbe potuti divertire molto.
Ilumi ed Hisoka dormivano nella
camera da letto, mentre a Quoll toccò il divano e qualche ora più tardi fu
svegliato dalla luce della cucina che si accendeva.
< Scusa, non volevo
disturbarti. > Gli disse il padrone di casa, indossando solo dei boxer
aderenti rosso scuro e facendo scorrere l’acqua nel lavello prima di riempire un
bicchiere e berne qualche sorso.
Hisoka che si
scusa?, pensò
l’uomo di colpo incredibilmente lucido. O
è veramente rintronato dal sonno, o non è lui… e a giudicare dei precedenti
propendo per la seconda.
Quasi a conferma di ciò il giovane
si andò a sedere accanto a lui, continuando a sorseggiare.
< Non riesci a dormire? >
chiese Quoll, cercando di scoprire quale scherzo lo attendesse, ma Hisoka si
limitò a scuotere la testa con un aria sconsolata.
< Ti va di parlarne? >
domandò ancora, con delicatezza. Domanda trabocchetto: Hisoka non era mai in
vena di confidenze, di solito quando si cercava di scoprire qualcosa di lui
questo si limitava ad un sorriso enigmatico e cominciava a giocherellare con il
suo affilatissimo mazzo di carte. Non era un tic nervoso, il mago era bravissimo
a mantenere la calma anche nei momenti più disperati, ma una sottile
minaccia.
Il ragazzo che aveva di fronte lo
guardò per un attimo, senza nessuna espressione, poi sospirò dicendo <
L’unica persona che abbia mai amato sta dormendo nell’altra stanza.
>
Quoll non si era aspettato una
tale rivelazione, non era Hisoka quello che aveva davanti, il suo volto troppo
teso e triste, mentre l’originale
non prendeva mai niente sul serio e se era triste non lo dava a
vedere.
< Non mi dà fastidio che giochi
con te. – disse ancora quello che ormai quasi sicuramente era Ilumi – Ma
ricordati una cosa: lui è mio. >
L’altro sorrise, non capiva bene
dove volessero andare a parare con questa nuova messa in scena, ma non avrebbe
aspettato di scoprirlo. Si sporse verso il ragazzo e prendendogli il viso tra le
mani lo bacio, sussurrandogli poi a fior di labbra < Non preoccuparti. È te
che voglio. >
Hisoka lo guardò per un attimo,
prima di stirare le labbra in un sorriso divertito che si sarebbe potuto
benissimo dire suo. Si alzò dal divano per tornare in camera quando l’uomo lo
pugnalò alle spalle con un < Buonanotte Ilumi. >.
Si blocco per un istante, il sorriso che si allargava leggermente < ‘Notte, Quoll. >.
Quando lo vide sparire nell’altra
stanza, Luciphul lo segui in silenzio per spiare dalla porta accostata. Due
Hisoka dormivano nello stesso letto, aveva avuto ragione ad essere sospettoso,
si disse tornando a letto.
< Grazie. > sussurrò un
Hisoka al suo doppio.
L’altro sorrise rispondendo <
Grazie a te. >.
< Ora però vieni un po’ qui. -
disse cingendogli il petto con le braccia, - Sei preoccupato?
>
< No, morirà presto.
>
Passarono qualche secondo in
silenzio, poi uno dei due disse: < Dai, riprendi il tuo adorabile aspetto… è
troppo narcisistico anche per me baciare me stesso. >
Ilumi ridacchiò e morse leggermente il collo di Hisoka, mentre le lenzuola si adattavano alla nuova forma del suo corpo.
***
NdA: ebbene ecco a voi l' "ultimo" capitolo... prendetelo come un'istantanea con finale a sorpresa XD
diciamo che se i prossimi numeri di hxh (quei due all'anno che escono... TOGASHI SENSEI, LEI MI FA MORIRE!!!) mi ispireranno, potrebbe venirmi voglia di scrivere un continuo...
secondo voi chi dei due era? XD va beh... vado a morire ammazzata... >.<
Ringrazio tantissimo Neve272, che per inciso ha un ottimo gusto (leggendo questa fanfic ed amando hisoka... XD), grazie!, grazie! Mi hai fatto sperare ancora in questa sezione deserta... ç_ç
Un bacio anche a POD e fernir, ed un applausone al mio jesus che finalmente legge hxh (e che ha detto "ora capisco perchè ti piace Hisoka... Quel uomo è uno spettacolo...!")...
èssì... io non conosco vie di mezzo... li voglio o sociopatici o pirla XD
*Baci* Lem