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Autore: Dark soul_    21/06/2012    1 recensioni
Questa storia si ispira a varie canzoni dei Rammstein.
"- E' tanto bella ... -
- La Porta di Brandeburgo? Certo che è bella amore mio ... certo che è bella ma.. -
- Non la porta. La pioggia .... è tanto bella la pioggia -
- Mein Schatz, la pioggia la puoi vedere anche dalla finestra della tua cameretta, andiamo a casa -
- La pioggia li porterà via -
Ingrid la guardò stranita cercando di asciugarla con un panno e cercando di coprirla con l'ombrello:
- Chi piccola mia? Chi porterà via la pioggia? -
- I nostri peccati ... la pioggia ci purificherà dai nostri peccati, li farà scivolare via, lontano da noi e ci concederà la pace eterna, la pioggia è buona - "
Genere: Drammatico, Erotico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Rammstein 18
DAS ALTE LEID

An den Mond.

- Ich liebe dich.


Richard sedeva accanto al letto d'ospedale di Anke. Svenuta? No. In coma? No. Morta? Assolutamente no. Semplicemente non si risvegliava eppure c'era ancora attività celebrale e lei doveva essere sveglia eppure, non c'era. Dormiva e non voleva smettere. "Ha perso la voglia di vivere" aveva suggerito un'infermiera, ma il medico l'aveva fulminata con lo sguardo ... perchè non esiste una malattia così.  Ma non sembravano esserci altre spiegazioni , sembrava che l'unica motivazione di quel sonno perpetuo fosse la non voglia di andare avanti... Sylvia era tutto per la ragazza.
Ma perchè nessuno pensava a lui? Tutti facevano i depressi e si preoccupavano per Anke, ma nessuno pensava al fatto che Richard non riuscisse più a continuare a vedere la sua ragazza in quelle condizioni; e tanto meno lei aveva pensato che se fosse morta il suo fidanzato sarebbe rimasto solo.  Perchè a nessuno importava mai di lui? Eppure lui teneva così tanto agli altri ... Occhi vitrei posati su una figura inerme che giorno dopo giorno smagriva e correva verso la morte. Voleva vedere se avrebbe resistito? Certo che lo avrebbe fatto. Sarebbero morti insieme se era questo che voleva. Sarebbe restato lì fino a decomporsi sulla sedia a tutti i costi. Non l'avrebbe abbandonata, se lo era promesso, e se lei aveva abbandonato lui poco importava; lui la amava troppo per lasciarla sola.
Si svegliò dopo una settimana, tenuta in vita dalle flebo, e la prima cosa che vide fu il volto smagrito di Richard e si sentì morire una seconda volta:
- Sei stato con me tutto il tempo?-
Lui si limitò ad annuire e la strinse al suo petto baciandole il collo. Fu dimessa la mattina dopo e Richard la portò a casa; Si sedettero insieme sul divano e Anke appoggiò la testa sulle gambe del fidanzato:
- Perchè lo hai fatto? -
La ragazza prese le sue mani e gli baciò le dita:
- Non ci voglio più pensare ... il fatto è che non credevo di potercela fare e .. -
Richard ritirò la mano e le scostò il viso:
- E non hai pensato che il tuo fidanzato avrebbe sofferto come un cane, che non sarebbe riuscito a continuare senza di te e che si sarebbe sentito sempre in colpa. No, ovviamente non hai neanche pensato di parlarne con me, che magari avremmo trovato una soluzione insieme-
- Stavo morendo, Richard! Non riuscivo neanche a mangiare! -
Il ragazzo si alzò in piedi:
- Si poteva trovare una soluzione insieme e si poteva evitare una scenata simile, ma tu sei sempre stata un'egoista e hai sempre pensato solo a te stessa. Sai cosa? Mi sono stancato di fare il cane da riporto, le cose rotte si riparano non si gettano via, e tu hai gettato via il nostro rapporto con il tuo egoismo di merda. Le opzioni sono due, se vuoi cambiare sei la benvenuta, se hai intenzione di continuare per la tua strada quella è la porta e arrivederci, anzi addio. -
