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Autore: giulia971    21/06/2012    1 recensioni
Beh, le mie amiche sono pazze e io con quei 5 ragazzi non ci voglio avere niente a che fare.. beh tranne che con uno.. :3
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi girai, e davanti a me apparve la figura distinta di Luke, si dai vi ricordate di Luke il ragazzo del mio corso di medicina, che mi sorrideva tutto contento.
“Ehy Luke, che ci fai qui?” gli chiesi sorpresa di vederlo
“ti ricordi che ti avevamo chiesto di uscire con noi questo sabato e tu ci hai mollato il bidone? Eccoci qua, Hellen è andata a prendere da bere” mi spiegò Luke, che mentre parlava si muoveva a ritmo, e io facevo lo stesso.
“Ohhh che bello, visto alla fine ci siamo incontrati lo stesso” gli dissi sorridendo
“mi concedi questo ballo” mi chiese Luke
“Certo, io amo questa canzone” e detto questo, ci scatenammo nelle mosse più bizzarre del mondo divertendoci un mondo.
 
 
LOUIS POV
 
Eleanor continuava a mandargli messaggi, e lui non ce la faceva più, era stanco di dover stare attaccato al cellulare perché lei non era con lui.
Erano passati ormai 20 minuti, e per fortuna Eleanor era andata a letto, così lui poteva divertirsi.
Finalmente riusciva ad alzare gli occhi da quel fottuto cellulare per dare una sbirciata sulla pista, e magari andare a ballare.
Ero contento finalmente, e dando un’occhiata veloce alla pista, notai subito Giù, che quel giorno era davvero bellissima, con quel vestitino, era perfetta, con tutti quei brillantini nel vestito, non era difficile distinguerla nella folla, e infatti la vide subito.
Poi guardando meglio notò che però non era sola, e neanche con gli altri ragazzi. Era con un ragazzo molto alto, biondo, e muscoloso.
Qualcosa invase Lou, una sensazione strana, come un pugno nello stomaco.
No non poteva capitare a lui, lui non era geloso, o forse si.??
Fatto sta che mi alzai, e andai in pista, affiancando Giù che nel mentre parlava e scherzava con Mister Muscolo.
Ero arrivato abbastanza vicino, e appoggiai il braccio intorno alla vita di Giù, LEI era MIA.
“Ehy Lou, vieni ti presento Luke, lui è un mio compagno di corso” mi spiegò Giù.
-mmmhh bene oltre che a essere muscoloso e anche intelligente, cazzo- pensai tra me e me continuando a sorridere comunque.
“piacere Luke” mi disse porgendomi la mano. –ok aveva anche la voce profonda, chissene io sono un cantante- mi incoraggiai da solo.
“piacere Louis, Louis Tomlinson” gli dissi afferrando la sua mano.
Continuai a sorridere maligno, e mi avvicinai all’orecchio di Giù.
“Ehy vieni, ti voglio far vedere una cosa” gli dissi abbassando la voce di 2 ottave.
Giù sorrise, lei aveva il più bel sorriso del mondo, e acconsentì.
“Ehy Luke scusami ma devo proprio andare, salutami tanto Helen, alla prossima uscita, mi unirò anche io a voi tranquillo” gli disse sorridendogli e scusandosi.
Io la strinsi ancora di più a me, e cominciammo a farci largo tra la gente che ballava.
“Lou..” mi disse.
“Dimmi” gli dissi sfoggiando uno dei miei sorrisi migliori, cosa che non mi veniva molto difficile quando ero con lei.
“Dove mi stai portando?” mi disse ridendo.
“In un posto segreto” gli dissi continuando a trascinarla attraverso la folla.
                                       
