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Autore: Pineapple__    20/06/2012    2 recensioni
I nostri 5 ragazzi si ritirano nella tranquilla campagna dell'Hampshire per passare un'estate in totale relax. Ma poi conosceranno una bellissima, e loro grandissima fan, pastorella locale e Niall incomincerà a comportarsi in modo abbastanza insolito. Che cosa sarà successo al nostro irlandesino preferito? Se volete scoprirlo non vi resta che leggere! E ovviamente... recensire! (Nei generi non metto Song-fic perchè è abbastanza scontato che canteranno)
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti ragazze e ragazzi (ci sono dei maschi che seguono la mia storia?) Priiiima di tutto vorrei ringraziare eli_directioners99 per la fantastica recensione che mi ha lasciato; si vede che ti sei appassionata proprio alla mia fanfiction! Mi fa davvero un grande piacere! Un grazie anche ad unbroken_directioner che mi ha dedicato quella stupendissima recensione, mi fa onore che ti piaccia, perché anche tu sei davvero bravissima a scrivere *_*! Un grazie speciale anche a Miss Horan e a stopthetraffic (bellissimo nome ù.ù) che hanno messo la storia tra le preferite, un piccolo gesto che però vale tanto (troppo profonda? D:) OK, smetto di annoiarvi e do il via al dodicesimo capitolo! Spero vi piaccia, UN BACIONE A TUTTI! <3

Roxy era stesa sul suo asciugamano da mare a godersi il cocente sole di fine agosto. Rilassarsi però non era così facile; prima di tutto perchè si sentivano le sguaiate risate di Louis che si divertiva in acqua con Harry e Niall, secondo perchè la ghiaia non era proprio il terreno più comodo per stendersi. Si tirò su lentamente e vide Zayn e Liam di fianco a lei che chiacchieravano serenamente. Dopo che aveva salvato il moro la situazione si era tranquillizzata notevolmente e ora erano tutti felici e contenti. Non si dimenticherà mai la scena appena dopo il quasi affogamento di Zayn; Liam corse da lui, lo abbracciò e gli disse dolcemente "Non provare più a farmi spaventare così! Capito?". La ragazza, sentendo pronunciare il suo nome dai due piccioncini, si voltò "Che c'è? Mi avete chiamato?" chiese guardandoli dalle lenti dei suoi Raiban "No, no! Assolutamente!" rise nervosamente il pakistano alzando in le mani davanti a se "Non è vero, bugiardo! Ho sentito chiaramente il mio nome! Dai dimmi cosa vi siete detti!" lo implorò avvicinandosi a lui e sfoderando uno dei suoi magnifici sorrisi immacolati "Davvero, non stavamo dicendo..." il cantante non potè finire di parlare perchè sentì la suoneria del suo cellulare chiamarlo insistentemente "i'm a Barbie Girl, in a Barbie World..." 'Sia ringraziato Allah!' pensò afferrando con noncuranza il telefono. Fece un mega sorrisone "Chi è?" domancò la mora, incuriosita "È la mia principessa!" affermò allontanandosi per parlare con lei "È Perrie, vero?" ipotizzò la diciannovenne voltandosi verso Liam "Sai, credo tu ci abbia preso in pieno!" scoppiarono a ridere come due perfetti idioti. Zayn si fermò solo dopo essersi distanziato una cinquantina di metri dagli amici. Premette sul tasto rispondi e si portò il ricevitore all'orecchio "Ciao cucciola" sussurrò dolcemente "ZAAAAAYN!" gridò la bionda in preda all'euforia "Ehi, urla un pò più forte, a Pechino non ti hanno sentita" ironizzò "Simpatia portami via. Allora siete riusciti a scoprire qualcosa?" chiese abbassando la voce "Poca roba; sappiamo solo che il suo colore preferito è l'amaranto. Ti chiamo se scopriamo altro che potrebbe servirvi. Ciao, adesso stacco. Ti amo" "Ciao Zayn, ci vediamo presto. Ti amo" affermò troncando la telefonata tra lei e il fidanzato. Zayn tornò tra i suoi compari con aria sognante. Roxy gli diede un piccolo pugno sul braccio "Ehi, come sta la bionda?" chiese con un sorriso stronzetto stampato in faccia "Tutto bene, grazie... ma come cappero hai fatto a sapere che era Perrie?!" domandò leggermente inquietato "Quel sorrisone non credo che tu l'abbia fatto pensando 'Wow, ho un telefono davvero figo' oppure 'Ma porca carota, perchè Paul ci deve rompere anche in vacanza?'