Anke si alzò dal divano in lacrime e cercò di andare ad abbracciare il ragazzo che le stava di fronte sperando che fosse solo un incubo ma lui si girò e si diresse alla finestra:
- La scelta spetta a te. -
- Richard io ... -
- TU COSA?! -
- Io ti amo -
Le ginocchia della ragazza cedettero e cadde in ginocchio coprendosi il viso inondato di lacrime mentre i singhiozzi le scuotevano il corpo esile, Richard avvicinò una mano per darle una carezza ma lei si scostò bruscamente temendo uno schiaffo, lui le prese le spalle, lei si scoprì il viso e si baciarono intensamente. Richard la strinse a se mentre lei gli infilava le mani fra i capelli e si nutriva di quel bacio che sembrava dovesse durare per sempre; Lui la spinse a terra e lei divaricò leggermente le gambe:
- Hai le forze per farlo? -
Anke gemette leggermente e annuì. Richard le tolse il vestito bianco e iniziò a leccarle il corpo che non sembrava aver mai dovuto ospitare due esseri che pesavano meno di un pacco di sale, percorse l'addome e si arrampicò fino al seno, si posizionò a cavalcioni sopra di lei cercando di non farle male e le sfilò il wondebra in pizzo, accarezzò dolcemente i seni dopodichè iniziò a esaminarle i capezzoli con la lingua, leccandoglieli e succhiandoli mentre lei ansimava; si sfilò pantaloni e mutande e, dopo averle lubrificato la zona con la saliva, le posizionò il membro sul torace e le strinse i seni facendo sì che mentre lei leccava la punta lui riuscisse a masturbarsi, si rialzò e si sfilò la maglietta dopo averle tolto gli slip, la prese in braccio e la appoggiò sul tavolo, le fece aprire le gambe e se le appoggiò sulle spalle, chinò il viso e prese a giocare col clitoride usado la lingua, dopodichè passò al resto dell'organo penetrandola e succhiandone le labbra, si staccò da lei e la prese di nuovo in braccio mentre con una mano continuava a masturbarla, la mise a terra e la fece mettere a quattro zampe, le passò il membro sulla vagina prima di penetrarla e di bloccarle un urlo con la mano sinistra mentre l'altra era impegnata a attirarla a lui per i fianchi, Anke si liberò dalla presa e riuscì a fuggire in bagno dove si sedette sul water chiuso con le ginocchia sul petto e le gambe divaricate masturbandosi, Richard la raggiunse :
- Così non va bene, tesoro, mi costringi a punirti ... -
Si avvicinò a lei e le prese il viso costringendola a mettersi il suo sesso in bocca e a pomparlo, le premette il viso contro il suo corpo e la lasciò andare pochi secondi prima che si potesse soffocare, la sollevò e la prese in braccio penetrandola e aiutandosi appoggiandosi al muro, le baciò il collo mentre con movimenti veloci la faceva ansimare. Anke si avvinghiò a lui, gli graffiò la schiena con le unghie e affondò il viso nella sua spalla per cercare di non urlare troppo forte,  Richard la appoggiò a terra e lasciò che riprendesse fiato per non stancarla troppo, la fece sdraiare e si inginocchiò accano a lei che continuava a gemere e a respirare velocemente:
- Sicura di farcela? -
Lei cercò di biascicare un sì e lui le baciò il pube:
- Ti amo -
- Anche ioooh -
Le prese le gambe e gliele compresse contro il seno appoggiandosi alle ginocchia per penetrarla più profondità, iniziò a muovere il bacino velocemente fissandola negli occhi e lasciando che si perdesse nei suoi mentre urlava un po' per il dolore e un po' per il piacere. Mentre veniva affondò il viso nel suo seno e si distese sopra il corpo di lei, ansimandole nell'orecchio e baciandole il collo.



*****

Scena hard molto dettagliata. Perchè? Perchè non  l'ho scritta io D: me l'ha scritta il mio ragazzo e io l'ho tradotta in italiano... che porco xD

  
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