                                                                         *****
 
 
Giù PoV
 
Ero contenta, avevo incontrato Luke, e Louis si era deciso ad alzarsi e a staccarsi dal quel cellulare.
Stavamo salendo una rampa di scale che non finiva più, e la musica si attenuava.
Sentì due mani che mi coprivano gli occhi, e due braccia muscolose che mi guidavano nella scala.
“Dai Lou dimmi dove stiamo andando” lo pregai.
“non ci penso proprio” disse lui ridendo.
“Cattivo ragazzo” lo rimproverai.
“MMhh non penso proprio” mi disse respirandomi nell’orecchio, ok adesso crollavo.
Eravamo arrivati, l’avevo intuito dal cigolio di una porta, e un venticello freddo che entrava.
Oltrepassammo la porta e Lou mi giudò per altri 50 m, poi si fermò.
“Pronta?” mi chiese
“Sono nata pronta” gli risposi ridendo della mia battuta.
“Questa l’ho già sentita” mi disse ridendo anche lui.
Quando Louis mi tolse le mani dagli occhi, rimasi paralizzata, la vista era stupenda.
Davanti a me si affacciava Londra di notte, e vista da questo punto di vista era bellissima.
Il locale trovandosi in centro aveva una vista bellissima, si vedeva il Tamigi, il London-eye, e poi le luci, la musica, era uno spettacolo a cielo aperto, sembrava di vedere una cartolina, era così romantico.
“ Ti piace?” mi chiese Lou, anche lui rapito dalla bellezza del panorama.
“Se mi piace?” gli chiesi incredula
“questo posto è la cosa più bella che abbia mai visto in vita mia” gli dissi incredula, avrei voluto anche aggiungere –dopo di te naturalmente-, ma era meglio evitare.
“Il panorama è strabiliante, potrei viverci qua” continuai io senza distogliere gli occhi, incominciavo a distinguere le vie i monumenti più importanti, dovevamo essere davvero in alto, riuscivo a vedere gran parte di Londra.
“Anche a me fa quest’effetto, ogni volta” mi disse Lou, anche lui senza staccare gli occhi dalle luci di Londra.
“Come l’hai trovato questo posto?” gli chiesi togliendo lo sguardo per la prima volta, e guardando gli occhi di Lou, che nelle luci soffuse risplendevano ancora di più.
“Un giorno ero un po’ ubriaco, e ho preso questa rampa di scale,e quando sono arrivato in cima sono rimasto di stucco, non penso che ci sia un posto in cui si vede Londra ,dall’alto,così bene” mi disse sorridendomi e avvicinandosi.
“però anche questa vista non mi dispiace” mi disse guardandomi negli occhi.
Ok aveva appena detto che non gli dispiaceva la mia vista, oohhhh sto per mettermi a piangere.
Sorrisi imbarazzata, ma non staccai i miei occhi da i suoi, anche perché non trovavo la forza per farlo.
Erano come due calamite che mi attiravano verso loro, erano così belli, limpidi, sinceri, che mi sarei volentieri persa nel loro riflesso.
Ormai eravamo vicinissimi, sentivo il suo respiro sul mio collo, e le nostre fronti si toccavano, ma nessuno dei due riusciva a interrompere il contatto che ormai i nostri occhi avevano creato, sarei potuta rimanere anche tutto il giorno a guardarlo.
Ormai l’attrazione era tale, che nessuno dei due riusciva più a resistere, chiudemmo gli occhi e coprimmo la distanza che ci staccava.
Ma la porta si aprì di scatto, e qualcuno ci urlò contro. –e che palle- pensai scocciata.
Noi spaventati, ci spostammo l’uno dall’altra, interrompendo quello che si era creato, e imbarazzati, ci avvicinammo alla figura che ci stava venendo contro.
No non ci posso credere, è sempre lui, quel cretino di poliziotto che mi aveva fermato il primo giorno che ero a Londra.
Ma come diamine aveva fatto, quando si dice destino.
“Signorini” ci urlò puntandoci una luce in faccia “ cosa state facendo qua!” continuò a urlare e continuando a puntarci quella stramaledettissima luce in faccia.
“non si può salire sul tetto, è proibito, e poi , cosa ancora più importante, è pericoloso” ci disse facendo segno con il braccio di avvicinarci a lui.
Noi non osammo obbiettare, infatti  come cuccioli indifesi, ci avvicinammo alla porta, e quando mister rompi palle \ inopportuno, si accorse di me, diventò tutto rosso, e mi disse:
“Glielo avevo detto che l’avrei tenuta d’occhi signorina” mi disse tutto serio con tono autoritario.
“Lei è uno stolcker” gli dissi sottovoce, lui non capì una mazza e infatti
“scusi cosa ha detto signorina?” mi disse infastidito.
“Niente, solo che la capisco lei sta facendo il suo dovere agente” gli dissi dimostrandomi il più comprensiva possibile.
“Beh si signorina, ho delle responsabilità alle spalle, non posso lasciare che due giovani facciano pazzie come questa.” Continuò a dire tutto orgoglioso.
“Certo certo capiamo agente” gli disse Louis, cercando di coprirsi la faccia per evitare che lo riconoscesse.
“Beh ragazzi, questa è la prima e l’ultima volta che vi voglio vedere qui sopra, ci siamo capiti?” ci disse con tono autoritario.
“Si signore, ora se ci da il permesso, noi vogliamo tornare a casa” disse Louis.
“Si Si certo, mi raccomando guidate piano, e se avete bevuto andate a piedi” ci disse.
“arrivederci” dicemmo in coro Lou ed io. –o meglio a mai più rivederci- pensai io ghignando.
Scendemmo le scale di fretta, e ci avviammo al tavolo di prima, giusto per cercare i ragazzi.
Controllai l’orario, era l’una e mezzo, e la serata era ancora giovane (vive la fiesta, party all day, all night, Dj Malik Dj Malik) (ok scusate piccolo scranio).
Anyway, era ancora presto per andare a casa, e di questo se ne accorse anche Lou.
“Ehy bellezza che ne dici di uscire di qui, e magari farci un giro?” mi disse sorridendo.
Oh Mio Dio, mi aveva chiamato bellezza!! Ahhhhhhh!!!
“Emmhh ok!” gli dissi sorridendogli a mia volta.
Quando ci alzammo, Lou mi prese la mano.
Ero così contenta.
Ci avviamo silenziosamente verso l’uscita del locale.
Una volta fuori Lou mi trascinò per alcune vie di Londra che non conoscevo.
Mi stavo un tantino preoccupando, ma mi fidavo.
Quando i vicoli si interruppero e noi finimmo su un parco, mi venne da sorridere.
Era lo stesso parco dove lo scorso sabato ci avevano beccato delle fans.
“ Ti sei forse dimenticata che oggi avevamo un appuntamento qui?” mi disse sorridendo come era suo solito.
“Emh no certo che me ne sono ricordata, come potevo dimenticarmene!” mentì spudoratamente, assumendo un tono inspiegabilmente fasullo.
Lui scoppio a ridere, e riprese a camminare, così facendo passeggiammo mano nella mano all’una e mezzo della mattina, soli.
“Si si certo, non se la beve nessuno” mi disse dandomi un colpetto al fianco col braccio.
“AHAH, faccio così tanto schifo nel mentire!?” gli chiesi sapendo già la risposta.
“Emh, SI” mi disse annuendo e ridendo.
“oh, e io che pensavo di intraprendere la carriera dell’attrice” dissi facendo la finta delusa.
“forse è meglio che molli il tuo sogno” mi disse ridendo.
“caspita, pensavo di avere le caratteristiche giuste” continuai stando al gioco.
“ Mmhh non saprei fammi la faccia triste, ora contenta adesso delusa, adesso piangi, adesso baciami” mi disse e in due secondi mi afferrò il volto e mi baciò, cogliendomi di sorpresa.
All’inizio, non avevo capito cosa stava succedendo poi, quando mi accorsi del cambiamento repentino della situazione, mi lasciai andare.
Quello che all’inizio era un bacio timido, si trasformò in bacio appassionato e carico di sentimento.
Non potevo crederci stavo veramente baciando Louis Tomlinson, il ragazzo più bello del mondo?
Mi avvinghiai a lui ancora più forte, non volevo lasciarlo andare, non volevo che questo istante finisse.
Lui si staccò, e mi guardò negli occhi sorridendo.
“cosa fai? Vieni qua” gli dissi afferrandolo per la maglietta e ricominciando a baciarlo.
Ok, ora potevo veramente morire felice.
Quando ci staccammo, il che accadde dopo un po’ molto tempo, ci sorridemmo come due ebeti.
“Beh, se questa è la tua reazione ogni volta che ti bacio, lo dovrei fare più spesso” mi disse ridacchiando.
“Oh, tranquillo non mi tirerò indietro” gli dissi ridacchiando a mia volta.
Mi riprese per mano, e ricominciammo a camminare.
“Questo, è il più bel appuntamento di sempre” gli dissi sorridente.
Lui mi guadò e mi sorrise a sua volta, continuando a camminare.
                             
