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Autore: Kekkafox    20/06/2012    2 recensioni
Kurt e Blaine sono molto innamorati, ma uno dei due ha un segreto oscuro che lo spaventa e che non riesce a confidare all'altro.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Blaine/Kurt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dopo qualche chiacchiera e qualche cuscinata a Nick e Jeff, Kurt e Blaine si sistemarono la divisa per andare a lezione. Ci pensò Kurt a rivestire Blaine, cercando di tenerlo a bada con qualche bacio. Kurt si sistemò i capelli con quantità industriali di lacca e lo stesso fece Blaine con il suo immancabile gel. Si scambiarono un bacio, prima di dirigersi ognuno alle proprie lezioni. Il rituale mattutino. Anche se, Blaine sentiva come se un grosso masso gli si fosse sollevato dal cuore. Avrebbe voluto annunciare la grande notizia a Trent, ma non fu capace di trovarlo. Forse, anche perché aveva fatto una corsa per arrivare alla lezione di geografia. Il professore arrivava sempre in anticipo ed era meglio se anche lui fosse arrivato più presto. Da come ricordava, Trent aveva lezione con lui e, infatti, lo trovò al solito posto vicino a Thad. Salutò i due e andò al suo posto. Wes, sempre seduto accanto a lui, lo salutò e sembrava particolarmente stanco.

- Stanco? – chiese Blaine, alquanto curioso. Wes si voltò verso di lui e gli sfoderò uno dei suoi volti stanchi, che facevano deprimere Blaine. Quella era una risposta più che chiara. Si, era stanco.

- Come mai? – Wes poggiò la testa sul banco, chiudendo gli occhi.

- È meglio che non te lo dico, altrimenti mi scoppi a ridere in faccia. – Blaine s’incuriosì ancora di più e poi una risata gli ci voleva proprio.

- Dai, giuro che non rido. – Wes alzò la testa e rivolse lo sguardo al professore.

- Stanotte, non ho dormito. David ha perso il suo martelletto e ha pianto per tutta la notte. – Blaine, come previsto, gli scoppiò a ridere in faccia. Wes non si sorprese più di tanto. Blaine faceva sempre così: prima giurava di non ridere e poi gli rideva in faccia.

- Dai, non puoi negare che sia divertente. – l’asiatico gli rivolse uno sguardo rassegnato e anche un po’ offeso.

- Non per me. Non ho dormito neanche per un’ora! – gli urlò in faccia Wes, sempre in modo che il professore non ascoltasse. Blaine trattenne un’altra risata, rivolgendo finalmente lo sguardo al professore.

- Beh, allora ti conviene comprargliene un altro, altrimenti non dormirai per il resto della tua vita. – replicò Blaine, cercando di non ridere, ma risultava molto difficile.

Wes preferì ignorarlo e così per il resto della lezione si concentrarono sulle parole del professore.

****

Finalmente, terminarono le lezioni e Blaine si affrettò ad andare da Kurt. Però, venne bloccato da Trent. Blaine capì subito il corso dei suoi pensieri e ci pensò un sorriso a fare da risposta. Trent capì che era davvero fiero di Blaine. Dirlo a Kurt era il primo passo di qualcosa d’importante. E lo abbracciò, alla sprovvista per Blaine.

- Sono fiero di te. – gli sussurrò Trent. Blaine sorrise, anche se Trent non poteva vederlo, e lo abbracciò più forte che poteva.

- Ora, corri. Vai da lui e ricordati della mia minaccia. – disse Trent, ridendo. Blaine si ricordò della minaccia e non voleva certo essere fatto a pezzi ed essere gettato in mare. Gli sorrise, dandogli una pacca sulla spalla e andò da Kurt.

****

Non si erano visti per il tutto il giorno e Blaine gli mancava da morire. I giorni senza di lui erano inutili. Preferì non pensarci e si concentrò sui libri, ma non fu facile. Anche perché, appena la porta della camera si aprì, lui non poté fare a me di gettarsi fra le braccia del moro, che gemette un po’.

- Oh, scusa. – Kurt si ricordò dei tagli e un’aria tesa calò nella stanza. Kurt abbassò lo sguardo triste, ma ci pensò Blaine a rallegrarlo.

- Tesoro, guardami. Sto bene. – Kurt sentì una lacrima scendergli, che Blaine vide quando gli alzò il mento. Il castano si asciugò le lacrime e tentò di calmarsi, ma non fu facile.

- Ora, stai bene. Perché sei qui. Ma cosa succederà sabato? Come posso tornare a casa con il pensiero che chissà chi ti farà del male? Non posso sopportarlo. – Kurt scoppiò in lacrime, abbracciando il moro che fece scendere, anche lui, delle lacrime.

- Me la caverò. – sussurrò Blaine, ma Kurt non ne voleva sapere. Non avrebbe mai lasciato Blaine da solo, in una situazione del genere.

- No, non mi basta. Tu nel week-end resti a casa con me. – a Blaine s’illuminarono gli occhi a quelle parole. Un week-end con Kurt era la cosa che più avrebbe voluto, ma non poteva. Se lo avesse saputo, lo avrebbe fatto ancora più del male.

- Kurt, non posso.

- Niente storia. Tu vieni con me. – Kurt quando si metteva una cosa in testa, non se la levava facilmente e Blaine lo sapeva. Ma non poteva correre il rischio di far del male anche a Kurt.