. Linguaggio del corpo, sta tutto lì!" rispose gonfiando il petto. Si ristese sull'asciugamano. Stava per addormentarsi quando sentì due mani bagnate e gelide prenderla in braccio "Ma che cazz... TOMLINSON METTIMI GIU' IMMEDIATAMENTE!" sbraitò cercando di divincolarsi, ma fu tutto inutile. Louis la teneva saldamente stretto a se "Subito, signora!" si mise sull'attenti il castano, facendo cadere  la ragazza nelle fresche acque del lago. Dietro di lui Harry e Niall sghignazzavano divertiti. Quando riemerse vide il sorrisetto compiaciuto di Lou e il sangue le salì al cervello "Oh, questa me la paghi, caro il mio Tommo" asserì spingendolo in acqua e tenendogli la testa sotto la superficie. Il ragazzo faceva di tutto per liberarsi dalla sua micidiale presa. Alla fine riuscì ad afferrarle i polsi e la gettò davanti a se, facendola finire di nuovo sott'acqua. Quel gioco andò avanti per un bel pezzo finchè, sfiniti, decisero una piccola tregua. Stranamente, i loro amici erano spariti ed erano rimasti solo loro due. Louis se ne stava seduto vicino alla riva, lasciando che la verdastra acqua del lago gli bagnasse le gambe. Roxy gli si avvicinò e si mise a sedere di fianco a lui "Allora Lou... ti piace qui?" domandò guardando l'acqua che si schiantava violentemente contro le rocce "Si, tantissimo. Ma mai quanto bello come la persona a cui sto pensando" disse abbassando lo sguardo "Fammi indovinare... è Eleanor, vero?" tirò a indovinare la mora. Louis si voltò di scatto e la prese per le spalle, cominciandola a fissare con quei suoi bellissimi occhi color del mare "No... tu" sussurrò iniziando ad approssimare le sue labbra a quelle della ragazza. Nell'aria rimbombò il suono di un pesante schiaffo che si abbattè sulla guancia del povero castano. Roxy tremava, ancora non credeva di aver schiaffeggiato uno dei suoi cantanti preferiti. Una lacrima dopo l'altra cominciarono a scendere sul suo viso. Lou intanto la guardava con sguardo esterrefatto "Scusami Louis, non volevo prenderti a schiaffi. Ti sei dimenticato di Eleanor?! Tu stai con lei! E poi la nostra amicizia per me è toppo importante, non voglio che vada a puttane per un cazzo di bacio!" sussurrò tra i singhiozzi. Senti il muscoloso braccio di Louis circondarle le spalle "Scusami tu, Roxy. Sono stato un deficiente. So quanto ci tieni alla nostra amicizia e... ho sbagliato. Mi puoi perdonare?" fece una delle sue famigerate facce da cucciolotto bastonato. Come dirgli di no o rispondergli male? Roxy si limitò ad annuire e fu accolta tra le protettive braccia del cantante, che la strinse in un dolce abbraccio. "Dai basta piangere" le sussurrò teneramente asciugandole una lacrima "Senti, io vado a cercare quegli altri scavezzacollo. Tu resta qui e fai la brava, ok?" le schioccò un veloce bacino sulla fronte e corse all'interno del bosco. A un certo punto si ritrovò davanti i suoi amici, con un'espressione compiaciuta stampata in faccia "OK, adesso sei felice? Ha rifiutato sia me che Harry. È tutta per te!" sbuffò massaggiandosi la guancia su cui ancora era impressa la forma rossa della mano della ragazza "Grazie ragazzi, vi devo un favore!" scampanellò Niall giulivo "Va bene ragazzi, ma facciamo una promessa: nessuno giocherà più con il cuore di Roxy. D'altronde è sempre una ragazza e anche se fa di tutto per nasconderlo quando soffre si vede. Questa era solo una prova per vedere se è davvero innamorata di Niall" disse seriamente Zayn. Tutti giurarono e ritoranrono sui propri passi. Appena fuori dal bosco videro Roxy tutta intenta a cucinare a cucinare il pranzo intorno al falò, fischiettando sulle note di Kids in America. I ragazzi si avvicinarono incuriositi sentendo un buonissimo odorino provenire dal tegame sul fuoco "Ehi, Roxy, che bolle in pentola?" domandò Harry "È un semplicissimo spezzatino. Ditemi voi, invece... dove caspita siete andati?" chiese incrociando lo sguardo del