                                                                    ****************
 
 
SOFY POV
 
Stavamo ballando, io e Harry, e stranamente le cose stavano andando bene.
Mi stavo divertendo e cosa più importante, Harry era al mio fianco anche se ogni tanto fissava il culo di qualche ragazza, ma non ci si poteva aspettare molto da Harry Styles, lo sapevo benissimo si prima che dopo la sua conoscenza.
Mi sorrise e si avvicinò al mio orecchio.
“Ti stai divertendo piccola?” mi disse sorridendo.
“Piccola? E da dove ne sei uscito tu?” gli dissi ridendo e scuotendo la testa.
“dai tuoi sogni” mi disse convinto
“Mmhhh forse Styles ti stai confondendo, invece che dai miei dai tuoi, continua a sognare” gli dissi io continuando a ballare.
Lui mi sorrise e scosse la testa.
“sei bellissima stasera” mi disse. No non ci cascavo, questa era una delle sue tecniche:
-sei bellissima stasera
-ohhh grazie
-ehy ti va di prenderci un drink assieme
-certo perché no.
E poi ci trovavamo a pomiciare in uno squallido bagno. Col cazzo, non gliela avrei resa facile.
Chiusa questa parentesi, gli risposi.
“Grazie, questo lo sapevo già, non sei il primo che me lo dice stasera, ti hanno anticipato quel gruppetto di ragazzi laggiù” gli dissi alzando la mano e salutando il gruppetto di ragazzi, molto gnocchi, che prima mi aveva fatto i complimenti, e loro naturalmente ricambiarono.
AHAH lui ci rimase malissimo. Ben gli stava.
“Beh comunque stavi dicendo?” gli chiesi riprendendo il discorso, con molta naturalezza.
“Emmhh, io..” non sapeva cosa dire.
“ohhh mi dispiace, sei rimasto senza parole, wow è un record per Mr. Sonotuttoio” gli dissi continuando a sfotterlo.
Eh si c’era rimasto proprio male.
“Va beh, i miei piedi mi implorano pietà, e mentre tu cerchi di formulare una domanda con un senso io andrò a sedermi, e a bare, BYE” gli dissi mollandolo in pista confuso.
Ohhh quant’era bello prenderlo per il culo.
Mi sedetti al tavolo di prima, e ordinai un drink a caso alla cameriera, e poi mi tolsi le scarpe.
Ahhhh che bello i miei piedi stavano ballando la conga.
Styles, nel mentre, stava andando al bancone.
Era tutto mogio mogio, non se la sarà presa davvero!.
Ohh, adesso mi sentivo anche in colpa per quel deficiente.
La cameriera arrivò e mi portò il mio drink.
Uffa, pezzente ora mi dovevo sentire anche in colpa perché lui era un egocentrico del cazzo.
Mi rinfilai le scarpe, presi il mio drink, e mi avvicinai al bancone sedendomi sulla seggiola accanto alla sua.
“Ehy Harry, non te la sarai presa davvero?” gli chiesi ridacchiando.
Lui mi guardò con quest’aria da cane bastonato, si alzò e se ne andò.
Cosa?
Mi alzai anche io, mollai il mio drink, che oltretutto non avevo neanche toccato, nel bancone e lo insegui.
Lui svoltò dietro l’angolo e uscì da una porta secondaria, e io lo imitai.
Quando uscì dalla porta lo vidi fermo appoggiato a un muro, visibilmente nervoso.
“Harry, stai bene?” gli chiesi preoccupata.
“Oh adesso ti interessa sapere come sto” mi disse arrabbiato.
Aveva lo sguardo fisso sul pavimento, le mani in tasca, e cercava di tenere a freno i nervi.
Mi avvicinai a lui, e gli misi una mano sulla spalla.
“Harry..”
Ma lui si mosse di scatto lasciando cadere la mia mano dalla sua spalla.
“LASCIAMI STARE” mi ringhiò contro.
Ero sconvolta, cosa gli avevo fatto?
“Smettila!” gli urlai.
“Di fare cosa? Mi urlò lui.
Ok , che incominci lo spettacolo.
“Smettila di fare il coglione, smettila di irritarmi, smettila di fare qualunque cosa tu mi stia facendo, non sei nessuno per comportarti così, smettila di fare il divo, perché non lo rispecchi neanche. Sei solo un ragazzino viziato che si crede chissà chi!” gli urlai contro senza neanche pensarci. Subito dopo mi pentì.
Ora aveva alzato lo sguardo e mi stava guardando in cagnesco, era sconvolto dal fiume di parole che gli avevo scagliato addosso senza neanche pensarci, e io ero più sconvolta di lui.
Come ero riuscita a dire quelle parole! –sono una cazzona- pensai.
“vattene” mi disse con voce flebile
“Harry..io..non so come mi sia venuto in mente… scusami.. io” ero mortificata.
“VATTENE!” mi urlò contro. Ero sconvolta, e lui lo stesso.
 
Indietreggiai, e mormorai un ultimo “Scusa” e aprì la porta, andandomene.
Ero veramente amareggiata con me stessa, come mi era venuto in mente di giudicare una persona.
Io, proprio io, la persona che aveva meno da giudicare al mondo.
Ero vuota dentro, non avevo voglia di tornare lì dentro come se non fosse successo niente, tanto meno andare a ballare, quindi decisi di tornare a casa. Morsa dal rimpianto.
-Cogliona- era l’ultima cosa che mi concessi di pensare.
 
 
 
 
 
 
 
 
Ciao genteeee!!! :D come state? Io potrei fare concorrenza a un’aragosta, ieri sono andata al mare e mi sono bruciata!! YEAH!!
Anyway, vi è piaciuto il capitolo!? A me molto. Comunque vorrei dire un grazie a tutte voi che commentate, e che seguite la storia, vi voglio bene ragazze :’D
Vorrei ringraziare JustCris che ha recensito la storia e che mi ha fatto tornare in mente il poliziotto! ahahah!! e volevo anche augurarle buona fortuna per il suo esame orale di ieri!!
Un bacione a tutte voi e ancora infinite grazie. :D
Lot of love
 
 
                                                                                    Giulia xx
  
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