- Kurt, per favore. Non posso venire con te. E se facessero del male anche a te?

- Chi? Chi, Blaine? Dimmelo! – Blaine scoppiò in lacrime, seguito da Kurt. Si sedettero sul letto, uno nelle braccia dell’altro.

- Ho paura, Kurt. – Blaine sentì le lacrime bruciargli. Kurt abbracciò più forte che poté il moro, che sembrava essere ridiventato un bambino.

****

Il resto della settimana passò in fretta e Kurt e Blaine non fecero più parola su quell’argomento. Kurt aveva ancora intenzione di portare con sé Blaine e così fece. Blaine non era ancora convinto che fosse una buona idea. Il moro si fece trascinare in casa dal ragazzo. Entrarono in casa e Burt saltò tra le braccia di Kurt, mentre Blaine si allontanò spaventato. Burt provò a salutarlo, ma lui aveva paura e non sapeva perché. Sapeva che il padre di Kurt era una brava persona, ma allora perché aveva paura? Si nascose dietro Kurt, diventando piccolo piccolo. Il più grande capì subito la situazione e dopo aver fatto un cenno al padre, portò Blaine in camera sua.

- Kurt, davvero scusami. Io non so cosa mia sia preso… - Kurt lo abbracciò, accarezzandogli la schiena. Blaine si rilassò a quel tocco e si lasciò trasportare sul letto.

- Sei sicuro di voler scendere? – Blaine rimase un po’ scosso a quella domanda. Non sapeva cosa dire. Non era sicuro di voler stare con persone adulte, ma la famiglia di Kurt era una famiglia gentile. Perché ne aveva paura?

- No. – non sapeva nemmeno come gli era uscita quella sillaba, ma Kurt lo capì e gli diede un bacio sulla fronte per farlo calmare.

****

Kurt rimase in camera tutto il tempo con Blaine, mandando un messaggio a Finn. Gli disse di avvisare i loro genitori che non sarebbe sceso. Dopo un po’, Blaine si addormentò e Kurt ebbe la possibilità di scendere in salotto dai suoi genitori.

- Kurt, cos’è successo? – Burt lo “assalì” appena lo vide. Kurt gli indicò di sedersi sul divano, dove c’erano Carole e Finn.

- Ecco… È difficile da spiegare. Beh, durante la settimana sono successe molte cose. – Kurt non sapeva davvero come parlarne con suo padre e con Carole. Era difficile anche perché non sapeva nemmeno lui cosa fosse successo. Burt gli fece cenno di continuare, temendo il peggio.

- Blaine una sera mi ha detto che doveva parlarmi e ha iniziato a spogliarsi- -

- Non dirmi che l’avete fatto! – urlò Burt, facendo ridere Kurt.

- No, papà. Anche se, avrei preferito quello. – Burt gli lanciò un’occhiataccia che fece raggelare il ragazzo – Lui si è spogliato e ha mi ha fatto vedere delle cose terribili. Blaine… Blaine ha cicatrici e tagli su tutto il corpo. – ecco. Ci era riuscito. Carole si portò una mano alla bocca dallo stupore, mentre Finn fece cadere il telecomando che aveva in mano. Burt chiuse gli occhi, come per uscire da un incubo.

- Come se li è fatti? – chiese Carole, cercando di capirci il più possibile.

- Non lo so. Non ce la fa a dirmelo, che scoppia in lacrime. Ma so che non si è li è fatti da solo e ce li ha da prima che ci conoscessimo. – Kurt terminò la frase e sentì dei lamenti provenire dalla sua camera.

Andò in camera sua e trovò Blaine che si agitava nel sonno.

- Blaine! Blaine, svegliati! – Kurt lo strattonò per un po’ e Blaine si svegliò sudato.

- Cos’è successo? – chiese Blaine, come se Kurt si trovasse nella sua mente.

- Niente, tesoro. Era solo un incubo. – gli sussurrò Kurt, abbracciandolo dolcemente.

Sarebbe stata dura, ma Kurt avrebbe fatto qualsiasi cosa per Blaine. E voleva a tutti i costi sapere chi gli aveva fatto quei tagli. Chi si era permesso di far soffrire la sua unica ragione di vita.

 

Spazio dell’autrice

Ecco il nuovo capitolo! Spero vi piaccia.
Mi scuso tantissimo per il ritardo e vi prego non ammazzatemi. Purtroppo, sono stata rapita da una ff bellissima e poi sono dovuta andare dal dentista. E ora per colpa sua, ho un mal di denti che mi sta ammazzando. Senza contare, il caldo che mi sta facendo sciogliere e non voglio pensare al mio povero paparino a Firenze che sta lavorando sotto il sole da tre giorni. Mi manchi papi.
Ok, sono un po’ fuori di testa, ma spero di rivedervi al prossimo aggiornamento, credo venerdì e stavolta cercherò di essere puntuale.
Ringrazio ancora tutti quelli che leggono in silenzio (si io ti vedo lo stesso e ti ringrazio), chi preferisce, segue e recensisce. Le recensioni saranno anche poche, ma a me fanno molto piacere. Anche se, mi piacerebbe sentire altre opinioni e qualche sclero non fa mai male. xD Si, ok. Me ne vado.
Baci
Kekka Fox :)
   
 
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