biondo. I cinque andarono nel panico. Che scusa inventarsi "Beh, Harry aveva visto uno scoiattolo, ha iniziato a seguirlo e, alla fine, tutti gli siamo andati dietro" spiegò Zayn massacrandosi il labbro inferore con i denti "Davvero? Che carino! Adesso dov'è?" "Beh, è... come dire... morto" asserì Liam "Morto?" la mora ci rimase male "Si, perchè... si era fermato a mangiare una ghianda e, non vedendolo, l'abbiamo... beh... ecco... SPLAT" si espresse schiettamente il riccio "Noo! Povera creaturina! Siete dei serial killer!" scherzò distribuendo i piatti di plastica. "Ragazzi, vi devo dire una cosa importante" comunicò quando ebbero finito di mangiare "Dicci tutto" la incoraggiò Niall, seduto di fianco a lei "Domani ho l'esame per il diploma come chitarrista" attestò tutto d'un fiato "COSA?! E che aspettavi a dircelo? È una notizia megnifica, Roxy!" strepitò Louis con i lucciconi agli occhi "Magnifica un corno! Sono nervosissima!" rispose prendendosi il viso tra le mani "Dai, sono sicuro che andrà tutto a meraviglia! Perchè non ci fai sentire che canzone suonerai?" la invitò Liam. Roxy afferrò il suo strumento e, dopo averlo accordato per bene, iniziò a far scorrere dolcemente il plettro sulle corde. La rilassante melodia di So Sick si diffuse nell'aria, creando un'atmosfera calma e rassenante. Perfino gli uccelli smisero di cantare al suono di quella melodia così sapientemente suonata. La canzone andò avanti e quando finì i cinque scoppiarono in un fragoroso applauso "Roxy sei un mito!" scalpitarono in coro "Grazie mille ragazzi! Aspettate un attimo... O MIO DIO! Siamo in ritardo assoluto! Dobbiamo ripartire subito!" esclamò cacciando dentro gli zaini gli asciugamani  tutte le altre cose che avevano usato durante quella permanenza di due giorni sulle sponde del lago. Dopo nemmeno cinque minuti erano già tutti in sella "E va bene ragazzi. Si galoppa, VIA!" Roxy diede il segnale e i cavalli comincirono a correre attraverso l'immensa radura.
ORE 23.30
Ormai erano passate più di dieci ore da quando avevano lasciato la cascata ma del ranch nemmeno l'ombra. Niall, che si stava per addormentare sulla sella, si avvicinò a Roxy "Ehi, Roxy. Manca ancora molto?" chiese sbadigliando "No, ancora una mezz'oretta e siamo arrivati" sorrise cercando di nascondere una stanchezza che faceva concorrenza a quella di un ghiro in letargo. Il cielo, quella notte, era davvero uno spettacolo perchè era tempestato di luminosissime stelle. La giovane, notando uno sbadigliamento generale, prese la parola "Ehi, ragazzi! Su con la vita! Sembriamo al congresso delle mummie egizie!" scherzò, facendo scoppiare tutti in una grassa risata. Strano come quei ragazzi ridessero per così poco. Quando furono in prossimità del ranch dell'amica videro del fumo alzarsi minaccioso nel cielo. Un tuffo al cuore, una terribile sensazione le attanagliò l'anima "Ragazzi, si corre. Veloci" riferì gelidamente, spronando il suo Corinto a iniziare un lesto galoppo. I cinque, senza obbiettare, iniziarono a galoppare, seguendo la mora che li guidava sapientemente attraverso il fitto e buio bosco. L'odore di fumo si faceva ogni metro sempre più intenso e fastidioso, tanto che ai nostri amici cominciarono  pizzicare gli occhi. Il biondo puntò gli occhi sulla giovane; aveva una faccia atterrita, quasi sconvolta. Ogni tanto si voltava verso di loro, per vedere se stavano correndo alla massima velocità consentita "Dai cazzo, ragazzi, più veloci!" li esortò con voce tremante "Ma Roxy... non possiamo andare più veloci di così!" rispose Zayn, preoccupato per il comportamento nevrotico della mora. La ragazza emise un grugnito strozzato e non parlò più per tutta la durata del viaggio. Continuava a fissare insistentemente la penetrante oscurità davanti a loro. Più si avvcininavano, più riuscivano ad intravedere un'enorme palla di colore rosso. Quando, finalmente, uscirono dal bosco i loro cuori persero un battito; la scuderia di Roxy era completamente avvolta da altissime fiamme che si alzavano e si abbassavano vorticosamente. Tutti gli sguardi caddero irrimediabilmente sulla mora; aveva un'espressione indecifrabile dipinta un volto, tra l'agitato, lo spaventato e l'incazzato nero. Smontò tempestivamente da cavallo e iniziò a correre verso le fiamme "Roxy, che cavolo stai facendo?!" urlò Liam vedendola entrare nella rimessa in fiamme. La ragazza non gli rispose, si limitò a coprirsi il viso con le braccia e si addentrò in quell'inferno di fuoco. Le fiamme la circondavano completamente e la stalla stava cadendo a pezzi. Doveva fare in fretta. Provò a compiere un secondo passo ma un enorme pezzo di legno le bloccò la strada. Lo scavalcò, imperterrita, desiderosa di arrivare alla sua meta. Altri pesanti passi si susseguirono fino a che non arrivò a quella dannata mensola. Afferrò la cornice e la tenne stretta a sè "Adesso sei al sicuro" le sussurrò come se fosse una persona. Senza accorgersene, però, aveva commesso un errore madornale; aveva tolto le mani da davanti alla bocca e al naso, lasciando totale campo libero al fumo, che penetrò nei suoi polmoni facendola accasciare a terra, in preda a una violenta tosse. Era immobile, stesa sul suolo incandescente, impossibilitata a muoversi. Sentì le palpebre farsi ogni secondo più pesanti 'Beh, se svengo adesso almeno avrò una morte indolore' pensò sconsolata. Alcuni secondi prima di perdere i sensi vide una figura farsi strada tra le macerie infuocate. Era... Niall. Si sentì presa per le ascelle e trascinata all'esterno. Poi il buio più totale la attorniò completamente.
Roxy si svegliò di soprassalto, sobbalzando sul letto, madida di sudore. Tremava vistosamente. Si guardò attorno freneticamente. Si calmò solo quando sentì una dolcissima voce che le sussurrava di fianco "Buongiorno Miss Situazioniarischio". La mora si voltò e vide Niall seduto dall'altra parte del letto, che la fissava con i suoi bellissimi occhioni azzurri. La giovane si buttò letteralmente tra le sue braccia "Niall, cazzo, potevi morire. Perchè mi sei venuto a salvare? Potevo benissimo cavarmela da sola" lo rimproverò dolcemente appoggiando la testa sul suo petto "Roxy, avvisami quando smetti di spararle grosse" scherzò appoggiandole una mano sulla testa. La prese per le spalle e la sollevò, posizionandola davanti al suo viso "Promettimi che non farai più cazzate simili! Promettimelo! Se dovessi perderti io... io..." non riuscì a finire la frase che grandi e pesanti lacrime iniziarono a corrergli lungo le guance rosee. Roxy gli asciugò gli occhi con una mano "Va bene, va bene. Ma, ti prego, non piangere più. È meglio quel tuo bellissimo sorriso" lo rincuorò stringendolo in un delicato abbraccio "Ok, io la smetto però mi spieghi perchè sei entrata nella scuderia, non avevi visto che andava a fuoco?" domandò tirando su col naso "Certo che avevo visto che andava a fuoco, non sono mica ceca! Però dovevo salvare questa" gli mostrò una foto dentro una cornice di legno "Aspetta una attimo. Questa sei tu, ma questo chi è?" chiese indicando un bambino dai capelli con due vispi occhi uguali a quelli di Roxy "Lui è Alex, è il mio fratellino. Questa foto risale a quando aveva dieci anni. Sono tre anni che non lo vedo perchè i miei se lo sono portati dietro nel loro viaggio intorno al mondo. Non sai quanto mi manchi" si sentiva una forte nota di tristezza attraversare le parole della giovane "Mi dispiace tantissimo, Roxy. So come ci si sente; anche io non vedo Greg da parecchio tempo" cercò di consolarla. Si sentì quei due profondi pozzi verdiazzurri addosso "Forse non hai capito bene... sono tre anni che non lo vedo, non qualche mese!" esclamò storendo la bocca, offesa "Si, scusami, hai ragione. No dovevo fare un paragone tra la mia situazione e la tua, mi dispiace" si scusò abbassando lo sguardo "Dai, non fa niente, ho esagerato. Andiamo a fare colazione?" domandò sperando in una reazione di felicità incontrollabile nominando il vero amore di Niall: il cibo "Certo! Andiamo!" scampanellò. Si recarono fuori dalla stanza e scesero silenziosamente le scale. Quando giunsero in cucina tutti e quattro i ragazzi si avventarono su Roxy, stringendola in un abbraccio soffocante "Roxy, credevo che fossi morta!" ironizzò Louis stringendo ancora di più la presa "Ragazzi... non riesco a respirare..." disse in sospiro strozzato. A quell'affermazione tutti si staccarnono da lei e si sedettero a tavola "So ch è inutile chiederlo però... la scuderia?" domandò speranzosa "Ehm... siamo riusciti ad estinguere l'incendio però... non credo che si potrà recuperare" la informò rattristato Liam "Abbiamo anche il sospetto che non sia stato un incendio divampato così di punto in bianco... abbiamo la sensazione che sia doloso" aggiunse Harry incrociando le braccia al petto "Credo che Thomas c'entri qualcosa" intervenne Niall "È la stessa cosa che stavo pensando. Vabbè, ci parlerò un'altra volta, oggi devo concentrarmi sull'esame" asserì facendo spallucce. Finirono di consumare la colazione e Roxy salì di nuovo in camera sua per prepararsi. Si fece una veloce doccia e indossò un paio di jeans, una canottiera rosa con su scritto, in nero, "Tutti quanti voglion fare il Jazz!" (la famosa frase degli Aristogatti) e i suoi amati stivali marroni chiari. Prese una borsa abbastanza capiente e ci infilò dentro la divisa del Conservatorio di Winchester composta da una camicetta azzurra con un motivo a fiori all'altezza del petto, una gonna vecchio stile lunga fino alle ginocchia e un paio di ballerine bianche. La diciannovenne odiava con tutta se stessa quell'uniforme; la faceva sembrare una nonnina di novant'anni. Scese le scale a precipizio, afferrò la chitarra e uscì con Niall al seguito "Ti ricordi come si guida il gregge, vero?" gli domandò avvicinandosi al recinto delle pecore "Certo che mi ricordo! Comunque i cavalli sono lì. Però sono da sellare!" la informò indicando gli equini che brucavano tranquillamente l'erba. La mora annuì e spostò lo sguardo sulla scuderia, ormai ridotta a un rudere color cenere. Si avvicinò all'edificio pericolante e appoggiò una mano sull'architrave. Prese un lungo respiro e alzò lo sguardo. La frase in cima all'entrata era completamente carbonizzata. Ancora non ci credeva; il luogo dove aveva passato la maggior parte della sua vita ora non esisteva più, solo cumuli di legname bruciato. Il biondo le si avvicinò e le mise una mano sulla spalla, preoccupato "Roxy... l'importante è che ora siamo salvi" la rincuorò sorridendo dolcemente "Hai ragione... però adesso io dove caspita li metto sei cavalli? Nel granaio non posso perchè starebbero sempre a mangiare il foraggio. Cosa posso fare?" chiese più a se stessa che al ragazzo "Ci penserò quando tornerò dall'esame" affermò dirigendosi verso Isaac e iniziandolo a sellare. Quel cavallo era semplicemente una meraviglia; un Appaloosa baio con spruzzate di bianco in ogni parte del corpo... cosa puoi volere di più dalla vita? 'Un bacio di Niall' pensò stringendo per l'ultima volta il sottopancia al cavallo. Montò in sella e si fece passare la borsa e la custodia che contenva la chitarra "Per le sette, le otto sono a casa. Ciao Niall!" lo salutò sorridente. Prima che potesse partire in uno dei suoi galoppi, sentì una mano toccare delicatamente la sua gamba. La mora si voltò di guizzo e vide il biondo che le sorrideva a trentadue denti. Dovette trattenersi nello scendere da cavallo e iniziare una serie interminabile di baci appassionati "Mi raccomando; STAY STRONG!" le ricordò facendole un veloce occhiolino, per poi voltarsi e dirigersi verso il recinto delle pecore. Quelle parole la colpirono come una palla di cannone. Si sentì totalmente ricaricata e, senza indugiare oltre, diede una secca tallonata nei fianchi del cavallo che iniziò la sua corsa. Ormai niente poteva più fermarla. Se Niall era con lei con il pensiero, non avrebbe mai potuto fallire. Avrebbe passato quell'esame, in un modo o nell'altro.
  
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